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Alessano

Il servizio delle Opere di Carità a favore dei poveri

Il convegno è in programma presso l’Auditorium Benedetto XVI (SS. 275 Km 23,600) di Alessano, giovedì 16 febbraio, alle 17. Si può essere poveri pur avendo

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Il convegno è in programma presso l’Auditorium Benedetto XVI (SS. 275 Km 23,600) di Alessano, giovedì 16 febbraio, alle 17. Si può essere poveri pur avendo casa e lavoro. È così che le nuove povertà si insinuano silenziosamente nelle nostre comunità, affiancandosi a quelle maggiormente visibili perché legate al disagio più grave. Il primo allarme sull’incremento delle persone povere nella provincia di Lecce lo aveva lanciato il Centro Servizi Volontariato Salento nel novembre scorso, nel tentativo di scuotere la politica troppo spesso distratta e assente sui temi veri, quelli vicini alle persone e ai loro bisogni, con dati allarmanti: sono circa 41mila in tutta la provincia le persone assistite dal Banco delle Opere di Carità, quasi il doppio rispetto al 2010. Un dato che, visto l’acuirsi della crisi economica, secondo le stime negli ultimi mesi è aumentato di circa 20mila richieste. Tra loro ci sono sia coloro che si trovano al di sotto della soglia di 800 euro al mese, in situazioni di povertà assoluta, ma anche coloro che vivono la difficoltà di arrivare alla fine del mese. Giovani, pensionati e immigrati, ma anche donne e uomini in età lavorativa e con famiglia, per la maggior parte disoccupati ma anche lavoratori (precari e non) con un reddito molto basso, tanto basso da non essere sufficiente per sostenere le spese della famiglia. Un profilo “normalizzato” quello che contraddistingue i poveri della provincia di Lecce, ricostruito anche grazie al rapporto “Impoveriti” rilanciato dalla Caritas di Lecce secondo cui, solo nella città capoluogo, sono 2.000 le famiglie in condizioni disperate, 300 i pacchi dono mensili alle famiglie bisognose da parte del Banco alimentare della Caritas stessa e 100 le persone senza casa che vivono nell’abbandono. Una povertà che è ormai entrata a pieno titolo nella vita delle famiglie, attraverso nuove forme, spesso poco visibili e legate a doppio filo all’assenza di speranza nel futuro: è di pochi giorni fa la pubblicazione del secondo rapporto dell’Istat sulla coesione sociale che evidenzia, tra le tante lacune, come la Puglia sia tra le prime regioni in cui l’incidenza dei lavoratori con contratti a termine sul totale dei dipendenti è più alta (19%). A pagarne le spese ancora una volta le fasce più deboli, le persone sole, gli immigrati, i giovani e le donne. Un incontro ricco di interventi e contributi, in particolare quelli di monsignor Vito Angiuli, vescovo di Ugento-S. Maria di Leuca – Perché una Chiesa a servizio degli ultimi?–, del diacono Luigi Tamburro, presidente nazionale Banco delle Opere di Carità – Avevo fame –, di Elena Gentile, assessore regionale alle Politiche Sociali – La Regione Puglia e il non profit d’ispirazione cristiana –, di suor Margherita Bramato, direttore generale della Pia Fondazione Card. Panico – Ero ammalato –, di Padre Rocco Cosi, direttore dell’Istituto Trinitari Provincia della Natività – Ero diversamente abile –, don Mimmo Ozza, responsabile della Comunità S. Francesco – Ero ai margini della società –, di Daniele Ferocino, Forum Terzo Settore Puglia – Il ruolo del Terzo Settore: dalle risposte concrete alle politiche per i Beni Comuni – e di don Gianni Leo, direttore della Caritas di Ugento-Santa Maria di Leuca – Perché una mappa dei bisogni?. Modera il convegno Luigi Russo, presidente del CSV Salento.

Alessano

OLC e Istituto “Salvemini”, insieme per la sostenibilità

Collaborazione tra aziende e scuola di Alessano per trasformare una vetturetta diesel in un veicolo ecologicamente più sostenibile

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Nasce una nuova collaborazione tra i ragazzi dell’Istituto “Gaetano Salvemini” di Alessano e la OLC di Specchia.

Un progetto per trasformare una vetturetta diesel in un veicolo ecologicamente più sostenibile.

Una collaborazione tra aziende e scuola, per fare rete e mettere insieme esperienze e competenze, che genera confronto e discussione per nuove idee e stimoli che guardano al futuro con passione e grinta.

Le aziende partner coinvolte nel progetto oltre alla OLC SRL (con l’ingegnere Antonio Bramato) sono: Pedone veicoli group di Matteo Pedone; Pizza Ricambi di Lucugnano (Tricase); e l’azienda D’Alessandris.

All’iniziativa, sostenuta dalla dirigente scolastica Chiara Vantaggiato, parteciperanno gli insegnanti del dipartimento di meccanica e meccatronica del “Salvemini”, (Matteo Scarcella, Francesco De Giorgi, Carlo Carrozzi, Massimo Chiarello e Roberto Romano) che accompagneranno nel progetto i loro studenti della classe 4DMM del corso.

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Alessano

Petizione in piazza verso le 500 firme ad Alessano

Il paese si è mobilitato per richiedere di rivedere la collocazione degli arredi pubblici tra la chiesa madre e la torre dell’orologio

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di Lorenzo Zito

I nuovi arredi pubblici in una delle piazze più iconiche del Basso Salento destano perplessità. Un gruppo di cittadini lancia una petizione e la miccia, dopo la pubblicazione sulle pagine del nostro giornale, deflagra fragorosamente.

Siamo ad Alessano. Luogo del contendere è un pezzo d’identità non solo del paese in causa ma dell’intero Salento. Lo racconta la toponomastica: piazza Don Tonino Bello.

Per “salvaguardarne storia ed ospitalità”, Massimo Vasquez-Giuliano, Giuseppe Sergi e Maurizio Scalese indicono una raccolta firme. La chiamata alle penne mira a richiedere all’amministrazione la rimozione (o la rimodulazione) delle nuove panchine che hanno trovato dimora tra la torre dell’orologio e la chiesa madre, al fine di ottenerne una sistemazione più gradevole e meno impattante. Le immagini che fanno il giro del web (e che abbiamo pubblicato) peraltro raccontano già di alcune manovre finite male: auto contro gli arredi, frantumati.

Il tema scalda la piazza: l’intera città vuol saperne di più, si informa, ne parla, si esprime. Giunge notizia dell’approfondimento cartaceo su “Il Gallo”. All’arrivo in paese, due settimane fa, il nostro team addetto alla distribuzione del giornale è atteso sull’uscio: “Oggi ad Alessano i giornali vanno a ruba”.

Su quel numero, il sindaco Stendardo, chiamato in causa dalla nostra Redazione, afferma di aver ascoltato da subito le rimostranze; si dice stupito della raccolta firme (“vista la disponibilità al dialogo”); commenta con perplessità la prima sede individuata dai promotori (il vescovado) per mettere in atto l’iniziativa. Vi rimandiamo, qualora non abbiate avuto modo di sfogliarla, al nostro sito www.ilgallo.it per leggere l’intervista completa.

Nel frattempo, tra un fine settimana e l’altro, l’elenco delle adesioni si allunga. Ad oggi, i ben informati dicono che a giorni verranno annunciate 500 firme. Al netto di come si possa pensarla, sarebbe una memorabile espressione popolare. Per coglierne la portata, considerate che all’appuntamento politico più sentito, le amministrative, si recano alle urne in 2mila (compresa la frazione di Montesardo).

Giunti a questo punto, i promotori dell’iniziativa (Massimo Vasquez-Giuliano, Giuseppe Sergi e Maurizio Scalese) hanno ritenuto di tornare in contatto con la nostra Redazione per produrre, a freddo, alcune precisazioni su una serie di passaggi sin qui trattati. Le pubblichiamo qui di seguito: chi siamo noi per spegnere la miccia?

“Con noi non hanno parlato”

“Sentiamo il dovere di fare un po’ di chiarezza, non fosse altro perché, allo stato, riteniamo di avere precisi obblighi di trasparenza e correttezza nei confronti delle centinaia e centinaia di concittadini che hanno già sottoscritto la petizione ancora in atto. Andando per ordine, occorre innanzitutto precisare come in merito alla recente sistemazione di Piazza Don Tonino Bello, l’amministrazione comunale abbia effettivamente incontrato i commercianti e sentito le loro lamentele, non invece tutti
i promotori dell’iniziativa popolare, ai quali, purtroppo, non è stato esteso l’invito”. 

“L’ufficio anagrafe? Ma quando mai?”

“E’ doveroso inoltre evidenziare che il gruppo promotore della petizione non ha mai richiesto di utilizzare l’ufficio anagrafe per la raccolta delle firme, né mai, da parte dell’amministrazione, è stata suggerita “la collocazione in piazza, con l’autenticazione a cura di un consigliere comunale”. Al contrario, è stata offerta la collaborazione degli uffici comunali durante l’orario di lavoro e nella sede municipale, per quanto, dovendo noi garantire il diritto alla partecipazione democratica anche ai lavoratori e studenti, evidentemente liberi da impegni solo durante il fine settimana, abbiamo ribadito l’esigenza che la raccolta e la conseguente autenticazione delle firme avvenisse direttamente in piazza, il
sabato (mattina e pomeriggio), nonché la domenica (solo mattina), dal 9 febbraio 2025 al 23 marzo 2025”. 

“Il vescovado perché…”

“Anche per tale ragione, preso atto dell’indisponibilità dei preposti ad autenticare le firme fuori dall’orario di servizio, abbiamo ritenuto di estendere l’invito al signor sindaco nonché ai signori amministratori. Invito – si precisa -, ad autenticare le firme e non a condividerne i contenuti attraverso la sottoscrizione della petizione! Nella detta occasione, in relazione alle date indicate, abbiamo anche reiterato la richiesta di occupazione del suolo pubblico, ma tutto è risultato vano. Infatti, non avendo ricevuto riscontro alle dette ultime istanze, in data 10 febbraio scorso, previa disponibilità assicurata da un consigliere di minoranza, abbiamo formalmente comunicato al sindaco, nonché alle altre
parti interessate, che si sarebbe proceduto all’inizio delle operazioni di raccolta e autentica delle firme, le quali, inizialmente, data l’utilizzabilità di una sala situata proprio a ridosso della Piazza oggetto della petizione, ovvero nel vescovado, sono state ivi apposte, salvo, dal weekend successivo, continuare la raccolta sul suolo pubblico, all’uopo nuovamente richiesto e regolarmente concesso”. 

“Nessuno scopo terzo”

“Pertanto, non comprendiamo lo stupore del sindaco nel constatare che la raccolta firme proceda e prosegua, non avendo noi registrato, allo stato, alcun elemento di novità che possa indurci a interrompere l’ iniziativa, che ricordiamo – ove mai possa essere sfuggito, ancorché più volte tratteggiato a chiare lettere -, non ha altro scopo se non sollecitare una seria e profonda riflessione sui recenti interventi di arredo operati in Piazza Don Tonino. Ciò doverosamente precisato, resta forte il convincimento che alla fine la volontà dei cittadini di Alessano, espressa attraverso la petizione popolare in atto – strumento, come noto, di piena e pura democrazia -, possa esser presa in considerazione, dando luogo al richiesto pubblico confronto, certamente utile alla comunità tutta”.

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Alessano

Scontro nel Capo di Leuca: coinvolti in sette

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Violento incidente stradale in serata sulla provinciale tra Montesardo (Alessano) e Ruggiano (Salve).

Coinvolte una Renault Captur ed una Fiat Multipla. Lo scontro, avvenuto attorno alle 21, ha provocato il ferimento di 3 persone su ben 7 viaggianti a bordo dei mezzi incidentati.

Di queste, due sono state condotte in ospedale in codice giallo a Tricase dal personale sanitario del 118. Nessuno per fortuna è in gravi condizioni.

Per permettere le operazioni di soccorso, sono intervenuti anche i vigili del fuoco del Distaccamento di Tricase e i carabinieri della locale Compagnia.

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