Cronaca
Il Sindaco Perrone: così cambieremo Lecce e la stazione
Perrone ha illustrato gli interventi che verranno realizzati nelle ex Cave di Marco Vito in relazione al ribaltamento della stazione ferroviaria di Lecce
“Quella delle ex Cave di Marco Vito è un’area strategica. Questa Amministrazione Comunale ha avuto la lungimiranza di riuscire a concentrare progettazioni differenti per ottenere finanziamenti di diversa natura. L’obiettivo è quello di cambiare volto ad una parte significativa della città che fino a questo momento è stata considerata alla stregua di una campagna abbandonata. Grazie al finanziamento di 13 milioni del Cipe”, spiega il sindaco Paolo Perrone, “provvederemo a realizzare un sottopasso e una serie di strutture a servizio che serviranno a completare un’area di grande valore ambientale e saranno a supporto del ribaltamento della stazione ferroviaria. L’esigenza di questa Amministrazione è quella di decongestionare il centro cittadino, trasferendo verso l’esterno non soltanto l’accesso alla stazione ma anche i servizi a corollario della stessa, e di riqualificare un’area, come quella delle ex Cave di Marco Vito, di grande importanza dal punto di vista ambientale”.
Il riferimento è al prolungamento del sottopasso fino all’ottavo binario che permetterà di raggiungere l’area delle cave di Marco Vito attraverso rampe e percorsi pedonali coperti, alla costruzione di una piazza che consentirà direttamente l’accesso ai binari e al sottopasso pedonale e nella quale verrà realizzato un edificio adibito alle informazioni e alla vendita dei biglietti per i trasporti pubblici, alla realizzazione di un parcheggio da 300 posti all’interno delle ex Cave di Marco Vito, alla sistemazione dei parcheggi a raso e alla realizzazione di una ventina di stalli per i pullman. Si punta, dunque allo sviluppo dell’intermodalità in relazione al miglioramento e alla razionalizzazione della sicurezza della circolazione stradale e ferroviaria.
“Quanto prima”, conclude il sindaco Perrone, “firmeremo un protocollo d’intesa con la Ferrovie del Sud Est, poi attenderemo che la Regione Puglia sottoscriva l’accordo di programma con il Governo centrale”.
Descrizione dello STATO DI FATTO
1.1. Descrizione dell’area di intervento
L’ambito di intervento risulta esser fortemente contraddistinto dalla presenza della stazione ferroviaria il cui unico accesso, allo stato attuale, avviene attraverso il fronte che si apre su viale Oronzo Quarta. Tale arteria urbana connette direttamente la stazione con il centro storico dal quale è possibile accedere anche a piedi e, attraverso viale Gallipoli, alle principali arterie di scorrimento urbano.
La stazione ferroviaria ed il fascio di binari costituiscono tuttavia un elemento di cesura tra l’ambito più propriamente urbano e storicamente consolidato, da una parte, e l’ambito più periferico che gravita attorno all’area delle cave di Marco Vito dall’altra.
Nella stazione di Lecce attualmente convergono i flussi ferroviari di RFI – a livello nazionale e regionale – e di FSE per quanto attiene il traffico a carattere regionale e locale oltre al servizio pubblico urbano su gomma ed alla notevole componente di traffico privato su gomma.
L’area compresa tra la stazione ferroviaria, viale Grassi, via dei Ferrari e via Rudiae allo stato attuale è quindi separata dalla stazione stessa ma riveste un’importanza strategica soprattutto in relazione alla possibilità di essere intesa nel suo complesso quale nodo di scambio intermodale ed elemento di riequilibrio urbano. Tale ruolo è fortemente determinato dalla possibilità di invertire l’accesso principale alla stazione ferroviaria e di ridurre sensibilmente il traffico privato su gomma che, diretto alla stazione attraverso la viabilità urbana, di fatto congestiona le arterie interne di viale Gallipoli e viale Oronzo Quarta.
Il toponimo cave di Marco Vito indica come in epoca passata l’area fosse fonte per l’estrazione della pietra leccese. A seguito della dismissione delle cave tale ambito è stato utilizzato quale recapito fognario cittadino e solo in tempi relativamente recenti ha trovato maturazione l’idea di ridefinire il ruolo di tale area all’interno dell’assetto urbano.
Una delle cave accoglie il sito della Masseria Tagliatelle ed il Ninfeo delle Fate conservando notevoli potenzialità connesse allo sviluppo turistico storico culturale.
A fronte della rilevanza storico culturale, l’area sconta marcati fenomeni di degrado
fisico-funzionale ed ambientale. Gli interventi avviati sull’area e quelli in corso di definizione devono essere nel loro complesso ricondotti alla strategia generale di riqualificazione dell’intera area anche attraverso l’ubicazione di funzioni che condensino nuove centralità urbane.
1.2. Programmi e progetti in corso
In linea con quanto precedentemente descritto, la realizzazione delle opere previste nel presente progetto e connesse al ribaltamento della stazione ferroviaria risulta propedeutica e complementare alla realizzazione della “Città dell’Arte e della Musica” e del “Parco delle Cave” per le quali è stato indetto un Concorso internazionale di idee aggiudicato al gruppo guidato dall’Arch. Alvaro SIZA.
Il Comune di Lecce ha già elaborato la progettazione relativa ai “Lavori di prolungamento del sottopasso ferroviario con annesso nodo intersettoriale per la mobilità e la sosta propedeutici al ribaltamento della stazione ferroviaria di Lecce” inserito nella Deliberazione della Giunta Regionale n. 540 del 24.03.2011;
Tali progetti hanno trovato accoglimento da parte del Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica – (Deliberazione n. 62/2011) ammettendo a finanziamento nel Piano per il sud “Individuazione ed assegnazione di risorse ad interventi di rilievo nazionale ed interregionale e di rilevanza strategica regionale per l’attuazione del piano nazionale per il Sud” il progetto di ribaltamento per un importo complessivo di 13,5 Mln. Euro;
Con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana (serie generale – n. 304 del 31.12.2011), della Delibera n. 62/2011 di fatto si è confermato il finanziamento dell’opera così da sviluppare le successive fasi progettuali.
Nella Deliberazione CIPE n. 62/2011 si richiama la “necessità di alimentare un efficace ciclo di programmazione e progettazione degli interventi strategici per migliorarne la qualità e accelerarne la realizzazione, rafforzando, anche attraverso una specifica azione di sistema, i processi di collaborazione istituzionale tra le amministrazioni interessate” come peraltro già introdotto dalla Deliberazione CIPE n. 1/2011;
Sull’area compresa tra la stazione ferroviaria, viale Grassi, via dei Ferrari e via Rudiae è prevista la realizzazione di interventi – già finanziati – che di fatto avviano un primo processo di riqualificazione organico dell’intera area.
- Interventi infrastrutturali area ex cave di Marco Vito ( finaziamento CIPE )
- Parco delle cave ( in corso di esecuzione nell’ambito del P.O. FESR 2007-2013)
- PIRP 1 – Rimodulazione delle aree circostanti i fabbricati ERP ( in corso di esecuzione nell’ambito del P.O. FESR 2007-2013 )
- PIRP 2 – Realizzazione di una struttura pubblica a carattere sociale di quartiere per anziani, giovani coppie e bambini ( in corso di esecuzione nell’ambito del P.O. FESR 2007-2013 )
- PIRP 3 – Realizzazione di un parco attrezzato pubblico di quartiere ( aggiudicazione provvisoria nell’ambito del P.O. FESR 2007-2013)
- Programma integrato di rigenerazione urbana – recupero area ex cave di marco vito: area a verde attrezzato “primo stralcio della rete ecologica relativa al quartiere leuca” ( in corso di esecuzione nell’ambito del P.O. FESR 2007-2013)
- Città dell’arte e della Musica ( da reperire finanziamenti )
- “la casa del parco: restauro conservativo di masseria tagliatelle”. ( e’ in corso la progettazione esecutiva – rigenerazione urbana)
- INTERVENTI DI PROGETTO
Gli interventi previsti nel progetto di Ribaltamento della stazione ferroviaria sono strettamente connessi alla razionalizzazione complessiva del sistema della mobilità dell’area integrandosi in ogni caso con i progetti già finanziati e precedentemente descritti e con quelli programmati per i quali trovare la relativa copertura finanziaria.
2.1. Obiettivi specifici di progetto
Le esigenze primarie che si è inteso soddisfare in sede progettuale, finalizzate al raggiungimento degli obiettivi generali dello sviluppo dell’intermodalità in relazione al miglioramento e alla razionalizzazione della sicurezza della circolazione stradale e ferroviaria, sono sintetizzabili come segue:
Ê Razionalizzare l’utilizzo della stazione da parte di RFI e FSE attraverso la separazione dei flussi ferroviari dedicando in modo esclusivo i binari n. VII ed VIII alle Ferrovie del Sud Est;
Ê Qualificare ed attrezzare l’area della stazione come nodo di scambio intermodale;
Ê Decongestionare il traffico urbano diretto e proveniente dalla stazione ferroviaria;
Ê Integrare le opere di progetto nell’ambito di intervento avviando e promuovendo processi di riqualificazione urbana delle aree attigue alla stazione;
Ê Minimizzazione degli impatti in fase di realizzazione e gestione delle opere mediante l’adozione, laddove possibile, di tecnologie ed alimentazione da fonti energetiche rinnovabili.
2.2. Opere previste in progetto
Gli interventi previsti in progetto sono schematicamente sintetizzabili come segue:
2.2.1. Adeguamento piazzale stazione
Le modifiche al piano del ferro della stazione di Lecce, previste nel presente progetto sono strettamente necessarie alla separazione dei flussi dedicati ai treni RFI – che utilizzerà i binari da I a VI – ed FSE a cui saranno dedicati i binari n. VII ed VIII.
Inoltre, al fine di agevolare l’utilizzo del VII e VIII binario è prevista la realizzazione dei marciapiedi di stazione che saranno dotati di pensiline coperte che si differenzieranno dalle altre esclusivamente per materiali e cromatismi in modo tale da rendere evidente la diversità dei flussi ferroviari.
Con successivo finanziamento è prevista la realizzazione del “Parco Ovest” di RFI costituito da 4 binari su cui si attesteranno i treni regionali RFI e che sarà ubicato al posto del capannone attualmente dedicato al lavaggio treni FSE che dovrà pertanto essere demolito.
2.2.2. Prolungamento del sottopasso pedonale
All’interno della stazione ferroviaria di Lecce l’accesso ai binari è garantito dal sottopasso pedonale che consente di raggiungere i binari dal I° al V° senza attraversare i binari stessi. I restanti binari sono attualmente accessibili esclusivamente con attraversamenti a raso con ovvie problematiche legate alla sicurezza di tale operazione.
Il prolungamento del sottopasso pedonale esistente consente nel contempo di rimuovere tale situazione di pericolo e di garantire l’accesso ai binari sia dal lato di Viale Oronzo Quarta – lato urbano – che dal lato delle Cave di Marco Vito che potrà essere inteso quale nodo di connessione con il contesto più strettamente extraurbano.
Il prolungamento del sottopasso raggiungerà l’area delle cave di Marco Vito attraverso rampe e percorsi pedonali coperti che raggiungeranno una piazza posta a quota binari sulla quale affacceranno le volumetrie presenti e sotto il cui piano saranno ubicati i parcheggi di scambio. Il sistema fabbricato viaggiatori-piazza sarà lo spazio di transizione tra la vecchia stazione ed il terminal autobus.
2.2.3. Nuovo fabbricato viaggiatori di FSE
Il “ribaltamento della stazione ferroviaria” di fatto consiste nella ridefinizione dell’assetto complessivo degli accessi e delle connessioni urbane ed extraurbane da e per la Stazione ferroviaria di Lecce. Un ruolo di snodo sarà assunto dal contenitore/fabbricato viaggiatori delle FSE che accoglierà biglietterie, sale d’attesa, uffici oltre ad alcuni servizi strettamente connessi al sistema della mobilità.
2.2.4. Le aree di sosta
Come già ricordato in precedenza, sull’area oggetto di intervento sono programmati e finanziati interventi che comporteranno un complessivo miglioramento della viabilità del comparto.
Tuttavia, dimensione ed ubicazione delle aree potenzialmente utilizzabili a parcheggio in relazione ai tracciati stradali ed alle aree disponibili sono strettamente correlate alla presenza del “Parco delle Cave” ed alla loro orografia. Il ribaltamento della stazione ferroviaria produrrà quale immediata conseguenza quella di spostare una componente significativa dei volumi di traffico diretti al nodo ferroviario sul lato esterno della città sfruttando le direttrici extraurbane.
Il potenziamento della rete FSE rende tale infrastruttura strategica in relazione al completamento del progetto del servizio di metropolitana di superficie che faccia indirizzare su ferro quota parte degli spostamenti su gomma che convergono sulla città capoluogo.
È inoltre prevista la realizzazione di parcheggi di scambio interrati di circa 300 stalli facilmente raggiungibili della stazione che insisteranno nella fascia compresa tra i binari ed il terminal bus. Sulla copertura dell’ultimo livello di parcheggi sarà realizzata una piazza che consentirà direttamente l’accesso ai binari e, attraverso le connessioni verticali (scale, ascensori e rampe), direttamente al sottopasso pedonale.
La realizzazione del parcheggio interrato multipiano, oltre ad ovvie ragioni di carattere estetico-funzionale, è di fatto obbligata dalla scarsa disponibilità di aree immediatamente a ridosso della stazione ferroviaria nelle quali concentrare le necessarie aree di parcheggio.
2.2.5. Viabilità e area destinata alla sosta trasporto pubblico su gomma
Il progetto prevede la realizzazione di un sistema della viabilità in cui si integra l’area destinata a terminal bus extraurbani nel quale potranno stazionare contemporaneamente circa 15-20 autobus che sarà ubicato nell’area attualmente compresa tra via Codacci Pisanelli ed il ciglio di cava seguendo un orientamento planimetrico pressoché parallelo all’attuale allineamento dei fabbricati.
Il sistema di accesso al terminal prevede una doppia rotatoria che di fatto consente di ottenere la massima versatilità del sistema degli accessi sfruttando ed integrando al meglio la viabilità esistente in considerazione del fatto che il transito dei mezzi pesanti possa avvenire quasi esclusivamente attraverso via del Ninfeo. Tale soluzione appare quella che possa garantire un migliore accesso all’area anche alla luce del fatto che la viabilità di accesso da via dei Ferrari appare in ogni caso fortemente vincolata dalle preesistenze.
Il terminal sarà costituito da stalli che saranno dotati di marciapiedi di discesa che si raccorderanno ad un percorso pedonale protetto che consentirà agli utenti di raggiungere agevolmente i binari o di attraversare la stazione raggiungendo direttamente il centro della città.
Cronaca
Violenza sulle donne, due arresti
A Taviano un 35enne, durante un tentativo di furto, scopre che in casa c’è una donna di 74 anni, l’aggredisce e tenta di violentarla prima di essere messo in fuga dall’arrivo del figlio delle vittima. L’altro arresto a Surbo, dove un 36enne dopo a aver aggredito la moglie fra le mura domestiche si è anche scagliato contro i carabinieri
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Gli ultimi due arresti effettuati dai Carabinieri nel giro di poche ore sono scaturiti da altrettanti episodi che vedono come vittime le donne.
A SURBO
Il protagonista del primo caso è un 36enne di Surbo che era stato accompagnato dai carabinieri del Radiomobile in ospedale a Lecce, dopo aver aggredito la moglie fra le mura domestiche.
L’uomo, che in stato di estrema agitazione era stato portato in Pronto Soccorso sorvegliato dagli stessi carabinieri che erano intervenuti a casa sua dopo la chiamata al 112 della convivente vittima di violenza, ad un certo punto è saltato giù dalla lettiga e con atteggiamento minaccioso ha cercato di allontanarsi, senza aver concluso gli accertamenti sanitari.
Il suo comportamento è degenerato quando si è rivoltato contro i militari dell’Arma che hanno cercato di fermarlo per convincerlo a tornare al suo posto senza paralizzare il servizio dei medici di turno, dato che c’erano altre persone in attesa di cure.
Nel momento in cui l’uomo è passato dalle parole ai fatti e si è scagliato contro i carabinieri, è stato immediatamente bloccato e arrestato.
Anche dopo le dimissioni dall’ospedale, ha continuato ad agitarsi in caserma, fino a quando, su disposizione del Pubblico Ministero, è stato trasferito nella Casa Circondariale di Borgo San Nicola, dove rimarrà a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Naturalmente è al vaglio della Magistratura anche la violenza domestica ai danni della convivente, dato che il 36enne ha rimediato pure una denuncia per maltrattamenti, dopo l’intervento dei Carabinieri in casa sua.
A TAVIANO
Altro intervento significativo dei carabinieri sempre a tutela delle cosiddette “fasce deboli” è avvenuto nella tarda serata di martedì a Racale, dove un pregiudicato 35enne di Taviano è stato arrestato in flagranza per tentata violenza sessuale e lesioni personali ai danni di una 74enne del luogo.
L’uomo, probabilmente con l’intenzione di rubare qualcosa si era introdotto nell’abitazione dell’anziana dopo aver mandato in frantumi il vetro di una finestra, poi quando si è reso conto che c’era una donna in casa, l’ha afferrata alle spalle coprendole gli occhi con la mano e l’ha tenuta stretta, palpeggiandola nelle parti intime, poi l’ha spinta per terra, procurandole una contusione al ginocchio. Fortunatamente, a mettere in fuga l’assalitore è stato proprio l’arrivo del figlio, che dopo essersi sincerato delle condizioni di salute della madre, ha dato l’allarme al 112 e poi si è messo alla guida della sua auto per cercare il fuggitivo, che dopo alcuni minuti è stato rintracciato e arrestato dai carabinieri della Stazione di Racale che si erano precipitati in quella zona appena ricevuto l’allarme della Centrale Operativa.
La 74enne è stata trasportata al pronto soccorso dell’ospedale di Gallipoli , dove i medici hanno refertato una contusioni al ginocchio, con una prognosi di pochi giorni. Nel frattempo, l’aggressore è stato arrestato e messo ai domiciliari, come disposto dal PM di turno della Procura della Repubblica di Lecce.
Cronaca
Furti ed atti vandalici agitano i sonni dei tricasini
Nella notte tra il 5 e il 6 gennaio effrazioni e furti in un negozio di articoli sportivi, una pizzeria, una macelleria… Qualcuno ha anche portato via i tombini pubblici…
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In città serpeggia se non proprio timore, almeno un certo malumore per gli ultimi fatti criminosi.
Tra il 5 e il 6 gennaio, approfittando dell’oscurità, non è arrivata la Befana a cavallo della sua scopa ma uno o più energumeni che hanno sfregiato Tricase con furti, tentativi di furti ed atti vandalici (nel bollettino anche tombini pubblici presi di sana pianta e portati via).
A quanto ci risulta i soliti ignoti hanno fatto visita al negozio di abbigliamento sportivo Quality Sport in piazza Cardinale Panico (foto in alto), alla Pizzeria da Luigi in via Carlo Cattaneo (per l’ennesima volta) e ci giungono notizie anche di intrusioni e relativi furti in una macelleria.
Per tutti il racconto di una delle vittime: «Erano quasi le tre di notte quando sono stata svegliata dal suono dell’allarme sul telefonino. Ho guardato le telecamere ed ho notato un’auto de La Folgore, parcheggiata davanti al negozio. In un primo momento, complice anche il fatto che dal telefonino non arrivavano ulteriori notifiche, ho pensato ad un controllo di routine. Invece, la successiva telefonata dall’istituto di vigilanza mi ha avvertito dello scasso e del furto».
Ancora scossa per quanto avvenuto, l’esercente prosegue nel suo resoconto: «Hanno perforato la vetrina laterale e si saranno anche tagliati perché in terra, tra i vetri in frantumi, vi erano abbondanti macchie di sangue. Hanno arraffato quel che hanno potuto e si sono dileguati».
Oltre al danno economico resta quello morale: «Non vi nascondo che ora ho un po’ paura».
Non possiamo darle torto, se consideriamo che durante le feste di Natale (ancora in piazza Caredinale Panico) è stata anche rubata l’ennesima auto (una Lancia Y) e tempo prima, ancora, vi era stata una rissa che danneggiamenti alla vetrata di un condominio.
Sembra di essere tornati indietro di un anno quando Tricase era continuamente teatro di atti criminosi, tutti di piccolo cabotaggio che però avevano creato un certo allarmismo tra i cittadini.
Per qualcuno di quei furti ci sono anche stati degli arresti e la questione sembrava chiusa o quantomeno riposta nel cassetto dei (brutti) ricordi. Oggi, invece, quella sensazione di incertezza, se non di pericolo, sembra essere tornata ad agitare i sonni dei tricasini.
Giuseppe Cerfeda
Cronaca
Taurisano: accoltella la moglie al culmine di una lite
Erano le 21 di ieri sera, quando l’aggressore ha impugnato l’arma ed ha sferrato delle coltellate alla donna. Che si è difesa, rimettendoci delle ferite alla mano destra, all’altezza delle dita
Non se ne può più ma tant’è!
Ennesimo episodio di violenza sulle donne.
Questa volta è accaduto a Taurisano, dove fortunatamente il tentato femminicidio non è andato a buon fine.
Come spesso accade il nemico è tra le mura di casa.
Infatti, a colpire più volte una donna del posto di 58 anni è stato il marito, un uomo di 61 anni.
E così in quella casa di via Duca degli Abruzzi la festa dell’Epifania ha rischiato di finire in tragedia.
La vittima ha subito ferite alla mano utilizzata per difendersi dai fendenti ma, lo ribadiamo, per fortuna, non ha subito ferite letali.
Secondo la ricostruzione degli inquirenti, l’uomo al culmine di una lite, erano le 21 di ieri sera, ha impugnato l’arma ed ha sferrato delle coltellate alla moglie. Che si è difesa, rimettendoci delle ferite alla mano destra, all’altezza delle dita.
Sul poso oltre ai carabinieri della locale stazione sono giunti i sanitari del 118 che hanno trasportato la donna all’ospedale di Casarano per le cure del caso.
Per lei prognosi di dieci giorni.
L’aggressore è stato denunciato in stato di libertà con l’accusa di lesioni aggravate.
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