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News & Salento

In Russia a ritmo di pizzica

La Tv Russa nel Salento

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Alexander Pukhov scherza con i gruppi del Festival Notte della Taranta


La troupe del canale televisivo russo “My planet” Tv channel, nell’ambito di un progetto di Pugliapromozione, Agenzia Regionale del Turismo, in collaborazione con la Fondazione “Notte della Taranta” e un gran numero di operatori pubblici e privati, sta realizzando in Salento due puntate del programma di viaggi “The dancing planet” (Pianeta Danzante) prodotto da Marina Sagomonyan e condotto da Alexandr Pukhov per la regia di Igor Makarov.  Il format racconta  natura, cultura, personaggi e tradizioni dei Paesi del Mondo attraverso  la musica e la danza.  “My planet” è seguito ogni giorno da un milione di spettatori. In Russia è seguito da sei milioni di famiglie. Un milione e cinquecentomila lo seguono, invece, nelle Repubbliche dell’ex Unione Sovietica e nei Paesi Baltici.  In Salento, il giovanissimo condutture Alexandr Pukhov (giornalista, coreografo e ballerino professionista) curiosa nei luoghi della “taranta” da Torrepaduli di Ruffano a Galatina fino a Melpignano dove il prossimo 25 agosto  il maestro concertatore Goran Bregovic dirigerà il Concertone “Notte della Taranta”. Il viaggio è iniziato a Ferragosto, a Torrepaduli di Ruffano dove, nella notte tra il 15 e 16 agosto, hanno documentato le “ronde” della “Danza delle spade”. Sono seguite le riprese dei concerti serali del Festival “Notte della Taranta” organizzati dalla Fondazione in diversi paesi salentini e un gran numero di interviste ai protagonisti dei gruppi musicali.  A corredo degli eventi d’agosto che si concluderanno sabato 25 agosto a Melpignano, c’è stato anche un approfondimento sul fenomeno del tarantismo con performance a “Palazzo San Paolo” di Galatina, in campagna dove nella storica masseria “Li Cuti” di Alezio si è vendemmiato e festeggiato in onore di Bacco ballando la pizzica e, per finire, a Martignano dove si è parlato in griko tra un suono di tamburello e  un boccone di insalata grika, piatto della tradizione culinaria  in Grecìa Salentina. Tre i fiori all’occhiello di “Pianeta Danzante”: l’intervista al maestro concertatore Goran Bregovic; la cattura a Porto Badisco della “vedova nera”, operata tra lo stupore ma anche un po’ di spavento di Alexander Pukhov,  dal direttore del Museo di Storia Naturale del Salento Antonio Durante; i vasi della Magna Grecia raffiguranti scene di danzatori con tamburello conservati al Museo Castromediano di Lecce. La troupe russa viaggiando  tra una pizzica e l’altra ha documento da terra e dal mare le “perle” del turismo salentino (Castro, Gallipoli e Otranto) e le città d’arte (Galatina e Lecce).

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Saggio di Natale a Nardò

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Domenica 22 dicembre si è svolto al palazzetto dello sport Andrea Pasca di Nardò, il primo saggio di Natale della scuola di ballo Anastasia Dance: Jingle dance.

Non solo ballo ma anche attrazioni natalizie per tutti i bambini: Anna ed elsa, elfi, zucchero filato per tutti, babbo natale con la buca lettere per le letterine, angolo scenografico. Tante coreografie che hanno visto esibirsi 50 ballerini della scuola Anastasia Dance dei maestri Francesca Paglialunga e Salvatore Vacca.

L’evento è stato patrocinato dal Comune di Nardò, grazie alla preziosa collaborazione del presidente del Consiglio comunale con delega allo sport Antonio Tondo e del presidente della Consulta dello sport Tony De Paola.

Le iscrizioni per il nuovo anno sono aperte e i maestri vi aspettano in via due Aie, 67 a Nardò.

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Annuo Nuovo, una “buona vecchia abitudine: il bagno a mare

Sono tanti i salentini che nonostante l’estate sia solo uno sbiadito ricordo, continuano a “calare” i propri corpi nelle fredde e chiare acque di mare: una usanza, forse; una ricetta per la longevità, sostiene qualcun altro

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Anche questo 2025 si è palesato con il volto e gli usi di altri inverni, un deja vù, insomma.

Sono tanti i salentini che nonostante l’estate sia solo uno sbiadito ricordo, continuano a “calare” i propri corpi nelle fredde e chiare acque di mare: una usanza, forse; una ricetta per la longevità, sostiene qualcun altro; un modo per curare la forma e l’anima; una sorta di rito propiziatorio, ci confidano, un po’ come fare il bagno nelle acque del Gange (per gli indù c’è la convinzione che effettuando il bagno nel fiume si possa ottenere il perdono dei peccati e un aiuto per raggiungere la salvezza).

Pertanto anche quest’anno a Capodanno passeggiando per le nostre coste, da OtrantoS. Cesarea a Castro, passando per Tricase e Leuca, era facile scorgere alcuni coraggiosi e volenterosi che iniziavano l’anno con il “solito” rito propiziatorio: il bagno a mare.

 

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Marittima: in Bottega l’ultimo appuntamento con le degustazioni

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Riceviamo e pubblichiamo

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