News & Salento
Integra Onlus promuove la cultura teatrale salentina
Lo scorso 23 marzo, presso il Teatro Paisiello di Lecce, il Piccolo Teatro Scorranese di Scorrano ha messo in scena “Lu Puparu”, commedia dialettale in due atti di Vincenzo Abati, con la regia del prof. Fernando De Luca. L’iniziativa, patrocinata dal Comune di Lecce e dalla Provincia di Lecce, è stata realizzata in collaborazione con il CSV (Centro Servizi Volontariato) Salento. Il ricavato della serata è stato interamente devoluto alle opere di ricostruzione della nuova sede di INTEGRA Onlus Associazione per l’Integrazione degli immigrati: la Casa delle Culture “Ora et Labora”, in via delle Benedettine a Lecce (nei pressi delle Officine Cantelmo). L’edificio, dato in concessione dalle Suore Benedettine, sarà un laboratorio, una fucina di idee, di opere di tutti coloro che, nella propria religione e cultura e con le proprie competenze professionali, vorrà dare una mano al consolidamento di una realtà che Integra ha iniziato a costruire con entusiasmo e passione nel 2003. Da allora l’Associazione Integra Onlus promuove la politica dell’accoglienza, della solidarietà e del dialogo per vincere la paura della diversità, sviluppando progetti e partecipando a innumerevoli iniziative locali e nazionali, con la convinzione che solo comprendendo le diverse culture e avvalendosi delle esperienze più positive si può giungere alla costruzione di una società libera e democratica, pronta ad affrontare qualsiasi sfida sociale, economica e culturale. Oggi Integra rappresenta un punto di riferimento importante nella realtà immigratoria non solamente del territorio salentino e pugliese, ma dell’intero territorio nazionale italiano. Portando avanti la cultura dell’integrazione ha raggiunto l’ambizioso traguardo di farsi mediatrice tra i cittadini immigrati e quelli italiani, popolo in arrivo e popolo che accoglie, e dunque tra territori, culture, tradizioni diverse, ma è riuscita anche ad andare oltre, intessendo una fitta rete di relazioni con e tra realtà territoriali di ogni genere (associazioni, comitati, istituzioni, singoli cittadini). Ed è così che, nata come associazione per l’integrazione degli immigrati, oggi Integra si fa promotrice della cultura salentina e della tradizione del teatro dialettale, proponendo alle compagnie teatrali del Salento di portare in scena i loro spettacoli più belli. Dopo il successo de “Lu Puparu” del Piccolo Teatro Scorranese, l’appuntamento è rinnovato per il prossimo 29 aprile, sempre al teatro Paisiello, con la messa in scena di “FOCU MEU IMPIZZICATU” del gruppo “Li Sulitani” di Soleto.
News & Salento
Saggio di Natale a Nardò
Domenica 22 dicembre si è svolto al palazzetto dello sport Andrea Pasca di Nardò, il primo saggio di Natale della scuola di ballo Anastasia Dance: Jingle dance.
Non solo ballo ma anche attrazioni natalizie per tutti i bambini: Anna ed elsa, elfi, zucchero filato per tutti, babbo natale con la buca lettere per le letterine, angolo scenografico. Tante coreografie che hanno visto esibirsi 50 ballerini della scuola Anastasia Dance dei maestri Francesca Paglialunga e Salvatore Vacca.
L’evento è stato patrocinato dal Comune di Nardò, grazie alla preziosa collaborazione del presidente del Consiglio comunale con delega allo sport Antonio Tondo e del presidente della Consulta dello sport Tony De Paola.
Le iscrizioni per il nuovo anno sono aperte e i maestri vi aspettano in via due Aie, 67 a Nardò.
News & Salento
Annuo Nuovo, una “buona vecchia abitudine: il bagno a mare
Sono tanti i salentini che nonostante l’estate sia solo uno sbiadito ricordo, continuano a “calare” i propri corpi nelle fredde e chiare acque di mare: una usanza, forse; una ricetta per la longevità, sostiene qualcun altro
Anche questo 2025 si è palesato con il volto e gli usi di altri inverni, un deja vù, insomma.
Sono tanti i salentini che nonostante l’estate sia solo uno sbiadito ricordo, continuano a “calare” i propri corpi nelle fredde e chiare acque di mare: una usanza, forse; una ricetta per la longevità, sostiene qualcun altro; un modo per curare la forma e l’anima; una sorta di rito propiziatorio, ci confidano, un po’ come fare il bagno nelle acque del Gange (per gli indù c’è la convinzione che effettuando il bagno nel fiume si possa ottenere il perdono dei peccati e un aiuto per raggiungere la salvezza).
Pertanto anche quest’anno a Capodanno passeggiando per le nostre coste, da Otranto– S. Cesarea a Castro, passando per Tricase e Leuca, era facile scorgere alcuni coraggiosi e volenterosi che iniziavano l’anno con il “solito” rito propiziatorio: il bagno a mare.
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