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News & Salento

La “Festa te lu Mieru” a Carpignano

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Carpignano s’immerge nei sapori e nei fiumi di vino della “Festa te lu mieru”, dal 4 al 6 settembre, appuntamento tra i più attesi dell’estate salentina, nato 35 anni fa nel Comune della Grecìa Salentina, quando, nel 1974, un gruppo di giovani amici si ritrovarono nella piazza del paese a mangiare e bere assieme in una lieta serata. E così l’ebbrezza te “lu mieru” fece breccia nel loro animo, convincendoli a riproporre e rivivere la stessa esperienza l’anno seguente. Da allora, ogni anno, per tre giorni, dal venerdì sino alla prima domenica di settembre, Carpignano si veste di allegria e giovialità, rifacendosi all’atmosfera di quella prima festaiola riunione.


Ma se all’inizio la festa era un semplicissimo momento di condivisione cittadina, negli ultimi anni è diventata un vero e proprio centro di attrazione per appassionati di sagre e turisti, facendo registrare impennate di partecipanti, senza tuttavia tradire le proprie origini. Quest’anno la tradizionale “Festa te lu mieru” torna finalmente in piazza dopo cinque anni di esilio, dovuto ad alcuni scavi archeologici, e ripropone, come sempre, tre serate di ricco divertimento, durante le quali si potrà ballare sino a notte fonda al ritmo di tarantelle e pizziche, degustando tutte le specialità e le prelibatezze dei piatti tipici della cultura enogastronomica salentina, ma soprattutto brindando col vino al buon esito dell’imminente vendemmia e, quasi a concludere l’estate, salutandola in maniera briosa e per nulla malinconica. La manifestazione vivrà naturalmente anche di aspetti folcloristici, attraverso concerti di musica popolare o tenuti da famosi esponenti della musica italiana.


Zona dell’evento sarà l’area destinata specificamente ai concerti, nei pressi del campo sportivo: ai lati di essa si disporranno gli stand gastronomici. Ma sarà il suggestivo scenario del borgo antico a fare da cornice alla “Festa te lu mieru”: il vino, offerto dalle più importanti aziende produttrici del Salento, potrà essere degustato dai visitatori. Tra i piatti tipici, spazio ai legumi, alla pasta fatta in casa ed alle immancabili “pittule”. Per quel che concerne i diversi gruppi che allieteranno le serate, venerdì 4 settembre si esibiranno “Li Compari” e “Kamafei”; sabato 5, “Folk 2000”, gli “Scianari” e “Papa Chango”; domenica 6, di nuovo “Li Compari” e poi “Toto” e gli “Alla Bua”.

Mauro Bortone


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Saggio di Natale a Nardò

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Domenica 22 dicembre si è svolto al palazzetto dello sport Andrea Pasca di Nardò, il primo saggio di Natale della scuola di ballo Anastasia Dance: Jingle dance.

Non solo ballo ma anche attrazioni natalizie per tutti i bambini: Anna ed elsa, elfi, zucchero filato per tutti, babbo natale con la buca lettere per le letterine, angolo scenografico. Tante coreografie che hanno visto esibirsi 50 ballerini della scuola Anastasia Dance dei maestri Francesca Paglialunga e Salvatore Vacca.

L’evento è stato patrocinato dal Comune di Nardò, grazie alla preziosa collaborazione del presidente del Consiglio comunale con delega allo sport Antonio Tondo e del presidente della Consulta dello sport Tony De Paola.

Le iscrizioni per il nuovo anno sono aperte e i maestri vi aspettano in via due Aie, 67 a Nardò.

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Annuo Nuovo, una “buona vecchia abitudine: il bagno a mare

Sono tanti i salentini che nonostante l’estate sia solo uno sbiadito ricordo, continuano a “calare” i propri corpi nelle fredde e chiare acque di mare: una usanza, forse; una ricetta per la longevità, sostiene qualcun altro

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Anche questo 2025 si è palesato con il volto e gli usi di altri inverni, un deja vù, insomma.

Sono tanti i salentini che nonostante l’estate sia solo uno sbiadito ricordo, continuano a “calare” i propri corpi nelle fredde e chiare acque di mare: una usanza, forse; una ricetta per la longevità, sostiene qualcun altro; un modo per curare la forma e l’anima; una sorta di rito propiziatorio, ci confidano, un po’ come fare il bagno nelle acque del Gange (per gli indù c’è la convinzione che effettuando il bagno nel fiume si possa ottenere il perdono dei peccati e un aiuto per raggiungere la salvezza).

Pertanto anche quest’anno a Capodanno passeggiando per le nostre coste, da OtrantoS. Cesarea a Castro, passando per Tricase e Leuca, era facile scorgere alcuni coraggiosi e volenterosi che iniziavano l’anno con il “solito” rito propiziatorio: il bagno a mare.

 

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Marittima: in Bottega l’ultimo appuntamento con le degustazioni

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Riceviamo e pubblichiamo

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