Casarano
La fregatura del… cluster
Dalle nostre parti altro non è che un accozzaglia di nomi fantasiosi di piccole aziende come se fossero tante scatole tutte riconducibili ad uno stesso proprietario…
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Archiviato l’argomento elezioni amministrative, le facce dei nuovi consiglieri, il toto-giunta, e la presentazione della stessa, finalmente tra le colonne dei giornali comincia ad esserci lo spazio necessario per parlare di lavoro e lavoratori o meglio, purtroppo, di mancanza di lavoro ed ex-lavoratori. La crisi del calzaturiero non è certo una novità di questi ultimi giorni né tantomeno un fenomeno circoscritto a Casarano o al Salento. Trovare quindi un colpevole è un esercizio piuttosto arduo ma anche abbastanza inutile perché oggi le priorità sono sicuramente altre. Qualche giorno fa fece capolino una piccola notizia riguardante la protesta di alcuni operai cassintegrati del cosiddetto “cluster” Filanto. Cosa e chi sia la Filanto lo sanno più o meno tutti ma cosa sia un “cluster” è un argomento piuttosto complesso. In teoria questo termine così tecnico indica un gruppo di aziende che lavorano nello stesso ambito o magari all’ombra di un’azienda più grande che fa da capofila. In realtà, dalle nostre parti il “cluster” altro non è se non un accozzaglia di nomi fantasiosi di piccole aziende come se fossero tante scatole, tutte comunque riconducibili ad uno stesso proprietario, quasi sempre vuote di operai ma pronte per essere riempite di soldi che lo Stato tira fuori sotto forma di finanziamenti (e non certo spiccioli visto che l’accordo di programma riconosceva 40milioni di euro nell’area PIT9). Prendiamo ad esempio la “Leo Shoes”; è l’ennesima azienda (forse la sesta) creata apposta per assorbire gli operai senza lavoro della “Zodiaco” e della “Tecnosuole” (altre due scatole del “cluster”). Gli accordi erano di assumere 309 operai entro il 2013 al ritmo di 100 all’anno. Siamo a metà del 2012 e le assunzioni sono solo un centinaio e tra esse c’è un certo numero di quelli che comunemente vengono definiti “colletti bianchi” cioè quei personaggi chiave che sono indispensabili per la gestione di un’azienda. Il fatto “curioso” però è che questi lavoratori sono stati assunti prelevandoli dalla scatola “Filanto S.p.a.” che, negli accordi iniziali, neanche figurava ma che da più parti viene indicata come prossimo oggetto di chissà quale altra diavoleria di ingegneria contabile. Una sorta di carta vince carta perde. L’altra curiosità poco spiegabile della “Leo Shoes” è che, mentre da un lato sembra un’azienda in espansione che assume personale chiave ed addirittura giovani apprendisti, dall’altra mette in Cassa integrazione almeno 35 operai (legge di mercato o paraculaggine?). Quando si fanno degli accordi, generalmente quegli accordi dovrebbero essere rispettati ed in quest’accordo era anche prevista una sorta di “verifica” del rispetto delle clausule dell’accordo stesso; verifica che sarebbe dovuta avvenire in questi giorni. Ma il giorno precedente l’azienda manda un fax dicendo che adesso ha da fare e che la verifica la si potrebbe fare magari il 31 luglio (il giorno prima delle ferie per chi può permettersele). Da qui la manifestazione di protesta spontanea degli operai “veri” di tutte queste scatole invece “vuote”; scatole che nascono, si sviluppano e muoiono sulle scrivanie dei commercialisti, che dicono di voler creare posti lavoro ma che in realtà attirano solo finanziamenti. Tutti questi lavoratori, oltre al fatto di sentirsi presi in giro, hanno anche il non certo trascurabile problema che non ricevono un euro da oltre 5 mesi. Quasi 500 famiglie da 5 mesi hanno problemi di “sopravvivenza” ed a molti di essi non è stata pagata la buonuscita ne tantomeno la tredicesima. E sapete qual è l’aspetto che fa ancora più male? L’indifferenza! Quella delle Istituzioni, di chi fa finta di non vederli, quella di chi potrebbe fare ma ha altri impegni, quella di chi (la più triste) gli chiude il telefono in faccia quando chiamano in azienda per avere delle informazioni. Perché “lu binchiatu nu crite all’affamatu”.
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BRINDISI-CASARANO 0-2
Marcatore: 33′ e 44′ st Cajazzo
Sarebbe probabilmente finita “zero a zero” la sfida fra Brindisi e Casarano, senza i due palloni tagliati col bisturi e in fotocopia, ad opera del subentrato Ismael Cajazzo, franco-canadese, classe 2004.
In pratica, ancora una volta il “pozzo senza fondo” dell’ampia rosa a disposizione di mister Di Bari decide le “magnifiche sorti e progressive” delle Serpi rossoazzurre in questa stagione.
Ne va ben fiero il tecnico, “barese” pure nel cognome, e si dichiara spesso nelle interviste “fortunato” a poter lavorare con un gruppo di calciatori di tali levatura e coesione.
Se poi ci metti la tifoseria, capace di coordinarsi e riempire la curva Nord ad accogliere sotto i fari del Capozza i vincitori in un enfasi di cori da repertorio, allora il quadro è completo.
Non si canta “la capolista se ne va”, perché consapevoli che mancano ancora undici giornate, ma al massimo di grida “salutate la capolista”.
Infine, intorno alle venti e trenta via dagli spalti e rientro a casa, non prima dei rituali “selfie” di padri e bambini con il beniamino preso al volo.
Domenica prossima altra battaglia in casa contro il Matera, certo non disponibile a perdere la griglia play-off: logico prevedere il Capozza sempre più gremito e caloroso.
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Nelle foto: in alto l’under Cajazzo, autore della doppietta; in basso l’esultanza sotto la curva Nord del Capozza
Giuseppe Lagna
Appuntamenti
La scienza ha un genere?
Ciclo di incontri formativi nelle scuole nell’ambito del progetto “Donne, lavoro e inclusione”, ideato e promosso dalla Consigliera di parità della Provincia di Lecce Antonella Pappadà
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“La scienza ha un genere?” è la domanda emblematica alla quale risponderanno, dati e conoscenze alla mano, studiose e affermate professioniste, in dialogo con studentesse e studenti.
Sarà questo, infatti, il tema del secondo ciclo di incontri formativi previsto dal progetto “Donne, lavoro e inclusione”, ideato e promosso dalla Consigliera di parità della Provincia di Lecce Antonella Pappadà.
Quattro gli appuntamenti in programma, fino al 28 febbraio, negli Istituti scolastici Olivetti di Lecce, Meucci di Casarano, Da Vinci di Maglie e Giannelli di Parabita.
Al centro dell’attività formativa i temi delle disparità di genere nel campo scientifico e del libero accesso di donne e ragazze alla ricerca e alle professioni scientifiche.
Un focus che si lega, non a caso, alla Giornata Internazionale delle Donne e Ragazze nella Scienza, istituita dall’Onu e celebrata in tutto il mondo l’11 febbraio.
Incontreranno studentesse e studenti: Cristina Mangia, ricercatrice dell’Istituto di Scienze dell’Atmosfera e del Clima del CNR; Elisabetta De Marco, docente Università Pegaso e ricercatrice nel settore scientifico disciplinare di Pedagogia sperimentale; Patrizia Colella, fisica e dirigente dell’Istituto Olivetti di Lecce, componente del Consiglio direttivo dell’Associazione Donne e Scienza.
Accanto a loro, come testimonial: l’ingegnera civile Maria Antonietta Aiello, pro rettrice dell’Università del Salento e docente ordinario di Tecnica delle Costruzioni; Serena Arima, docente di Statistica presso UniSalento, direttrice del Master in Data Science per il Welfare e vicepresidente del Corso di laurea in Data Science per le Scienze umane e sociali; Fabiana De Santis, manager e ingegnera gestionale specializzata in sviluppo aziendale e gestione dell’innovazione; Carola Esposito Corcione, professore associato in Sistemi, metodi e tecnologia dell’ingegneria chimica e di processo presso la Facoltà di Ingegneria di UniSalento e tra le cinque socie fondatrici di WOMAT, Sturtup, il cui obiettivo è lo sviluppo di materiali riciclabili, pensati per trovare soluzioni efficaci per l’ambiente.
Queste ultime racconteranno la propria esperienza di vita e professionale, tra traguardi e insuccessi, in linea con il riconoscimento del valore dello storytelling nel promuovere processi di empowerment.
«Crediamo molto in questo progetto sperimentale, che sta crescendo giorno dopo giorno», sottolinea la consigliera di Parità Antonella Pappadà, «con il prezioso supporto del Gruppo operativo (costituito da Serenella Molendini (CREIS), Ada Chirizzi (Cisl), Mauro Fioretti (Uil), Emanuela Paola Vitali (Confimprese), Duilia Del Mastro (Ordine dei Consulenti del Lavoro), Emanuela Aprile (Confartigianato), Luisa Crusi (Ordine dei Dottori Commercialisti) e dell’Ufficio Pari opportunità della Provincia di Lecce, con il dirigente Pantaleo Isceri, Iuna My e Donatella Angelini.
«Fin dai primi incontri nel mese di dicembre», prosegue la consigliera di Parità, «le studentesse e gli studenti ci hanno dimostrato interesse e coinvolgimento rispetto alle tematiche affrontate. I nostri punti di forza, d’altra parte, sono proprio l’ascolto e il dialogo introdotti da professioniste qualificate e talentuose. Puntiamo alla partecipazione attiva delle ragazze e dei ragazzi per stimolare in loro e poi, a cascata, una maggiore consapevolezza nel riconoscimento di stereotipi e pregiudizi e su come superarli. Questo secondo ciclo, in particolare, ruoterà intorno alle discipline cosiddette STEM, cioè Scienza, Tecnologia, Ingegneria e Matematica, dove persiste un divario da abbattere. Si tratta di un patrimonio di competenze che non è equamente distribuito tra gli studenti, con una disparità di genere a svantaggio delle donne. Perciò». conclude Antonella Pappadà, «la padronanza di tali materie nel percorso formativo, soprattutto riguardo al mondo femminile, ritengo sia un aspetto fondamentale per l’innovazione sociale, la prosperità economica e l’esercizio pieno di una cittadinanza attiva».
Ecco, nel dettaglio, il calendario del ciclo di incontri formativi “La scienza ha un genere?”:: venerdì 21 febbraio (ore 8,15-11,15), IISS Meucci Casarano, classe 3D, Elisabetta De Marco e Maria Antonietta Aiello; lunedì 24 febbraio, (ore 10-13), Liceo L. Da Vinci Maglie, classe 3A, Patrizia Colella e Fabiana De Santis; venerdì 28 febbraio (ore 10-13), IISS Giannelli Parabita, classe 3I Liceo artistico, Elisabetta De Marco e Carola Esposito Corcione.
Il Progetto della consigliera di Parità “Donne, lavoro e inclusione” è un percorso di formazione e sensibilizzazione sul tema della parità di genere nel lavoro, che si sviluppa in tre moduli, a partire da quest’anno scolastico, nell’ambito dei PCTO (Percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento) delle quattro scuole superiori coinvolte.
Il primo modulo intitolato “Oltre gli stereotipi”, rivolto alle classi del terzo anno, è stato avviato a dicembre con il ciclo di incontri “Stereotipi e pregiudizi: che cosa sono e quali sono quelli più diffusi”, affrontato dalle esperte di politiche di genere Michela Di Ciommo ed Elisa Rizzello.
Tra gli obiettivi generali del Progetto: imparare a riconoscere stereotipi e pregiudizi, diffondere l’educazione e la formazione alla parità di genere nel lavoro, favorire la conoscenza e la possibilità sia per le donne che per gli uomini di accedere ad un lavoro dignitoso e, ancora, promuovere una cultura di parità di genere per sradicare le iniquità anche nei confronti delle persone con disabilità.
Il percorso progettuale proseguirà nei prossimi mesi con gli altri due cicli di incontri “Il mondo del lavoro, la cura, le discriminazioni”, “Il rispetto e la violenza di genere: quale percezione nelle/negli adolescenti”.
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Attualità
Arrivano venti gelidi, giù le temperature nel fine settimana
Dopo alcuni giorni di alta pressione e bel tempo torna l’inverno al nord e scirocco al sud, con un vortice alimentato da aria fredda…
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Dopo alcuni giorni di alta pressione e bel tempo torna l’inverno al Nord con un vortice alimentato da aria fredda in formazione sulla Francia che coinvolgerà anche l’Italia portando piogge e rovesci.
MALTEMPO ANCHE SU PARTE DEL CENTROSUD
Piogge e rovesci e temporali interesseranno anche il versante tirrenico, i fenomeni potranno risultare di forte intensità in particolare su Sicilia e Sardegna.
Precipitazioni sparse potranno interessare inoltre l’area ionica, mentre risulteranno scarse sul medio-basso versante Adriatico, ai margini dell’azione ciclonica.
In queste zone si avranno giornate più fredde per i venti provenienti dai vicini Balcani.
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