News & Salento
La Provincia di Lecce per le famiglie
Si chiama Centro Risorse per la Famiglia (al civico 8 di Piazzetta D’Enghien a Lecce) e fra le numerose iniziative nell’ambito delle politiche sociali messe in atto
Si chiama Centro Risorse per la Famiglia (al civico 8 di Piazzetta D’Enghien a Lecce) e fra le numerose iniziative nell’ambito delle politiche sociali messe in atto dalla Provincia di Lecce, è certamente quella che più colpisce per valore, tipologia, destinatari e soprattutto cifre. Tanti i casi famigliari (problemi di coppie, di bambini, di minori in Comunità) trattati dai primi mesi del 2010 (quando il Centro è entrato a regime, dopo l’inaugurazione del 20 novembre 2009) da uno staff di grande qualità e professionalità. Non potevamo che parlarne con Filomena D’Antini Solero, assessore provinciale alle Politiche Sociali e Pari Opportunità della Provincia di Lecce: “Il Centro è una delle azioni a supporto delle famiglie salentine e si inserisce nella gestione dei conflitti famigliari purtroppo in aumento. Ci sono situazioni di grande disagio sociale, disagio che in molti casi scaturisce dalla perdita del lavoro, dalla presenza di diverse e nuove forme di povertà, da un nucleo famigliare di persone con disabilità, minori, adulti o anziani”. Davvero enorme l’impegno dell’Amministrazione provinciale: “Ricordo il Microcredito di Solidarietà”, elenca l’assessore D’Antini, “l’assistenza specialistica scolastica e domiciliare ai ragazzi disabili, per videolesi e audiolesi di ogni ordine e grado sino agli universitari; i vaucher erogati alle famiglie che devono far fronte a spese per il trasporto scolastico di figli con disabilità che frequentano le scuole superiori o i vaucher per le famiglie che richiedono alla Provincia assistenza socio educativa domiciliare per i propri figli audiolesi. Si aggiungano poi le attività oratoriali per prevenire forme di devianza nelle nuove generazioni. Le politiche per la famiglia, dunque, per la prima volta in provincia di Lecce diventano un punto di forza delle politiche sociali”. Ma cos’è nello specifico questo Centro Risorse per la Famiglia? La D’Antini premette che “molte famiglie vengono inviate al Centro dagli altri servizi territoriali: Tribunale ordinario e dei minori, consultori, Asl, UEPE, Ufficio Servizio Sociale Minorenni del Dipartimento di Giustizia Minorile del Ministero, Comunità Penale per minori; mentre in altri casi vi è l’accesso spontaneo”; poi entra nel merito: “I mediatori del Centro si occupano direttamente della gestione dei conflitti di coppia, soprattutto nell’interesse dei minori e nelle fasi di separazione dei due coniugi. Quindi il tentativo è quello di ridurre il conflitto in atto tra le parti e di operare una mediazione familiare in modo tale da raggiungere un accordo che dia valore al benessere del minore coinvolto. L’obiettivo è quello di responsabilizzare le famiglie salentine di fronte ai figli, far recuperare loro il ruolo genitoriale spesso soffocato dai rancori e dall’odio che i coniugi si riversano contro. I figli quindi non più vittime passive delle separazioni ma risorse da cui ripartire per dare un senso alla propria vita e al proprio ruolo di padre e madre”. Tre, in particolare, i tipi di intervento, che l’Assessore si affretta a illustrare: “La mediazione familiare, lo spazio neutro e il sostegno alla genitorialità, quest’ultimo di carattere psicologico come supporto ai due precedenti. La mediazione nella gestione del conflitto di coppia spesso giunge a buon fine, si riduce quindi il conflitto in atto tra le parti e si raggiunge un accordo che dà valore al benessere del minore coinvolto. Lo spazio neutro è la stanza con il vetro “all’americana”, un setting protetto e gradevole, pensato e sistemato a misura di bambino anche nell’arredo, che rappresenta il posto fisico dove si favorisce il contatto e la relazione tra un bambino e il genitore non affidatario, che nella maggioranza dei casi è il papà. Da questi due tipi di intervento nasce quasi sempre la necessità del terzo step, ossia del supporto psicologico”. In base ai dati fornitici dall’Assessorato, alla data del 17 gennaio 2012 il Centro ha in carico 115 casi, ovvero nuclei familiari, per un totale di 147 interventi, sviluppati in 1242 prestazioni. In base ai dati fornitici dall’Assessorato, alla data del 17 gennaio 2012 il Centro ha in carico 115 casi, ovvero nuclei familiari, per un totale di 147 interventi, sviluppati in 1242 prestazioni. 83 percorsi specialistici di mediazione familiare; 26 percorsi specialistici di spazio neutro; 16 percorsi specialistici di sostegno alla genitorialità, per rafforzare la funzione genitoriale, sostenere e sviluppare le potenzialità della persona, promuovendone atteggiamenti attivi e propositivi, e stimolandone le capacità di scelta: detti interventi sono stati concordati con i Servizi Territoriali di riferimento, anche al fine di non sovrapporre le funzioni e compiti del Centro Risorse con quelle dei predetti Servizi, in una logica di integrazione di rete tra i diversi attori pubblici; 12 percorsi sperimentali di sostegno alla genitorialità dei detenuti della Casa Circondariale di Lecce, nell’ambito del Servizio sperimentale “Genitori sempre”; 9 percorsi sperimentali di gestione dei conflitti intrafamiliare dei minori di area penale, accolti dalla Comunità Pubblica per Minori di Lecce. 1 percorso sperimentale di mediazione penale. Nello specifico, i casi in carico hanno avuto accesso nel seguente modo: 62 invii da parte dei Servizi Territoriali, giusto provvedimento del Tribunale per i Minorenni di Lecce; 12 invii da parte del Tribunale Civile di Lecce; 9 invii dalla Comunità Pubblica per Minori – Dipartimento di Giustizia Minorile – Ministero della Giustizia; 2 invii da Ufficio Servizio Sociale Minorenni (USSM) – Dipartimento di Giustizia Minorile – Ministero della Giustizia; 2 invii da Istituti Scolastici; 12 invii dalla Casa Circondariale di Lecce / Ufficio di Esecuzione Penale Esterna (UEPE); 16 richieste di accesso spontaneo. Numeri di grande rilevanza, già da sé esplicativi, che tuttavia hanno bisogno dell’analisi di Filomena D’Antini Solero per rappresentare ai lettori il “concreto” dell’attività in corso: “Sono stati attivati interventi rivolti ai genitori nella fase di riorganizzazione familiare conseguente alla scissione della coppia con figli minori; sono state sperimentate diverse e rinnovate modalità relazionali, comunicative ed organizzative che hanno permesso di trovare accordi funzionali al benessere dei figli, attraverso la concreta e costante condivisione dei compiti genitoriali; sono stati promossi gruppi di confronto, di scambio, di aiuto rivolti a genitori o ad altre figure della rete parentale, particolarmente coinvolti nella vicenda separativa (nonni, nuovi partners); sono state attivate, oltre al percorso di mediazione familiare, nell’impossibilità di coinvolgere entrambi i coniugi, altre iniziative, come l’informazione e la consulenza individuale; sono stati organizzati progetti di conoscenza-approfondimento e corsi di aggiornamento sulla tematica separativa e i servizi di mediazione familiare di tipo giuridico-legale e di tipo psico-relazionale; è stata promossa la messa in rete dei servizi sociali e socio sanitari territoriali e realizzata la Carta dei Servizi. Ed ancora: è stato favorito lo sviluppo nel territorio delle politiche di responsabilità familiare orientate anche ai nuovi bisogni connessi alla dimensione psico-relazionale e all’autorealizzazione; messa in rete e potenziamento degli interventi e dei servizi di mediazione familiare, consulenza personalizzata, sostegno alla genitorialità, centri famiglia; si è promossa maggiore e specifica professionalità degli operatori per i servizi alle famiglie; si è favorita l’implementazione di servizi e interventi di mediazione nei casi di scissione della coppia con il coinvolgimento di figli; si è favorita l’implementazione di servizi di mediazione penale minorile; si è potenziata l’accessibilità e la fruizione dei servizi e prestazioni sociali e sanitarie; si sono attivate buone prassi attraverso progetti sperimentali di sostegno alla genitorialità”. Lo Staff si compone di 9 esperti: un coordinatore esperto in sistemi integrati di welfare e politiche per la famiglia e i minori; due assistenti sociali; uno psicologo mediatore familiare; due pedagogisti mediatori familiari; tre avvocati mediatori familiari. Ma non è finita qui. Ecco la novità del progetto sperimentale “Genitori sempre”, rivolto ai “papà dietro le sbarre”. “E’ un servizio appena attivato, caso unico in Italia”, precisa l’assessore D’Antini Solero prima di congedarci, “e la sua missione è la promozione e il mantenimento delle relazioni familiari “nonostante il muro”. In altre parole, fornire un sostegno concreto per recuperare il ruolo genitoriale da parte dei detenuti che sono nella Casa Circondariale di Borgo San Nicola. A tal fine le nostre mediatrici si recano presso il carcere e si rapportano con i detenuti e le detenute”.
Federico Scarascia
Alessano
Alessano: “A breve arriverà il nostro decimo figlio”
I genitori hanno scoperto del nuovo arrivo subito dopo la nascita della loro ultima figlia, Vittoria…
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Mamma Chiara e papà Matteo, di Alessano, sono al settimo cielo per l’arrivo, a maggio, del loro decimo figlio. Risale a meno di un anno fa la nascita della loro Vittoria, ultima di nove figli, quando la famiglia Amico-Calsolaro si era ripromessa che non sarebbe stata l’ultima.
Oggi in trepidante attesa è tutta la famiglia: fratelli, sorelle, mamma, papà, nonne e nonni.
Il piccolo, che arriverà a Maggio, sarà accolto dal calore di sorelle e fratelli: Mattia, Azzurra, Francesco, Riccardo, Enea, Ludovica, Diego, Luigi Maria e Vittoria.
I genitori hanno scoperto del nuovo arrivo l’anno scorso, subito dopo la nascita della loro ultima figlia, Vittoria.
Il nome non è ancora stato deciso ma, come per le altre nascite, verrà scelto l’ultimo mese di gravidanza, ascoltando tutta la famiglia, in modo da rendere tutti complici e partecipi.
Allo stesso modo decideranno, insieme, come riorganizzare casa affinché ognuno abbia i propri spazi, immaginando che ci sarà molto lavoro da fare, con un lavoro di squadra che non è mai mancato in questa famiglia.
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Un ciclo di incontri per riflettere sui cambiamenti nelle abitudini di lettura di giovani e adulti. Ugento si prepara ad accogliere il Digital Readers Camp – Dialoghi sulla lettura possibile, un’iniziativa del Nodo Galattica che si svolgerà a Palazzo Rovito tra febbraio e marzo 2025. Il progetto mira a creare un confronto intergenerazionale sul rapporto tra giovani lettori e mondo digitale, coinvolgendo esperti del settore, docenti, bibliotecari, educatori e famiglie.
L’obiettivo del Digital Readers Camp è sondare l’impatto dei social media e delle tecnologie digitali sulle abitudini di lettura di ragazzi e adolescenti. Il programma prevede cinque incontri, per un totale di dieci ore, nei quali si discuterà di come il digitale stia trasformando l’editoria e l’accesso ai libri.
Il programma degli incontri
Il primo appuntamento è fissato per il 7 febbraio, con un dialogo intitolato “Ci piace leggere?” in cui Matteo Sabato, esperto di editoria e promozione della lettura, parlerà con giovani tra gli 11 e i 14 anni sull’importanza della lettura e sulle loro preferenze letterarie.
Il 14 febbraio, Sabato dialogherà con Alessandro Venneri della libreria Dante Alighieri di Casarano per approfondire il tema dell’editoria per ragazzi, esplorando le scelte e le tendenze del mercato.
Il 21 febbraio, si tornerà sul tema “Ci piace leggere?”, questa volta coinvolgendo adolescenti tra i 15 e i 20 anni per confrontarsi sul loro rapporto con la lettura e su come le nuove tecnologie influenzino le loro abitudini.
Il 7 marzo, il dibattito si sposterà sul ruolo della scuola con l’incontro Educare alla lettura a scuola. Nodi e risorse, dove si discuterà di strategie per avvicinare gli studenti ai libri.
L’ultimo appuntamento, il 14 marzo, sarà dedicato al tema “Leggere”: una questione di comunità educante, un confronto tra genitori, bibliotecari ed educatori per riflettere su come famiglie e istituzioni possano collaborare per incentivare la lettura tra i più giovani.
Un’opportunità per la comunità
L’iniziativa del Nodo Galattica Ugento ha come obiettivo il coinvolgimento attivo della cittadinanza, creando un dialogo costruttivo tra generazioni e professionisti del settore. Tutti gli incontri si svolgeranno dalle 16:30 alle 18:30 presso Palazzo Rovito.
News & Salento
L’offerta formativa del Liceo Stampacchia di Tricase
Il luogo dove la scienza incontra la tecnologia e si trasforma in futuro! Vi aspettiamo al nostro Open Day che si terrà mercoledì 5 febbraio
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Orientamento in ingresso al Liceo Stampacchia di Tricase: un viaggio tra innovazione e futuro!
Il Liceo Scientifico e Classico Stampacchia di Tricase ha accolto con entusiasmo gli studenti interessati a conoscere la nostra offerta formativa e le straordinarie opportunità che riserviamo ai nostri futuri alunni.
Durante l’incontro di orientamento, i partecipanti hanno potuto esplorare i nostri spazi e vivere in prima persona l’esperienza dei nostri laboratori. Dalla lezione di informatica alla modellizzazione grafica, dai test con la stampante 3D alla scoperta dei visori per la realtà virtuale, senza tralasciare i laboratori di latino, greco, scienze, filosofia e arte!
Ogni attività è stata pensata per mostrare il cuore tecnologico e innovativo del nostro liceo.
Gli studenti hanno avuto l’opportunità di vedere all’opera i nostri laboratori e di scoprire come queste tecnologie avanzate si integrano nel percorso di studio. Una giornata coinvolgente, ricca di esperienze concrete e stimolanti, che ha permesso di toccare con mano la qualità e la passione che caratterizzano il nostro liceo
Ringraziamo tutti coloro che hanno partecipato e vi invitiamo a scegliere il Liceo Stampacchia di Tricase: il luogo dove la scienza incontra la tecnologia e si trasforma in futuro! Vi aspettiamo al nostro Open Day che si terrà mercoledì 5 febbraio 2025 dalle 17.00 alle 19.00, presso la sede del Liceo Scientifico in piazza Galilei e presso la sede del Liceo Classico in via Lucugnano a Tricase.
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