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News & Salento

Lavoratori Adelchi: “Non sappiamo più a chi rivolgerci”

“Abbiamo capito che l’unico modo per farci ascoltare sono le proteste e i gesti estremi, perciò siamo pronti a mettere in atto una nuova lotta ancora più dura se non riceveremo il prima possibile notizie certe sul tavolo in prefettura”

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Drammatico appello dei lavoratori Adelchi: “Non lasciate il nostro destino in balia delle onde. Se anche le promesse delle Istituzioni restano disattese”, spiegano, “non sappiamo davvero più a chi rivolgerci”.


Già in occasione dell’incontro dello scorso 31 ottobre in Provincia, fanno sapere, “abbiamo chiesto attenzione sulla nostra situazione perché abbiamo serie difficoltà a comprare anche i beni di prima necessità a causa dei forti ritardi nell’erogazione delle indennità di cassa integrazione da parte dell’Inps. Abbiamo portato le nostre rimostranze anche in Prefettura, dove siamo riusciti a strappare al Prefetto la promessa di una convocazione urgente di un tavolo con la deputazione salentina per lunedì 5 novembre, per discutere ancora una volta dello stato del nostro settore, il tessile abbigliamento calzaturiero, e per chiedere ai ministeri competenti una presa di posizione decisa sui progetti che negli anni sono stati presentati ma mai portati a compimento per scongiurare la perdita di migliaia di posti di lavoro nel Salento. Convocazione che ad oggi ancora non è arrivata e noi siamo davvero disperati perché siamo noi che ogni giorno dobbiamo affrontare mille difficoltà per dare da mangiare ai nostri figli e consentirgli una vita dignitosa. Abbiamo capito che l’unico modo per farci ascoltare sono le proteste e i gesti estremi, perciò siamo pronti a mettere in atto una nuova lotta ancora più dura se non riceveremo il prima possibile notizie certe sul tavolo in prefettura. Le Istituzioni”, concludono amaramente, “non hanno ancora capito quanto sia disperata la nostra situazione”.

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Saggio di Natale a Nardò

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Domenica 22 dicembre si è svolto al palazzetto dello sport Andrea Pasca di Nardò, il primo saggio di Natale della scuola di ballo Anastasia Dance: Jingle dance.

Non solo ballo ma anche attrazioni natalizie per tutti i bambini: Anna ed elsa, elfi, zucchero filato per tutti, babbo natale con la buca lettere per le letterine, angolo scenografico. Tante coreografie che hanno visto esibirsi 50 ballerini della scuola Anastasia Dance dei maestri Francesca Paglialunga e Salvatore Vacca.

L’evento è stato patrocinato dal Comune di Nardò, grazie alla preziosa collaborazione del presidente del Consiglio comunale con delega allo sport Antonio Tondo e del presidente della Consulta dello sport Tony De Paola.

Le iscrizioni per il nuovo anno sono aperte e i maestri vi aspettano in via due Aie, 67 a Nardò.

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Annuo Nuovo, una “buona vecchia abitudine: il bagno a mare

Sono tanti i salentini che nonostante l’estate sia solo uno sbiadito ricordo, continuano a “calare” i propri corpi nelle fredde e chiare acque di mare: una usanza, forse; una ricetta per la longevità, sostiene qualcun altro

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Anche questo 2025 si è palesato con il volto e gli usi di altri inverni, un deja vù, insomma.

Sono tanti i salentini che nonostante l’estate sia solo uno sbiadito ricordo, continuano a “calare” i propri corpi nelle fredde e chiare acque di mare: una usanza, forse; una ricetta per la longevità, sostiene qualcun altro; un modo per curare la forma e l’anima; una sorta di rito propiziatorio, ci confidano, un po’ come fare il bagno nelle acque del Gange (per gli indù c’è la convinzione che effettuando il bagno nel fiume si possa ottenere il perdono dei peccati e un aiuto per raggiungere la salvezza).

Pertanto anche quest’anno a Capodanno passeggiando per le nostre coste, da OtrantoS. Cesarea a Castro, passando per Tricase e Leuca, era facile scorgere alcuni coraggiosi e volenterosi che iniziavano l’anno con il “solito” rito propiziatorio: il bagno a mare.

 

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Marittima: in Bottega l’ultimo appuntamento con le degustazioni

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Riceviamo e pubblichiamo

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