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News & Salento

Le ngiurie di Poggiardo

IL LIBRO. Un dizionario dei soprannomi di poggiardesi e vastesi sarà presentato al Palazzo della Cultura sabato 30

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Dopo tre anni di lavoro, di studi, di ricerche, di fonti e di intrecci vari due autori locali, Anacleto Vilei e Gabriele Barone, sono riusciti a ricostruire la mappa dei soprannomi locali e presenteranno il “Dizionario dei soprannomi di Poggiardo e Vaste”, sabato 30 novembre, alle ore 18,30, presso il Palazzo della Cultura alla presenza del Sindaco Giuseppe Colafati, dell’Assessore alla Cultura Alessandro De Santis e della docente della Scuola Secondaria (ed autrice della prefazione del libro) Rita Pizzoleo.

Questa raccolta, eseguita con molto garbo e rispetto delle persone e delle famiglie menzionate, nasce dalla ancestrale sete di curiosità dell’essere umano che si manifesta sin da bambino. Una curiosità sana, dunque per nulla intesa come pettegolezzo bensì come voglia di scoprire, di conoscere, di esplorare, di approfondire. Da questo presupposto parte la ricerca di Vilei e Barone che nel loro libro spiegano le radici del soprannome, ne tracciano le distinzioni rispetto all’agnome ed al patronimico e classificano quelli di poggiardesi e vastesi in due grandi categorie: funzionali (etnici, patronimici e legati al mestiere) e ludici (di carattere offensivo, elogiativo, ironico, espressivo, biografico, onomatopeici e legati a personaggi popolari). Ed inevitabilmente lo studio dell’origine dei soprannomi ed i rapporti che li legano ai nomi e ai cognomi come ai mestieri, ai luoghi e ai momenti della vita cittadina rappresenta il filo conduttore per inquadrare il profilo storico, culturale e sociale di una piccola cittadina quale Poggiardo. In ogni paese salentino e non solo il ricorso al soprannome è quasi fisiologico per identificare le persone, soprattutto nei centri più grandi in cui i casi di omonimia sono più diffusi tanto che spesso dal soprannome si arriva al cognome così come peraltro è avvenuto storicamente. L’origine del soprannome affonda le proprie radici all’epoca degli antichi romani e già da allora si usava indicare le persone con nome, cognome e soprannome e spesso con quest’ultimo la Storia ricorda personaggi illustri quali ad esempio il terzo imperatore romano, Gaio Giulio Cesare Germanico, per tutti “Caligola” (soprannome derivato dall’abitudine di girare sempre coi sandali militari “caligae”). Persino gli abitanti di un paese hanno una sorta di soprannome, un nomignolo assegnato in questo caso da abitanti di paesi limitrofi e gli autori non omettono di citare quello dei poggiardesi detti “licca-viddhanzie” (letteralmente lecca-bilance) per indicare la caratteristica antica della gente di Poggiardo, nei giorni di mercato settimanale, di aspettare le ultime ore della vendita per fare gli acquisti confidando nel fatto che i commercianti abbassassero il prezzo della merce per timore che restasse invenduta. Per quanto riguarda i singoli (o le famiglie che fatalmente ne prendono l’eredità), l’elenco alfabetico dei circa seicento soprannomi abilmente tradotti sia dal punto di vista etimologico che da quello interpretativo comprende dai nomignoli appartenuti a singole persone che vengono ricordate quasi come leggende per la loro tipicità e le loro peculiarità (Pippi Sala, Tore Ianni, Totu Fiata, Totu Puloniu) a quelli più diffusi (Bbabbaru, Gissu, Pipirussu, Sabbatinu) o a quelli più pittoreschi, spesso composti da due parole che sottendono un’azione caratteristica (Cacafave, Caminatata, Castraporci, Culitisa, Lattannenne, Manciasurgi, Scancapirite, Sparaceddhri). Il risultato è stato un’opera per la quale il lettore potrà incuriosirsi e divertirsi andando a ritroso nel tempo conoscendo anche la propria storia o quella del proprio parente o vicino rivivendola attraverso aneddoti tramandati di generazione in generazione ed ora raccontati, nella maggior parte dei casi, dai concittadini più anziani. “In alcuni casi”, racconta Gabriele Barone, “risalire all’origine dei soprannomi è stato piuttosto faticoso e scoraggiante anche perché abbiamo registrato in alcune persone una sorta di tabù difficile da scardinare ma alla fine siamo riusciti a completare l’opera intrapresa”.

“Le oltre seicento “ngiurite” poggiardesi”, gli fa eco Anacleto Vilei, “le abbiamo raccolte un po’ per diletto, un po’ per curiosità, estraendole da antichi documenti o dalle testimonianze orali di concittadini anziani. Di alcuni agnomi sappiamo ancora decifrare il lessema originario, di altri no. Una cosa è certa: noi autori del volume non abbiamo voluto offendere nessuno. A noi interessava il fenomeno che ha precise connotazioni antropologiche e anche scientifiche”.

Chissà, forse questa ricostruzione certosina potrebbe far invelenire qualche cittadino particolarmente suscettibile ma, nell’epoca della globalizzazione, i soprannomi, così come i nomi ed i cognomi riconducono all’appartenenza, raccontano storie, tradizioni, aneddoti, dettagli che vanno custoditi e consegnati alle nuove generazioni perché, anche attraverso questi, avvertano il desiderio della riscoperta delle loro radici.

Carlo Quaranta


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Disturbi dello spettro autistico: a Specchia un centro diurno per adulti

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Specchia accoglie l’apertura del nuovo Centro Diurno per adulti con disturbi dello spettro autistico, sito nel cuore del paese, in Piazza della Libertà, 5.

Questa importante iniziativa è resa possibile grazie all’impegno di Sollevante, realtà da sempre attenta alle esigenze del territorio e delle famiglie che necessitano di supporti specialistici.

Si tratta di un servizio unico per l’intera Provincia di Lecce, e per questo risulta essere di straordinaria rilevanza per tutte le famiglie del Salento che ogni giorno affrontano le sfide legate all’autismo in età adulta.

Il centro offrirà attività mirate, supporto terapeutico, e un ambiente sicuro in cui le persone con disturbo dello spettro autistico possano sviluppare abilità sociali e cognitive, migliorando il proprio benessere e la qualità della vita.

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News & Salento

Social Basket a Nardò

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Parte il progetto “Social Basket 2024: in campo”! Un’iniziativa inclusiva e gratuita per ragazzi e ragazze tra i 10 e i 18 anni, promossa da ASC Comitato Provinciale Lecce in collaborazione con Social Aut – Associazione di Promozione Sociale e Centro Devils Basket Nardò per favorire l’inclusione sociale tra ragazzi/e con Disturbo dello Spettro Autistico e coetanei a sviluppo tipico.


Ogni venerdì dalle ore 16:00 alle ore 17:00 presso la palestra dell’Istituto Comprensivo Polo 1, Nardò (LE).

Per informazioni e iscrizioni:
Email: social.aut.aps@gmail.com
WhatsApp: +39 389 650 7868

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Attualità

Intesa Sanpaolo, sito di nuovo down e clienti imbufaliti

Problemi d’accesso per app e home banking. Intesa Sanpaolo è down: clienti bloccati fuori dall’home banking e impossibilitati a gestire conti e pagamenti online…

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Un bug che sta affliggendo il sistema informatico di Intesa Sanpaolo, non permettendo ai clienti di eseguire on line nessuna operazione: questa potrebbe essere la causa, ma nessuna dichiarazione è arrivata da parte della banca finora.

I social network si stanno riempiendo di post e commenti di clienti frustrati per il disservizio, impossibilitati di eseguire regolari pagamenti o altri tipi di operazioni on line.

Questo evento è simile a quanto già accaduto il 31 ottobre, allora un altro malfunzionamento aveva compromesso l’accesso all’home banking per ore, generando altrettanto malcontento tra i clienti.

Per via di un problema tecnico non funziona l’accesso all’applicazione e al servizio Web di Intesa Sanpaolo: questo impedisce la gestione dei conti e delle carte, impedisce anche l’autorizzazione dei pagamenti online tramite le notifiche push in-app (che servono a confermare le transazioni).

Questo è il messaggio che legge chi si appresta ad andare, virtualmente, on line: «Ci scusiamo ma, per un problema tecnico, non puoi proseguire».

Le difficoltà degli utenti sono iniziate intorno alle 9 di questa mattina, con un’ondata di report che evidenziano problemi nell’accesso, nell’autenticazione e nell’utilizzo generale delle funzionalità dell’app.

 

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