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News & Salento

Le piogge distruggono l’uva da tavola

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Le persistenti piogge alluvionali dei giorni scorsi hanno causato e stanno causando gravissimi danni alle coltivazioni di uva da tavola di Puglia. Da ciò l’iniziativa di quest’oggi del Presidente regionale della Cia Puglia Antonio Barile che ha chiesto, con un telegramma inviato al presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, e all’assessore regionale alle Risorse agroalimentari, Dario Stefàno, di intervenire, di predisporre sopralluoghi e conseguentemente di dichiarare lo stato di eccezionale calamità atmosferica. “Causa persistenti piogge alluvionali si segnalano su tutto il territorio della regione Puglia gravissimi danni alla produzione dell’uva da tavola”, si legge nel telegramma inviato dalla Cia Puglia. “I danni si stimano intorno al 70%.


Ad essere danneggiate migliaia di aziende agricole che stanno subendo danni eccezionali, che si stimano intorno ai 200 milioni di euro. Si chiedono immediati sopralluoghi, la relativa delimitazione delle aree colpite e la conseguente dichiarazione dello stato di eccezionale calamità atmosferica, e interventi immediati presso il governo nazionale al fine di attuare interventi speciali per consentire la ripresa dell’attività agricola”. Una situazione davvero grave, dunque, che sta mettendo in ginocchio le migliaia di aziende agricole pugliesi coltivate ad uva da tavola (la Puglia è la prima regione italiana per produzione di uva da tavola con 47 mila ettari coltivati che producono quasi 10 milioni di quintali, pari all’80% della produzione nazionale, con una Plv di quasi 300 milioni di euro). Si tratta di aziende che già scontano una crisi senza precedenti, a causa dei prezzi di vendita particolarmente bassi, con effetti disastrosi sui bilanci aziendali, e che risentono delle importazioni selvagge da Egitto e Turchia di uva da tavola, che poi viene esportata all’estero come pugliese. Il tutto è aggravato dal calo dei consumi ascrivibile alla crisi finanziaria delle famiglie, nonché allo strapotere della grande distribuzione organizzata. Ora a complicare ulteriormente la penosa situazione in cui si trovano migliaia di viticoltori pugliesi anche il maltempo di questi giorni.

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Saggio di Natale a Nardò

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Domenica 22 dicembre si è svolto al palazzetto dello sport Andrea Pasca di Nardò, il primo saggio di Natale della scuola di ballo Anastasia Dance: Jingle dance.

Non solo ballo ma anche attrazioni natalizie per tutti i bambini: Anna ed elsa, elfi, zucchero filato per tutti, babbo natale con la buca lettere per le letterine, angolo scenografico. Tante coreografie che hanno visto esibirsi 50 ballerini della scuola Anastasia Dance dei maestri Francesca Paglialunga e Salvatore Vacca.

L’evento è stato patrocinato dal Comune di Nardò, grazie alla preziosa collaborazione del presidente del Consiglio comunale con delega allo sport Antonio Tondo e del presidente della Consulta dello sport Tony De Paola.

Le iscrizioni per il nuovo anno sono aperte e i maestri vi aspettano in via due Aie, 67 a Nardò.

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Annuo Nuovo, una “buona vecchia abitudine: il bagno a mare

Sono tanti i salentini che nonostante l’estate sia solo uno sbiadito ricordo, continuano a “calare” i propri corpi nelle fredde e chiare acque di mare: una usanza, forse; una ricetta per la longevità, sostiene qualcun altro

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Anche questo 2025 si è palesato con il volto e gli usi di altri inverni, un deja vù, insomma.

Sono tanti i salentini che nonostante l’estate sia solo uno sbiadito ricordo, continuano a “calare” i propri corpi nelle fredde e chiare acque di mare: una usanza, forse; una ricetta per la longevità, sostiene qualcun altro; un modo per curare la forma e l’anima; una sorta di rito propiziatorio, ci confidano, un po’ come fare il bagno nelle acque del Gange (per gli indù c’è la convinzione che effettuando il bagno nel fiume si possa ottenere il perdono dei peccati e un aiuto per raggiungere la salvezza).

Pertanto anche quest’anno a Capodanno passeggiando per le nostre coste, da OtrantoS. Cesarea a Castro, passando per Tricase e Leuca, era facile scorgere alcuni coraggiosi e volenterosi che iniziavano l’anno con il “solito” rito propiziatorio: il bagno a mare.

 

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Marittima: in Bottega l’ultimo appuntamento con le degustazioni

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Riceviamo e pubblichiamo

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