Cronaca
Lecce: arrestato spacciatore
I Carabinieri, attraverso una serie di attività, lo hanno individuato quale fonte di rifornimento di alcuni assuntori galatinesi
A Lecce, i Carabinieri di Galatina, nel contesto di un’attività finalizzata al contrasto dello spaccio di stupefacenti hanno arrestato, in flagranza di reato, Luigi Feliconi, 38enne, leccese, già noto. I Carabinieri, attraverso una serie di attività, lo hanno individuato quale fonte di rifornimento di alcuni assuntori galatinesi. Per verificare la fondatezza dei sospetti, i Carabinieri hanno serrato le indagini raggiungendo i luoghi dallo stesso frequentati e quindi la sua abitazione. Proprio da lì sono usciti due giovani assuntori che, perquisiti, sono stati sorpresi in possesso di un grammo di eroina, già diluita in due dosi iniettabili. Avuta questa ulteriore conferma circa l’identità del presunto spacciatore, i militari hanno perquisito subito la sua abitazione, trovando residui di dose della medesima sostanza e duecentocinquanta euro in contanti, somma ritenuta provento dell’attività di spaccio. Quanto recuperato è stato sequestrato, mentre l’arrestato, su disposizione del magistrato di turno presso la Procura della Repubblica di Lecce, è stato associato alla Casa Circondariale di Lecce.
Cronaca
Gruppo di bulli aggredisce autista dell’autobus e un ragazzo
Sulla Lecce-Galatina, all’altezza di San Cesario: vittime un ragazzo e il lavoratore
Pomeriggio di violenza sulle autolinee delle Ferrovie del Sud Est. Un gruppo di bulli ha prima deriso un ragazzo, lanciando dal finestrino il suo zaino, poi ha preso a calci, pugni e schiaffi l’autista dell’autobus accorso per invitare alla calma.
Un ritorno a casa, dopo una giornata di scuola, particolarmente movimentato e che potrebbe avere uno strascico giudiziario. “Quanto accaduto è inaccettabile, sia nei confronti del ragazzo sia del lavoratore.
A loro va la nostra solidarietà. È auspicabile un intervento deciso delle istituzioni, in primis della Prefettura. All’azienda chiediamo di garantire maggiore sicurezza ai passeggeri e agli autisti, spesso lasciati da soli a trasportare decine di persone con autobus strapieni”, affermano i segretari territoriali Fabrizio Giordano (Filt Cgil), Pierdonato Ligori (Fit Cisl), Francesco Demarindis (Uiltrasporti) e Antonio D’Oria (Faisa Cisal).
Ieri, 8 gennaio, sulla tratta Lecce-Galatina, mentre l’autobus era in transito a San Cesario di Lecce, l’autista si è accorto che qualcosa, tra i sedili posteriori, non andava.
Giunto alla fermata di via Matteotti ha infatti notato che alcuni passeggeri, con fare da bulli, si erano impossessati dello zaino di un ragazzo e lo avevano gettato dal finestrino.
Non contenti stavano anche insultando e provocando un motociclista di passaggio. A quel punto l’autista ha attivato il sistema di videosorveglianza interno e ha raggiunto i sedili posteriori. Ha invitato i ragazzi ad assumere comportamenti consoni.
Ai suoi toni pacati, i ragazzi hanno replicato con un’aggressione verbale e fisica: hanno colpito con calci, pugni e schiaffi l’uomo, poi sono autonomamente scesi dal mezzo. L’autista non ha reagito: si è rimesso al volante proseguendo fino alla fermata successiva, dove ha chiamato il 118.
Dopo la medicazione ha ripreso la marcia, sia pur accumulando ritardo, ed ha completato il turno.
Alla fine della giornata di lavoro, lividi e dolori lo hanno costretto a recarsi al pronto soccorso di Galatina: dovrà stare a riposo per almeno 10 giorni.
Ferrovie del Sud Est e lo stesso lavoratore valuteranno come meglio tutelarsi, visti gli indubbi danni (morali e fisici) subiti dall’autista, l’interruzione del pubblico servizio conseguenza dell’aggressione e gli eventuali danni al mezzo.
Cronaca
Violenza sulle donne, due arresti
A Taviano un 35enne, durante un tentativo di furto, scopre che in casa c’è una donna di 74 anni, l’aggredisce e tenta di violentarla prima di essere messo in fuga dall’arrivo del figlio delle vittima. L’altro arresto a Surbo, dove un 36enne dopo a aver aggredito la moglie fra le mura domestiche si è anche scagliato contro i carabinieri
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Gli ultimi due arresti effettuati dai Carabinieri nel giro di poche ore sono scaturiti da altrettanti episodi che vedono come vittime le donne.
A SURBO
Il protagonista del primo caso è un 36enne di Surbo che era stato accompagnato dai carabinieri del Radiomobile in ospedale a Lecce, dopo aver aggredito la moglie fra le mura domestiche.
L’uomo, che in stato di estrema agitazione era stato portato in Pronto Soccorso sorvegliato dagli stessi carabinieri che erano intervenuti a casa sua dopo la chiamata al 112 della convivente vittima di violenza, ad un certo punto è saltato giù dalla lettiga e con atteggiamento minaccioso ha cercato di allontanarsi, senza aver concluso gli accertamenti sanitari.
Il suo comportamento è degenerato quando si è rivoltato contro i militari dell’Arma che hanno cercato di fermarlo per convincerlo a tornare al suo posto senza paralizzare il servizio dei medici di turno, dato che c’erano altre persone in attesa di cure.
Nel momento in cui l’uomo è passato dalle parole ai fatti e si è scagliato contro i carabinieri, è stato immediatamente bloccato e arrestato.
Anche dopo le dimissioni dall’ospedale, ha continuato ad agitarsi in caserma, fino a quando, su disposizione del Pubblico Ministero, è stato trasferito nella Casa Circondariale di Borgo San Nicola, dove rimarrà a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Naturalmente è al vaglio della Magistratura anche la violenza domestica ai danni della convivente, dato che il 36enne ha rimediato pure una denuncia per maltrattamenti, dopo l’intervento dei Carabinieri in casa sua.
A TAVIANO
Altro intervento significativo dei carabinieri sempre a tutela delle cosiddette “fasce deboli” è avvenuto nella tarda serata di martedì a Racale, dove un pregiudicato 35enne di Taviano è stato arrestato in flagranza per tentata violenza sessuale e lesioni personali ai danni di una 74enne del luogo.
L’uomo, probabilmente con l’intenzione di rubare qualcosa si era introdotto nell’abitazione dell’anziana dopo aver mandato in frantumi il vetro di una finestra, poi quando si è reso conto che c’era una donna in casa, l’ha afferrata alle spalle coprendole gli occhi con la mano e l’ha tenuta stretta, palpeggiandola nelle parti intime, poi l’ha spinta per terra, procurandole una contusione al ginocchio. Fortunatamente, a mettere in fuga l’assalitore è stato proprio l’arrivo del figlio, che dopo essersi sincerato delle condizioni di salute della madre, ha dato l’allarme al 112 e poi si è messo alla guida della sua auto per cercare il fuggitivo, che dopo alcuni minuti è stato rintracciato e arrestato dai carabinieri della Stazione di Racale che si erano precipitati in quella zona appena ricevuto l’allarme della Centrale Operativa.
La 74enne è stata trasportata al pronto soccorso dell’ospedale di Gallipoli , dove i medici hanno refertato una contusioni al ginocchio, con una prognosi di pochi giorni. Nel frattempo, l’aggressore è stato arrestato e messo ai domiciliari, come disposto dal PM di turno della Procura della Repubblica di Lecce.
Cronaca
Furti ed atti vandalici agitano i sonni dei tricasini
Nella notte tra il 5 e il 6 gennaio effrazioni e furti in un negozio di articoli sportivi, una pizzeria, una macelleria… Qualcuno ha anche portato via i tombini pubblici…
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In città serpeggia se non proprio timore, almeno un certo malumore per gli ultimi fatti criminosi.
Tra il 5 e il 6 gennaio, approfittando dell’oscurità, non è arrivata la Befana a cavallo della sua scopa ma uno o più energumeni che hanno sfregiato Tricase con furti, tentativi di furti ed atti vandalici (nel bollettino anche tombini pubblici presi di sana pianta e portati via).
A quanto ci risulta i soliti ignoti hanno fatto visita al negozio di abbigliamento sportivo Quality Sport in piazza Cardinale Panico (foto in alto), alla Pizzeria da Luigi in via Carlo Cattaneo (per l’ennesima volta) e ci giungono notizie anche di intrusioni e relativo furto in una macelleria.
Per tutti il racconto di una delle vittime: «Erano quasi le tre di notte quando sono stata svegliata dal suono dell’allarme sul telefonino. Ho guardato le telecamere ed ho notato un’auto de La Folgore, parcheggiata davanti al negozio. In un primo momento, complice anche il fatto che dal telefonino non arrivavano ulteriori notifiche, ho pensato ad un controllo di routine. Invece, la successiva telefonata dall’istituto di vigilanza mi ha avvertito dello scasso e del furto».
Ancora scossa per quanto avvenuto, l’esercente prosegue nel suo resoconto: «Hanno perforato la vetrina laterale e si saranno anche tagliati perché in terra, tra i vetri in frantumi, vi erano abbondanti macchie di sangue. Hanno arraffato quel che hanno potuto e si sono dileguati».
Oltre al danno economico resta quello morale: «Non vi nascondo che ora ho un po’ paura».
Non possiamo darle torto, se consideriamo che durante le feste di Natale (ancora in piazza Caredinale Panico) è stata rubata l’ennesima auto (una Lancia Y) e, tempo prima, vi era stata una rissa che danneggiamenti alla vetrata di un condominio.
Sembra di essere tornati indietro di un anno, quando Tricase era continuamente teatro di atti criminosi, tutti di piccolo cabotaggio che, però, avevano creato un certo allarme tra i cittadini.
Per qualcuno di quei furti ci sono anche stati degli arresti e la questione sembrava chiusa o quantomeno riposta nel cassetto dei (brutti) ricordi.
Oggi, invece, quella sensazione di incertezza, se non di pericolo, sembra essere tornata ad agitare i sonni dei tricasini.
Giuseppe Cerfeda
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