News & Salento
Lecce: Palma Donofrio e le sue ricette
Chicchi di melagrane e panna adagiate su un letto di pan di spagna e crema pasticciera. Questo dolce si chiama Delizia te sita, ma è stato già ribattezzato Palma Donofrio, in onore della sua ideatrice, appunto Palma Donofrio, la maestra di cucina della “Prova del cuoco”, che ha voluto donare questa ricetta ad una sagra del Salento: Paniri te e site (alla lettera paniere di melagrane) di scena tra l’8 e l’11 ottobre 2009 a Palmariggi. La donazione ufficiale è avvenuta durante una conferenza stampa, sabato 3 ottobre, organizzata dalla direttrice della rivista di turismo e cultura spiagge, Carmen Mancarella. Vi hanno partecipato con Palma Donofrio i rappresentati della Sagra, Sergio Piccinno e Ada Gabrieli, il pasticciere Angelo Bisconti, il consigliere di amministrazione di Cantine Due Palme, Nicola Scarano e l’amministratore unico dell’oleificio Cazzetta di Palmariggi, Raffaele Cazzetta. “Ho voluto ideare e donare agli organizzatori questa ricetta”, spiega Palma Donofrio, “per contribuire anch’io alla promozione del Salento. Così ho subito pensato a un dolce di facile realizzazione e tipicamente mediterraneo con i chicchi di melagrane e la crema pasticciera, impreziosito da succo di melagrana concentrato. Sono nata a Taranto, anche se vivo da tanti anni a Roma, dove ho una scuola di cucina (www.palmadonofrio.it; www.cuciniamoci.it). Ma sento fortissimo il legame con la mia terra: il Salento”. La ricetta è diventato un veicolo di promozione territoriale perché al dolce, nato sullo sfondo della bellissima piazza di Palmariggi, dove si affaccia un castello, sono state associate le più prestigiose aziende del Salento: Cantine Due Palme, rappresentate in conferenza stampa dal consigliere di amministrazione e agronomo, Nicola Scarano, e l’oleificio Cazzetta di Palmariggi, con il suo amministratore unico, Raffaele Cazzetta. Nicola Scarano ha accostato al dolce Palma il passito Cantine Due Palme, Paesano, ricavato dall’Aleatico. “Un vino profumato e di nicchia, particolarmente adatto ai dolci”, sottolinea il dottore Scarano. “I nostri nonni utilizzavano l’aleatico per rendere più profumato anche il negroamaro”. Raffaele Cazzetta ha suggerito l’abbinamento con la grappa alle ulive nere, tratta da un’antica ricetta bizantina trovata in un frantoio ipogeo. “In momenti di crisi come questo”, ha sottolineato il dottor Cazzetta, “la nostra impresa ha deciso di puntare tutto sull’innovazione”. A realizzare il dolce che è stato degustato in conferenza stampa ci ha pensato il pasticciere Angelo Bisconti della pasticceria Cheri di Campi Salentina divenuto ormai famoso per aver inventato il pasticciotto Obama, il pasticciotto nero che, in controtendenza con il tradizionale biondo pasticciotto leccese, è stato dedicato al presidente degli Stati Uniti, Barak Obama. Ma il viaggio di Palma Donofrio alla scoperta delle ricette tipiche salentine del Salento non si ferma qui. Dopo la conferenza stampa la maestra di cucina ha voluto vedere nella pasticceria Cherì di Campi Salentina la realizzazione dei mustazzoli, i biscotti tipici del Salento, con mandorle e cannella. A prepararli le abili mani dei pasticcieri Angelo Bisconti ed Emilio Delle Rose. Nei giorni scorsi invece la maestra di cucina, in compagnia della direttrice della rivista di turismo, spiagge, Carmen Mancarella, è stata accolta nel forno di Donato Caroppo a Specchia Gallone con il sindaco Ettore Caroppo e l’assessore al turismo Giuseppe Foscarini. Qui alcune massaie hanno preparato per lei le ncartiddhate, i dolci tipici natalizi, la massa di San Giuseppe e le sagne ncannuluate, mentre Donato Caroppo le ha fatto conoscere la pitilla, il pane dei contadini, duro fuori e morbido dentro, la frisa e le panareddhe, che dolci o salate, vengono regalati a Pasqua tra i fidanzati. Il viaggio tra i sapori del Salento ha fatto poi tappa nel ristorante Il Villino di Santa Cesarea Terme dove Palma Doofrio è stata accolta dal titolare Albino e nell’osteria del Pozzo Vecchio a Cavallino di Fernando Carlà e la moglie Adelaide per concludersi poi il giorno successivo ai Tre Trulli di Ceglie Messapica, dove la maestra di cucina ha visto preparare da Giovanni Bellanova pasticciere del locale e socio con i fratelli i biscotti tipici di Ceglie Messapica. Ad accogliere Palma Donofrio a Ceglie c’erano l’assessore al Turismo, Tommaso Argentiero, e la sua signora.
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Saggio di Natale a Nardò
Domenica 22 dicembre si è svolto al palazzetto dello sport Andrea Pasca di Nardò, il primo saggio di Natale della scuola di ballo Anastasia Dance: Jingle dance.
Non solo ballo ma anche attrazioni natalizie per tutti i bambini: Anna ed elsa, elfi, zucchero filato per tutti, babbo natale con la buca lettere per le letterine, angolo scenografico. Tante coreografie che hanno visto esibirsi 50 ballerini della scuola Anastasia Dance dei maestri Francesca Paglialunga e Salvatore Vacca.
L’evento è stato patrocinato dal Comune di Nardò, grazie alla preziosa collaborazione del presidente del Consiglio comunale con delega allo sport Antonio Tondo e del presidente della Consulta dello sport Tony De Paola.
Le iscrizioni per il nuovo anno sono aperte e i maestri vi aspettano in via due Aie, 67 a Nardò.
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Annuo Nuovo, una “buona vecchia abitudine: il bagno a mare
Sono tanti i salentini che nonostante l’estate sia solo uno sbiadito ricordo, continuano a “calare” i propri corpi nelle fredde e chiare acque di mare: una usanza, forse; una ricetta per la longevità, sostiene qualcun altro
Anche questo 2025 si è palesato con il volto e gli usi di altri inverni, un deja vù, insomma.
Sono tanti i salentini che nonostante l’estate sia solo uno sbiadito ricordo, continuano a “calare” i propri corpi nelle fredde e chiare acque di mare: una usanza, forse; una ricetta per la longevità, sostiene qualcun altro; un modo per curare la forma e l’anima; una sorta di rito propiziatorio, ci confidano, un po’ come fare il bagno nelle acque del Gange (per gli indù c’è la convinzione che effettuando il bagno nel fiume si possa ottenere il perdono dei peccati e un aiuto per raggiungere la salvezza).
Pertanto anche quest’anno a Capodanno passeggiando per le nostre coste, da Otranto– S. Cesarea a Castro, passando per Tricase e Leuca, era facile scorgere alcuni coraggiosi e volenterosi che iniziavano l’anno con il “solito” rito propiziatorio: il bagno a mare.
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Marittima: in Bottega l’ultimo appuntamento con le degustazioni
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