Cronaca
Lecce: tenta di violentare 66enne, arrestato un nigeriano
La vittima ha cercato di divincolarsi mentre le venivano strappati i vestiti, riuscendo a lanciare delle grida di aiuto sino a quando l’uomo non ha desistito

Nella tarda serata di ieri, i Carabinieri di Lecce hanno arrestato, per lesioni e tentativo di violenza sessuale Abdel Sahid Khal, trentaquattro anni nigeriano, senza fissa dimora. Il provvedimento riguarda una brutale aggressione avvenuta a Lecce in via XX Settembre. Nella circostanza il nigeriano, dopo avere aggredito alle spalle una donna di sessantasei anni, originaria di Milano, scaraventandola a terra e percuotendola al volto ed al corpo, ha tentato di abusarne sessualmente, coprendole la bocca per non consentirle di chiedere aiuto. La vittima ha cercato di divincolarsi mentre le venivano strappati i vestiti, riuscendo a lanciare delle grida di aiuto sino a quando l’uomo non ha desistito perché qualcuno, avendo udito le urla, si stava avvicinando al luogo dell’aggressione. Alcuni passanti hanno soccorso la donna e chiamato subito i Carabinieri attraverso il “112”. Nell’immediatezza si è materializzata una gazzella dell’Arma, trovando la donna ancora a terra, con i vestiti strappati ed in evidente stato di shock. I militari hanno raccolto subito le prime indicazioni della vittima che, con coraggiosa lucidità, ha descritto con dovizia di particolari l’aggressore. Sono iniziate così le sue ricerche. I Carabinieri hanno battuto le strade circostanti alla ricerca del presunto violentatore. In poco tempo, grazie anche al prezioso contributo di alcuni testimoni che hanno segnalato la direzione di fuga, è stato individuato un sospetto. Era un uomo che corrispondeva alla descrizione della vittima. Bloccato dai militari, ed in evidente stato di agitazione, ha cercato di fuggire ma è stato subito fermato e condotto in caserma. Sono iniziate così le fasi più delicate dell’indagine, dovendo procedere ad un’attenta ricostruzione di quanto avvenuto, avendo cura di cristallizzare ogni elemento da poter poi sfruttare processualmente. In quei frangenti, sin da subito l’aggredita ha riconosciuto il suo aggressore mentre questi era a bordo dell’auto dei Carabinieri. Sono state altresì raccolte le testimonianze di due passanti che hanno udito le urla della donna e visto il presunto reo allontanarsi. In caserma in tasca all’aggressore sono stati trovati gli occhiali della vittima. Ulteriori approfondimenti sull’identità dell’uomo, svolti dagli esperti del Nucleo Investigativo, attraverso le sue impronte dattiloscopiche, hanno permesso di scoprire, oltre a circa dieci alias o differenti identità con i quali è stato identificato in Italia, anche un simile precedente per un fatto analogo avvenuto a Roma nel 2009, fattore che ha irrobustito il quadro probatorio. In tarda serata, dopo le doverose cure, la vittima è stata ascoltata in caserma ed ha formalizzato la querela, precisando di essere stata pedinata dal suo aggressore dalla zona di Porta San Biagio. Ha riportato la frattura di una costola e varie tumefazioni al volto ed è stata giudicata guaribile in una ventina di giorni. L’uomo è stato arrestato su conforme parere della Procura della Repubblica (dott.ssa Carmen Ruggiero). Le indagini, da parte della Compagnia Carabinieri di Lecce proseguono per gli ulteriori approfondimenti tesi a verificare se simili episodi hanno visto altre donne vittime che, per pudore o vergogna, non hanno segnalato i fatti alle autorità.
Cronaca
Vigilesse vanitose: “Abbiamo fatto 108 multe, superato il record!”
Lo “Sportello dei Diritti”: «Questo è il clima in Italia da caccia alle streghe. L’episodio di Surbo richiede un appello per una maggiore tolleranza e un ritorno al principio di buon andamento della pubblica amministrazione»

Virale un video in cui appaiono due vigilesse di Surbo, probabilmente di ritorno in auto dal turno di servizio, nel quale con toni trionfanti esclamano: “Abbiamo fatto 108 verbali! Abbiamo superato il record!».
«Un fatto sicuramente censurabile e che esprime in tutta la sua evidenza il clima da caccia alle streghe che si respira in Italia in materia di sanzioni al codice della strada»: così stigmatizza presidente dello Sportello dei Diritti Giovanni D’Agata, che aggiunge: «Anche alla luce di questi episodi che documentano plasticamente l’enfasi con cui alcuni addetti ai lavori esprimono la propria soddisfazione a sanzionare i cittadini, è necessario rinnovare il nostro appello per una maggiore tolleranza e un ritorno al principio di buon andamento della pubblica amministrazione in un momento storico nel quale la cittadinanza tutta si sente oltremodo vessata da balzelli che riguardano ogni settore della vita, compreso quello imprescindibile della circolazione stradale».
Foto in alto di repertorio
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Cronaca
Auto fuori strada si schianta contro le barriere sulla SS275

Auto contro il guardrail, schianto rocambolesco e fine corsa con soccorsi e paura questa mattina sulla strada statale 275.
Un incidente stradale si è verificato nella prima mattinata al primo chilometro della strada Maglie-Leuca. Una Fiat Punto grigia che procedeva in direzione sud è finita contro le barriere in corrispondenza dell’uscita verso Poggiardo, dopo essersi lasciata alle spalle da pochi metri l’uscita per Maglie.
Il sinistro sarebbe autonomo: non vi è il coinvolgimento evidente di altre vetture. Da chiarire se il conducente abbia perso il controllo del mezzo o se sia stato ostacolato, nel transito, da altri o da qualcosa.
L’incidente, ad ogni modo, ha messo fuori servizio la vettura. Sul posto sono accorse le forze dell’ordine, per i rilievi del caso, il 118 ed un carro attrezzi.
Fortunatamente, dalle prime informazioni che giungono dal posto, non vi sarebbero feriti gravi: per il conducente si sarebbe reso necessario il trasposto in ospedale solo per accertamenti.
Cronaca
Furti a Tricase, due arresti
Vincenzo Russo 29 anni e Giovanni Longo, 40, sono ritenuti responsabili di una serie di furti ai danni di abitazioni private, attività commerciali ed anche di una chiesa

I carabinieri dell’Aliquota Operativa della Compagnia di Tricase, supportati dai colleghi della locale Stazione, hanno dato esecuzione a un’ordinanza di misura cautelare emessa dal Tribunale di Lecce a carico di Vincenzo Russo 29 anni e Giovanni Longo, 40, ritenuti responsabili di una serie di furti ai danni di abitazioni private, attività commerciali e altri luoghi della zona.
I due, entrambi già noti alle Forze dell’Ordine, ora si trovano ai domiciliari con il braccialetto elettronico.
Fra gli episodi che sono stati scoperti grazie alle indagini dell’Arma, c’è un furto presso la stazione di servizio “Q8”, avvenuto a novembre dell’anno scorso, quando i ladri avevano danneggiato una gettoniera dell’autolavaggio per impossessarsi di circa 30 euro in contanti.
Dopo qualche giorno, nel mirino dei ladri era finito il supermercato “Coop” di Via Pertini, dove per entrare avevano forzato una vetrina, impossessandosi di circa mille euro presenti nei registratori di cassa, poi avevano anche danneggiato una gettoniera presente dentro una cabina per le fototessere, ricavandone uno scarso bottino.
Il 31 dicembre 2024, sempre a Tricase, era stata un’abitazione a ricevere la sgradita “visita” dei ladri, che dopo aver forzato una persiana erano entrati in casa, dove avevano portato via alcuni gioielli di famiglia.
Anche il giorno di Natale uno dei due ladri era tornato nello stesso supermercato dov’era entrato un mese prima, impossessandosi di circa 350 euro.
A seguire, a metà gennaio di quest’anno c’era stata il furto di un oggetto d’oro votivo e di un trapano elettrico rubato dalla sagrestia della chiesa di “Sant’Antonio”.
Praticamente i ladri “seriali” che al termine delle indagini sono stati identificati grazie ad una meticolosa indagine dei militari dell’Arma, non disdegnavano nulla e rubavano qualsiasi cosa gli si presentasse davanti, quindi in certi casi ricavano dai furti magri guadagni ma lasciavano dietro di loro una scia di danni, spesso anche ingenti, come nel caso del furto ai danni di un’agenzia di viaggi, dove sono stati rubati soltanto 5 euro, ma la riparazione della vetrina è costata molto di più.
I due sono stati identificati dopo che i carabinieri hanno analizzato per ore tutti i filmati degli impianti di presenti nelle zone dove c’era stato il passaggio dei ladri, poi hanno proseguito con i riconoscimenti fotografici che non sono stati affatto facili perché il più delle volte i due hanno agito con il volto coperto.
L’analisi dei filmati da parte dei militari dell’Arma è stata molto approfondita, al punto che sono riusciti addirittura a notare un tatuaggio presente sulla mano di uno dei due indagati, identico a quello raffigurato in alcune fotografie pubblicate sul suo profilo social, pertanto è stato un riscontro fondamentale per stabilire il suo coinvolgimento nel furto sotto esame.
Dopo aver messo insieme tutti gli indizi acquisiti, i Carabinieri della Compagnia di Tricase hanno riepilogato sia i furti che i due avrebbero commesso insieme, sia quelli dove è plausibile che abbiano agito singolarmente, dopo di che hanno depositato in Procura una dettagliata informativa di reato.
Il GIP, accogliendo la proposta del Pubblico Ministero, ha firmato un’ordinanza di custodia cautelare a carico di entrambi, affidando ai Carabinieri che hanno portato e termine le indagini di arrestarli e di accompagnarli ai domiciliari con il braccialetto elettronico.
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