Casarano
Ma a Casarano la centrale piace o no?
Ci risiamo. Per l’ennesima volta il sasso delle biomasse è stato lanciato nello stagno, in verità già di per sè agitato, della politica casaranese e questa volta ci hanno
Ci risiamo. Per l’ennesima volta il sasso delle biomasse è stato lanciato nello stagno, in verità già di per sè agitato, della politica casaranese e questa volta ci hanno pensato le prese di posizione dei singoli partiti. Il primo atto è stata una lettera aperta indirizzata al Governatore della Puglia e nata dall’esigenza, si legge, di tutelare (e non poteva essere altrimenti) tutti i cittadini. In questa missiva, dopo un contorno di frasi più o meno di circostanza, spicca un concetto fondamentale: la maggioranza dei cittadini è sicuramente contraria alla centrale. Firmatari della lettera Piergiorgio Caggiula, coordinatore cittadino IdV; Daniele Morelli, coordinatore cittadino SEL; Cosimino De Baroni, segretario PD. Ora, la firma del Segretario del più importante partito di maggioranza dovrebbe far sobbalzare sulla sedia e sancire la fine, di fatto, di questa Amministrazione. In realtà quasi nessuno si è scomposto più di tanto anche perché, dopo ogni dichiarazione solenne del Segretario del PD, a stretto giro di posta ne arriva un’altra (ogni volta firmata da una quindicina di membri del Direttivo) che puntualmente lo smentisce. Ed anche questa volta non poteva essere differente e la smentita è arrivata puntuale con tanto di elenco dei firmatari (appunto 15), tutti membri di un Direttivo (forse un po’ troppo numeroso) che ancora una volta si dissocia dalle dichiarazioni del proprio Segretario (un Segretario al quale qualcuno, prima o poi, dovrà pur spiegare che dovrebbe rilasciare solo dichiarazioni concordate e condivise magari dal suo stesso, numeroso, Direttivo). Di polemica in polemica è arrivata la fatidica data della Conferenza dei Servizi. Per quella data, mentre a chilometri di distanza cominciava la riunione (ed alla LILT del prof. Giuseppe Serravezza e ad altre Associazioni veniva vietato l’accesso nell’auditorio), a Casarano tutti i partiti di opposizione e le Associazioni si sono appuntamento presso l’aula consiliare per una pacifica protesta. Il prof. Serravezza non è stato certo con le mani in mano ed ha scritto anche lui una lettera aperta a Nichi Vendola, nella quale ha espresso preoccupazione e disagio per quel che accade a Casarano ed ha fatto appello alla sensibilità ecologista del Governatore affinché mantenga fede ai suoi stessi impegni assunti in campagna elettorale (che, alla luce di quanto accaduto con gli inceneritori della Marcegaglia, è un po’ come raccomandare le pecore al lupo). Ma chi c’era intorno a questo famigerato tavolo della Conferenza dei Servizi? Ovviamente l’amministratore delegato Italgest, Paride De Masi, e per la Provincia l’assessore Gianni Stefàno, che ha portato il “No” espresso dall’Ente (anche se ha chiesto un supplemento di dati su alcuni filtri). L’Asl aveva evidentemente altri impegni più importanti e non si è presentata ma in compenso ha fatto sapere che anche lei è contraria, mentre all’Arpa (che ricordiamo è l’Ente responsabile dei controlli) non è bastato il tempo avuto sino ad ora ed ha chiesto altri 30 giorni. Quindi… nulla di fatto. A rappresentare invece Casarano c’era il presidente del Consiglio Comunale, Paolo Zompì, e la vice sindaco Francesca Fersino in pura veste istituzionale visto che, come leader del proprio movimento politico, ha assunto una posizione piuttosto “attendista” che vorrebbe un pronunciamento della volontà popolare piuttosto che una pura decisione politico-tecnica. “Liberacittà”, il movimento appunto della Fersino, segue così l’UdC che fin dal primo momento invece si batte per una consultazione popolare che possa portare ad una decisione il più possibile condivisa. Consultazione popolare che sembra non essere a portata di mano anche perché, lo ricordiamo, il Prefetto ha già detto che è istituzionalmente inammissibile. Preso atto dei continui attacchi che gli giungono da più parti e preso soprattutto atto della sua scarsità di mezzi per poter operare verso una soluzione della controversia, l’avv. Attilio De Marco (assessore in quota, appunto, UdC), che tra le altre deleghe mantiene anche quella sulla Pianificazione energetica, ha rassegnato le dimissioni dallo specifico incarico. È stato il sasso finale! Il sindaco Ivan De Masi ha azzerato la Giunta ed i partiti di maggioranza gli hanno chiesto di ripartire dai risultati delle elezioni causando quindi la fuoriuscita della Fersino dalla Giunta stessa. La centrale ancora non c’è, ma ha già cominciato a “bruciare”.
Antonio Memmi
Casarano
Rossoazzurri in testa a suon di gol
Sette gol in trasferta e primato in coabitazione con la Nocerina
COSTA D’AMALFI – CASARANO 0-7
Reti: pt 8′ Malcore, 29′ Morales, 45′ Opoola; st 30′, 37′ e 40′ Saraniti, 46′ Loiodice
Che succede nel Casarano? E chi lo sa?
Per il momento è tutto un florilegio di epìteti elogiativi, presi in prestito da eventi catastrofici, tipo “tsunami”, “valanga”, “ciclone”.
In effetti, chi avrebbe immaginato gli striminziti risultati dei Rossoazzurri tramutarsi d’improvviso in valori supertennistici?
Ne hanno fatto le spese, prima e dopo le feste, l’Ischia e il Costa d’Amalfi, che non si aspettavano certamente simili débacle fra le proprie mura.
Gongola la tifoseria delle Serpi al primo posto, anche se ancora in coabitazione con Nocerina e Andria e in attesa di ricevere al Capozza l’Acerrana e il Martina del Pizzulli dei miracoli, per testare i propri mezzi in confronti di maggior rilievo.
Di Bari, dal suo canto, ripete nel post-gara che la sua è una squadra forte e lui è fortunato ad allenarla.
“Vedere ragazzi che entrano con questa cattiveria e intensità, vuol dire che siamo sulla strada giusta” dichiara contento.
Giuseppe Lagna
Attualità
Casarano, pronta la digitalizzazione delle pratiche edilizie
La trasformazione digitale permette quindi di snellire i processi, facilitare l’accesso alle informazioni. Un passo avanti verso l’innovazione e l’efficienza amministrativa…
Si è tenuto nei giorni scorsi a Casarano, l’evento organizzato da Mediatica Doc (Gruppo Mediatica Digital S.p.A.) per incontrare i Comuni del Salento sui progetti di digitalizzazione delle pratiche edilizie.
La digitalizzazione delle pratiche edilizie (ma più in generale di tutti i processi amministrativi), è sicuramente diventata una priorità per molti comuni italiani, al fine di migliorare l’efficienza, ridurre i tempi di attesa e garantire una maggiore trasparenza e la Regione Puglia, dal canto suo ha finanziato in maniera concreta lo sviluppo si questi progetti.
Come accennato, la digitalizzazione delle pratiche edilizie è un tema cruciale per i comuni di tutta Italia, ma assume sicuramente un’importanza particolare qui nel Salento, dove ritardi e inefficienze burocratiche pregresse hanno un impatto significativo sullo sviluppo urbano e sulla qualità del servizio ai cittadini.
La trasformazione digitale permette quindi di snellire i processi, facilitare l’accesso alle informazioni e migliorare la comunicazione tra cittadini, professionisti e amministrazioni.
Questo in linea generale ma, scendendo nel concreto, un’applicazione massiva della digitalizzazione delle pratiche edilizie, offrirebbe innegabili vantaggi come ad esempio la riduzione dei tempi di lavorazione delle pratiche (con conseguente accelerazione dei progetti edilizi) oppure maggiore fruibilità e trasparenza, avendo un più immediato accesso alle informazioni in qualunque momento ed anche da casa e consentendo quindi la tracciabilità delle pratiche (con la riduzione del rischio di errori e abusi); sino ad arrivare ad una netta riduzione dei costi operativi legati alla gestione cartacea delle pratiche.
L’incontro, a cui sono intervenuti Mario Alemanno – direttore commerciale del Gruppo Mediatica, Stefano Di Zenzo – direttore generale di Mediatica Doc e la Francesca Perrone – funzionario archivista, responsabile della gestione documentale della Soprintendenza, ha visto la partecipazione di rappresentanti di numerosi Comuni del Salento, nonché, come accennato, della Soprintendenza Archivistica e Bibliografica della Puglia e, in un’atmosfera di condivisione delle singole problematiche ha delineato le strategie e le best practices per la digitalizzazione delle pratiche edilizie.
Appuntamenti
Calendario festività e ponti nell’anno 2025: tutti i giorni da segnare sul calendario
Rispetto all’anno appena trascorso, quest’anno ci saranno più possibilità di prolungare le ferie sfruttando le festività…
Calendario festività e ponti nell’anno 2025: tutti i giorni da segnare sul calendario
Quando cadranno le feste nell’anno 2025? Quali saranno i ponti da segnare per pianificare le vacanze?
Conoscere le festività dell’anno che verrà ha sicuramente i suoi vantaggi, sia da un punto di vista personale che lavorativo. In base al giorno in cui cadono, infatti, possono crearsi dei ponti e buone occasioni per aggiungere qualche giorno di ferie e godersi al meglio il proprio tempo con la famiglia e gli amici.
Ecco, quindi, il calendario delle festività 2025: una lista di giorni festivi e ponti da segnare assolutamente sul calendario.
I giorni festivi nazionali, quest’anno, cadranno in questo modo: Pasqua: Domenica 20 aprile; Pasquetta o Lunedì dell’Angelo: Lunedì 21 aprile; Festa della Liberazione: Venerdì 25 aprile; Festa dei Lavoratori: Giovedì 1 maggio; Festa della Repubblica: Lunedì 2 giugno; Ferragosto: Venerdì 15 agosto; Ognissanti: Sabato 1 novembre; Immacolata concezione: Lunedì 8 dicembre; Natale: Giovedì 25 dicembre; Santo Stefano: Venerdì 26 dicembre; San Silvestro: Mercoledì 31 dicembre;
L’anno però non è scandito solo da giorni festivi, ma anche da giorni feriali a cui in Italia viene attribuito un significato particolare. Queste le giornate non festive più importanti da ricordare:
San Valentino o Festa degli Innamorati: Venerdì 14 febbraio; Giovedì grasso: Giovedì 27 febbraio; Martedì grasso: Martedì 4 marzo; Domenica delle Palme: Domenica 13 aprile; Festa della Mamma: Domenica 11 maggio; Festa dei Nonni: Giovedì 2 ottobre; Halloween: Venerdì 31 ottobre ; Giorno dei Morti: Domenica 2 novembre; Primo Avvento: Domenica 30 novembre; Vigilia di Natale: Mercoledì 24 dicembre;
Come organizzare al meglio le ferie
Sappiamo quali saranno i giorni festivi per questo 2025 e, quindi, basterà pianificare e aggiungere qualche giorno di ferie per godersi un weekend lungo a casa o fuori porta.
Rispetto all’anno appena trascorso, quest’anno ci saranno più possibilità di prolungare le ferie sfruttando le festività.
Il periodo migliore sarà quello di Pasqua, la Festa della Liberazione e il Primo Maggio tutte in fila: Pasqua quest’anno cade tardi (il 20 aprile), utilizzando 7 giorni di ferie si potranno fare ben 15 giorni di vacanza: quindi dal 19 aprile al 4 maggio.
Il 2025 prevede anche vari weekend lunghi: l’Epifania, la Festa della Repubblica e l’Immacolata Concezione cadranno di lunedì, mentre Ferragosto di venerdì, così come Natale e Santo Stefano (giovedì e venerdì).
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