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Cronaca

Maglie: ignoti (ed anche idioti) mandano in fumo la fòcara

Gli organizzatori hanno trovato il loro castello ridotto in un pugno di cenere ancora ardente: qualche idiota patentato ha “ben” pensato di appiccare il fuoco nella notte, per divertimento, forse per uccidere la noia, forse per invidia o chissà cos’altro…

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di Eleonora Marsella


C’erano una volta sette pensionati che, spinti dalla passione verso la tradizione della Fòcara di Sant Antonio, che si festeggia il 17 gennaio, hanno deciso di intraprendere un’impresa più che ardua: costruire giorno per giorno la Fòcara Magliese, in modo da godere insieme alla propria cittadina di una bella serata, all’insegna della tradizione e accompagnata da buona musica e, magari, anche da un panino. Giorno per giorno si è effettuata la raccolta di rami, scarti di cartone, tronchi tagliati abbandonati o anche di pedane di legno per costruire e riprodurre Castel Bel Monte, presente sulla nostra moneta da un centesimo, perché quest’anno la focara di Maglie doveva essere grandiosa, un orgoglio per tutti i cittadini; così diverse ore della mattina e anche del pomeriggio sono state impiegate per legare rami, fusti e sistemare internamente tutto il materiale.


Questa storia, però, non ha un lieto fine perché al risveglio, la mattina di lunedì 13 gennaio, Vincenzo De Lumè, Gigi Guido, Donato Stefanelli, Giovanni Palumbo, Oronzo Spano, Luigi Russo, Giovanni De Lumè e pochi altri collaboratori hanno trovato il loro castello ridotto in un pugno di cenere ancora ardente: qualche idiota patentato ha “ben” pensato di appiccare il fuoco nella notte, per divertimento, forse per uccidere la noia, forse per invidia o chissà cos’altro…

Molto tempo fa si diceva: “Maglie città regno di civiltà”; adesso  sarebbe opportuno chiedersi questa civiltà dov’è finita. È stata venduta? Persa durante una brutta mano di poker? Perché francamente non s’intravede nemmeno l’ombra, se di civiltà si sta parlando. Un applauso è d’obbligo a tutti coloro che hanno partecipato alla riuscita della fòcara: decisi a non arrendersi, sono di nuovo al lavoro per regalare, ancora una volta, alla propria cittadina una fòcara degna d’altri tempi e altre… civiltà.


Cronaca

Uomo soccorso in una pozza di sangue nella notte a Tricase

Episodio dai contorni poco chiari nel centro storico, dove 112 e 118 sono intervenuti in una delle vie addobbate per le festività natalizie

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di Lorenzo Zito

Scene da film horror questa notte a Tricase dove alcune strade del centro storico sono state segnate da una lunga scia di sangue (video all’interno), per un episodio dai contorni ancora poco chiari.

Pochi minuti dopo la mezzanotte è partita una chiamata ai numeri di soccorso da alcuni passanti. Tra via Principe Gallone e via Cittadella sono immediatamente intervenuti il 118, accorso dall’ospedale Cardinale Panico, ed i carabinieri della stazione di Alessano.

Sul posto un uomo di nazionalità straniera, ritrovato in una pozza di sangue, con ferite da taglio ad un arto inferiore e diverse contusioni alla testa. Attorno a lui e lungo il percorso da lui seguito, cocci di vetro e tante tracce ematiche, in particolare sull’uscio di un’abitazione pertinente alla locale parrocchia.

Una delle strade interessate, via Cittadella, è una delle vie del borgo antico che in questo mese di festività sono state addobbate per il Natale e frequentate, di sera in sera, da centinaia di visitatori.

Proprio qui, nel borgo antico, pochi minuti dopo la mezzanotte il 118 ha soccorso l’uomo e lo ha trasportato presso il locale ospedale. Per fortuna versa in buone condizioni.

La ricostruzione dell’accaduto è ancora in corso. Col passare delle ore, ha perso quota la prima ipotesi avanzata sul posto, ossia quella di una colluttazione finita nel sangue. Non è escluso, infatti, che l’uomo possa essersi procurato autonomamente le ferite che hanno portato alla copiosa perdita di sangue.

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Cronaca

In auto con la droga, arrestato

La Polizia di Stato ha fermato un 49enne di Lecce già noto alle forze dell’ordine per detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio

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La Polizia di Stato ha tratto in arresto un 49enne di Lecce per spaccio di sostanza stupefacente.

In particolare, i poliziotti in servizio di volante durante un posto di controllo hanno fermato un’auto con a bordo tre persone.

Notato nel conducente un evidente stato di nervosismo, i poliziotti i quali hanno proceduto prima alla perquisizione personale, che ha dato esito negativo, poi a quella del veicolo che ha premesso di rinvenire, tra il sedile del conducente e il bracciolo al centro tra i due sedili anteriori, un posacenere di materiale plastico contenente 16 involucri in cellophane di colore bianco, sigillati da nastro di colori differenti, a seconda del peso della sostanza contenuta negli stessi.

All’interno vi era cocaina, per un peso complessivo di grammi 8,7.

L’uomo ha sostenuto che la sostanza era di sua proprietà, mentre uno dei passeggeri ha affermato di conoscere l’uomo in quanto suo fornitore di cocaina.

Alla luce di quanto emerso gli agenti hanno sequestrato la droga e la somma di 130 euro in possesso dell’uomo e probabile provento di spaccio, per poi estendere la perquisizione presso il domicilio del 49enne.

All’interno dell’abitazione sono stati rinvenuti due involucri trasparenti contenenti hashish, per un peso complessivo di grammi 5,2.

In un altro involucro di cellophane la marijuana per 1,2 grammi.

In vari mobili sono stati rinvenuti due bilancini di precisione e materiale atto al confezionamento delle dosi.

Tutto il materiale è stato posto sotto sequestro e l’uomo è stato accompagnato presso gli uffici della Questura, per il prosieguo degli accertamenti, da cui è risultato già noto alle forze di polizia per reati inerenti gli stupefacenti.

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Cronaca

Maglie in piazza per il diritto di respirare

Manifestazione promossa da Maje Noscia e Comitato Campagna Aria Pulita e sostenuta dalle associazioni del territorio: «I miasmi sono causati da emissioni notturne che avvengono ad orari ben definiti e ciclicamente, con picchi durante le ultime settimane di ogni anno, e livelli tali da causare sofferenze all’intero circondario»

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Da troppi anni la popolazione di Maglie e dintorni è vittima di miasmi maleodoranti che rendono l’aria irrespirabile.

Scendono in campo l’associazione Maje Noscia e Comitato Campagna Aria Pulita che hanno promosso una manifestazione per domani (sabato 4 gennaio), con raduno alle 17, in piazza Antonio Tamborino.

All’iniziativa aderiscono: ANPI “Virginia Bertini” Maglie; ARCI-Biblioteca di Sarajevo; Associazione Città Futura Muro Leccese; Asd Podistica Magliese; LILT; FIAB Maglie Il Ciclone OdV; associazione culturale Ri-Generazione Minervino di Lecce; Guardie Ambientali N.O.G.R.A.; Zampa Libera Maglie.

«Abbiamo posto domande, presentato un esposto, portato il tema in consiglio comunale e cercato soluzioni senza abbassare mai la guardia», raccontano dall’associazione Maje Noscia, «abbiamo, in ogni modo, sottolineato le dinamiche dei fenomeni odorigeni. Infatti, dopo attenti monitoraggi a Maglie e nei centri vicini possiamo affermare che i miasmi sono causati da emissioni notturne che avvengono ad orari ben definiti e ciclicamente, con picchi durante le ultime settimane di ogni anno, e livelli tali da causare sofferenze all’intero circondario magliese. 

Riteniamo che siano maturi i tempi per cui i cittadini rivendichino, tutti assieme, il diritto all’aria pulita negato per troppo tempo. 

È arrivato il momento di scendere in piazza per dimostrare a gran voce che la situazione non è più tollerabile!

Abbiamo atteso per anni risposte che non sono mai arrivate e intanto sempre più persone si ammalano».

I dati sui casi dei tumori nell’hinterland magliese hanno evidenziato una crescita di queste patologie in controtendenza con i dati nazionali: «Le istituzioni, a tutti i livelli, hanno il dovere morale di mettere questo tema al primo posto perché ne va della vita di tutti noi e dei nostri figli. Non è pensabile negare un futuro sano alle generazioni che verranno. Basta veleni a Maglie e nel Salento!».

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