Casarano
Malcontento sulla sanità: se ne parla a Casarano
Sabato 19 febbraio, alle 18, nell’auditorium del Liceo Scientifico “Vanini” di Casarano, tavola rotonda organizzata dal Fronte Giovanile del PdL di Casarano:
Sabato 19 febbraio, alle 18, nell’auditorium del Liceo Scientifico “Vanini” di Casarano, tavola rotonda organizzata dal Fronte Giovanile del PdL di Casarano: parteciperanno il Sindaco e le Autorità regionali. Modererà il giornalista Antonio Memmi.
Dicono che per essere un manager bisogna necessariamente avere una preparazione fuori dal comune ed addirittura delle doti quasi innate. Sicuramente è così. Infatti i manager, quelli che hanno la responsabilità di condurre un’azienda fra le mille insidie dell’economia e del “fare impresa” e che riescono a portarla addirittura in attivo, tali doti le dimostrano ogni giorno. Certo, fare il manager vuol dire prendere anche delle decisioni impopolari, avere la responsabilità ed il coraggio di licenziare e di chiudere delle fabbriche e sempre al fine di aumentare gli introiti di chi… lo paga. Prendiamo Marchionne ad esempio: senza voler discutere sui suoi metodi, certo è che ha preso la Fiat sull’orlo di un collasso e l’ha portata tra le prime aziende automobilistiche del mondo dopo un’operazione di “ottimizzazione” della struttura. I guai per noi invece cominciano quando qualcuno ha messo in testa ai nostri politici che anche loro sono e si devono comportare da manager, gestendo la cosa pubblica come se fosse un’impresa. Ora, a parte il fatto che politici e manager sono una contraddizione non tanto di termini quanto di “funzione” (i politici infatti dovrebbero pensare al benessere dei propri elettori limitando gli sperperi e non inseguire un ipotetico quanto impossibile guadagno delle loro Amministrazioni), ma manager non lo si nasce per unzione divina bensì lo si diventa dopo anni di studi e di formazione; per diventare invece un “politico medio” basta conoscere qualcuno che ti fa entrare in una qualche lista sicura, senza poi stare a vedere se sei un impiegato, un magistrato o che ne so, un’igienista dentale. Eppure questa gente viene chiamata ad ottimizzare delle strutture alcune volte anche molto complesse come le Asl; strutture queste che, complessità organica a parte, hanno anche degli impatti notevoli sulla salute e sul benessere dei cittadini. Capita quindi che, in nome di questa fantomatica ottimizzazione, partano piani di riordino che spostano i reparti di degenza da un ospedale all’altro, non importa se distanti tra loro decine di chilometri, che chiudono qui per riaprire lì. Ormai è cosa nota: il nostro deficit regionale in materia di sanità ha superato quota 1 miliardo di euro; eppure a Maglie sta per sorgere una tra le più grandi strutture ospedaliere della Puglia ed il tutto mentre a Casarano si chiude Neurochirurgia e si riduce Rianimazione per portare tutto a Tricase. Saremo forse limitati nei nostri ragionamenti da osservatori esterni, che non hanno quella profonda formazione manageriale che hanno invece i nostri politici, ma onestamente, a fronte di un disagio certo per i cittadini che non saranno più assistiti presso la propria struttura più vicina, c’è un guadagno in termini di risparmio davvero molto ipotetico. Mentre infatti potrebbe avere anche un senso la mega struttura di Maglie che prevede la contemporanea chiusura dei presidi di Maglie, Scorrano e Poggiardo (con un ammortizzamento delle spese che forse si aggira intorno ai 50 anni), davvero poco senso sembrano avere i vari spostamenti di reparti lasciando aperte le strutture che li contenevano, visto che gli stipendi, le apparecchiature e le strutture amministrative rimangono invariate. Ma queste decisioni vengono prese (mi auguro) studiando grafici, proiezioni e dati statistici e si sa: basta torturare abbastanza a lungo i dati e quelli ti confesseranno qualsiasi cosa… In tutto questo viavai di posti letto, Casarano sembra però pagare uno fra i prezzi più alti. Non sappiamo cosa si prefigge domani la Regione, ma per ora l’unico risultato certo è il malcontento dei pazienti oggi.
Antonio Memmi
Casarano
Rossoazzurri in testa a suon di gol
Sette gol in trasferta e primato in coabitazione con la Nocerina
COSTA D’AMALFI – CASARANO 0-7
Reti: pt 8′ Malcore, 29′ Morales, 45′ Opoola; st 30′, 37′ e 40′ Saraniti, 46′ Loiodice
Che succede nel Casarano? E chi lo sa?
Per il momento è tutto un florilegio di epìteti elogiativi, presi in prestito da eventi catastrofici, tipo “tsunami”, “valanga”, “ciclone”.
In effetti, chi avrebbe immaginato gli striminziti risultati dei Rossoazzurri tramutarsi d’improvviso in valori supertennistici?
Ne hanno fatto le spese, prima e dopo le feste, l’Ischia e il Costa d’Amalfi, che non si aspettavano certamente simili débacle fra le proprie mura.
Gongola la tifoseria delle Serpi al primo posto, anche se ancora in coabitazione con Nocerina e Andria e in attesa di ricevere al Capozza l’Acerrana e il Martina del Pizzulli dei miracoli, per testare i propri mezzi in confronti di maggior rilievo.
Di Bari, dal suo canto, ripete nel post-gara che la sua è una squadra forte e lui è fortunato ad allenarla.
“Vedere ragazzi che entrano con questa cattiveria e intensità, vuol dire che siamo sulla strada giusta” dichiara contento.
Giuseppe Lagna
Attualità
Casarano, pronta la digitalizzazione delle pratiche edilizie
La trasformazione digitale permette quindi di snellire i processi, facilitare l’accesso alle informazioni. Un passo avanti verso l’innovazione e l’efficienza amministrativa…
Si è tenuto nei giorni scorsi a Casarano, l’evento organizzato da Mediatica Doc (Gruppo Mediatica Digital S.p.A.) per incontrare i Comuni del Salento sui progetti di digitalizzazione delle pratiche edilizie.
La digitalizzazione delle pratiche edilizie (ma più in generale di tutti i processi amministrativi), è sicuramente diventata una priorità per molti comuni italiani, al fine di migliorare l’efficienza, ridurre i tempi di attesa e garantire una maggiore trasparenza e la Regione Puglia, dal canto suo ha finanziato in maniera concreta lo sviluppo si questi progetti.
Come accennato, la digitalizzazione delle pratiche edilizie è un tema cruciale per i comuni di tutta Italia, ma assume sicuramente un’importanza particolare qui nel Salento, dove ritardi e inefficienze burocratiche pregresse hanno un impatto significativo sullo sviluppo urbano e sulla qualità del servizio ai cittadini.
La trasformazione digitale permette quindi di snellire i processi, facilitare l’accesso alle informazioni e migliorare la comunicazione tra cittadini, professionisti e amministrazioni.
Questo in linea generale ma, scendendo nel concreto, un’applicazione massiva della digitalizzazione delle pratiche edilizie, offrirebbe innegabili vantaggi come ad esempio la riduzione dei tempi di lavorazione delle pratiche (con conseguente accelerazione dei progetti edilizi) oppure maggiore fruibilità e trasparenza, avendo un più immediato accesso alle informazioni in qualunque momento ed anche da casa e consentendo quindi la tracciabilità delle pratiche (con la riduzione del rischio di errori e abusi); sino ad arrivare ad una netta riduzione dei costi operativi legati alla gestione cartacea delle pratiche.
L’incontro, a cui sono intervenuti Mario Alemanno – direttore commerciale del Gruppo Mediatica, Stefano Di Zenzo – direttore generale di Mediatica Doc e la Francesca Perrone – funzionario archivista, responsabile della gestione documentale della Soprintendenza, ha visto la partecipazione di rappresentanti di numerosi Comuni del Salento, nonché, come accennato, della Soprintendenza Archivistica e Bibliografica della Puglia e, in un’atmosfera di condivisione delle singole problematiche ha delineato le strategie e le best practices per la digitalizzazione delle pratiche edilizie.
Appuntamenti
Calendario festività e ponti nell’anno 2025: tutti i giorni da segnare sul calendario
Rispetto all’anno appena trascorso, quest’anno ci saranno più possibilità di prolungare le ferie sfruttando le festività…
Calendario festività e ponti nell’anno 2025: tutti i giorni da segnare sul calendario
Quando cadranno le feste nell’anno 2025? Quali saranno i ponti da segnare per pianificare le vacanze?
Conoscere le festività dell’anno che verrà ha sicuramente i suoi vantaggi, sia da un punto di vista personale che lavorativo. In base al giorno in cui cadono, infatti, possono crearsi dei ponti e buone occasioni per aggiungere qualche giorno di ferie e godersi al meglio il proprio tempo con la famiglia e gli amici.
Ecco, quindi, il calendario delle festività 2025: una lista di giorni festivi e ponti da segnare assolutamente sul calendario.
I giorni festivi nazionali, quest’anno, cadranno in questo modo: Pasqua: Domenica 20 aprile; Pasquetta o Lunedì dell’Angelo: Lunedì 21 aprile; Festa della Liberazione: Venerdì 25 aprile; Festa dei Lavoratori: Giovedì 1 maggio; Festa della Repubblica: Lunedì 2 giugno; Ferragosto: Venerdì 15 agosto; Ognissanti: Sabato 1 novembre; Immacolata concezione: Lunedì 8 dicembre; Natale: Giovedì 25 dicembre; Santo Stefano: Venerdì 26 dicembre; San Silvestro: Mercoledì 31 dicembre;
L’anno però non è scandito solo da giorni festivi, ma anche da giorni feriali a cui in Italia viene attribuito un significato particolare. Queste le giornate non festive più importanti da ricordare:
San Valentino o Festa degli Innamorati: Venerdì 14 febbraio; Giovedì grasso: Giovedì 27 febbraio; Martedì grasso: Martedì 4 marzo; Domenica delle Palme: Domenica 13 aprile; Festa della Mamma: Domenica 11 maggio; Festa dei Nonni: Giovedì 2 ottobre; Halloween: Venerdì 31 ottobre ; Giorno dei Morti: Domenica 2 novembre; Primo Avvento: Domenica 30 novembre; Vigilia di Natale: Mercoledì 24 dicembre;
Come organizzare al meglio le ferie
Sappiamo quali saranno i giorni festivi per questo 2025 e, quindi, basterà pianificare e aggiungere qualche giorno di ferie per godersi un weekend lungo a casa o fuori porta.
Rispetto all’anno appena trascorso, quest’anno ci saranno più possibilità di prolungare le ferie sfruttando le festività.
Il periodo migliore sarà quello di Pasqua, la Festa della Liberazione e il Primo Maggio tutte in fila: Pasqua quest’anno cade tardi (il 20 aprile), utilizzando 7 giorni di ferie si potranno fare ben 15 giorni di vacanza: quindi dal 19 aprile al 4 maggio.
Il 2025 prevede anche vari weekend lunghi: l’Epifania, la Festa della Repubblica e l’Immacolata Concezione cadranno di lunedì, mentre Ferragosto di venerdì, così come Natale e Santo Stefano (giovedì e venerdì).
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