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News & Salento

Maltempo: Provincia di Lecce chiede stato di calamità

Dopo i danni causati dal recente nubifragio. L’assessore Pacella alla Regione: “Attivare lo stato di calamità naturale per il Salento”. La Regione avvia task force col Ministro De Girolamo

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Attivare le procedure per il riconoscimento dello stato di calamità naturale per il territorio della provincia di Lecce”. Questa la richiesta partita oggi alla Regione Puglia a firma dell’assessore all’Agricoltura della Provincia di Lecce Francesco Pacella.


Come sicuramente sapete, il territorio intero della Provincia di Lecce il 6 e il 7 ottobre è stato interessato da insistenti piogge a carattere torrenziale che hanno gravemente danneggiato le produzioni e le strutture delle aziende agricole salentine, in modo particolare quelle del settore florovivaistico”, si legge nella nota urgente recapitata a Bari, “Siccome riteniamo indispensabile che le aree rurali vengano tutelate rispetto ad eventi di tale eccezionalità, invitiamo ad attivare le procedure in base alla legge 24/90 per l’eventuale riconoscimento dello “Stato di Calamità Naturale” per il territorio salentino”.


L’assessore Francesco Pacella aggiunge che “occorre un intervento immediato per far fronte ai danni causati, in modo da evitare un ulteriore tracollo dei profitti delle aziende agricole, già provate dalla stringente crisi. Auspico che la Regione e il Governo possano adottare provvedimenti immediati per il riconoscimento delle risorse”.

Buone notizie in tal senso arrivano dal vice presidente vicario di Copagri Puglia, Fabio Ingrosso: La gravissima situazione dell’agricoltura pugliese all’indomani del nubifragio che si è abbattuto, in maniera feroce, sulle campagne salentine e tarantine in particolare”, dice Ingrosso, “merita risposte immediate che non possono essere procrastinate neanche di un solo minuto. Trovo perciò significativa la conferma dell’impegno tempestivo da parte dell’Assessore Regionale alle Risorse Agroalimentari, Fabrizio Nardoni che  mi ha personalmente confermato, durante un colloquio telefonico, l’attivazione di un’autentica task force, di concerto con il Ministro Nunzia De Girolamo, per l’immediata dichiarazione dello stato di calamità e la contemporanea attivazione di tutte quelle procedure che devono dare ristoro nell’immediato e certezza per il futuro agli operatori del settore”.


(Foto Facebook “RACALEcam”)


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Saggio di Natale a Nardò

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Domenica 22 dicembre si è svolto al palazzetto dello sport Andrea Pasca di Nardò, il primo saggio di Natale della scuola di ballo Anastasia Dance: Jingle dance.

Non solo ballo ma anche attrazioni natalizie per tutti i bambini: Anna ed elsa, elfi, zucchero filato per tutti, babbo natale con la buca lettere per le letterine, angolo scenografico. Tante coreografie che hanno visto esibirsi 50 ballerini della scuola Anastasia Dance dei maestri Francesca Paglialunga e Salvatore Vacca.

L’evento è stato patrocinato dal Comune di Nardò, grazie alla preziosa collaborazione del presidente del Consiglio comunale con delega allo sport Antonio Tondo e del presidente della Consulta dello sport Tony De Paola.

Le iscrizioni per il nuovo anno sono aperte e i maestri vi aspettano in via due Aie, 67 a Nardò.

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Annuo Nuovo, una “buona vecchia abitudine: il bagno a mare

Sono tanti i salentini che nonostante l’estate sia solo uno sbiadito ricordo, continuano a “calare” i propri corpi nelle fredde e chiare acque di mare: una usanza, forse; una ricetta per la longevità, sostiene qualcun altro

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Anche questo 2025 si è palesato con il volto e gli usi di altri inverni, un deja vù, insomma.

Sono tanti i salentini che nonostante l’estate sia solo uno sbiadito ricordo, continuano a “calare” i propri corpi nelle fredde e chiare acque di mare: una usanza, forse; una ricetta per la longevità, sostiene qualcun altro; un modo per curare la forma e l’anima; una sorta di rito propiziatorio, ci confidano, un po’ come fare il bagno nelle acque del Gange (per gli indù c’è la convinzione che effettuando il bagno nel fiume si possa ottenere il perdono dei peccati e un aiuto per raggiungere la salvezza).

Pertanto anche quest’anno a Capodanno passeggiando per le nostre coste, da OtrantoS. Cesarea a Castro, passando per Tricase e Leuca, era facile scorgere alcuni coraggiosi e volenterosi che iniziavano l’anno con il “solito” rito propiziatorio: il bagno a mare.

 

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Marittima: in Bottega l’ultimo appuntamento con le degustazioni

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Riceviamo e pubblichiamo

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