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Cronaca

Matino: la marijuana tra le viti

Denunciato 26enne. La scoperta è stata fatta da un pastore che, nel portare il gregge al pascolo, ha visto con chiarezza le piante ed ha immediatamente avvisato i Carabinieri di Gallipoli.

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I militari Carabinieri di Gallipoli hanno denunciato in stato di libertà S.R.M., 26enne di Matino, con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Il ragazzo, proprietario di un terreno nelle campagne che dividono Alezio da Matino, lo aveva adibito a diverse colture, tra cui anche un piccolo vigneto. In mezzo alle viti, però, aveva abilmente occultato alcune piante di marijuana. La scoperta è stata fatta da un pastore che, nel portare il gregge al pascolo, ha visto con chiarezza le piante ed ha immediatamente avvisato i militari di Gallipoli. Questi, giunti sul posto, hanno trovato il 26enne intento ad innaffiare gli olivi posti sul confine del terreno. Le piantine, di altezza oscillante tra i 20 ed i 40 cm l’una, erano poco lontane e ben visibili cosicchè il giovane non ha potuto negarne la paternità. Immediatamente è scattata la perquisizione nell’abitazione durante la quale sono stati rinvenuti quattro vasi con altrettante piantine di marijuana appena nate, due semi, un’infiorescenza del peso di 5 grammi, un tritaerba ed un coltellino utilizzato per tagliare lo stupefacente. Quanto rinvenuto è stato sottoposto a sequestro ed il soggetto, su disposizione del Magistrato del Pubblico Ministero di turno, Dott. Giovanni Gagliotta, è stato deferito in stato di libertà.

Casarano

Schianto tra Casarano e Taviano: un morto

Ferita e condotta in ospedale una donna: non è in pericolo. Nulla da fare per un 51enne

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Dramma nel basso Salento: ancora una volta un incidente mortale scuote le festività natalizie.

Nel primo pomeriggio di oggi, poco prima delle 14, un tremendo schianto ha visto il coinvolgimento di due mezzi sulla strada provinciale che collega Casarano a Taviano.

La violenza dello scontro è raccontata dalle lamiere dei due veicoli, accartocciate all’inverosimile.

A perdere la vita è un uomo, 51 anni, casaranese, A.D.M. le sue iniziali. Era a bordo di un Fiat Doblò vecchio modello. Sull’altro veicolo, anch’esso Fiat, una donna, ferita ma non in pericolo di vita.

Quest’ultima è stata condotta in nosocomio al Ferrari, a Casarano. Sul posto, con il 118, sono intervenuti i Carabinieri. A loro l’onere dei rilievi utili a ricostruire la dinamica e le responsabilità del sinistro.

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Alessano

Commercianti… in piazza

Secondo gli esercenti di Piazza Don Tonino ad Alessano, le modifiche all’arredo urbano rischiano di compromettere quella vitalità che ha sempre caratterizzato l’area

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Ad Alessano, i commercianti di Piazza Don Tonino Bello sono scesi in campo per chiedere un intervento urgente delle autorità locali e regionali.

Lo riporta lavocedialessano.it.

Secondo i commercianti, le modifiche all’arredo urbano rischiano di compromettere quella vitalità che ha sempre caratterizzato l’area.

Con oltre 20 posti di lavoro a rischio, gli esercenti chiedono una revisione dell’organizzazione della piazza, che sta ostacolando l’operatività delle attività commerciali e causando danni economici diretti. “Non siamo solo imprenditori, ma una parte fondamentale del tessuto sociale e culturale di Alessano”, hanno detto i manifestanti.

Gli esercenti hanno richiesto l’accesso agli atti per chiarire la situazione, ma le risposte ricevute sono ritenute “parziali e insoddisfacenti”.

La disposizione degli arredi urbani, che ritengono illogica, starebbe rendendo difficile il normale flusso di traffico, minando la vivibilità della piazza.

L’appello dei commercianti è rivolto a tutte le istituzioni politiche, affinché intervengano prontamente: “Non si tratta solo di un problema amministrativo, ma di una questione di dignità per Alessano e per le famiglie che dipendono da queste attività”.

Nonostante la crescente preoccupazione, i commercianti si dicono disposti a collaborare con il comune e con le istituzioni “per trovare soluzioni concrete, evitando conflitti legali. Alessano non può permettersi di perdere un pezzo così importante della sua identità”.

 

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Cronaca

Quando proprio non si sa come impegnare il tempo…

Scarpe appese in alto, sui cavi elettrici, lungo la Miggiano-Specchia. Gesto stupido e inutile

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Che ci fanno quelle scarpe lassù?

Se lo stanno chiedendo in molti, almeno quelli che transitano sulla Miggiano-Specchia (all’altezza di Martinucci).

C’è un significato? O è semplicemente una bravata? O, ancora, una stupida challenge, una di quelle sfide moderne veicolate dai social tra i giovani?

O, peggio, è un segnale per attività non lecite?

Abbiamo scoperto Che questa (inutile) pratica si chiama Shoefiti, cioè legare tra loro i lacci di due scarpe e di scagliare queste ultime in aria, in modo da farle restare appese ai cavi delle linee elettriche o telefoniche.

Sicuramente meglio che scoprire che qualche Tarzan 2.0 si sia arrampicato fin lassù, mettendo a rischio la propria incolumità, senza considerare il rischio di emulazione.

Resta l’inutilità del gesto che non procurerà altro (forse) che qualche stupido like sui social.

Se poi qualcuno ritiene che sia anche una forma d’arte, beh… allora alziamo le mani!

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