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News & Salento

Midollo osseo: anche i rifugiati donano

Col progetto di sensibilizzazione “Il dono dell’inestimabile”, promosso da Arci Lecce, Admo Puglia e IBMDR, arrivano già le prime tipizzazioni

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Dall’informazione alla tipizzazione, attraverso la promozione della cultura del dono e la valorizzazione della diversità umana. “Arci Lecce Cooperativa Sociale”, “Admo Puglia” ed il “Registro Italiano Donatori di Midollo Osseo (IBMDR)”, promuovono “Il dono dell’inestimabile”: un progetto di sensibilizzazione alla donazione del midollo osseo rivolto a studenti e rifugiati.

Arci Lecce da anni opera nel settore delle migrazioni: gestisce numerosi centri di accoglienza per migranti (ordinari e vulnerabili), coordina sportelli informativi, organizza eventi di interazione multiculturale e campagne di sensibilizzazione per promuovere l’integrazione.

Il progetto “Il dono dell’inestimabile” diventa in questo senso al contempo simbolo e atto concreto del pieno completamento del percorso di inclusione del migrante. Tipizzarsi significa calarsi a pieno
nell’ottica del dono. La stessa ottica che, da un’altra prospettiva, ha visto il migrante protagonista nel Paese che lo ha accolto: il dono dell’ospitalità ricevuto dalla comunità si trasforma nel desiderio di “donarsi”, in maniera libera e consapevole, nella coscienza di poter salvare una vita.

Ancor di più, il gesto assume valenza se si considera che, spesso, nelle aree del mondo principalmente interessate da migrazioni verso l’Europa non esistono banche dati di donatori e, sovente, la composizione del ventaglio di fenotipi rappresentati non riesce a garantire un’adeguata risposta alle richieste. Inoltre, numerosi pazienti (molte volte bambini) originari del Medio Oriente o dell’Africa subsahariana e curati in Italia, non trovano spesso un donatore compatibile.

È nata così l’idea che ha dato vita a “Il dono dell’inestimabile”, primo progetto a livello nazionale per la tipizzazione dei rifugiati. Un percorso dalla durata di quattro mesi (da marzo a giugno 2021) che coinvolge gli ospiti dei progetti d’accoglienza della rete SAI/SIPROIMI gestiti da Arci Lecce mediante una serie di appuntamenti di sensibilizzazione in cui approfondire le modalità di donazione del midollo osseo e le procedure per l’iscrizione al registro IBMDR.

I primi incontri si sono avvalsi delle testimonianze dirette di donatori e riceventi come Francesco Giannuzzi, anima di Admo Puglia, e Umberto Cataldo, docente e già operatore di Arci Lecce che ha raccontato la sua personale esperienza da ricevente. Nei momenti di sensibilizzazione, alcuni degli ospiti dei progetti d’accoglienza interessati sono stati protagonisti in prima persona. È il caso di Eva, dal Pakistan, che ha letto la commovente lettera-testamento di Rossano Bella, che fece nascere l’Admo in Piemonte. E quello di Oumar, del Mali, che ha raccontato come a soli 10 anni, nel suo Paese, poté salvare la vita di un compagno di classe grazie anche a suo padre che, in nome del Corano, permise la sua donazione di sangue perché “salvare una vita è salvare l’umanità”.

Appena partito, “Il dono dell’inestimabile” raccoglie i primi frutti. Presso l’ospedale Vito Fazzi di Lecce si è già tipizzato Jiles, un ragazzo del Camerun ospite del progetto SAI “Safia Aman Jan” del Comune di Galatina, gestito da Arci Lecce. E prossimamente sono in calendario altre tipizzazioni.

“Abbiamo creduto fortemente in questo progetto come importante snodo di welfare a livello locale”, ha commentato Anna Caputo, presidente di Arci Lecce Cooperativa Sociale, “e le prime tipizzazioni evidenziano come nei territori laddove diamo accoglienza germogliano sempre nuovi legami di solidarietà tra le persone”.





I momenti salienti del percorso di sensibilizzazione saranno raccolti in una video-narrazione. Da qui partirà la conferenza finale che sarà organizzata da un gruppo di studenti del Liceo “Stampacchia” di Tricase, partner del progetto.




Donare è una vera e propria arte. Chi vuole salvare una vita donando può farlo recandosi presso uno dei punti di tipizzazione indicati sul sito Admo.it.






Attualità

«Stiamo costruendo il futuro di Matino»

Videointervista con le anticipazioni dell’intervista al sindaco di Matino Giorgio Salvatore Toma in uscita, in versione integrale, sul prossimo numero dell’edizione cartacea de “il Gallo”

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di Giuseppe Cerfeda

Dal Premio nazionale ELOGE per la buona governance, ai progetti per il futuro.

Il sindaco di Matino Giorgio Salvatore Toma ospite in redazione.

I finanziamenti del PNRR, i progetti già realizzati, l’attenzione per il centro storico, l’albergo diffuso, il desiderio di restituire alla comunità la Storica Cantina Matinese, il terzo mandato, la preoccupazione per la diffusione della droga nel nostro territorio, tra gli argomenti trattati.

Nel video in basso un’anticipazione dell’intervista che sarà pubblicata integralmente sul prossimo numero dell’edizione cartacea de “il Gallo”, in distribuzione nel fine settimana.

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News & Salento

Ci pensiamo più ai nostri nonni?

L’età media si è alzata, ma spesso gli anziani restano soli. La nostra modernità liquida, tanto decantata li ha resi avulsi e privati del loro ruolo tradizionale

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Anche se il 28 luglio è passato da un po’, ci piace soffermarci, in questa occasione, su la “Giornata Mondiale dei Nonni e degli Anziani”.

Una ricorrenza voluta da papa Francesco e istituita per onorare il ruolo dei nonni nella società.

Durante un’udienza in Vaticano, uno dei bambini presenti, ha domandato al Pontefice: «Papa Francesco, chi sono i tuoi Supereroi?».

Il Santo Padre dopo un attimo di esitazione ha risposto: «I miei supereroi sono i nonni!».

Il piccolo è rimasto per un attimo sorpreso, poi ha sorriso e è taciuto. Credo che la maggioranza di noi sia concorde col Pontefice, sul fatto che i nonni, gli anziani siano effettivamente un patrimonio dall’inestimabile valore. Si, dei Supereroi! Non tanto perché incarnano l’uomo nella sua essenza antropologica, quanto perché costituiscono l’autentica sostanza spirituale.

A quel bambino resterà per sempre nella memoria la risposta del Pontefice.

Anche perché, secondo gli esperti dell’infanzia, le capacità migliori a livello mnemonico di un bambino si registrano proprio nella fascia di età compresa fra i 3 e i 7 anni.

Certo è che la globalizzazione ha cambiato parecchio la considerazione sulla figura degli anziani, che nel tempo hanno modificato, mandando in frantumi il modello dei vecchio Nonno cui eravamo abituati.

I tempi cambiano ed anche le persone. Così i nostri nonni.

Gli anziani hanno dovuto omologarsi ad una società frenetica e individualista. Una società che li ha trascurati e relegati ai margini.

Il filosofo Tommaso Campanella sosteneva che la vecchiaia è come una candela che si spegne lentamente, ma le essenze primarie dell’uomo rimangono, sono quelle della sua origine: la potenza, la sapienza, l’amore.

I nonni conservano nella loro natura e nell’esperienza che si portano appresso i valori universali di cui parla il filosofo.

La scienza medica ha allungato l’età anagrafica; la medicina, ora anche con l’Intelligenza Artificiale ha guarito e guarisce molte malattie che nel passato non avrebbero consentito di sopravvivere. Abbiamo i “Chatgpt”, i robot, gli umanoidi che danno manforte e supporto ai medici a livello terapeutico per le malattie della senilità, alleviando la sofferenza e debellando anche alcuni mali che una volta erano ritenuti incurabili.

Ci sono anche i robot di compagnia, da poco tempo testati per allentare la solitudine di cui gli anziani sono spesso succubi. Allo stesso modo, gli umanoidi, robot di ultima generazione, già testati ma non ancora diffusi su grande scala, possono assurgere persino a ruoli sentimentali senza alcun vincolo e con la promessa di portare conforto, sollievo e tenerezza tra i nonni e gli anziani che restano soli.

Chi l’avrebbe mai detto che un giorno si sarebbe arrivati a questo?

Ammettiamolo: c’è da rimanere sgomenti!

La nostra modernità liquida, tanto decantata ha reso l’anziano avulso e privo del suo ruolo tradizionale.

Lo ha relegato, in taluni casi, in luoghi dalla dicitura altisonante, che rasentano il mistico ed il surreale ma che, nella sostanza, sono spesso intrisi d’una tristezza infinita… Gli anziani non cercano giuochi o balli, non vogliono mettersi in mostra, in vetrina con copioni risibili e da macchietta. Piuttosto cercano serenità, l’affetto dei propri cari in modo costante e continuativo.

Il sorriso d’un congiunto è diverso da quello collettivo, è permeato di valore affettivo e amorevole essenza.

I nostri nonni sono i custodi delle fiabe e dei racconti.

In loro dimora la saggezza della vita, che il tempo non può corrodere né vincere.

I nostri nonni, i nostri anziani sono il baluardo della nostra conoscenza perché sono “abitati” dalla storia, retaggio incontestato della nostra identità culturale.

Il loro è un disincanto d’una dimensione magica ed immortale, un toccasana per l’eternità.

Alberto Scalfari

 

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Lecce

Pantaleo Corvino, il maggior artefice del successo della rosa giallorossa

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Pur non essendo una delle protagoniste storiche della Serie A, il Lecce è senza dubbio tra le squadre che più sono cresciute negli ultimi anni. Terzo club del Mezzogiorno per numero di campionati disputati, quest’anno la squadra di Gotti è alla sua quarta partecipazione consecutiva in Serie A. Un vero e proprio successo, il cui merito va attribuito principalmente al DS Pantaleo Corvino, che ha ricoperto un ruolo centrale nella ristrutturazione della rosa giallorossa, il cui valore attuale si aggira intorno ai 100 milioni di euro.

La ristrutturazione avviata da Corvino

L’arrivo di Corvino al Lecce risale all’agosto 2020, subito dopo la retrocessione del club in Serie B. Il suo contributo nel processo di ricostruzione della squadra si è rivelato determinante fin dal primo giorno, tanto che i frutti della sua gestione non hanno tardato a manifestarsi. Quando Corvino subentrò a Mauro Meluso, di fatto, il valore della rosa giallorossa ammontava a circa 52 milioni di euro, cifra che al termine del primo anno in Serie A era già raddoppiata, arrivando a toccare i 105 milioni di euro.

Scouting internazionale 

A detta degli esperti, le ragioni del successo di Corvino, che in soli 4 anni è riuscito a rafforzare la squadra sia dal punto di vista sportivo che sul piano finanziario, sono da attribuire a un’intensa opera di scouting, unita al ricambio strategico dei giocatori. Questo approccio ha permesso al club di scovare giovani di grande prospettiva, da valorizzare e far crescere all’interno del proprio vivaio, fino a convertirli in veri e propri talenti in grado di generare importanti plusvalenze con la loro cessione. Ma ha anche contribuito a far crescere l’interesse degli appassionati di scommesse calcio, sempre più attenti all’evolversi del mercato giallorosso.

I talenti della stagione in corso

Anche nella stagione in corso, sono tanti i giocatori che portano la sua firma. Uno dei più promettenti è sicuramente Morente, un gioiellino offensivo dalla spiccata intelligenza tattica che, a detta del Betfair blog, potrebbe essere l’innesto giusto per dare dinamicità alla manovra giallorossa.

Tuttavia, il vero fiore all’occhiello del club rimane Patrick Dorgu, giovane terzino classe 2004, ad oggi il più quotato della rosa. La sua scalata ha subito una forte accelerazione durante le prime giornate di campionato, tanto che Corvino ha confermato la sua intenzione di prolungarne il contratto fino alla prossima estate, puntando a una rivalutazione di mercato, che potrebbe generare – ancora una volta – una plusvalenza importante.

Lecce, un club dal futuro promettente

La gestione societaria di Corvino rappresenta un modello di successo, che ha consentito alla squadra salentina di consolidare la propria presenza in Serie A, trasformandosi in una delle realtà più dinamiche del panorama calcistico attuale. Questo approccio lungimirante ha permesso al DS di conquistare il sostegno dei tifosi, che ora assistono alle partite della giallorossa con rinnovato entusiasmo. A testiomoniarlo, ci sono gli straordinari numeri della campagna abbonamenti per la stagione in corso (21.677 iscritti), segno di una profonda fiducia nella squadra e nel progetto sportivo avviato da Corvino.

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