News & Salento
Miggiano: gli ambientalisti si ritrovano contro il sito di stoccaggio dei rifiuti
Nonostante il territorio salentino sia sempre più violentato da un punto di vista ambientale, con un tasso di mortalità per tumore dal 5 al 20% più alto rispetto
Nonostante il territorio salentino sia sempre più violentato da un punto di vista ambientale, con un tasso di mortalità per tumore dal 5 al 20% più alto rispetto alla media regionale correlato a fattori di inquinamento, le battaglie per la sua tutela non sembrano mai trovare pace. Alla luce dei dati che riguardano anche l’emergenza ambientale presentati appena ieri dal Centro Servizi Volontariato Salento nell’ambito dei 7 dossier tematici “Visti da noi. Lo sguardo del volontariato sui bisogni del territorio”, la questione della possibile apertura di un nuovo sito di stoccaggio di rifiuti pericolosi nella zona industriale a ridosso del confine tra Tricase e Specchia preoccupa non poco i cittadini. Sulla questione si è già espresso negativamente all’unanimità il Consiglio comunale di Miggiano, ma durante la Conferenza di servizi che si è svolta ieri in Provincia, il progetto privato di un impianto di circa 1.000 metri quadrati ha raccolto il parere favorevole di Asl e Spesal. Le uniche perplessità sulla sua realizzazione sono state sollevate da Asi. Dubbi che hanno come oggetto, però, solo una serie di difetti procedurali relativi al progetto. La Consulta Ambiente, uno degli organismi partecipativi il Centro Servizi Volontariato Salento di cui fanno parte la maggior parte delle associazioni ambientaliste salentine, invita i volontari a mobilitarsi e a partecipare all’assemblea pubblica convocata per domenica 23 ottobre, alle 11,30, presso il Teatro di via Roma a Miggiano, per capire e per prendere le decisioni più opportune a difesa del Beni comuni. «Le decisioni di questo genere – dice Luigi Russo, presidente del CSV Salento – che toccano questioni così gravi come la salute e il benessere dei cittadini non devono essere prese dalle aziende private che ovviamente hanno come unica logica quella del business. Invece la cittadinanza attiva, organizzata o no, deve essere adeguatamente informata di tutto, e deve essere messa nelle condizioni di poter opporsi o indicare soluzioni alternative. Informazione e responsabilità devono andare sempre di pari passo. E soprattutto non si deve più fare business sulla pelle della gente o a spese dell’ambiente».
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Saggio di Natale a Nardò
Domenica 22 dicembre si è svolto al palazzetto dello sport Andrea Pasca di Nardò, il primo saggio di Natale della scuola di ballo Anastasia Dance: Jingle dance.
Non solo ballo ma anche attrazioni natalizie per tutti i bambini: Anna ed elsa, elfi, zucchero filato per tutti, babbo natale con la buca lettere per le letterine, angolo scenografico. Tante coreografie che hanno visto esibirsi 50 ballerini della scuola Anastasia Dance dei maestri Francesca Paglialunga e Salvatore Vacca.
L’evento è stato patrocinato dal Comune di Nardò, grazie alla preziosa collaborazione del presidente del Consiglio comunale con delega allo sport Antonio Tondo e del presidente della Consulta dello sport Tony De Paola.
Le iscrizioni per il nuovo anno sono aperte e i maestri vi aspettano in via due Aie, 67 a Nardò.
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Annuo Nuovo, una “buona vecchia abitudine: il bagno a mare
Sono tanti i salentini che nonostante l’estate sia solo uno sbiadito ricordo, continuano a “calare” i propri corpi nelle fredde e chiare acque di mare: una usanza, forse; una ricetta per la longevità, sostiene qualcun altro
Anche questo 2025 si è palesato con il volto e gli usi di altri inverni, un deja vù, insomma.
Sono tanti i salentini che nonostante l’estate sia solo uno sbiadito ricordo, continuano a “calare” i propri corpi nelle fredde e chiare acque di mare: una usanza, forse; una ricetta per la longevità, sostiene qualcun altro; un modo per curare la forma e l’anima; una sorta di rito propiziatorio, ci confidano, un po’ come fare il bagno nelle acque del Gange (per gli indù c’è la convinzione che effettuando il bagno nel fiume si possa ottenere il perdono dei peccati e un aiuto per raggiungere la salvezza).
Pertanto anche quest’anno a Capodanno passeggiando per le nostre coste, da Otranto– S. Cesarea a Castro, passando per Tricase e Leuca, era facile scorgere alcuni coraggiosi e volenterosi che iniziavano l’anno con il “solito” rito propiziatorio: il bagno a mare.
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