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Mini Imu: ma chi deve pagarla?
Entro venerdì 24 gennaio circa 10 milioni di italiani saranno chiamati a pagare l’imposta residuale sula prima casa se risiedono in uno dei Comuni che hanno previsto un’aliquota più alta del quattro per mille fissata dallo Stato.
Entro venerdì 24 gennaio circa 10 milioni di italiani saranno chiamati a pagare la Mini-Imu, l’imposta residuale che solo i proprietari delle prime case dovranno pagare se risiedono in uno dei Comuni che hanno previsto un’aliquota più alta del quattro per mille fissata dallo Stato. I Comuni interessati sono quasi 2.400 e la rata per ognuno dei contribuenti avrà un costo medio di 40/42 euro. A pochi gironi dalla scadenza di questa nuova gabella sulla prima casa per il 2013, la confusione resta altissima con i Caf (Centri di assistenza fiscale) presi d’assalto dai contribuenti alle prese con il calcolo, non facile, della rata: si dovrà pagare il 40% della somma che emerge tra l’aliquota base dell’Imu 2013 e l’aumento deliberato dal proprio Comune. Proviamo a semplificare il compito dei contribuentio anche se è sempre e comunque consigliabile rivolgersi ad un esperto.
L’ultimo giorno utile per il versamento senza sanzioni, come detto, è fissato per venerdì 24 gennaio. L’imposta va pagata sugli immobili prima casa solo nei 3.377 Comuni (vale a dire un terzo del totale) che hanno deliberato un aumento dell’aliquota (basta consultare le delibere e se quella del 2013 non c’è, vale l’aliquota del 2012).
Dovranno versare la Mini-Imu i proprietari delle case dove si vive,esclusi quelli che rientrano nelle categorie A/1 (immobili signorili), A/8 (ville) e A/9 (castelli e palazzi), delle relative pertinenze (C2, C6 e C7: cantine, solai, box, posti auto, tettoie), degli immobili e dei terreni che non sono stati esentati per legge dall’Imu 2013. La mini-Imu va versata anche dai coniugi che hanno l’assegnazione della casa dopo una separazione o divorzio, dai soci assegnatari di case in cooperativa, da quanti possiedono terreni agricoli e immobili rurali e strumentali, dalle Forze dell’ordine, dai militari e dai Vigili del fuoco che possiedono un solo immobile e ai quali non è richiesto il requisito della residenza.
Non sono interessati dalla Mini-Imu i proprietari che hanno prime case nei Comuni dove l’aliquota non è stata alzata sopra la soglia del quattro per mille e tutti coloro che posseggono seconde case; chi è proprietario di una prima casa di lusso (A1, A8 e A9) e, quindi, non ha goduto della cancellazione introdotta dal governo Letta; gli immobili degli italiani residenti all’estero. Per le esenzioni particolari decise dai singoli Comuni meglio informarsi sui siti web dei municipi: sono molti, infatti, quelli che hanno deciso di esentare gli immobili di anziani ricoverati in ospedale o le abitazioni date in comodato ai figli (o comunque a parenti in linea retta).
Quanto si paga?
Il nome mini-Imu si riferisce proprio all’importo da versare, decisamente inferiore rispetto a quello versato nel 2012, visto che è dovuto solo il 40% della differenza tra l’Imu dovuta con l’aliquota base del quattro per mille e quella che si sarebbe dovuta pagare con l’aliquota stabilita dal Comune. Inoltre, trattandosi della prima casa vanno considerate anche le detrazioni: nel 2013 sono state stabilite in 200 euro per l’abitazione principale e 50 euro per ciascun figlio residente di età inferiore ai 26 anni.
Il contribuente deve fare il conteggio in base alla quota di possesso di immobile e delle pertinenze. Individuato questo importo, espresso in euro, va aumentato del 5% e moltiplicato per il 160 per cento. La somma rappresenta il valore catastale aggiornato su cui applicare aliquota e detrazioni.
Con un nuovo calcolo va, poi, individuato l’importo con aliquota e detrazioni questa volta decise dal proprio Comune. Così la differenza tra gli importi va ridotta del 60 per cento. Per legge, in caso di un importo inferiore ai 12 euro nulla è dovuto, salvo diversa delibera del Comune. Il versamento va fatto con il modello F24 o con il bollettino postale. Se si opta per l’F24 bisogna utilizzare il codice tributo 3912, indicando che si tratta di un saldo per l’anno 2013.
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Marittima: in Bottega l’ultimo appuntamento con le degustazioni
Riceviamo e pubblichiamo
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Dalle auto in fiamme alla fuga di gas: le emergenze della viglia
Una notte della vigilia di Natale intensa per le squadre del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Lecce che sono dovute intervenire in diversi comuni per porre rimedio ad una serie di emergenze.
A Lecce alle 20:50 di ieri un pino marittimo di grandi dimensioni, situato lungo la strada Lecce-Frigole, si è inclinato pericolosamente. L’intervento tempestivo dei Vigili del Fuoco ha permesso il taglio della pianta e il ripristino della sicurezza e della viabilità dell’area.
A Castri di Lecce poco dopo le 22:30 ha preso fuoco una autovettura parcheggiata in una pubblica. L’incendio si è propagato ad un altro veicolo. Le squadre intervenute hanno domato rapidamente le fiamme, evitando ulteriori danni.
A Melissano, all’una, intervento di una squadra del distaccamento di Gallipoli per un incidente domestico causato da un malfunzionamento del regolatore di pressione del gas GPL, che ha provocato un’ustione di primo e secondo grado a un residente. L’area è stata messa in sicurezza, evitando gravi conseguenze.
Nella marina di Torre dell’Orso (Melendugno) questa mattina altra autovettura in fiamme alle ore 07:41. L’episodio è stato prontamente risolto senza ulteriori danni.
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Auto in fiamme, fuga di gas, albero pericolante: emergenze della notte di viglia
Una notte della vigilia di Natale intensa per le squadre del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Lecce che sono dovute intervenire in diversi comuni per porre rimedio ad una serie di emergenze.
A Lecce alle 20:50 di ieri un pino marittimo di grandi dimensioni, situato lungo la strada Lecce-Frigole, si è inclinato pericolosamente. L’intervento tempestivo dei Vigili del Fuoco ha permesso il taglio della pianta e il ripristino della sicurezza e della viabilità dell’area.
A Castri di Lecce poco dopo le 22:30 ha preso fuoco una autovettura parcheggiata in una pubblica. L’incendio si è propagato ad un altro veicolo. Le squadre intervenute hanno domato rapidamente le fiamme, evitando ulteriori danni.
A Melissano, all’una, intervento di una squadra del distaccamento di Gallipoli per un incidente domestico causato da un malfunzionamento del regolatore di pressione del gas GPL, che ha provocato un’ustione di primo e secondo grado a un residente. L’area è stata messa in sicurezza, evitando gravi conseguenze.
Nella marina di Torre dell’Orso (Melendugno) questa mattina altra autovettura in fiamme alle ore 07:41. L’episodio è stato prontamente risolto senza ulteriori danni.
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