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News & Salento

Nandu Popu Testimonial del Volontariato

Il CSV premia l’artista per l’attenzione sulle tematiche sociali. Al VII Forum provinciale del volontariato (Racale, 19 ottobre) la presentazione del libro “Salento: fuoco e fumo”

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Sarà Nandu Popu dei Sud Sound System il “Testimonial del Volontariato 2013”. La grande novità del VII Forum provinciale del volontariato (a Racale sabato 19 ottobre), infatti, riguarda l’istituzione di un premio rivolto a chi, nella sua professione artistica, si è distinto per aver affrontato e portato l’attenzione su questioni sociali particolarmente rilevanti e urgenti. Il premio nel suo primo anno di vita andrà a Nandu Popu, cantautore salentino che da anni con la sua musica ha portato il Salento in giro per l’Italia. Popu e la sua band non hanno soltanto conquistato milioni di giovani con le loro sonorità raggae, con la loro ironia ed energia, hanno anche parlato a tutti di “radici”, di culture che si abbracciano, di integrazione, di diritto alla salute e di difesa dell’ambiente.

“Tutti coloro che, come Nandu Popu hanno la possibilità di parlare e arrivare al cuore di milioni di persone e che, anche in virtù di questo, decidono di mettersi in prima linea contro ogni forma di razzismo, contro l’inquinamento e di cantare il proprio dissenso, meritano, secondo noi, di essere premiati”, afferma Luigi Russo, presidente del CSV Salento, “perché le loro parole fanno eco alle azioni e all’impegno dei milioni di volontari che popolano il nostro paese e che, troppo spesso, restano nel silenzio”.

Nandu Popu è promotore di numerose istanze avanzate dalla cittadinanza attiva, sposando cause legate alla tutela ambientale e al rispetto dei diritti umani. In particolare, Popu si batte insieme al Comitato “No al carbone” di Brindisi attivo contro la centrale di Cerano. Al Forum del volontariato di Racale di sabato 19 ottobre (ore 20,30), Nandu Popu presenterà la sua prima esperienza letteraria “Salento: fuoco e fumo”, romanzo in cui si raccontano le contraddizioni del Salento. Un testo in cui il celebre cantante raggae salentino, al secolo Fernando Blasi, racconta la propria terra. Un racconto in chiaroscuro, in sella ad una mountain bike, tra strade antiche costrette da muretti a secco, segnate da vigne e ulivi, rosse della terra arsa e dal bianco delle rocce calcaree. Tra i temi trattati in “Salento fuoco e fumo”, l’annoso problema delle ecomafie, passando per il ricatto occupazionale, fino ad arrivare a parlare anche d’immigrazione. Un viaggio disincantato tra le contraddizioni del Sud, con un occhio attento ai suoi disastri ambientali.


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Saggio di Natale a Nardò

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Domenica 22 dicembre si è svolto al palazzetto dello sport Andrea Pasca di Nardò, il primo saggio di Natale della scuola di ballo Anastasia Dance: Jingle dance.

Non solo ballo ma anche attrazioni natalizie per tutti i bambini: Anna ed elsa, elfi, zucchero filato per tutti, babbo natale con la buca lettere per le letterine, angolo scenografico. Tante coreografie che hanno visto esibirsi 50 ballerini della scuola Anastasia Dance dei maestri Francesca Paglialunga e Salvatore Vacca.

L’evento è stato patrocinato dal Comune di Nardò, grazie alla preziosa collaborazione del presidente del Consiglio comunale con delega allo sport Antonio Tondo e del presidente della Consulta dello sport Tony De Paola.

Le iscrizioni per il nuovo anno sono aperte e i maestri vi aspettano in via due Aie, 67 a Nardò.

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Annuo Nuovo, una “buona vecchia abitudine: il bagno a mare

Sono tanti i salentini che nonostante l’estate sia solo uno sbiadito ricordo, continuano a “calare” i propri corpi nelle fredde e chiare acque di mare: una usanza, forse; una ricetta per la longevità, sostiene qualcun altro

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Anche questo 2025 si è palesato con il volto e gli usi di altri inverni, un deja vù, insomma.

Sono tanti i salentini che nonostante l’estate sia solo uno sbiadito ricordo, continuano a “calare” i propri corpi nelle fredde e chiare acque di mare: una usanza, forse; una ricetta per la longevità, sostiene qualcun altro; un modo per curare la forma e l’anima; una sorta di rito propiziatorio, ci confidano, un po’ come fare il bagno nelle acque del Gange (per gli indù c’è la convinzione che effettuando il bagno nel fiume si possa ottenere il perdono dei peccati e un aiuto per raggiungere la salvezza).

Pertanto anche quest’anno a Capodanno passeggiando per le nostre coste, da OtrantoS. Cesarea a Castro, passando per Tricase e Leuca, era facile scorgere alcuni coraggiosi e volenterosi che iniziavano l’anno con il “solito” rito propiziatorio: il bagno a mare.

 

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Marittima: in Bottega l’ultimo appuntamento con le degustazioni

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Riceviamo e pubblichiamo

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