Connect with us

Nardò

Nardò: è ormai duello serrato a Palazzo Personé

Cronaca di una crisi amministrativa a Nardò (l’ennesima, estiva) che si trascina su se stessa, lasciando, man mano che passa il tempo, più perplessità che certezze.

Pubblicato

il

Cronaca di una crisi amministrativa a Nardò (l’ennesima, estiva) che si trascina su se stessa, lasciando, man mano che passa il tempo, più perplessità che certezze. Nessuno dei due contendenti indietreggia di un passo. Né il sindaco Antonio Vaglio, che, forte del recupero dell’inizialmente dimissionario assessore Antonio Cavallo del PD, convoca la Giunta monca di tre componenti (il vice sindaco Salvatore De Vitis e Cosimo Caputo, entrambi del partito di Bersani, e Gustavo Petolicchio di “Io Sud”) e delibera – a quanto pare – di stralciare iniziative riconducibili ai tre “peones”, Rosalento in primis. Né, tantomeno, si sposta dalle sue posizioni il PD, che col primo cittadino ha innescato la baruffa, chiedendo lumi sulla gestione delle finanze comunali degli ultimi mesi. Poco si capisce di questa crisi ma che tutto ruoti intorno a chi regge i cordoni della borsa, ossia l’Assessorato al Bilancio, pare francamente lapalissiano. Attacca Vaglio: “La  circostanza  che si sia trattato di dimissioni a rate e che per la conferma sia stata necessaria la diffida del Sindaco costituiscono la prova che la crisi è solo velatamente politica, ma nascondono in realtà tentativi di occupazione del potere e di egemonizzazione che non possono essere tollerati, così come non sono stati tollerati in passato. Non nascondo che sia una crisi difficile da gestire e l’ansia di elezioni anticipate da parte di qualcuno non ne agevola il percorso. Dal canto mio, farò il possibile per evitare il commissariamento e consentire che le elezioni si svolgano alla scadenza naturale della consiliatura”. Replica a stretto giro di posta il PD, con una nota comune firmata dalla segretaria cittadina Vanessa Giannuzzi e dal segretario provinciale Salvatore Capone: “In merito alle dichiarazioni del sindaco Vaglio sulla crisi in corso, il PD rivendica l’importanza ed il ruolo del partito nella maggioranza e, nel rispetto delle istituzioni, il diritto e dovere di sollevare i problemi della macchina amministrativa, quali quelli relativi alla chiarezza e trasparenza nella gestione e programmazione delle risorse finanziarie. Ad oggi, non si è finora ricevuta dal Sindaco una chiara risposta su come intenda procedere rispetto alla risoluzione del problema sollevato, sapendo bene che il taglio delle delibere degli Assessori PD dimissionari, che riguardano, peraltro, somme previste nel Bilancio di previsione, non è risolutivo rispetto alla gravità della situazione”. In sostanza, si parla politichese stretto. Il duello è in corso e non è tanto semplice capire chi la spunterà. Una cosa pare chiara e cristallina: i rapporti fra Vaglio e il suo ex vice sono compromessi e, nella corsa alla successione, De Vitis non potrà contare su colui che ha governato di più a Nardò negli ultimi quindici anni. Che, però, va detto anche questo, non è espressione di un partito ma di una civica che, ora come ora, si è disciolta all’interno di “Io Sud” e gli si sta, in parte, rivoltando contro. Intanto, a chi vocifera insistentemente di un ribaltone in salsa neretina con Mino Frasca e “La Puglia prima di tutto” pronti ad allungare un’ulteriore clamorosa stampella a Vaglio, risponde lo stesso super suffragato consigliere provinciale. “La Puglia prima di tutto” è e rimarrà identificata nel centrodestra”, afferma Frasca, “e l’unico nostro obiettivo in questo momento è quello di lavorare per essere pronti per le prossime Amministrative, con una coalizione di centrodestra che possa risultare vincente. Assieme a tutti gli altri gruppi che si riconoscono nel centrodestra, infatti, stiamo dialogando e continueremo a farlo con il solo obiettivo di proporre una coalizione vincente che possa riparare ai danni provocati da questi anni di amministrazione e ci auguriamo, per il bene dei cittadini di Nardò, che questo possa avvenire il più presto possibile”. Centrodestra ripetuto ossessivamente nel giro di tre righi: basterà a placare le malelingue?


Ilaria Marinaci

Copertino

Altro incidente, altra tragedia in riva al mare

La vittima il 18enne Samuel Mark Nestola di Copertino che, secondo la ricostruzione degli inquirenti, avrebbe perso il controllo dello scooter e sarebbe stato balzato via dalla sella. Sulla Parabita – Collepasso, altro incidente: grave centauro

Pubblicato

il

 Segui il Gallo  Live News su WhatsApp: clicca qui

Ancora una volta il Salento piange un suo govane che ha perso la vita a causa di un incidente stradale.

Questa volta la tragedia è avvenuta tra Porto Cesareo e Sant’Isidoro, in località La Strea.

La vittima è il 18enne Samuel Mark Nestola di Copertino.

Era a bordo del suo scooter quando ne ha perso il controllo ed è stato sbalzato dalla sella.

Non sono coinvolti altri mezzi.

Le persone che sono accorse in aiuto del ragazzo hanno subito compreso la gravità della cosa ed hanno allertato il 118.

I soccorritori al loro arrivo, però non hanno potuto far altro che constatarne il decesso: le lesioni riportate dal 18enne si sono rivelate fatali.

Le indagini per ricostruire l’accaduto sono state affidate ai carabinieri.

La salma del giovane copertinese è stata trasferita presso la camera mortuaria del “Fazzi”.

Lo stesso ospedale che ospita il motociclista vittima di un incidente tra Parabita e Collepasso e rimasto gravemente ferito. Ora è ricoverato in Rianimazione, sotto costante osservazione da parte dei medici.

 

Continua a Leggere

Attualità

L’eterna Danza delle Onde

Il Salento, con il suo mare cristallino, la sua ricca storia e cultura, si eleva come fonte d’ispirazione per un emozionante progetto musicale delle FeminaeMaris che abbraccia anche l’Albania

Pubblicato

il

 Segui il Gallo  Live News su WhatsApp: clicca qui

Nasce FeminaeMaris, il trio formato dalle musiciste salentine Silvia Boccadamo e Antonella Napoli, unite alla talentuosa cantante albanese Hersi Matmuja.

Il mare, forza dominante e collante culturale delle nazioni del Mediterraneo, è il filo conduttore del loro progetto.

Silvia e Antonella, animate dalla passione per la loro terra, hanno trovato in Hersi una compagna di viaggio altrettanto legata alla sua amata Albania. Le tre musiciste, tutte di formazione classica, daranno così vita a “L’eterna Danza delle Onde”.

VIAGGIO MUSICALE TRA STORIA E CULTURA

L’eterna Danza delle Onde” è un progetto musicale che invita l’ascoltatore a un viaggio sonoro attraverso il Salento, territorio ricco di storia e cultura.

Questo lavoro raccoglie brani inediti che descrivono luoghi specifici e le loro peculiarità, intrecciando storie e tradizioni con quelle degli antichi popoli che si insediarono nel Salento.

Il repertorio del progetto varia da pezzi a voce e tamburo, a melodie affascinanti, danze dai ritmi misti e brani strumentali evocativi.

Ogni composizione è pensata per trasportare il pubblico in una dimensione sognante, dove passato e presente si fondono in un’armonia unica.

Attraverso melodie emozionali e arrangiamenti classici, il Salento viene raccontato in modo originale, in modo diverso, rispetto ai capisaldi della Pizzica e della Taranta, con un omaggio musicale alla poesia di questo eccezionale territorio, che risuona in ogni nota e ritmo.
L’eterna Danza delle Onde” promette di regalare un’esperienza sensoriale completa, evocando l’anima del Salento e le sue mille sfaccettature attraverso una narrazione musicale senza tempo.

IL PROGETTO DISCOGRAFICO

Il trio sta collaborando con Corrado Production per la realizzazione del primo CD del progetto. La produzione prevede registrazione, editing, missaggi e mastering, pubblicazione su piattaforme digitali e la realizzazione di videoclip.

I BRANI DEL PROGETTO

PALASCIA (Otranto) – Immersa nella magia di un luogo simbolo del Salento, Palascia è la punta più orientale d’Italia, evocando intense sensazioni legate all’anima salentina.

1481 LA RECONQUISTA (Otranto) – Il brano rievoca la battaglia di Otranto del 1480-1481, una tragica pagina di storia in cui l’esercito ottomano attaccò la città, allora parte del Regno di Napoli.

FLORILANDA – (Torre Sabea Gallipoli) – La leggenda di Flavio e la sua amata che scompaiono verso l’orizzonte, rappresenta un eterno destino d’amore, simboleggiato dai gabbiani che danzano nel cielo di Gallipoli.

LACRIME D’ARGENTO – Una terra ferita, dove prima c’era l’oro del Salento adesso c’è solo un paesaggio lunare. Il dramma della xylella che ha provocato dolore e danni, raccontato con la sensibilità di chi non si arrende mai alle avversità. Questo è un brano dedicato all’ulivo, simbolo eterno del Salento; il brano celebra la resilienza e la bellezza di questo albero secolare e la forza di un territorio mai domo, pronto a rialzarsi sempre, dopo ogni caduta.

LA DANNATA (Torre dell’Alto, Nardò) – La tragica storia di una giovane fanciulla che, per sfuggire all’ingiustizia dello jus primae noctis, si getta dalla rupe, diventando leggenda nelle notti di luna piena.

ANI MORI HANAOh Mia Luna (Albania-Salento) – Una danza popolare del nord Albania si intreccia con i dialetti albanese e salentino, creando una preghiera alla luna per guidare verso l’amore.

KALÀ (Albania) – Ispirato alla leggenda della Fortezza di Rozafat in Albania e alla principessa di Acaia, il brano narra di sacrifici e magie, di una madre murata viva e di una principessa trasformata in pietra.

LA DANZA DEI DUE MARI – Una terra magica, il Salento, descritta dal detto “lu sule, lu mare, lu ientu”, viene celebrata per le sue limpide acque, giornate soleggiate e il vento che mitiga il caldo. Questo brano è un inno alla bellezza con punte liriche piene di vita e di speranza.

IL POZZO DEI MIRACOLI (Galatina) – Un brano ispirato alla leggenda del miracolo dell’acqua di Galatina, capace di guarire dalla puntura delle tarante.

LE SECCHE DI PIRO (Ugento) – Dedicato alla leggenda di Pirro e alle temutissime secche ugentine che ostacolarono il suo soccorso a Taranto.

PRESENTAZIONE DEL PROGETTO – La presentazione del progetto è in programma domenica 21 luglio alle ore 21, presso il Teatro Cavallino Bianco di Galatina, con ingresso gratuito per invito.

 

Continua a Leggere

Attualità

Medici salentini contro l’autonomia differenziata

Il presidente dell’OMCeO di Lecce Donato De Giorgi: «La scarsezza di risorse, vera causa di tempi di attesa vergognosamente lunghi, sarà sempre più evidente dall’applicazione dell’autonomia differenziata che penalizzerà il Sud, creando gravissimi disagi ai medici e, soprattutto, ai cittadini»

Pubblicato

il

 Segui il Gallo  Live News su WhatsApp: clicca qui

«Si rimane basiti da alcune dichiarazioni comparse sulla stampa locale, secondo cui per risolvere le emergenze, che alcune Strutture stanno vivendo nel nostro territorio in maniera drammatica, sia necessario non solo “una più efficace organizzazione delle risorse umane”, ma anche “la necessità che alcuni Direttori di Unità Operative abbandonino la scrivania e diano una mano concreta”. Oltre a grossolane inesattezze riguardanti l’attività del presidio ospedaliero di Gallipoli, che avrebbe “sale operatorie inattive da mesi”, le dichiarazioni puntano il dito nella direzione sbagliata».

È lo sfogo di Donato De Giorgi, presidente dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri (OMCeO) di Lecce.

«In realtà», tuona il dott. De Giorgi, «solo la straordinaria attività di tutti i medici e del Personale Sanitario ha consentito di far sopravvivere il SSN nel nostro territorio (come, del resto, conferma l’84,1% degli Italiani, secondo l’ultimo sondaggio Censis)».

Poi la sottolineatura: «Quando si afferma “tutti i Medici” ci si riferisce proprio a tutti: i MMG, i pediatri, gli specialisti territoriali, i medici del pronto soccorso, 118, continuità assistenziale, ospedalieri, direttori di U.O., medici del servizio pubblico, privati, convenzionati, ecc.».

«Solo il loro lavoro continuo, il loro impegno instancabile, la loro professionalità competente, la loro azione silenziosa in situazioni difficili di gravissimo disagio», insiste il presidente provinciale dell’OMCeO, «rappresenta lo straordinario e insostituibile riferimento per affermare la centralità della salute come diritto di tutti».

In questi giorni chi gestisce e chi amministra la salute nel nostro territorio avendo l’impegno di ridefinire ruoli, accorpamenti in situazioni ospedaliere periferiche e la decisiva riorganizzazione del territorio, ha sempre poco (o nessuno) spazio per allargare le risorse umane (assunzioni) e fornire ai professionisti motivazioni forti.

Secondo Donato De Giorgi: «La scarsezza di tali risorse, vera e decisiva causa dei tempi di attesa inaccettabilmente e vergognosamente lunghi, sarà sempre più evidente dall’applicazione dell’autonomia differenziata che penalizzerà soprattutto il Sud, creando gravissimi disagi ai medici e, ciò che più conta, ai cittadini».

Continua a Leggere
Pubblicità

Più Letti

Copyright © 2019 Gieffeplus