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Nardò

Nardò: polemica sui finanziamenti a emittente locale

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Ormai a Nardò siamo abituati a non stupirci più di nulla, ma questo non significa che certe cose non suscitino un naturale moto di indignazione. Come quello che sta suscitando la Delibera 329 del 2009 dell’Amministrazione Comunale, con la quale sarebbero stati stanziati 15mila euro a favore di una nota emittente televisiva locale, motivandoli come spese di comunicazione istituzionale e stornandoli da quelli riservati nel Bilancio al periodico (che poi tanto periodico non è, contandosi le uscite sulle dita di una mano) di informazione sul Comune e dintorni. E per dintorni si intende anche l’attività della minoranza, che legge in questa delibera della Giunta l’ennesimo atto di prevaricazione rispetto alle proprie prerogative.


Duplice è la denuncia che arriva dai consiglieri di centrodestra Salvatore Donadei e Oronzo Capoti: “Chiediamo con forza all’Amministrazione Comunale di ritirare la delibera. Le motivazioni che ci spingono ad avanzare tale richiesta sono numerose, innanzitutto dettate dall’opacità con cui è stata svolta tale assegnazione, senza alcun bando di evidenza pubblica e senza alcuna ricerca di mercato, per cui non si comprende su quale base sia stata effettuata una tale scelta, che non fa altro che mortificare tutti coloro che operano nel settore della comunicazione nel nostro territorio e da anni si battono per offrire un’informazione pluralista. Parimenti grave risulta anche il fatto che i fondi utilizzati siano stati stornati dalle risorse poste a disposizione in Bilancio per pubblicare il periodico dell’Amministrazione Comunale, che in quanto istituto di partecipazione previsto dallo Statuto, prevede l’intervento anche della minoranza. In pratica si silenzia l’opposizione per dar vita ad un accordo che prevede di dar voce solo alla maggioranza senza alcun contraddittorio”.


Alla luce di queste e di altre considerazioni che sorgono spontanee alla mente di chi fa informazione sul territorio da anni, la delibera di Giunta lascia quanto meno perplessi perché appare compromesso il confine fra comunicazione istituzionale e propaganda pubblicitaria. Può un Comune promuoversi come fa un’azienda, senza correre il rischio di nascondere le mancanze ed esaltare i meriti? E può farlo a spese della collettività che, per ipotesi, potrebbe non rispecchiarsi in quell’immagine di città disegnata sul modello di uno spot? Donadei e Capoti, intanto, annunciano un’interrogazione sull’argomento da portare all’attenzione del Consiglio Comunale, dove si chiederà, innanzitutto, secondo quali criteri (bando di evidenza pubblica, indagini di mercato, ecc) sia stata effettuata la scelta in favore dell’emittente televisiva; poi se siano state valutate proposte da parte di operatori locali della comunicazione e in quali forme sia previsto l’accesso delle forze di minoranza a tale strumento di comunicazione; infine, se l’Amministrazione intenda valutare la possibilità del ritiro della delibera per autotutela dell’Ente. Noi de “il Gallo” continueremo a seguire la vicenda non solo in qualità di operatori dell’informazione locale, ma anche nell’interesse di tutti quei cittadini che vorrebbero non essere considerati solo numeri buoni per raggiungere un quorum in periodi elettorali, ma anche attenti e, se necessario, critici osservatori dell’operato dei propri rappresentanti. Cosa che, spesso, chi sale al potere non tiene abbastanza in conto.

Ilaria Marinaci


Attualità

Avviata selezione nuovi dipendenti in ambito sanitario, socio-sanitario, socio-educativo e farmaceutico

Tra i profili ricercati infermieri, psichiatri, neuropsichiatri infantili, tecnici ortopedici, ostetriche, OSS, tecnici della riabilitazione psichiatrica, tecnici radiologi, farmacisti, cosmetologi, educatori sanitari e molti altri. Il 42° Report di Arpar con 652 posizioni aperte

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La Recruiting Week, evento dedicato alla selezione di professionisti qualificati negli ambiti sanitario, socio-sanitario, socio-educativo e farmaceutico, ha preso ufficialmente il via oggi, offrendo ben 435 posizioni aperte.

Tra i profili ricercati figurano infermieri, psichiatri, neuropsichiatri infantili, tecnici ortopedici, ostetriche, OSS, tecnici della riabilitazione psichiatrica, tecnici radiologi, farmacisti, cosmetologi, educatori sanitari, fisioterapisti, logopedisti, terapisti occupazionali, autisti soccorritori e di scuolabus, psicologi, educatori professionali, insegnanti, assistenti sociali e molti altri. Alle selezioni prendono parte 72 aziende delle province di Lecce, Brindisi e Taranto, pronte a valutare e reclutare i candidati più idonei.

L’evento è strutturato in due fasi: la prima prevede colloqui in presenza dal 18 al 21 novembre presso i Centri per l’Impiego; la seconda, invece, colloqui online dal 25 al 29 novembre, concepiti nell’ambito della Strategia #mareasinistra della Regione Puglia, riservati a candidati che vivono fuori regione e vogliono cogliere l’occasione per tornare o trasferirsi in Puglia. Sarà possibile prenotarsi specificando il codice offerta a cui ci si intende candidare, compilando l’apposito Google form per iscriversi ai colloqui online.

Tutti i dettagli sulle posizioni disponibili e sulle modalità di candidatura sono consultabili nel Report Speciale Recruiting Week.

Clicca qui per sapere tutto sul Recruiting Week in corso e conoscere date e luoghi dei colloqui

IL REPORT SETTIMANALE

Intanto, nel 42° Report elaborato dall’Ambito di Lecce vengono segnalati 222 annunci che corrispondono a 652 posizioni aperte nella provincia.

Il settore edile è in testa con la richiesta di 167 professionisti, seguito dal comparto turistico offre 63 opportunità, concentrate prevalentemente lungo la costa ionica e nel Capo di Leuca.

Nel settore amministrativo, informatico si cercano 20 figure, in quello pedagogico 118, le telecomunicazioni segnalano 10 opportunità, mentre il settore commerciale conta 31 posizioni aperte.

Per l’agricoltura e l’ambiente si cercano sette risorse, mentre il TAC (tessile-abbigliamento-calzaturiero) propone 23 posizioni.

Il comparto socio-sanitario pubblica 50 annunci per un totale di 174 posizioni disponibili, per il settore trasporti e riparazione veicoli si selezionano nove lavoratori.

Il settore bellezza e benessere offre nove posizioni aperte mentre per l’industria metalmeccanica sono richieste 12 figure. Infine, ci sono sette posizioni aperte per iscritti nelle categorie protette e una per persone con disabilità.

La sezione tirocini offre otto opportunità, mentre la rete Eures segnala anche opportunità di lavoro e formazione all’estero per personale altamente qualificato, come medici, infermieri, ingegneri ed educatori.

Si ricorda che le offerte, parimenti rivolte ad entrambi i sessi, sono pubblicate quotidianamente sul portale lavoroperte.regione.puglia.it  e sono diffuse anche sulla pagina Facebook Centri Impiego Lecce e Provincia, sul portale Sintesi Lecce e sui profili Google di ogni centro per l’impiego.

Le candidature possono essere trasmesse tramite Spid, via mail o direttamente allo sportello presso gli uffici, aperti dal lunedì al venerdì dalle 8,30 alle 11,30, il martedì anche nel pomeriggio dalle 15 alle 16,30 e il giovedì pomeriggio su appuntamento.

Clicca qui per consultare il 42° Report di Arpal nella sua versione integrale

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Cronaca

Felpe, tute e scarpe contraffatte sequestrate a Sant’Isidoro

Operazione della Polizia Locale di Nardò. Posti a sequestro oltre cento capi di abbigliamento. Il venditore ambulante si è dileguato. L’ambulante che le vendeva è riuscito a dileguarsi tra la folla

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Nel corso di un’attività di controllo presso i mercati domenicali nelle marine di Santa Maria al Bagno e Sant’Isidoro, previsti e annunciati dalla scorsa estate, la Polizia Locale ha sequestrato un ingente quantitativo di capi di abbigliamento e scarpe contraffatti.

Nell’area mercatale di Sant’Isidoro gli agenti hanno notato un gruppo di persone intorno a un venditore ambulante e ad un lenzuolo per terra con la merce.

L’uomo, di probabile origine extracomunitaria, alla vista della Polizia Locale si è dileguato in tutta fretta cercando maldestramente di portarsi dietro una parte della merce.

Gli agenti sono riusciti a recuperarla, desistendo dall’inseguimento a tutela dei numerosi presenti sul posto.

Poco distante, poi, sono stati rinvenuti alcuni sacchi di plastica con all’interno altri capi di abbigliamento e scarpe di vari marchi, tutti contraffatti.

Tutta la merce (oltre cento felpe, tute e scarpe), è stata sottoposta a sequestro ed è ora custodita presso il Comando di via Crispi a disposizione dell’autorità giudiziaria.
«Contrastare la vendita di merce contraffatta», spiega il comandante della Polizia Locale di Nardò, Cosimo Tarantino, «è giusto per tutti, perché è una pratica che mina l’integrità economica, sociale ed etica della società. Danneggia le imprese oneste e il fisco ed è legata allo sfruttamento di manodopera a basso costo, senza dimenticare che la merce contraffatta può essere pericolosa per la salute e la sicurezza dei consumatori, in quanto non rispetta gli standard di qualità richiesti».

«È doveroso ricordare», conclude il comandante Tarantino, «che sono previste sanzioni anche per chi compra merce contraffatta fino a 7 mila euro ed in determinati casi si può configurare l’ipotesi del reato di incauto acquisto di cui all’art. 712 del codice penale».

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Attualità

Intesa Sanpaolo, sito di nuovo down e clienti imbufaliti

Problemi d’accesso per app e home banking. Intesa Sanpaolo è down: clienti bloccati fuori dall’home banking e impossibilitati a gestire conti e pagamenti online…

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Un bug che sta affliggendo il sistema informatico di Intesa Sanpaolo, non permettendo ai clienti di eseguire on line nessuna operazione: questa potrebbe essere la causa, ma nessuna dichiarazione è arrivata da parte della banca finora.

I social network si stanno riempiendo di post e commenti di clienti frustrati per il disservizio, impossibilitati di eseguire regolari pagamenti o altri tipi di operazioni on line.

Questo evento è simile a quanto già accaduto il 31 ottobre, allora un altro malfunzionamento aveva compromesso l’accesso all’home banking per ore, generando altrettanto malcontento tra i clienti.

Per via di un problema tecnico non funziona l’accesso all’applicazione e al servizio Web di Intesa Sanpaolo: questo impedisce la gestione dei conti e delle carte, impedisce anche l’autorizzazione dei pagamenti online tramite le notifiche push in-app (che servono a confermare le transazioni).

Questo è il messaggio che legge chi si appresta ad andare, virtualmente, on line: «Ci scusiamo ma, per un problema tecnico, non puoi proseguire».

Le difficoltà degli utenti sono iniziate intorno alle 9 di questa mattina, con un’ondata di report che evidenziano problemi nell’accesso, nell’autenticazione e nell’utilizzo generale delle funzionalità dell’app.

 

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