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Nuovi Collegi elettorali: il PD pesta duro

Dopo numerosi incontri e approfondimenti i consiglieri provinciali di Palazzo dei Celestini hanno inviato alla Prefettura di Lecce la loro proposta

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Dopo numerosi incontri e approfondimenti i consiglieri provinciali di Palazzo dei Celestini hanno inviato alla Prefettura di Lecce la loro proposta di rideterminazione dei collegi che modifica, in parte, il numero dei collegi per l’elezione del Consiglio Provinciale, progetto di ridefinizione messo a punto dalla stessa Prefettura. L’operazione era necessaria perchè recenti disposizioni di legge hanno ridotto da 36 a 28 il numero dei collegi per l’elezione del Consiglio. Questa è la nuova situazione dei collegi elettorali del Capo di Leuca: Collegio 18: Ruffano, Specchia, Miggiano, Andrano, Montesano. Collegio 19: Tricase, Alessano, Salve. Collegio 20: Corsano, Gagliano, Morciano, Castrignano Del Capo, Patù, Tiggiano. Collegio 21: Ugento, Taurisano, Acquarica del Capo, Presicce. E’ interessante riportare le dichiarazioni dell’ esponente della maggioranza di centrodestra che ha curato l’operazione che, purtroppo, è stata accettata anche dai consiglieri di centrosinistra. Si potrà facilmente notare l’incongruenza esistente tra i criteri dichiarati del riordino e la loro attuazione pratica. “Ritengo che l’elenco, così come trasmesso al Prefetto, affinchè il Ministero dell’Interno ne tenga conto nella sua elaborazione finale, rispecchi la reale situazione di collegamento che tutti i paesi posseggono anche rispetto ad una comunanza tra loro di natura elettorale – commenta il capogruppo de ‘La Puglia Prima di Tutto’ Cosimo Miccoli – E’ indubbio che questo schema, così come stilato, ha puntato a raggruppare centri con le stesse tradizioni, con la stessa cultura, la stessa economia prevalente, gli stessi ambiti di zona, gli stessi distretti sociosanitari, zone artigianali, industriali, ma anche confinanti tra loro”. Se confrontiamo i collegi 19 e 20 con i raggruppamenti precedenti risultano evidenti scelte che contraddicono tutti i criteri prima esposti. Sono decisioni inspiegabili, a meno che non si pensi ad una manina molto interessata ma anche maldestra nel disegnare questi collegi. Vediamo un po’: Alessano, Corsano, Gagliano, Castrignano formavano prima il collegio di Alessano, che esisteva da più di cent’anni pur con le naturali evoluzioni. Ora viene soppresso per lasciar posto al nuovo collegio di Corsano. E’ lecito pensare che sia un atto di cortesia per un consigliere provinciale del Sud Salento? Non potrebbe essere sua la manina interessata? Per spegnere eventuali “pretese” di Alessano, lo si sposta nel collegio di Tricase che, rispetto a prima, perde Tiggiano e Andrano. Ma il vero colpo di genio nel disegno del nostro collegio è l’immissione di Salve, che prima era nel collegio di Presicce con Acquarica, Patù e Morciano. La formazione del nostro collegio è stata fatta, quindi, in spregio a tutti i criteri dichiarati o, quantomeno, con notevole superficialità. Rappresenta un asse territoriale che collega l’Adriatico allo Ionio e, per giunta, in diagonale. Qualche domanda? Non sarebbe stato più semplice e logico mantenere Tricase con Andrano e Tiggiano,che già c’erano, e unirli con Corsano o Gagliano? Avrebbero costituito un insieme di paesi confinanti, con una linea costiera in comune, zone artigianali e industriali sullo stesso asse stradale e scambi sociali consolidati. Un’ultima considerazione: non si è registrata nessuna dichiarazione da parte del Sindaco di Tricase. E’ d’accordo con questa decisione, non se n’è accorto o non l’hanno informato? In ogni caso, sarebbe opportuno rompere l’inerzia e battere un colpo.


Pd Tricase Direzione Politica Cittadina

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Dalle auto in fiamme alla fuga di gas: le emergenze della viglia

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Una notte della vigilia di Natale intensa per le squadre del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Lecce che sono dovute intervenire in diversi comuni per porre rimedio ad una serie di emergenze.

A Lecce alle 20:50 di ieri un pino marittimo di grandi dimensioni, situato lungo la strada Lecce-Frigole, si è inclinato pericolosamente. L’intervento tempestivo dei Vigili del Fuoco ha permesso il taglio della pianta e il ripristino della sicurezza e della viabilità dell’area.

A Castri di Lecce poco dopo le 22:30 ha preso fuoco una autovettura parcheggiata in una pubblica. L’incendio si è propagato ad un altro veicolo. Le squadre intervenute hanno domato rapidamente le fiamme, evitando ulteriori danni.

A Melissano, all’una, intervento di una squadra del distaccamento di Gallipoli per un incidente domestico causato da un malfunzionamento del regolatore di pressione del gas GPL, che ha provocato un’ustione di primo e secondo grado a un residente. L’area è stata messa in sicurezza, evitando gravi conseguenze.

Nella marina di Torre dell’Orso (Melendugno) questa mattina altra autovettura in fiamme alle ore 07:41. L’episodio è stato prontamente risolto senza ulteriori danni.

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Auto in fiamme, fuga di gas, albero pericolante: emergenze della notte di viglia

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Una notte della vigilia di Natale intensa per le squadre del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Lecce che sono dovute intervenire in diversi comuni per porre rimedio ad una serie di emergenze.

A Lecce alle 20:50 di ieri un pino marittimo di grandi dimensioni, situato lungo la strada Lecce-Frigole, si è inclinato pericolosamente. L’intervento tempestivo dei Vigili del Fuoco ha permesso il taglio della pianta e il ripristino della sicurezza e della viabilità dell’area.

A Castri di Lecce poco dopo le 22:30 ha preso fuoco una autovettura parcheggiata in una pubblica. L’incendio si è propagato ad un altro veicolo. Le squadre intervenute hanno domato rapidamente le fiamme, evitando ulteriori danni.

A Melissano, all’una, intervento di una squadra del distaccamento di Gallipoli per un incidente domestico causato da un malfunzionamento del regolatore di pressione del gas GPL, che ha provocato un’ustione di primo e secondo grado a un residente. L’area è stata messa in sicurezza, evitando gravi conseguenze.

Nella marina di Torre dell’Orso (Melendugno) questa mattina altra autovettura in fiamme alle ore 07:41. L’episodio è stato prontamente risolto senza ulteriori danni.

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SIULP Lecce: “Più sicurezza per donne e uomini in divisa”

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Riceviamo e pubblichiamo.

“Continua senza sosta la scia di aggressioni alle donne ed agli uomini in divisa, nella stessa giornata non abbiamo fatto in tempo a tirare un respiro di sollievo per lo scampato pericolo dei due poliziotti affrontati a Padova da un individuo di nazionalità nigeriana armato di ascia, che a poche ore dall’accaduto l’episodio si è ripetuto nel centro cittadino di Lecce, dove un cittadino extracomunitario ha aggredito un Poliziotto senza un apparente motivo ovvero per il solo fatto di indossare un’uniforme.”

E’ quanto afferma in una nota Mirko BRAY, Segretario Generale del SIULP Lecce, a seguito della vile aggressione avvenuta ai danni di un Poliziotto nelle prime ore della scorsa serata ad opera di un cittadino extracomunitario poi arrestato per tentato omicidio.
“La nostra impressione è che la Polizia di Stato stia pagando lo scotto della grave carenza negli organici, problematica che in questa Provincia ci penalizza particolarmente, al contempo emerge nitidamente la necessità di introdurre tutti quegli strumenti che consentano ai tutori dell’ordine pubblico di operare in condizioni di sicurezza, in particolare ci riferiamo all’ampliamento delle dotazioni dei Taser, alla fornitura delle bodycam e dei giubbini tattici antitaglio. Non solo! Chiediamo anche delle tutele legali differenti rispetto a quelle in vigore che giudichiamo eccessivamente garantiste nei confronti di chi delinque a scapito della gente onesta e di chi opera per la legalità e il bene comune. Avvertiamo un’eccessiva tolleranza verso chi usa violenza contro un poliziotto, che sia in ordine pubblico o in un intervento di polizia, di contro il solo sospetto di un possibile eccesso nelle nostre reazioni, che scaturiscono sempre a contenimento delle violenze di ogni genere che siamo chiamati a fronteggiare, è sufficiente ad innescare il c.d. “atto dovuto” che da inizio a quella che oggi in Italia è la vera e propria pena: ovvero, l’iter processuale. Auguriamo al nostro collega una pronta guarigione nella certezza che il consueto spirito di servizio e l’indubbia abnegazione, lo spronerà a superare nuovamente quanto già vissuto in passato.”

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