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Cronaca

Operaio ammazzato in Piazza Palio: nota del Comune di Lecce.

L’Amministrazione comunale esprime “rammarico e sgomento per quanto accaduto questo pomeriggio in città”. In attesa di comprendere le dinamiche che hanno portato alla scomparsa del giovanissimo

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L’Amministrazione comunale esprime “rammarico e sgomento per quanto accaduto questo pomeriggio in città”. In attesa di comprendere le dinamiche che hanno portato alla scomparsa del giovanissimo Valentino Spalluto, il Comune di Lecce, chiamato in causa dalla produzione dello show di Laura Pausini per eventuali chiarimenti, tende però a precisare che nulla ha a che vedere con l’organizzazione del concerto, tantomeno con l’allestimento del palco. Il concerto, infatti, non rientra nel calendario degli eventi organizzati del Comune di Lecce e si sarebbe dovuto svolgere in un’area gestita da privati, e quindi non di competenza comunale. Intanto, l’Amministrazione esprime “tutta la sua vicinanza e si unisce alla famiglia del giovane Valentino in questo momento di dolore”.


L’omicidio


Nel pomeriggio de 2 agosto, alle 17 circa, Valentino Spalluto, 20 anni di Surbo, stava lavorando in piazza Palio, per conto di una ditta specializzata del settore al montaggio di un ponteggio del palco che dovrebbe ospitare (sabato 4) il concerto di Laura Pausini. Era insieme con il suocero che ha riferito agli inquirenti di aver sentito alcuni colpi di arma da fuoco, riuscendo a vedere appena in tempo un individuo, a bordo di uno scooter con indosso un casco nero e una maglietta nera che si allontanava a gran velocità. Immediato l’allarme ai sanitari del 118 che, arrivati sul posto, non hanno potuto far altro che constatare la morte del 20enne. I

La Pausini


Intanto è arrivata anche la nota dello staff della Pausini chesmentisce categoricamente qualunque riferimento all’incidente che si è verificato presso la struttura fieristica di Lecce e che è costato la vita a Valentino Spalluto. Il palco e tutta la struttura produttiva dello show – spiega la produzione in una nota – sono tuttora fermi a Malta per lo smontaggio del concerto che l’artista ha tenuto il primo agosto. I mezzi dello show, ancora fermi a Malta, e la cui partenza era prevista nella serata del 2 agosto, sono stati fermati”, conclude la nota, “in attesa che la produzione comprenda dai responsabili del Comune di Lecce gli accadimenti”.


Cronaca

Arrestato corriere della droga

Sulla Brindisi Lecce fermato 50enne albanese a bordo di un’Alfa Romeo Giulietta. Trasportava 17 chili di cocaina che, una volta immessi sul mercato avrebbero consentito alle organizzazioni criminali destinatarie della droga profitti illeciti per 2 milioni di euro

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I finanzieri del Comando Provinciale di Lecce durante un servizio di controllo economico del territorio, nella tarda serata di ieri, hanno individuato e fermato un’autovettura che procedeva sulla statale 613 tra Brindisi e Lecce.

L’autovettura con a bordo solo il conducente, un 50enne di nazionalità albanese, è stata sottoposta ad un normale controllo di polizia, in quanto i militari insospettiti dalla velocità sostenuta alla quale viaggiava il mezzo, un’Alfa Romeo Giulietta, nonché da evidenti segni di irrequietezza del’uomo, inducevano gli stessi ad approfondire tale situazione sospetta.

Il controllo preliminare e l’atteggiamento elusivo del conducente facevano ritenere necessaria un’ispezione più accurata del mezzo presso gli uffici di piazzetta dei Peruzzi, anche attraverso l’ausilio delle unità cinofile del Gruppo di Lecce.

L’approfondita ispezione ha dato esito positivo e consentito di individuare quindici panetti di circa 1.100 grammi ciascuno, per un peso complessivo di circa 17 chilogrammi di cocaina.

Il corriere, con precedenti penali specifici in materia di stupefacenti, è stato tratto in arresto e condotto presso la casa di reclusione di Borgo Sannicola a Lecce, mentre il veicolo utilizzato per il trasporto illecito, unitamente al quantitativo dello stupefacente, sono stati sottoposti a sequestro.

La cocaina immessa sul mercato avrebbe consentito alle organizzazioni criminali destinatarie dello stupefacente di ottenere illeciti profitti per circa 2 milioni di euro.

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Cronaca

Bruciava letame in campagna, denunciato titolare azienda agricola

Odori nauseabondi e inquinamento, rinvenuti dai carabinieri 140 metri cubi di letame combusto

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A far scattare le indagini sono state le numerose segnalazioni da parte dei cittadini di Veglie.

Il titolare di un’azienda agricola è stato denunciato per illecita gestione di rifiuti speciali non pericolosi, depositati al suolo e smaltiti mediante combustione.

Gli odori nauseabondi che, negli ultimi giorni, hanno investito la cittadina vegliese hanno portato all’avvio delle indagini da parte dei militari della locale Stazione unitamente a quelli del Nucleo Carabinieri Forestali di Lecce che hanno ricondotto l’origine del fenomeno all’illecito trattamento di rifiuti da parte di un’azienda del territorio.

A seguito delle segnalazioni i carabinieri hanno effettuato diversi sopralluoghi e circoscritto l’area di origine fino ad individuare un’azienda agricola ricadente nel territorio di Salice Salentino.

L’ispezione ha consentito di accertare all’interno dell’area aziendale la presenza di numerosi cumuli di letame derivante da attività di allevamento zootecnico, sparsi su un’area di circa 450 metri quadri, per un volume di circa 140 metri cubi, per la maggior parte combusto.

Il titolare dell’azienda è stato quindi denunciato all’Autorità Giudiziaria per illecita gestione di rifiuti speciali non depositati al suolo e smaltiti mediante combustione.

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Cronaca

Lucugnano: «Sistemate quei semafori»

«Aspettiamo che qualcuno si faccia male per ripararli?». La segnalazione: all’ingresso della frazione, per chi proviene da Tricase, tre semafori che da fine settembre non funzionano

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Se ad un incrocio vi è un semaforo vuol dire che qualcuno, a monte, lo ha ritenuto importante per la sicurezza di tutti i passanti, in auto, moto, bici o a piedi che sia.

A Lucugnano, all’ingresso per chi proviene da Tricase, da oltre due mesi, tre semafori sono lampeggianti, non funzionano!

«La funzionalità dei semafori per la viabilità che regola il traffico sulla provinciale è inefficace», ci ha segnalato Elisa C., una nostra lettrice della frazione tricasina.

Che risale anche alla causa e alle origini del guasto: «Il loro funzionamento si è interrotto durante un temporale a fine settembre, sono lampeggianti da allora e, nonostante le sollecitazioni, nessuno è mai intervenuto».

«Aspettiamo che qualcuno si faccia male per ripararli?» si chiede Elisa, che evidenzia come questo non sia «un piccolo inconveniente ma un potenziale pericolo che richiede attenzione immediata per la sicurezza di tutti».

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