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Alessano

Operazione “Tom Tom”: 4 arresti

In trasferta ogni giorno da Bari al sud Salento per rubare negli appartamenti di Maglie, San Cassiano, Muro, Palmariggi, Surano, Alessano, Gagliano, ecc.

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I Carabinieri della Compagnia di Maglie hanno eseguito quattro ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Lecce, Dott.ssa Antonia Martalò, su richiesta del P.M. Dott.ssa Paola Guglielmi, a carico di 4 persone di cui 2 già in carcere a Lecce e 2 in detenzione domiciliare a Bari. Sono tutti responsabili di reati contro il patrimonio, in particolare di 8 furti o tentati furti in abitazione.  Tutte le ordinanze sono state eseguite nei confronti di persone di Bari. Gli arrestati sono Domenico Angerame, 27 anni; Roberto Borgia, 31; Ignazio Pontrelli, 35; Vito Michele Ventrella, 39. Sono ritenuti responsabili di:


avere, in concorso tra loro, commesso un furto in abitazione utilizzando mezzi fraudolenti e con violenza sulle cose a danno di P. V., a Maglie il 2 agosto 2013;


aver in concorso tra loro, compiuto atti idonei, diretti in modo non equivoco a commettere un furto in abitazione a danno di C. L., a San Cassiano il 12 agosto scorso;


aver in concorso tra loro, compiuto atti idonei, diretti in modo non equivoco a commettere un furto in abitazione, utilizzando mezzi fraudolenti e con violenza sulle cose in danno di C. F., a Muro Leccese il 30 agosto 2013;


aver in concorso tra loro, commesso un furto in abitazione, utilizzando mezzi fraudolenti e con violenza sulle cose in danno di R. B., a Gagliano del Capo l’11 settembre 2013;


aver in concorso tra loro, compiuto atti idonei, diretti in modo non equivoco a commettere un furto in abitazione in danno di un uomo a San Cassiano sempre l’11 settembre scorso;


aver in concorso tra loro, commesso un furto in abitazione, utilizzando mezzi fraudolenti e con violenza sulle cose in danno di Giuseppe Bisanti, nuovamente a Gagliano del Capo il 12 settembre scorso;


aver  in concorso tra loro, commesso un furto in abitazione, utilizzando mezzi fraudolenti e con violenza sulle cose in danno di M. E., a Surano il 12 settembre 2013;


infine aver, in concorso tra loro, commesso un furto in abitazione, utilizzando mezzi fraudolenti e con violenza sulle cose in danno di M. A., ad Alessano il 18 settembre scorso.

L’indagine ha preso il via il 18 settembre 2013, quando un Brigadiere della Compagnia Carabinieri di Maglie, a Palmariggi, all’interno del giardino della propria abitazione, ha fermato uno dei quattro uomini che erano appostati in attesa di mettere in atto un furto. Il Carabiniere ha immediatamente allertato altre pattuglie che hanno rintracciato e arrestato gli altri complici che si erano dati alla fuga. In quella circostanza sono stati tratti in arresto in flagranza di reato per tentato furto in abitazione Domenico Angerame, Roberto Borgua, Ignazio Pontrelli e Vito Michele Ventrella. Proprio quest’ultimo è stato prontamente bloccato dal Brigadiere dell’Arma, mentre gli altri tre si erano dati alla fuga nelle campagne circostanti per poi essere arrestati dopo un continuo e rocambolesco inseguimento. In occasione dell’arresto i quattro avevano in uso l’autovettura Hyundai Tucson di colore chiaro, tipo SUV, con vetri posteriori oscurati. Il 20 stettembre, due giorni dopo l’arresto dei quattro baresi, sul deposito agricolo dove, nel tentativo di sottrarsi all’arresto si era nascosto Angerame, sono stati rinvenuti un sacchetto in stoffa contenente monili in oro e, proseguendo nell’ispezione, ripercorrendo a ritroso tutta la via di fuga percorsa dai fuggiaschi, giunti nelle immediate vicinanze dell’abitazione del Carabiniere, anche una borsa contenente tre paia di guanti di colore nero, attrezzi idonei allo scasso (due grossi cacciaviti ed una tronchesina) e tre radio ricetrasmittenti funzionanti e sintonizzate tutte sullo stesso canale, verosimilmente utilizzate per le comunicazioni tra il “palo” e gli altri complici. Gli immediati accertamenti eseguiti hanno permesso di riscontrare che poche ore prima del loro arresto, tre persone di sesso maschile, aventi le medesime caratteristiche degli arrestati, che calzavano guanti neri, avevano perpetrato un furto in una abitazione di Alessano, dalla quale si erano poi allontanati a bordo di una Hyundai Tucson di colore chiaro, la stessa in uso ai quattro arrestati. Inoltre il proprietario dell’abitazione oggetto di furto ad Alessano, in sede di denuncia aveva dichiarato che dalla propria abitazione erano stati asportati diversi monili in oro, la cui descrizione corrispondeva con quelli rinvenuti, determinando di fatto anche la responsabilità del furto consumato a Alessano, in capo ai quattro giovani arrestati per il tentato furto nell’abitazione del militare.


I quattro utilizzavano sempre la stessa modalità: si avvicinavano all’obiettivo dopo aver fatto un sopralluogo, suonavano al citofono per accertare che non vi fosse nessuno all’interno, e, certi di poter agire indisturbati, mentre il palo sorvegliava l’esterno, gli altri tre entravano nell’abitazione razziando soldi e gioielli.


Il “modus operandi” attuato dai quattro giovani baresi risulta da subito molto simile a quello che ha caratterizzato molti dei furti consumati nel basso Salento nei mesi precedenti.


L’autovettura Hyundai Tucson utilizzata Vito Michele Ventrella, aveva in dotazione, funzionante, un apparecchio di navigazione satellitare marca “Tom-Tom”, per il quale veniva richiesta ed autorizzata una specifica consulenza tecnica, grazie alla quale è stato possibile accertare come alcuni dei punti GPS memorizzati nella memoria “preferiti” riguardassero località del basso Salento, tra cui molti dei paesi in cui sono stati consumati i furti in appartamento. Inoltre la consulenza ha rivelato la presenza di altri punti GPS ottenuti dai “FIX” (punti automaticamente memorizzati dall’apparato), molti dei quali determinavano i numerosi e quotidiani viaggi compiuti da quell’autovettura per raggiungere da Bari i comuni che insistono nella provincia di Lecce quali Alessano, Gagliano del Capo, Maglie, Muro Leccese, Nociglia, Salve, San Cassiano, Specchia e Surano.


L’analisi dei tabulati telefonici dei cellulari di Pontrelli, Borgia e Ventrella ha permesso di stabilire la certa presenza degli indagati sui luoghi e nei tempi in cui si sono verificati i furti o i tentivi di furto, così come l’esame tecnico sul navigatore satellitare ha accertato il passaggio o la presenza dell’autovettura in uso agli indagati sugli stessi luoghi.


Alcune delle vittime e testimoni dei furti in appartamento in sede di denuncia o di sommarie informazioni, avendo avuto modo di vedere gli autori, li avevano dettagliatamente descritti e, successivamente, li hanno riconosciuti nei fascicoli fotografici, contribuendo in maniera concreta alla costruzione di una cornice probatoria a carico dei quattro giovani arrestati.


Per i 4 baresi era diventato quasi un lavoro. Infatti quasi ogni giorno dal lunedì al venerdì i quattro, dopo essersi sentiti ogni mattina verso le 5, intraprendevano il lungo viaggio verso il Salento. Da metà giugno a metà settembre raggiungevano i vari comuni della provincia di Lecce partendo alle 6 del mattino ed arrivando in zona verso le 8, per poi rientrare tranquillamente all’ora di pranzo.


Sono stati contestati i soli fatti reato per i quali vi è stato almeno un riconoscimento fotografico, anche se, in relazione ai dati emersi dai tabulati e dal navigatore satellitare, i furti o tentati furti verosimilmente attribuibili ai 4 soggetti sono molto più numerosi.


Alessano

OLC e Istituto “Salvemini”, insieme per la sostenibilità

Collaborazione tra aziende e scuola di Alessano per trasformare una vetturetta diesel in un veicolo ecologicamente più sostenibile

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Nasce una nuova collaborazione tra i ragazzi dell’Istituto “Gaetano Salvemini” di Alessano e la OLC di Specchia.

Un progetto per trasformare una vetturetta diesel in un veicolo ecologicamente più sostenibile.

Una collaborazione tra aziende e scuola, per fare rete e mettere insieme esperienze e competenze, che genera confronto e discussione per nuove idee e stimoli che guardano al futuro con passione e grinta.

Le aziende partner coinvolte nel progetto oltre alla OLC SRL (con l’ingegnere Antonio Bramato) sono: Pedone veicoli group di Matteo Pedone; Pizza Ricambi di Lucugnano (Tricase); e l’azienda D’Alessandris.

All’iniziativa, sostenuta dalla dirigente scolastica Chiara Vantaggiato, parteciperanno gli insegnanti del dipartimento di meccanica e meccatronica del “Salvemini”, (Matteo Scarcella, Francesco De Giorgi, Carlo Carrozzi, Massimo Chiarello e Roberto Romano) che accompagneranno nel progetto i loro studenti della classe 4DMM del corso.

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Alessano

Petizione in piazza verso le 500 firme ad Alessano

Il paese si è mobilitato per richiedere di rivedere la collocazione degli arredi pubblici tra la chiesa madre e la torre dell’orologio

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di Lorenzo Zito

I nuovi arredi pubblici in una delle piazze più iconiche del Basso Salento destano perplessità. Un gruppo di cittadini lancia una petizione e la miccia, dopo la pubblicazione sulle pagine del nostro giornale, deflagra fragorosamente.

Siamo ad Alessano. Luogo del contendere è un pezzo d’identità non solo del paese in causa ma dell’intero Salento. Lo racconta la toponomastica: piazza Don Tonino Bello.

Per “salvaguardarne storia ed ospitalità”, Massimo Vasquez-Giuliano, Giuseppe Sergi e Maurizio Scalese indicono una raccolta firme. La chiamata alle penne mira a richiedere all’amministrazione la rimozione (o la rimodulazione) delle nuove panchine che hanno trovato dimora tra la torre dell’orologio e la chiesa madre, al fine di ottenerne una sistemazione più gradevole e meno impattante. Le immagini che fanno il giro del web (e che abbiamo pubblicato) peraltro raccontano già di alcune manovre finite male: auto contro gli arredi, frantumati.

Il tema scalda la piazza: l’intera città vuol saperne di più, si informa, ne parla, si esprime. Giunge notizia dell’approfondimento cartaceo su “Il Gallo”. All’arrivo in paese, due settimane fa, il nostro team addetto alla distribuzione del giornale è atteso sull’uscio: “Oggi ad Alessano i giornali vanno a ruba”.

Su quel numero, il sindaco Stendardo, chiamato in causa dalla nostra Redazione, afferma di aver ascoltato da subito le rimostranze; si dice stupito della raccolta firme (“vista la disponibilità al dialogo”); commenta con perplessità la prima sede individuata dai promotori (il vescovado) per mettere in atto l’iniziativa. Vi rimandiamo, qualora non abbiate avuto modo di sfogliarla, al nostro sito www.ilgallo.it per leggere l’intervista completa.

Nel frattempo, tra un fine settimana e l’altro, l’elenco delle adesioni si allunga. Ad oggi, i ben informati dicono che a giorni verranno annunciate 500 firme. Al netto di come si possa pensarla, sarebbe una memorabile espressione popolare. Per coglierne la portata, considerate che all’appuntamento politico più sentito, le amministrative, si recano alle urne in 2mila (compresa la frazione di Montesardo).

Giunti a questo punto, i promotori dell’iniziativa (Massimo Vasquez-Giuliano, Giuseppe Sergi e Maurizio Scalese) hanno ritenuto di tornare in contatto con la nostra Redazione per produrre, a freddo, alcune precisazioni su una serie di passaggi sin qui trattati. Le pubblichiamo qui di seguito: chi siamo noi per spegnere la miccia?

“Con noi non hanno parlato”

“Sentiamo il dovere di fare un po’ di chiarezza, non fosse altro perché, allo stato, riteniamo di avere precisi obblighi di trasparenza e correttezza nei confronti delle centinaia e centinaia di concittadini che hanno già sottoscritto la petizione ancora in atto. Andando per ordine, occorre innanzitutto precisare come in merito alla recente sistemazione di Piazza Don Tonino Bello, l’amministrazione comunale abbia effettivamente incontrato i commercianti e sentito le loro lamentele, non invece tutti
i promotori dell’iniziativa popolare, ai quali, purtroppo, non è stato esteso l’invito”. 

“L’ufficio anagrafe? Ma quando mai?”

“E’ doveroso inoltre evidenziare che il gruppo promotore della petizione non ha mai richiesto di utilizzare l’ufficio anagrafe per la raccolta delle firme, né mai, da parte dell’amministrazione, è stata suggerita “la collocazione in piazza, con l’autenticazione a cura di un consigliere comunale”. Al contrario, è stata offerta la collaborazione degli uffici comunali durante l’orario di lavoro e nella sede municipale, per quanto, dovendo noi garantire il diritto alla partecipazione democratica anche ai lavoratori e studenti, evidentemente liberi da impegni solo durante il fine settimana, abbiamo ribadito l’esigenza che la raccolta e la conseguente autenticazione delle firme avvenisse direttamente in piazza, il
sabato (mattina e pomeriggio), nonché la domenica (solo mattina), dal 9 febbraio 2025 al 23 marzo 2025”. 

“Il vescovado perché…”

“Anche per tale ragione, preso atto dell’indisponibilità dei preposti ad autenticare le firme fuori dall’orario di servizio, abbiamo ritenuto di estendere l’invito al signor sindaco nonché ai signori amministratori. Invito – si precisa -, ad autenticare le firme e non a condividerne i contenuti attraverso la sottoscrizione della petizione! Nella detta occasione, in relazione alle date indicate, abbiamo anche reiterato la richiesta di occupazione del suolo pubblico, ma tutto è risultato vano. Infatti, non avendo ricevuto riscontro alle dette ultime istanze, in data 10 febbraio scorso, previa disponibilità assicurata da un consigliere di minoranza, abbiamo formalmente comunicato al sindaco, nonché alle altre
parti interessate, che si sarebbe proceduto all’inizio delle operazioni di raccolta e autentica delle firme, le quali, inizialmente, data l’utilizzabilità di una sala situata proprio a ridosso della Piazza oggetto della petizione, ovvero nel vescovado, sono state ivi apposte, salvo, dal weekend successivo, continuare la raccolta sul suolo pubblico, all’uopo nuovamente richiesto e regolarmente concesso”. 

“Nessuno scopo terzo”

“Pertanto, non comprendiamo lo stupore del sindaco nel constatare che la raccolta firme proceda e prosegua, non avendo noi registrato, allo stato, alcun elemento di novità che possa indurci a interrompere l’ iniziativa, che ricordiamo – ove mai possa essere sfuggito, ancorché più volte tratteggiato a chiare lettere -, non ha altro scopo se non sollecitare una seria e profonda riflessione sui recenti interventi di arredo operati in Piazza Don Tonino. Ciò doverosamente precisato, resta forte il convincimento che alla fine la volontà dei cittadini di Alessano, espressa attraverso la petizione popolare in atto – strumento, come noto, di piena e pura democrazia -, possa esser presa in considerazione, dando luogo al richiesto pubblico confronto, certamente utile alla comunità tutta”.

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Alessano

Scontro nel Capo di Leuca: coinvolti in sette

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Violento incidente stradale in serata sulla provinciale tra Montesardo (Alessano) e Ruggiano (Salve).

Coinvolte una Renault Captur ed una Fiat Multipla. Lo scontro, avvenuto attorno alle 21, ha provocato il ferimento di 3 persone su ben 7 viaggianti a bordo dei mezzi incidentati.

Di queste, due sono state condotte in ospedale in codice giallo a Tricase dal personale sanitario del 118. Nessuno per fortuna è in gravi condizioni.

Per permettere le operazioni di soccorso, sono intervenuti anche i vigili del fuoco del Distaccamento di Tricase e i carabinieri della locale Compagnia.

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