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Dai Comuni

Patù, cittadinanza onoraria a Vinicio Capossela

L’Amministrazione del Comune di Patù ha convocato il Consiglio Comunale per oggi, alle ore 12.00, per l’attribuzione della cittadinanza onoraria a Vinicio Capossela, avendo consolidato negli anni di frequentazione del Capo di Leuca, un legame molto forte e profondo con il territorio

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L’Amministrazione del Comune di Patù, udita la proposta dell’ Ass. De Marco Antonio, ha convocato il Consiglio Comunale il 24 agosto, alle ore 12.00, per l’attribuzione della cittadinanza onoraria al Maestro Vinicio Capossela, avendo consolidato negli anni di frequentazione del Capo di Leuca, un legame molto forte e profondo con il territorio contribuendo a promuovere e divulgare le tradizioni e memorie del luogo attraverso il proprio talento nella musica e nella letteratura.


L’Assessore Antonio De Marco motiva tale onorificenza dichiarando che: Vinicio Capossela è sbarcato a San Gregorio Marina di Patù nel 1994 per un concerto di presentazione dell’ album “Camera a Sud” tenuto dall’artista presso la Birreria On the Road. L’amicizia immediata e spontanea tra di noi, contribuisce a cementare  un sodalizio tra Vinicio e la nostra terra che si consolida tra il mare della caletta di San Gregorio, le serate confidenziali all’ “On the Road 321”, le partite a calcetto presso i campetti della marina… qui Vinicio Capossela diventa ospite fisso affascinato dal luogo, dalle persone e dal tessuto sociale e culturale di questa terra, dando inizio a un legame duraturo che continua e lo porta a interessarsi concretamente alle tradizioni culturali del nostro territorio, promuovendolo in ogni circostanza pubblica. Per me è molto emozionante ricordare come molti dei brani musicali scritti da Vinicio hanno preso linfa e…mosto tra la caletta accarezzata dagli splendidi tramonti della marina San Gregorio , trovando l’ispirazione tra il mare, le pietre, gli ulivi del “Getsemani” di Toto e…le “malogne”. L’esempio più eclatante del connubio tra Vinicio e il territorio del Capo di Leuca è racchiuso nel brano “Il Ballo di San Vito”, fotografia fatta di musica e parole della notte della festa di San Rocco a Torre Paduli, notte di danze tra le ronde dei tamburelli. “Con una rosa” e “Signora Luna” scritte tra il giardino di Mamma Ada e “Montecaddini” a San Gregorio. “L’accolita dei rancorosi” e “La Marcia del camposanto” viene tenuta battesimo nella “Putea de mieru de lu Paccella” a Castrignano del Capo. Mentre l’armonia di “Morna” emerge dal suono della risacca nel vento di una buia notte passata nella caletta di San Gregorio inebriandosi di spuma …che viene dal mar”. Questi in sintesi i motivi  per cui l’Amministrazione Comunale intende conferire la cittadinanza onoraria a testimonianza della gratitudine che l’intera popolazione di Patù riserva ad un artista come Vinicio che contribuisce a valorizzare la cultura e l’arte.

Cronaca

Incendio a Parabita: sito archeologico in cenere

In fumo 45 ettari. I consiglieri di Persone & Progresso denunciano: «Con qualche migliaio di euro si sarebbe evitato questo scempio. Assumeremo ogni iniziatica utile perché siano accertate le responsabilità di chi per supponenza, ignoranza e arroganza ha ucciso un immenso patrimonio culturale della città».

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Nella giornata di ieri è andato in fumo l’intero sito del parco archeologico di Parabita.

Per lunghe ore, le fiamme hanno colpito e distrutto tutte le strutture del parco archeologico: ormai ridotto a sola cenere.

Oltre 45 ettari sono andati in fumo.

Solo grazie all’intervento dei vigili del fuoco e della Protezione Civile sono state messe in salvo le abitazioni della zona.

Dopo 24 ore, questa mattinata vi erano ancora alberi di ulivo che bruciavano.

Sulla vicenda sono intervenuti I consiglieri comunali Alfredo Cacciapaglia, Francesca Giannelli, Giuseppe Provenzano e Biagino Coi: «Un mese fa avevamo denunciato lo stato di abbandono del parco archeologico, sommerso dalle erbacce e dall’incuria totale».

I consiglieri del gruppo Persone & Progresso attaccano: «Ieri, mentre era in corso il Consiglio comunale, il sindaco Stefano Prete non solo ometteva d’informare il consiglio e quindi la città di quanto stava accadendo ai danni di uno dei siti archeologici più importanti al mondo, ma ha addirittura mentito, affermando che grazie alla sua opera di “prevenzione e di sfalcio diffuso non si ripetevano le situazioni avute nel 2023».

Per questo i consiglieri di opposizione chiedono che «si faccia luce e si verifichi se dietro quanto è accaduto possa esservi la condotta criminale di qualche mano sconsiderata. Non meno delinquenziale la condotta irresponsabile di chi, avvisato per tempo, proprio da noi, per lo stato di degrado e abbandono ha fatto sì che tale misfatto potesse compiersi. Il tutto mentre la vice sindaco dichiarava sempre nel corso del Consiglio Comunale di “essere caduta dal pero” dichiarando di non sapere nulla di quanto accadeva mentre le case degli abitanti nella zona del parco archeologico rischiavano di andare a fuoco».

Grazie all’intervento dei volontari dei Vigili del Fuoco non si è consumata la tragedia.

«Con qualche migliaio di euro», continuano dai banchi della minoranza, «si sarebbe evitato questo scempio. Assumeremo ogni iniziatica utile perché siano accertate le responsabilità di chi per supponenza, ignoranza e arroganza ha ucciso un immenso patrimonio culturale della città».

«A breve», annunciano infine, «presenteremo un’interpellanza affinché nel prossimo consiglio si discuta di quanto accaduto e valutare le responsabilità politiche e penali del fatto».

 

 

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Cronaca

Tricase Porto, Villa Sauli: c’è la Scia ma nulla è cambiato

Il sindaco Antonio De Donno: «In risposta alla segnalazione di inizio attività, che erano obbligati a presentare, altrimenti noi avremmo dovuto confiscare, abbiamo fatto notare come per l’ufficio tecnico tutta l’opera sia abusiva in quanto c’è stata una traslazione della sagoma. Siamo sempre in attesa del pronunciamento finale dei giudici»

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Altre novità per Villa Sauli a Tricase Porto?

La comparsa di un cartello nei pressi di quello che tutti conoscono come l’ecomostro, con la denuncia della presentazione di una Scia (Segnalazione certificata di inizio attività), ha fatto rizzare le antenne.

Di fatto, però, non ci sono novità di rilievo rispetto agli ultimi aggiornamenti.

Il sindaco Antonio De Donno

Il sindaco di Tricase Antonio De Donno tranquillizza tutti: «Gli eredi hanno presentato una scia di demolizione. In base alla sentenza del Consiglio di Stato. Lla Scia deve rifarsi all’ordinanza del 2019 del sindaco Carlo Chiuri che prevedeva l’abbattimento di una scaletta e pochi altri interventi».

«In risposta a questa Scia, che erano obbligati a presentare, altrimenti noi avremmo dovuto confiscare», spiega De Donno, « abbiamo fatto notare come per l’ufficio tecnico tutta l’opera sia abusiva in quanto c’è stata una traslazione della sagoma. Com’è noto, a fronte di questa risposta e alla notifica di abbattimento c’è stato un ulteriore ricorso».

Come già il primo cittadino aveva spiegato a suo tempo, quindi, «bisognerà attendere gli eventi per capire quali saranno i tempi effettivi per una decisione definitiva dei giudici dopo che una delle eredi si è costituita al Consiglio di Stato».

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Attualità

Collepasso, vincita col botto al 10eLotto

Si festeggia in Puglia in occasione del concorso del 10eLotto di martedì 16 luglio. La fortuna fa tappa a Collepasso, in provincia di Lecce, dove sono stati centrati…

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10eLotto, colpo da 50mila euro a Collepasso

Si festeggia in Puglia in occasione del concorso del 10eLotto di ieri martedì 16 luglio.

La fortuna fa tappa a Collepasso, in provincia di Lecce, dove sono stati centrati 50mila euro grazie ad un “9 Oro”.

L’ultimo concorso del 10eLotto ha distribuito premi per oltre 25,9 milioni di euro, per un totale di oltre 2,14 miliardi da inizio anno.

 

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