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Poggiardo: nuova vita per il Liceo Artistico “Nino Della Notte”

L’ex Istituto d’Arte, ora Liceo Artistico, “Nino Della Notte” di Poggiardo prosegue nell’iter di modernizzazione ampliando la propria offerta formativa e cercando

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L’ex Istituto d’Arte, ora Liceo Artistico, “Nino Della Notte” di Poggiardo prosegue nell’iter di modernizzazione ampliando la propria offerta formativa e cercando così di soddisfare le aspettative di un numero sempre maggiore di studenti. In questo senso vanno considerate la nuova denominazione assunta dall’inizio di quest’anno scolastico ed il successivo passaggio a Istituto d’Istruzione Secondaria Superiore, che sarà effettivo dall’a.s. 2011/12 e che aggiungerà al percorso liceale esistente l’Istruzione Professionale nei settori di Industria ed Artigianato grazie ai quali, al termine dei cinque anni, si potranno conseguire i titoli di tecnico di Abbigliamento e Moda, tecnico dell’Industria del Mobile e dell’Arredamento e tecnico dell’Industria Orafa. Inoltre saranno attivati dei corsi professionali triennali finalizzati al conseguimento delle qualifiche di operatore dell’abbigliamento, operatore delle lavorazioni artistiche ed operatore del legno, che consentiranno ai ragazzi un più rapido accesso al mondo lavorativo. Accanto alla nuova e sempre più ricca offerta formativa, il “Nino Della Notte” ha ottenuto dalla Giunta Regionale la tanto agognata autonomia grazie alla quale l’Istituto potrà autodeterminarsi e garantire una propria adeguata offerta scolastica. Un’autonomia che, come tiene a precisare il dirigente scolastico Cosimo Preite, è frutto innanzitutto di una volontà endogena del Consiglio d’Istituto che ha investito gli Uffici Scolastici Provinciale e Regionale, i quali, dopo aver esaminato nel merito l’istanza dell’organo scolastico, l’hanno accolta favorevolmente. “Per quanto a questo risultato siamo giunti per il tramite di un dialogo interistituzionale importante che ha visto anche la Provincia e la Regione fare la propria parte”, precisa il prof. Preite, “vorrei sgombrare il campo da millanterie che altro non servono che a condizionare la crescita culturale del territorio, non fornendo la realtà dei fatti ed anzi strumentalizzandola a proprio piacimento. L’istanza per esprimere la nuova offerta formativa e l’autonomia scolastica è partita dal sottoscritto e dal Consiglio d’Istituto ed è stata avallata successivamente dalla Provincia di Lecce senza il cui parere positivo mai la Regione avrebbe potuto deliberare a favore. Mi preme sottolineare come, attraverso il riconoscimento sia dell’indirizzo industriale che di quello artigianale, sia stato fatto di tutto per garantire la tradizione di questa scuola e per rispondere al meglio alle esigenze delle imprenditorie locali. Mi auguro, infine, che sia da parte delle istituzioni politiche che dalle realtà imprenditoriali territoriali vi sia un’attenzione quotidiana a questa scuola, che è destinata fisiologicamente a crescere e ad attrarre sempre più studenti motivati per le risorse umane e le enormi potenzialità professionali del corpo docente e del personale amministrativo che essa esprime”.


Carlo Quaranta

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Saggio di Natale a Nardò

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Domenica 22 dicembre si è svolto al palazzetto dello sport Andrea Pasca di Nardò, il primo saggio di Natale della scuola di ballo Anastasia Dance: Jingle dance.

Non solo ballo ma anche attrazioni natalizie per tutti i bambini: Anna ed elsa, elfi, zucchero filato per tutti, babbo natale con la buca lettere per le letterine, angolo scenografico. Tante coreografie che hanno visto esibirsi 50 ballerini della scuola Anastasia Dance dei maestri Francesca Paglialunga e Salvatore Vacca.

L’evento è stato patrocinato dal Comune di Nardò, grazie alla preziosa collaborazione del presidente del Consiglio comunale con delega allo sport Antonio Tondo e del presidente della Consulta dello sport Tony De Paola.

Le iscrizioni per il nuovo anno sono aperte e i maestri vi aspettano in via due Aie, 67 a Nardò.

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Annuo Nuovo, una “buona vecchia abitudine: il bagno a mare

Sono tanti i salentini che nonostante l’estate sia solo uno sbiadito ricordo, continuano a “calare” i propri corpi nelle fredde e chiare acque di mare: una usanza, forse; una ricetta per la longevità, sostiene qualcun altro

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Anche questo 2025 si è palesato con il volto e gli usi di altri inverni, un deja vù, insomma.

Sono tanti i salentini che nonostante l’estate sia solo uno sbiadito ricordo, continuano a “calare” i propri corpi nelle fredde e chiare acque di mare: una usanza, forse; una ricetta per la longevità, sostiene qualcun altro; un modo per curare la forma e l’anima; una sorta di rito propiziatorio, ci confidano, un po’ come fare il bagno nelle acque del Gange (per gli indù c’è la convinzione che effettuando il bagno nel fiume si possa ottenere il perdono dei peccati e un aiuto per raggiungere la salvezza).

Pertanto anche quest’anno a Capodanno passeggiando per le nostre coste, da OtrantoS. Cesarea a Castro, passando per Tricase e Leuca, era facile scorgere alcuni coraggiosi e volenterosi che iniziavano l’anno con il “solito” rito propiziatorio: il bagno a mare.

 

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Marittima: in Bottega l’ultimo appuntamento con le degustazioni

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Riceviamo e pubblichiamo

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