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News & Salento

Presentazione del libro di Errico a Maglie

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Venerdì 16 aprile, alle 19,30, presso la Libreria “Libri e Musica”, in via Indipendenza a Maglie, sarà presentato l’ultimo libro di Antonio Errico dal titolo “Le ragioni della passione – Approdi e avventure del sapere”. Interverranno Paola Cillo; Teo Pepe; Andrej Longo e lo stesso Antonio Errico.


Il libro


Il viaggio è bello quando è imprevedibile, quando non percorre luoghi già battuti, ma esplora regioni nuove e sconosciute. Tradotto in termini pedagogici: l’insegnamento deve incoraggiare la creatività. Errico mette giustamente in rapporto la creatività con l’atteggiamento di meraviglia, di stupore, di spontaneità dell’infanzia. Con l’abitudine del bambino di interrogare. Non è facile nell’insegnamento accettare e sollecitare la creatività. Perché questo implica mettere in discussione se stessi e il proprio sapere. Diceva un filosofo francese, Peguy: “Il bambino, crescendo, comincia a fare domande ai genitori. I genitori a un certo punto non sanno più cosa rispondere e mandano il bambino a scuola. Una volta a scuola il bambino impara che non deve fare più domande”. È vero, spesso la scuola è così. Preferisce le rotte già battute, il sapere consolidato, la ripetizione. Non dovrebbe esserlo. Dovrebbe suggerire e praticare la ricerca. Sollecitare le domande. E quindi accettare anche i propri limiti, i vuoti, le incertezze. Poiché, come conclude Errico, “insegnare e imparare vuol dire anche accettare di non avere risposte alle domande, e continuare a interrogarsi e a stupirsi, e ad andare per lunghe strade di domande che non hanno una risposta”. Ecco: si può proprio convenire con questa definizione e dire che l’insegnamento, oggi, l’educazione è un “andare per lunghe strade di domande che non hanno una risposta”. Ma, forse, a pensarci, questa definizione identifica non solo le condizioni dell’insegnamento, ma, più in generale, la condizione stessa della nostra vita: tutti noi, infatti, non facciamo altro che andare “per lunghe strade di domande che non hanno una risposta”. (Salvatore Tommasi)

L’autore


Nato in provincia di Lecce, dove vive e lavora come dirigente scolastico di un Liceo, Antonio Errico ha pubblicato volumi di narrativa e di saggistica tra cui “Favolerie”, “Angeli regolari”, “L’ultima caccia di Federico Re”, “Viaggio a Finibusterrae”, “Stralune”. Collabora a quotidiani e periodici, a riviste letterarie e scolastiche.


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Saggio di Natale a Nardò

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Domenica 22 dicembre si è svolto al palazzetto dello sport Andrea Pasca di Nardò, il primo saggio di Natale della scuola di ballo Anastasia Dance: Jingle dance.

Non solo ballo ma anche attrazioni natalizie per tutti i bambini: Anna ed elsa, elfi, zucchero filato per tutti, babbo natale con la buca lettere per le letterine, angolo scenografico. Tante coreografie che hanno visto esibirsi 50 ballerini della scuola Anastasia Dance dei maestri Francesca Paglialunga e Salvatore Vacca.

L’evento è stato patrocinato dal Comune di Nardò, grazie alla preziosa collaborazione del presidente del Consiglio comunale con delega allo sport Antonio Tondo e del presidente della Consulta dello sport Tony De Paola.

Le iscrizioni per il nuovo anno sono aperte e i maestri vi aspettano in via due Aie, 67 a Nardò.

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Annuo Nuovo, una “buona vecchia abitudine: il bagno a mare

Sono tanti i salentini che nonostante l’estate sia solo uno sbiadito ricordo, continuano a “calare” i propri corpi nelle fredde e chiare acque di mare: una usanza, forse; una ricetta per la longevità, sostiene qualcun altro

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Anche questo 2025 si è palesato con il volto e gli usi di altri inverni, un deja vù, insomma.

Sono tanti i salentini che nonostante l’estate sia solo uno sbiadito ricordo, continuano a “calare” i propri corpi nelle fredde e chiare acque di mare: una usanza, forse; una ricetta per la longevità, sostiene qualcun altro; un modo per curare la forma e l’anima; una sorta di rito propiziatorio, ci confidano, un po’ come fare il bagno nelle acque del Gange (per gli indù c’è la convinzione che effettuando il bagno nel fiume si possa ottenere il perdono dei peccati e un aiuto per raggiungere la salvezza).

Pertanto anche quest’anno a Capodanno passeggiando per le nostre coste, da OtrantoS. Cesarea a Castro, passando per Tricase e Leuca, era facile scorgere alcuni coraggiosi e volenterosi che iniziavano l’anno con il “solito” rito propiziatorio: il bagno a mare.

 

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Marittima: in Bottega l’ultimo appuntamento con le degustazioni

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Riceviamo e pubblichiamo

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