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Casarano

Presicce, rapina al Trony: altri due arresti

In manette Raffaella Grazia De Micheli, 38 anni, disoccupata e Aldo Adriano Memmi, 54enne dipendente della Trony, entrambi di Casarano

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I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile – Aliquota Operativa della Compagnia di Tricase, in collaborazione con i colleghi della Compagnia di Casarano ed i militari della Stazione Carabinieri di Presicce, hanno arrestato Raffaella Grazia De micheli, 38enne di Casarano, disoccupata e Aldo Adriano Memmi, 54enne sempre di Casarano, dipendente della Trony, incensurato. All’arresto dei due si è giunti al termine di una serie di accertamenti svolti nel corso delle prime indagini effettuate a seguito della tentata rapina ai danni di un dipendente del negozio Trony di Presicce ed il conseguente arresto dei due autori del reato. Mentre i due fermati si trovavano presso la Stazione Carabinieri di Presicce, infatti, i loro cellulari continuavano a ricevere telefonate da un numero telefonico memorizzato sotto il nome di Raffaella De Micheli. Ai militari è subito apparso curioso il fatto che, durante l’inseguimento a piedi dei rapinatori, attraversando la SS 274, il traffico era praticamente bloccato a causa di un incidente che aveva visto coinvolta un’autovettura condotta da una donna di Casarano generalizzata guarda caso per Raffaella Grazia De Micheli. Altra anomalia, che in un primo momento non aveva destato particolari perplessità, era rappresentata dal fatto che, subito dopo che i due rapinatori, nel corso della loro precipitosa fuga a piedi, avevano attraversato la SS274 inseguiti a breve distanza da Carabinieri, diversi automobilisti bloccati in fila immediatamente dietro la macchina della De Micheli, avevano indicato la direzione di fuga dei due giovani mentre la donna, che se li era visti passare letteralmente davanti, aveva riferito di non aver notato nessuno. La disattenzione della donna era stata ritenuta comprensibile poiché conseguenza di uno stato di agitazione dovuto all’incidente appena avvenuto. Immediatamente sono stati contattati i Carabinieri che avevano effettuato i rilievi del sinistro stradale ed è emerso che non si trattava di un mero caso di omonimia ma della stessa persona atteso che il numero di telefono dato ai militari intervenuti sull’incidente era proprio lo stesso che chiamava i due fermati con insistenza. D’intesa con il PM di Turno della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Lecce, dr. Giovanni Gagliotta, si decideva quindi di sentire la signora sui motivi della sua presenza a Presicce. Ai militari la donna riferiva di essere andata a Presicce per accompagnare al lavoro un suo amico, tale Aldo Memmi, che aveva iniziato a lavorare alle dieci e mezza. Anche questo nome era familiare ai Carabinieri poiché, nel corso dell’acquisizione delle testimonianze dei dipendenti di Trony presenti al momento della rapina, era stato ascoltato anche un impiegato di nome Aldo Adriano memmi. Si decideva quindi di approfondire gli accertamenti anche nei confronti dell’uomo. Ai militari l’uomo confermava di essere stato accompagnato al lavoro dalla sua amica qualche minuto prima delle nove, ora in cui iniziava il suo turno. Incrociando i due orari veniva chiesto alla donna di spiegare il “buco” di un’ora e mezza. In un primo momento questa confermava di essere giunta a Presicce alle dieci e mezza salvo poi correggersi dicendo di essere arrivata alla nove e di aver quindi girovagato senza meta per un’ora e mezza. Avendo intuito che memmi poteva essere, con sufficiente probabilità, il basista della rapina e che la De Micheli aveva avuto un ruolo attivo nella commissione del reato, i Carabinieri hanno proceduto ad un controllo delle telefonate in uscita ed in entrata fra i telefoni dei due verificando che proprio alle dieci e mezza, una manciata d’istanti prima della rapina, Memmi aveva chiamato la donna e la conversazione era durata alcuni secondi. Chiesti chiarimenti in merito al contenuto della telefonata, la De Micheli riferiva di essere stata informata dal suo amico che sarebbe ritornato a Casarano in treno e pertanto non era necessario che lei lo andasse a prendere al termine del lavoro. Analoga risposta dava anche Memmi. Davanti alla contestazione che gli orari dei treni da Presicce a Casarano sono poco compatibili con quelli lavorativi dell’uomo, lo stesso crollava ammettendo che la frase da lui detta alla donna altro non era che il segnale convenuto per farle sapere che il dipendente della Trony incaricato di depositare gli incassi era appena uscito dal negozio. Al fine di acquisire ulteriori elementi probatori, i militari sono andati a Casarano dove, ottenuto il supporto dei militari della locale Compagnia Carabinieri, si sono recati presso l’abitazione della donna per sottoporla a perquisizione. Appena entrati in casa la DeMicheli ha spontaneamente consegnato agli investigatori il cellulare del minore precedentemente arrestato ed i documenti dello scooter utilizzato per compiere la rapina. Al termine di una giornata di serrate investigazioni è emerso che i quattro si erano accordati per compiere la rapina di lunedì, certi che l’incasso dell’intero weekend sarebbe stato un bottino cospicuo. Giunto il giorno concordato De Micheli, Memmi, M. T. e L. D. S. si sono portati a Presicce, tre a bordo della macchina della donna ed uno alla guida dello scooter (al quale nel frattempo era stata smontata la targa ed i cui documenti erano stati temporaneamente affidati alla donna) da utilizzare per compiere la rapina. Lo scooter era stato reso difficilmente identificabile perché il piano prevedeva di nasconderlo in un casolare disabitato, situato a circa cinquecento metri da Trony e vicino alla SS274, per poi allontanarsi a bordo dell’autovettura della donna e tornare a prenderlo in altro momento. In tal modo sarebbe stato più facile eludere le ricerche delle Forze di polizia impegnate a cercare uno scooter con due persone a bordo e non una macchina con a bordo tre persone, una donna e due ragazzi. Lo scooter privo di targa e documenti, nella remota ipotesi fosse stato trovato dai Carabinieri, nascosto all’interno del casolare abbandonato, avrebbe reso difficile l’identificazione del proprietario del mezzo. Sfortunatamente per i quattro, però, molte cose non sono andate come previsto. Innanzi tutto l’immediato arrivo di Carabinieri e del personale della “De Iaco Security” hanno costretto la donna ad allontanarsi precipitosamente dalla zona e, forse proprio a causa del forte stato di agitazione provocatole dalla presenza di numerose divise, a subire l’incidente che l’ha bloccata sulla SS 274. Nel frattempo M. T. e L. D. S., abbandonato lo scooter, non hanno potuto far altro che cercare di allontanarsi a piedi essendo troppo rischioso tornare indietro a prendere il ciclomotore ormai cercato da tutte le Forze di Polizia allertate dalla Centrale Operativa della Compagnia Carabinieri di Tricase. La scarsa conoscenza dei luoghi ha giocato un ruolo importante portando gli autori della rapina di nuovo nei pressi della scena del delitto dove sono stati notati ed inseguiti dai Carabinieri e dalle Guardie giurate. L’attenzione posta dai Carabinieri alle “coincidenze” fra il nome della donna coinvolta nell’incidente stradale e quello della persona che chiamava ripetutamente M. T. e L. D. S., la “disattenzione” e le incongruenze nei racconti della stessa Raffaella Grazia De Micheli e Aldo Adriano Memmi, le loro numerose contraddizioni, il rinvenimento di cose pertinenti il reato e di proprietà di uno dei rapinatori a casa della donna, hanno fatto il resto, consentendo ai Carabinieri delle Compagnie di Tricase e Casarano di ricostruire in tutti i dettagli le fasi preparatorie ed attuative della rapina. Emergendo chiari indizi di colpevolezza circa il reato di tentata rapina in concorso a carico di Raffaella Grazie De Micheli e Aldo Adriano Memmi, i due, su disposizione del PM di turno della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Lecce, dr. Giovanni Gagliotta, sono stati dichiarati in arresto e, al termine delle formalità di rito, accompagnati presso la Casa Circondariale “Borgo San Nicola” di Lecce dove sono a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

Appuntamenti

Visite ginecologiche gratuite

Prevenzione ginecologica: l’ASL Lecce torna a sostenere la salute femminile con un progetto che prevede una giornata gratuita in cinque città della provincia e attività di sensibilizzazione sull’argomento

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Dopo l’entusiasmo e l’ampia partecipazione alle giornate di prevenzione di ottobre e di gennaio, torna nuovamente all’ASL Lecce il progetto “Dalla parte di noi donne”, con una terza data fissata per venerdì 14 marzo.

Promossa da Alfasigma, azienda farmaceutica italiana presente in Italia anche in ambito ginecologico con una linea di prodotti dedicati, l’iniziativa offre alle donne giornate di informazione e sensibilizzazione con visite ginecologiche gratuite.

Avviato lo scorso anno, l’iniziativa, a carattere nazionale e realizzata in collaborazione con enti locali, è volta a sensibilizzare la popolazione femminile sul tema della prevenzione ginecologica.

Dalla parte di noi donne” nasce dalla consapevolezza che la prevenzione è fondamentale per la salute femminile.

Accedendo alla piattaforma dallapartedinoidonne.it sarà possibile iscriversi e prenotare una visita ginecologica a partire da lunedì 3 marzo.

Le visite si terranno venerdì 14 marzo, dalle 14 alle 19, presso:

Poliambulatorio-Ginecologia presso la Cittadella della Salute di Lecce in Piazza Bottazzi;

Consultorio di Martano in via Fratelli Cervi;

Consultorio di Copertino in via Vittorio Emanuele 157;

Consultorio di Maglie in via Ferramosca 46;

Consultorio di Casarano in via Spagna 51.

Nel caso in cui i centri abbiano già raggiunto il limite massimo di iscrizioni, è possibile iscriversi a una lista di attesa, per essere ricontattati qualora si liberassero dei posti in un secondo momento.

Possono partecipare all’iniziativa le donne maggiorenni non in gravidanza, che non sono attualmente in cura da uno specialista per una patologia ginecologica cronica e non si sono sottoposte a una visita ginecologica negli ultimi 6 mesi.

L’iniziativa, di carattere nazionale e realizzata in collaborazione con enti locali, è patrocinata dall’Associazione Ginecologi Universitari Italiani (AGUI), dalla Fondazione Onda ETS e da Federfarma e si sta svolgendo su tutto il territorio nazionale.

Questa iniziativa è nata per essere al fianco delle donne, offrendo loro una preziosa opportunità per prendersi cura della propria salute. L’elevata partecipazione registrata nelle prime due giornate conferma quanto sia importante continuare a fornire loro un supporto”, dichiara la dottoressa Elisabetta De Matteis, responsabile della UOSVD Screening oncologici dell’ASL Lecce.

Continuiamo a potenziare, con eventi come questo, un’attività quotidiana e capillare di prevenzione e di attenzione alla salute della donna. Attraverso numerosi servizi, con professionisti qualificati, tra ospedali e territorio e con un programma organizzato di screening, puntiamo a raggiungere un numero sempre maggiore di donne”, conclude l’avvocato Stefano Rossi, direttore generale dell’ASL Lecce.

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Casarano

Donna derubata in chiesa a Casarano, due arresti

I due malviventi hanno preso di mira la borsa di un’anziana che, accortasi del furto, è uscita dalla chiesa per cercare aiuto

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I carabinieri della Stazione di Casarano hanno arrestato in flagranza di reato due individui per furto aggravato.

Il fatto è accaduto all’interno della Chiesa Madre, dove una donna di 38 anni e un uomo di 42 anni, entrambi residenti a Casarano e già noti alle forze dell’ordine, avrebbero approfittato della distrazione dei fedeli per mettere in atto il reato.

I due malviventi hanno preso di mira la borsa di un’anziana donna, che, accortasi del furto, è uscita dalla chiesa per cercare aiuto.

La donna ha immediatamente segnalato l’accaduto, fornendo una descrizione dettagliata dei sospetti a una pattuglia dei carabinieri in transito nella zona.

Grazie alla prontezza dell’intervento, i due sospettati sono stati rapidamente intercettati e la refurtiva restituita alla legittima proprietaria.

Il Pubblico Ministero di turno della Procura della Repubblica di Lecce ha disposto per i due arrestati la misura degli arresti domiciliari.

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Casarano

La domenica del big match, Casarano trattiene il fiato

“Capozza” verso il sold out per la sfida di vertice contro la Nocerina. Antonio Filograna Sergio: «Il Casarano deve rappresentare l’orgoglio non solo della Città, ma patrimonio di tutto il territorio»

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Tirerà già aria di categoria superiore sugli spalti del Capozza, domenica prossima alle ore 15.

A tre giorni dall’incontro di vertice che il Casarano disputerà contro la Nocerina, seconda a due punti, la vendita dei tagliandi vola verso il sold out.

Restano disponibili al momento poche decine di posti in tribuna est (gradinata) e nella tribuna laterale sud.

Come nella partita d’andata in Campania, anche in questa sarà vietato l’accesso ai tifosi ospiti.

Pertanto, sono in atto trattative a livello societario e istituzionale, affinché eventuali altri spettatori possano accedere anche in curva sud, che altrimenti resterebbe vuota.

Largo afflusso di simpatizzanti da parte dei Comuni viciniori e molti casaranesi provenienti dal Nord e persino dall’estero stanno a testimoniare la trepidante attesa per la sfida, con l’auspicio che sia foriera del tanto agognato salto nel calcio che conta.

Anche se mancano nove giornate al termine del campionato, potrebbe la vittoria contro i “molossi” costituire una buona ipoteca verso il 5 maggio.

Caloroso l’appello del presidente Antonio Filograna Sergio, laddove dichiara che il Casarano deve rappresentare l’orgoglio non solo della Città, ma patrimonio di tutti.

Giuseppe Lagna

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