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Statale 275 a “4 Corsie”: il Tar dà ragione agli sfavorevoli
(15 aprile) – Il Tar Lecce ha accolto il ricorso della Regione Puglia, del Comune di Alessano e degli ambientalisti che si opponevano alla realizzazione del raddoppio nelle modalità progettuali previste dalla delibera Cipe e sostenendo invece la realizzazione di una “Strada Parco” a due corsie, nel tratto finale che da San Dana, frazione di Gagliano del Capo, conduce a Leuca, evitando quindi il viadotto e la mega rotatoria previsti dal progetto preliminare. Il Tribunale Regionale ha avocato a sé la competenza in quanto la Statale percorre il territorio provinciale ed ha invitato Cipe e Anas a rivedere la progettazione e ad inserire il contraddittorio. La Provincia di Lecce però ha già annunciato il ricorso al Consiglio di Stato.
Ospitiamo gli interventi di favorevole e contrari alle “4 Corsie” della Maglie-Leuca
Il consigliere regionale del PdL, Mario Vadrucci, dichiara: “Ancora una volta voglio ribadire con forza che l’allargamento della statale 275 è un’opera che deve essere assolutamente realizzata. Questo progetto non è più procrastinabile poiché ne vanno di mezzo prima di tutto la sicurezza stradale di che viaggia ogni giorno su quel tratto e poi lo sviluppo socio-economico di tutto un territorio, il Capo di Leuca, da sempre penalizzato da una posizione geografica molto svantaggiata. Il tempo delle polemiche deve finire per lasciar posto al tempo delle realizzazioni. La realizzazione di questo progetto, dopo tanti sforzi profusi dal centro-destra salentino insieme con il Ministro Raffaele Fitto, devono ora essere ripagati, con l’ammodernamento della Maglie-Leuca, un tratto di strada davvero cruciale per i nostri futuri destini”.
Il PdL di Castrignano del Capo: “E’ singolare che proprio le sezioni del Partito Democratico dei Comuni del Capo di Leuca (Castrignano, Patù, Corsano, Gagliano, ecc..) abbiano accuratamente evitato di intervenire in merito alla rovente polemica “elettorale” sulla statale 275. Il loro silenzio è diventato assordante quando i candidati alle regionali del Centrosinistra ed i loro leaders, tutti rigorosamente estranei al Capo di Leuca, con la compiacenza di organi di stampa asserviti al “pensiero dominante”, hanno imbracciato le armi della propaganda e della menzogna al solo scopo di seminare il panico tra la gente in merito a presunti scempi ambientali costruiti ad arte con il photoshop. Forse i circoli territoriali del PD sono più in sintonia con gli umori reali della popolazione e fanno meno demagogia ambientalista? Forse. Alcuni interrogativi, tuttavia, si pongono: che fine hanno fatto tutti quei bravi parlamentari, amministratori ed ex dirigenti locali dei DS e della Margherita che fino a 5-10 anni fa raccoglievano le firme nei comuni del Basso Salento per il raddoppio della statale 275? Sono stati folgorati dalla monocultura ambientalista? O la nomenclatura griko-salottiera del PD, decide anche per i “gregari poveri” del Capo di Leuca ? Perché il segretario regionale del PD Sergio Blasi, ex Sindaco di Melpignano, si scaglia tanto contro le 4 corsie fino a Leuca, mentre a ridosso del suo decantato comune, in un territorio agreste e meno antropizzato del Capo di Leuca, di corsie ne arrivano 12 (Maglie-Galatina; Maglie-Lecce; Tangenziale di Maglie) che presto diventeranno 16 grazie all’allargamento “indisturbato” della Maglie – Otranto? Da quale pulpito predica il sindaco di Alessano Nicolardi quando, in contrasto con la stragrande maggioranza dei suoi concittadini – che respirano PM10 a pieni polmoni- fa ricorso contro il progetto finanziato dal CIPE e, a suo tempo, approvato da tutti i consigli comunali interessati? Nel suo territorio, nell’indifferenza di tutti gli ambientalisti di maniera, proliferano senza regole impianti fotovoltaici per l’interesse di pochi. Solo per il raddoppio della 275 non c’è spazio in quel di Alessano? Perché dopo 10 anni di fatiche e proteste, dopo aver ottenuto la copertura finanziaria, qualcuno ha deciso arbitrariamente che questo strada sventra le cripte, devasta eco-sistemi e termina con una “rotatoria sopraelevata di 19 svincoli che ingoierà la collina di Leuca”? A chi serve seminare il panico raccontando bugie? Qualcuno, forse, ha interesse a far saltare tutto il progetto e con esso il finanziamento CIPE, per svincolare e dirottare altrove gli oltre 150 milioni di euro stanziati a suo tempo dalla Regione Puglia?”.
Il Comitato Pro 275 Castrignano del Capo, il Sistema Locale Operatori Turistici Capo di Leuca, la Pro Loco Leuca ed il Comitato “4 Corsie per lo sviluppo e la vita” comunicano che “oltre 700 cittadini del Capo di Leuca hanno già aderito alla petizione promossa dal Comitato Pro 275 contro lo sciacallaggio politico-mediatico degli ultimi mesi del progetto di raddoppio della Statale Maglie-Leuca. L’iniziativa del presidente della provincia Antonio Gabellone era doverosa, perché risponde alle reali istanze di modernizzazione di un territorio che oggi, grazie all’atteggiamento spregiudicato di politici irresponsabili, rischia di vedersi scippare un finanziamento di 300 milioni di euro atteso da decenni. La maggioranza silenziosa del Basso Salento ha già compreso che gli scempi apocalittici paventati durante la campagna elettorale (e basati sulle menzogne e sui prodigi del Photoshop) sono solo un pretesto per dividere l’opinione pubblica in presunti cementificatori da un lato ed illuminati ambientalisti dall’altro. Nel mezzo sguazzano i poteri forti che da tempo, tramano per svincolare i 150 milioni di euro di fondi regionali desinati alla “275”, per dirottarli altrove. Sabato 20 marzo, le associazioni del territorio ed i comitati spontanei favorevoli alle “4 corsie”, alla presenza dei sindaci interessati, hanno avviato una petizione popolare -indirizzata al Presidente della Provincia di Lecce Antonio Gabellone- per ribadire la volontà del Capo di Leuca di dotarsi di un’infrastruttura ritenuta necessaria sotto molteplici aspetti connessi alla sicurezza stradale, alla salubrità dell’aria nei centri urbani ed al rilancio economico del nostro estremo lembo. L’iniziativa è stata fortemente richiesta da tanti cittadini “di buon senso”, per contrastare l’arroganza di chi ha voluto “tribunalizzare” la questione e, più in generale, contro l’uso strumentale che si è fatto della S.S. 275, durante la campagna elettorale, da parte di personaggi politici in gran parte “estranei” al nostro territorio. Cosa c’entrano i Sindaci di Melpignano ed Alessano (paese soffocato dal traffico e avvelenato dal PM10) con la rotatoria di Leuca (che è una semplice rettifica di un enorme svincolo esistente)? O con il viadotto di San Dana (frazione di Gagliano)? I 13 Sindaci su 15 favorevoli al tracciato non contano niente? Significativa è stata la presa di posizione del sindaco di Castrignano del Capo, Antonio Ferraro, il quale, nei giorni scorsi, non solo ha ribadito la necessità che l’opera venga realizzata interamente, senza ulteriori tentennamenti, ma ha addirittura auspicato che il cantiere delle “4 corsie” venga inaugurato proprio a Santa Maria di Leuca. Chi conosce meglio il territorio di Leuca, il sindaco di Leuca o quello di Melpignano (il cui territorio è solcato da 3 strade a “4 corsie” più la Maglie-Otranto in arrivo)? La raccolta delle firme si sta svolgendo “porta a porta”, oltre che presso la sede della Pro Loco di Leuca e nei principali esercizi commerciali della zona. Per fortuna – e qualcuno dovrà farsene una ragione – i cittadini, i consiglieri comunali ed i sindaci del territorio sono ancora più rappresentativi di attori e registi militanti, prestati alla propaganda elettorale”.
Il Comitato “4 Corsie per lo sviluppo e la vita”; la Pro Loco Leuca; la Fidas leccese; il Comitato pro 275-Castrignano del Capo; l’Associazione polisportiva corsanese; il gruppo calcistico Capo di Leuca-Castrignano del Capo; l’Associazione “familiari vittime della strada”; il sistema locale operatori turistici del Capo di Leuca; il Leuca -periodico di informazione locale di Castrignano del Capo; la Voce di Corsano; l’Aassociazione degli emigranti di Corsano affermano che “il raddoppio è necessario fino a Leuca. Gli ultimi 6 chilometri delle “4 corsie” sono necessari per risolvere in maniera definitiva il problema dell’attraversamento urbano di Gagliano del Capo, ma non solo. Lungo i 6 chilometri della strada Corsano-Gagliano-Leuca, su cui gli ambientalisti vorrebbero -all’altezza di Macurano- riversare tutto il traffico proveniente dalla “4 corsie”, si affacciano direttamente: un ospedale con pronto soccorso; il distretto socio-sanitario del Capo di Leuca; un cimitero; l’istituto di Riabilitazione dei Padri Trinitari; Il convento dei Padri Trinitari; centinaia di piccole e medie attività commerciali; impianti sportivi; due zone artigianali (Corsano e Gagliano); 4 stazioni di carburanti; la stazione terminale degli autobus STP; centinaia di abitazioni; due ristoranti; una sala ricevimenti; un camping village; incroci semaforizzati; centinaia di accessi poderali… Le attività pubbliche e private summenzionate vengono fruite da un bacino di utenza di oltre 45 mila abitanti (Gagliano, Alessano, Corsano, Castrignano, Patù, Morciano, Salve, Presicce, Acquarica). Di cosa stiamo parlando? Non si può insistere con questa storia della strada – parco, quando la vita nei centri urbani è un inferno. Ben vengano tutti gli accorgimenti necessari a mitigare l’impatto ambientale ma il raddoppio in variante ai centri abitati va fatto per intero! La popolazione del Capo di Leuca auspica che il presidente Gabellone non esiti a difendere fino in fondo la bontà di un intervento atteso da decenni, anche ricorrendo dinanzi al Consiglio di Stato. Non va difeso solo il finanziamento “tout court” ma il merito dell’intero progetto, compreso e soprattutto gli ultimi chilometri. Basta tentennamenti! Basta con la gran cassa dei politici irresponsabili che fanno solo disinformazione e propaganda a buon mercato”.
Il Comitato 275 esprime “soddisfazione per la sentenza del Tar che ha riconosciuto l’inutilità dell’ultimo tratto di 7 km da San Dana a Leuca con le megaopere previste, con particolare riferimento al viadotto e alla super-rotatoria finale. Auspichiamo che a questo punto però si attivi un processo virtuoso per cui si possa ripensare l’intera opera ed in particolare il tratto da Montesano ad Alessano, il cui tracciato a 4 corsie non si dovrebbe più realizzare perché va ad intaccare irrimediabilmente siti di pregevole valore storico-paesaggistico (per esempio il villaggio rupestre di Macurano, la Madonna del Gonfalone, il parco dei Paduli). La stessa sentenza del Tar infatti invita a riverificare l’impatto ambientale dell’opera e a tener conto delle prescrizioni della Regione, integrando le esigenze di sicurezza stradale, di viabilità e di crescita turistica del basso Salento senza stravolgere la tipicità e le peculiarità del paesaggio salentino. Ci auguriamo, inoltre, che questa sentenza spinga le parti favorevoli all’attuale progetto su posizioni di ragionevolezza e di responsabilità nei confronti del territorio, e che finalmente si crei un clima costruttivo che porti la Regione Puglia ad impegnarsi nel ripensare coraggiosamente l’intera opera in nome della “rivoluzione della bellezza” di cui si fa promotrice”.
Salvatore Capone, segretario provinciale PD Lecce: “Il Tar di Lecce ristabilisce il primato del buonsenso sull’ottusità. Il Tribunale conferma che il CIPE si è “dimenticato” delle indicazioni della Regione Puglia e della Provincia di Lecce del 2007 sull’ammodernamento della ss275. C’è chi sventola tanto la bandiera del federalismo e dell’autonomia dei territori, per poi dimenticarsene all’atto pratico, preferendo ottuse logiche di casacca politica. Nel 2007 l’Assessore Barbanente e l’allora Presidente della Provincia di Lecce Giovanni Pellegrino, espressioni del territorio, avevano individuato le soluzioni che conciliavano le esigenze di allargamento, ammodernamento e maggiore sicurezza di quell’arteria fondamentale per il Capo di Leuca e per l’intero Salento rappresentata dalla Maglie-Leuca, con la tutela di quel patrimonio unico e irripetibile rappresentato dallo splendido paesaggio che si apre davanti agli occhi di turisti e salentini, giungendo nell’estremo lembo d’Italia, dove lo sguardo può vagare tra gli ulivi prima di tuffarsi liberamente nel Mediterraneo. Sguardo che invece si voleva ingabbiare tra i piloni di cemento. Soli sette chilometri di strada che innalzavano paurosamente, ed inutilmente, i costi, deturpando irrimediabilmente il promontorio di Finibusterrae. Ora abbiamo tutti il dovere di attivare la concertazione istituzionale ed andare a Roma a spiegare al CIPE come quei sette chilometri rappresentino una ricchezza irrinunciabile ed intangibile per il nostro Salento. Le soluzioni esistono già dal 2007, occorre solo liberare il campo da alcuni “egocentrismi” e l’annosa vicenda della ss275 si potrà chiudere in tempi brevi”.
Il Comitato “275” deplora la recente presa di posizione della Provincia di Lecce, guidata dal presidente Gabellone, che dimostra una volta di più il gioco ambiguo, irresponsabile e asservito a meri interessi economici che una certa parte politica continua a perpetrare a danno del territorio del Capo di Leuca. Da un lato, si dice di voler dare un “contentino” agli ambientalisti, dunque non si ha realmente a cuore la tutela del territorio, ma si cerca di zittire chi mette i bastoni tra le ruote. Dall’altro, si difende un progetto nella sua totalità, minacciando un contro-ricorso al ricorso degli stessi “ambientalisti”, rimandando a passaggi successivi un’”eventuale” mitigazione dell’opera. E tutto questo “per non perdere i finanziamenti di 288 milioni di euro” che, anche se poi serviranno ad innescare una bomba ecologica nel Salento, poco importa. I milioni di turisti che non aspettano altro che attraversare il Capo di Leuca su 4 corsie potranno poi così ammirare un paesaggio irrimediabilmente compromesso e un sud sempre più degradato e autolesionista. Gravissimo è anche lo sbandieramento di una presunta adesione degli amministratori dei Comuni del Capo di Leuca a questo documento. Dei 13 Sindaci firmatari solo quello di Castrignano del Capo (che per Leuca pare voler prospettare un futuro da Las Vegas o peggio da Disneyland) appartiene al territorio attraversato dal nuovo tracciato a 4 corsie da Montesano a Leuca. Non hanno firmato, oltre al comune di Melpignano, i Comuni di Tricase, Alessano, Tiggiano, Gagliano del Capo, quelli cioè che subiranno il maggior danno ambientale dal progetto difeso da Gabellone. Sono sempre di più invece i cittadini, le associazioni, gli enti e le personalità della cultura e dello spettacolo di livello nazionale che sostengono la battaglia del comitato contro il progetto di una strada a 4 corsie nell’intero tratto che va da Montesano a Leuca, e dunque non solo contro il viadotto e la megarotatoria degli ultimi 7 km. Ricordiamo per esempio, l’appello dell’attore Riccardo Scamarcio e il documento autorevole del Consiglio della Facoltà di Beni Culturali dell’Università del Salento. Il Comitato “275” continuerà a chiedere a gran voce che il miglioramento della viabilità e della sicurezza stradale nel Salento si faccia secondo un’altra filosofia di intervento, quella che ha ispirato il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale che Gabellone continua ad ignorare, cioè rispettando la vocazione turistica del “sistema Salento come parco”, la cui risorsa più preziosa è proprio il paesaggio. Mercoledì 21 aprile, alle 11, il Comitato “275” terrà una conferenza stampa a Lecce, presso le Officine Cantelmo, in cui si illustrerà la mostruosità del progetto approvato e l’assoluta necessità di informare i cittadini sulla reale sproporzione dell’opera concepita 20 anni fa e non più consona ai reali bisogni del territorio.
Approfondimenti
Masci: Lu Titoru, anche quest’anno, si soffoca con una polpetta
Anche Gallipoli, Casarano, Racale e Ugento si preparano a far festa…
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GALLIPOLI
È una delle feste più attese dell’anno in tutto il Salento: il Carnevale di Gallipoli, uno degli eventi più suggestivi, capace di unire tradizione, divertimento e cultura popolare.
I giorni stabiliti per le sfilate di quest’anno sono domenica 23 febbraio e domenica 2 marzo, quando lungo Corso Roma sfileranno i caratteristici carri allegorici in cartapesta, tra i quali alcuni rappresentano scene tipiche della cultura e della storia della città, e gruppi mascherati, attirando visitatori da tutta la Puglia.
Il gran finale si terrà martedì 4 marzo nel centro storico, con la rappresentazione della celebre maschera di Lu Titoru, simbolo del carnevale gallipolino.
La leggenda narra che Teodoro fosse un giovane militare gallipolino, che, al ritorno dalla leva, chiese alla madre un piatto di polpette, il suo cibo preferito, prima di entrare nel digiuno quaresimale.
Ma nella fretta di mangiarle, Teodoro si soffocò con una polpetta.
Nel corteo mascherato, viene rappresentato il giovane morto, la madre e un gruppo di “comari”, chiamate chiangimorti, che piangono.
La madre di Teodoro, la Caremma, è la figura che rappresenta la Quaresima e accompagna il giovane in questa macabra ma anche folkloristica tradizione.
La maschera di Lu Titoru ha un viso bicolore, giallo e rosso, proprio come la bandiera della città di Gallipoli, che è il simbolo della festa.
RACALE
Tutto pronto per il Carnevale Racalino 2025.
Sabato 1° marzo maschere, gruppi e carri sfileranno con le loro allegria e simpatia.
Partenza sfilata alle 15 da viale dello Stadio e arrivo stimato per le 16,30 in piazza Beltrano Giardini del Sole.
Qui si accenderà la festa: dalle 17 esibizione dei carri allegorici, gruppi mascherati e maschere singole. Intrattenimento con Andrea Scorrano Dj.
Verranno consegnati i premi: al carro più originale; alla maschera effetto wow; al carro più stravagante; il premio speciale Fidas Racale.
Le iscrizioni sono aperte fino a lunedì 24 febbraio, presso il comune di Racale: tutte le mattine, presso l’ufficio InfoPoint; possibile iscriversi anche il martedì e il venerdì pomeriggio, dalle 17 alle 19, presso la sede FIDAS in via Vespucci n. 3.
Per informazioni, contattare il numero 0833 902324.
CASARANO
Il Carnevale Casaranese quest’anno si consumerà il 1° marzo.
In fase di organizzazione la Pro Loco ha tenuto conto della eventuale difficoltà ad attraversare la città e raggiungere molte piazze del centro, causa cantieri aperti e lavori in corso.
Così ha optato per un maxi-raduno in piazza Indipendenza che culminerà con il live show Kawabonga.
Quindi, sabato 1° marzo tutti in piazza: giovani e meno giovani, di Casarano e dei paesi vicini, si ritroveranno dalle 17 per una grande festa in maschera.
Dalle 19,30 il clou della festa con lo spettacolo esplosivo e travolgente di Kawabonga (ingresso gratuito) con musica e sorprese.
UGENTO
Sono due gli appuntamenti da segnare in rosso sul calendario per il Carnevale Ugentino.
Il primo domenica 2 marzo, presso l’Associazione culturale “Mare Blu” in viale don Tonino Bello, si svolgerà il “Ballo in maschera” (quinta edizione). A partire dalle 15,30 balli di gruppo, baby dance, tiro alla fune, corsa con i sacchi e tante altre attività per il divertimento di bambini, ragazzi e famiglie.
È prevista anche la premiazione della maschera più bella. La sfilata, organizzata dalla ProLoco Ugento e Marine, è in programma lunedì 3 marzo: “Il Carnevale arriva ad Ugento!” alle ore 16.
Il corteo chiassoso e colorato attraverserà Ugento partendo da Largo Pretura (via F.lli Mille), fino ad arrivare in piazza San Vincenzo dove fare festa tra musica e divertimento.
Una giuria decreterà il gruppo e la maschera più belli.
Alessano
Alessano: “A breve arriverà il nostro decimo figlio”
I genitori hanno scoperto del nuovo arrivo subito dopo la nascita della loro ultima figlia, Vittoria…
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Mamma Chiara e papà Matteo, di Alessano, sono al settimo cielo per l’arrivo, a maggio, del loro decimo figlio. Risale a meno di un anno fa la nascita della loro Vittoria, ultima di nove figli, quando la famiglia Amico-Calsolaro si era ripromessa che non sarebbe stata l’ultima.
Oggi in trepidante attesa è tutta la famiglia: fratelli, sorelle, mamma, papà, nonne e nonni.
Il piccolo, che arriverà a Maggio, sarà accolto dal calore di sorelle e fratelli: Mattia, Azzurra, Francesco, Riccardo, Enea, Ludovica, Diego, Luigi Maria e Vittoria.
I genitori hanno scoperto del nuovo arrivo l’anno scorso, subito dopo la nascita della loro ultima figlia, Vittoria.
Il nome non è ancora stato deciso ma, come per le altre nascite, verrà scelto l’ultimo mese di gravidanza, ascoltando tutta la famiglia, in modo da rendere tutti complici e partecipi.
Allo stesso modo decideranno, insieme, come riorganizzare casa affinché ognuno abbia i propri spazi, immaginando che ci sarà molto lavoro da fare, con un lavoro di squadra che non è mai mancato in questa famiglia.
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Un ciclo di incontri per riflettere sui cambiamenti nelle abitudini di lettura di giovani e adulti. Ugento si prepara ad accogliere il Digital Readers Camp – Dialoghi sulla lettura possibile, un’iniziativa del Nodo Galattica che si svolgerà a Palazzo Rovito tra febbraio e marzo 2025. Il progetto mira a creare un confronto intergenerazionale sul rapporto tra giovani lettori e mondo digitale, coinvolgendo esperti del settore, docenti, bibliotecari, educatori e famiglie.
L’obiettivo del Digital Readers Camp è sondare l’impatto dei social media e delle tecnologie digitali sulle abitudini di lettura di ragazzi e adolescenti. Il programma prevede cinque incontri, per un totale di dieci ore, nei quali si discuterà di come il digitale stia trasformando l’editoria e l’accesso ai libri.
Il programma degli incontri
Il primo appuntamento è fissato per il 7 febbraio, con un dialogo intitolato “Ci piace leggere?” in cui Matteo Sabato, esperto di editoria e promozione della lettura, parlerà con giovani tra gli 11 e i 14 anni sull’importanza della lettura e sulle loro preferenze letterarie.
Il 14 febbraio, Sabato dialogherà con Alessandro Venneri della libreria Dante Alighieri di Casarano per approfondire il tema dell’editoria per ragazzi, esplorando le scelte e le tendenze del mercato.
Il 21 febbraio, si tornerà sul tema “Ci piace leggere?”, questa volta coinvolgendo adolescenti tra i 15 e i 20 anni per confrontarsi sul loro rapporto con la lettura e su come le nuove tecnologie influenzino le loro abitudini.
Il 7 marzo, il dibattito si sposterà sul ruolo della scuola con l’incontro Educare alla lettura a scuola. Nodi e risorse, dove si discuterà di strategie per avvicinare gli studenti ai libri.
L’ultimo appuntamento, il 14 marzo, sarà dedicato al tema “Leggere”: una questione di comunità educante, un confronto tra genitori, bibliotecari ed educatori per riflettere su come famiglie e istituzioni possano collaborare per incentivare la lettura tra i più giovani.
Un’opportunità per la comunità
L’iniziativa del Nodo Galattica Ugento ha come obiettivo il coinvolgimento attivo della cittadinanza, creando un dialogo costruttivo tra generazioni e professionisti del settore. Tutti gli incontri si svolgeranno dalle 16:30 alle 18:30 presso Palazzo Rovito.
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