News & Salento
Riesplode la Cassa Integrazione
IV rapporto uil-servizio politiche del lavoro: Aumentano a maggio le ore di cassa integrazione, +125% su aprile. Oltre 2 milioni le ore autorizzate nei primi 5 mesi dell’anno alle aziende salentine
Nuovo balzo in avanti della cassa integrazione nel mese di maggio. L’aumento del 125,3 per cento rispetto al mese di aprile indica un fabbisogno crescente di questo strumento da parte delle imprese della provincia di Lecce. A rilevarlo è il IV Rapporto mensile sulla cig elaborato dalla Uil– Servizio Politiche del Lavoro su dati Inps.
Sono 424.743 le ore complessivamente autorizzate alle aziende salentine nel mese di maggio, contro le 188.563 del mese precedente. Crescono, in particolare, la cig ordinaria (+74,6%, da 172.139 a 300.520 ore) e la cig straordinaria (+887,2%, da 12.584 a 124.223), mentre cala drasticamente la cig in deroga (-100%, da 3.840 a 0 ore).
Nei primi cinque mesi del 2015, sono state autorizzate complessivamente 2.008.255 ore. “Il dato che emerge dalle richieste di ore di cassa integrazione”, commenta il segretario generale della Uil di Lecce Salvatore Giannetto, “indica che il fabbisogno delle imprese di questo strumento cresce tra aprile e maggio di quest’anno ( + 125%) al netto della continua diminuzione della cassa in deroga dovuta dall’ormai strutturale “fermo” amministrativo degli stanziamenti del Governo. Continua a crescere, in maniera allarmante, la cassa straordinaria e nuove imprese sembrano affacciarsi al panorama della crisi come evidenzia l’aumento delle ore richieste di cassa integrazione ordinaria. La crisi e la sofferenza delle aziende a livello provinciale è evidente e l’aumento del ricorso alla cassa integrazione è il termometro di questo disagio. Questo strumento continua anche a essere l’unico baluardo per la tenuta di precari equilibri sociali. Da questo punto di vista, il fermo amministrativo della cassa in deroga è davvero preoccupante. Lo stato di crisi continua e la ripresa resta di là da venire. Se invece di deregolamentare il lavoro che c’è, il Governo si preoccupasse di creare nuovo lavoro, facendo investimenti e accrescendo il potere d’acquisto di lavoratori e pensionati, si farebbe davvero cambiare verso all’economia”.
“Un allarme”, continua Giannetto, “viene anche dalla crescita delle domande di disoccupazione (aspi) di aprile che, a livello nazionale, aumentano in un mese di quasi 10mila unità con il possibile travaso verso l’inoccupazione di lavoratori di imprese che non possono più utilizzare la cassa in deroga. Evidentemente, il precario aumento del Pil non si riflette positivamente ancora sul sistema produttivo anche per la ormai cronica mancanza di politiche per la crescita. Lo sblocco e l’implementazione delle risorse della deroga per il 2015”, conclude, “resta la principale richiesta che facciamo al Governo”.
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Saggio di Natale a Nardò
Domenica 22 dicembre si è svolto al palazzetto dello sport Andrea Pasca di Nardò, il primo saggio di Natale della scuola di ballo Anastasia Dance: Jingle dance.
Non solo ballo ma anche attrazioni natalizie per tutti i bambini: Anna ed elsa, elfi, zucchero filato per tutti, babbo natale con la buca lettere per le letterine, angolo scenografico. Tante coreografie che hanno visto esibirsi 50 ballerini della scuola Anastasia Dance dei maestri Francesca Paglialunga e Salvatore Vacca.
L’evento è stato patrocinato dal Comune di Nardò, grazie alla preziosa collaborazione del presidente del Consiglio comunale con delega allo sport Antonio Tondo e del presidente della Consulta dello sport Tony De Paola.
Le iscrizioni per il nuovo anno sono aperte e i maestri vi aspettano in via due Aie, 67 a Nardò.
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Annuo Nuovo, una “buona vecchia abitudine: il bagno a mare
Sono tanti i salentini che nonostante l’estate sia solo uno sbiadito ricordo, continuano a “calare” i propri corpi nelle fredde e chiare acque di mare: una usanza, forse; una ricetta per la longevità, sostiene qualcun altro
Anche questo 2025 si è palesato con il volto e gli usi di altri inverni, un deja vù, insomma.
Sono tanti i salentini che nonostante l’estate sia solo uno sbiadito ricordo, continuano a “calare” i propri corpi nelle fredde e chiare acque di mare: una usanza, forse; una ricetta per la longevità, sostiene qualcun altro; un modo per curare la forma e l’anima; una sorta di rito propiziatorio, ci confidano, un po’ come fare il bagno nelle acque del Gange (per gli indù c’è la convinzione che effettuando il bagno nel fiume si possa ottenere il perdono dei peccati e un aiuto per raggiungere la salvezza).
Pertanto anche quest’anno a Capodanno passeggiando per le nostre coste, da Otranto– S. Cesarea a Castro, passando per Tricase e Leuca, era facile scorgere alcuni coraggiosi e volenterosi che iniziavano l’anno con il “solito” rito propiziatorio: il bagno a mare.
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