News & Salento
Rifiuti Tossici: “Inchiesta auspicabile”
Il Maggiore Nicola Candido (NOE). “Si spiegherebbero tante
situazioni preoccupanti dal punto di vista medico-sanitario”
Anche il Salento avvelenato da rifiuti tossici? Traffici illeciti di rifiuti operati dalla camorra, e in particolare dal clan dei Casalesi, che avrebbero utilizzato anche il Salento per interrare e smaltire rifiuti tossici e radioattivi provenienti dal nord Italia e dal resto d’Europa.
Questo è il drammatico quanto sconcertante quadro che emerge dai verbali relativi all’audizione che il pentito Carmine Schiavone, affiliato al potentissimo clan dei Casalesi, concesse nel 1997 alla Commissione parlamentare d’inchiesta sul ciclo dei rifiuti. Il documento, coperto dal segreto di Stato, è stato reso noto soltanto nei giorni scorsi per un segnale di trasparenza e attenzione da parte dell’Ufficio di Presidenza della Camera nei confronti delle popolazioni della Campania colpite dal dramma dei rifiuti tossici. Leggendo le dichiarazioni di Schiavone, si evince che l’intreccio di traffici di rifiuti tossici e radioattivi, provenienti dalle fabbriche del nord Italia ma anche dall’Europa, aveva il suo centro in Campania e si ramificava poi in tutto il Paese, dove le scorie avrebbero trovato posto anche nel Salento, zona in cui la camorra ha messo piede con l’aiuto della malavita locale. Al momento attuale, però, le parole del collaboratore di giustizia non trovano ancora conferme. Il procuratore aggiunto di Lecce, Antonio De Donno, chiarisce: “Abbiamo appreso la notizia dai giornali. Dobbiamo capire bene di cosa stiamo parlando, e approfondiremo la questione. Dobbiamo capire cosa intende Schiavone quando parla del Salento. Un’inchiesta? È ancora presto per stabilirlo”. Le dichiarazioni di Schiavone sono, infatti, molto generiche e bisogna soprattutto cercare di capire quali sono le zone dove sarebbero stati interrati i rifiuti e quali i terreni avvelenati. È pur vero che non è la prima volta che si parla di rifiuti tossici nel Salento. Qualche anno fa un pentito della Sacra corona unita aveva già rivelato agli inquirenti la posizione (nell’agro di Supersano, Ndr) di un sito dove erano stati interrati rifiuti tossici. La zona, che da quanto si è appreso da fonti vicine alla Procura, non è stata sottoposta a sequestro, si trova nelle campagne nel Sud Ovest del Salento, ed è un’area così vasta da rendere impossibile la verifica della tipologia di rifiuti interrati che, a quanto è dato di sapere, sarebbero ancora lì. Soltanto gli accertamenti potrebbero dire se si tratta degli stessi terreni di cui ha parlato Schiavone davanti alla commissione parlamentare. Per il Maggiore Nicola Candido, comandante del Nucleo Operativo Ecologico (Noe) dei Carabinieri, le dichiarazioni di Schiavone potrebbero essere plausibili anche se mancano di indicazioni precise: “Si tratta sicuramente di dichiarazioni che destano preoccupazioni”, dichiara l’ufficiale, “ma da qui a dire che la Puglia possa diventare come la Campania ne passa. Schiavone ha fatto dichiarazioni piuttosto generiche sul Salento. Certo è che in quel contesto è possibile, se non addirittura probabile, che sia accaduto qualcosa del genere. Obiettivamente, però, non si può avviare un’inchiesta sulla base di poche frasi. Schiavone, tra l’altro, non dà una connotazione precisa dei posti. È vero, però, che nel corso del tempo i collegamenti tra camorra e sacra corona unita ci sono stati. Ma è poco per aprire un’inchiesta: servono ulteriori elementi di riscontro. Anche perché sostanzialmente si tratta di scavare e, senza indicazioni precise sull’area interessata, non si possono certo fare controlli ad ampio spettro perché il territorio è troppo vasto. Nel concreto, nel corso delle operazioni svolte dal Noe negli ultimi anni, non sono emersi elementi che possono far pensare ad un traffico di rifiuti tossici verso la Puglia. Certo”, conclude Candido, “è auspicabile comunque un’indagine: sarebbe il caso di verificare e recuperare i rifiuti. Si spiegherebbero tante situazioni preoccupanti dal punto di vista medico-sanitario che affliggono questo territorio”. Ed è proprio per questo che l’oncologo Giuseppe Serravezza, presidente della Lega contro i tumori di Lecce, ha lanciato da tempo l’allarme sull’aumento progressivo dei tumori nel Salento, sollecitando indagini sui terreni: “Come Lega contro i tumori di Lecce”, ha detto Serravezza, “ci aspettiamo che anche su questo problema partano indagini serie e che venga fatta luce, in particolare, su quello che per noi rappresenta una situazione di grande preoccupazione, ossia il grave sospetto di una enorme quantità di rifiuti speciali sotterrati nei terreni, che aggraverebbe senza dubbio il rischio di ammalarsi di cancro per tutti i cittadini”.
News & Salento
Disturbi dello spettro autistico: a Specchia un centro diurno per adulti
Specchia accoglie l’apertura del nuovo Centro Diurno per adulti con disturbi dello spettro autistico, sito nel cuore del paese, in Piazza della Libertà, 5.
Questa importante iniziativa è resa possibile grazie all’impegno di Sollevante, realtà da sempre attenta alle esigenze del territorio e delle famiglie che necessitano di supporti specialistici.
Si tratta di un servizio unico per l’intera Provincia di Lecce, e per questo risulta essere di straordinaria rilevanza per tutte le famiglie del Salento che ogni giorno affrontano le sfide legate all’autismo in età adulta.
Il centro offrirà attività mirate, supporto terapeutico, e un ambiente sicuro in cui le persone con disturbo dello spettro autistico possano sviluppare abilità sociali e cognitive, migliorando il proprio benessere e la qualità della vita.
News & Salento
Social Basket a Nardò
Parte il progetto “Social Basket 2024: in campo”! Un’iniziativa inclusiva e gratuita per ragazzi e ragazze tra i 10 e i 18 anni, promossa da ASC Comitato Provinciale Lecce in collaborazione con Social Aut – Associazione di Promozione Sociale e Centro Devils Basket Nardò per favorire l’inclusione sociale tra ragazzi/e con Disturbo dello Spettro Autistico e coetanei a sviluppo tipico.
Ogni venerdì dalle ore 16:00 alle ore 17:00 presso la palestra dell’Istituto Comprensivo Polo 1, Nardò (LE).
Per informazioni e iscrizioni:
Email: social.aut.aps@gmail.com
WhatsApp: +39 389 650 7868
Attualità
Intesa Sanpaolo, sito di nuovo down e clienti imbufaliti
Problemi d’accesso per app e home banking. Intesa Sanpaolo è down: clienti bloccati fuori dall’home banking e impossibilitati a gestire conti e pagamenti online…
Un bug che sta affliggendo il sistema informatico di Intesa Sanpaolo, non permettendo ai clienti di eseguire on line nessuna operazione: questa potrebbe essere la causa, ma nessuna dichiarazione è arrivata da parte della banca finora.
I social network si stanno riempiendo di post e commenti di clienti frustrati per il disservizio, impossibilitati di eseguire regolari pagamenti o altri tipi di operazioni on line.
Questo evento è simile a quanto già accaduto il 31 ottobre, allora un altro malfunzionamento aveva compromesso l’accesso all’home banking per ore, generando altrettanto malcontento tra i clienti.
Per via di un problema tecnico non funziona l’accesso all’applicazione e al servizio Web di Intesa Sanpaolo: questo impedisce la gestione dei conti e delle carte, impedisce anche l’autorizzazione dei pagamenti online tramite le notifiche push in-app (che servono a confermare le transazioni).
Questo è il messaggio che legge chi si appresta ad andare, virtualmente, on line: «Ci scusiamo ma, per un problema tecnico, non puoi proseguire».
Le difficoltà degli utenti sono iniziate intorno alle 9 di questa mattina, con un’ondata di report che evidenziano problemi nell’accesso, nell’autenticazione e nell’utilizzo generale delle funzionalità dell’app.
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