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News & Salento

Riordino ospedaliero: i Sindaci replicano alle dichiarazioni di Vendola

Nel corso della seduta del 14 aprile del Consiglio Regionale ANCI Puglia c’è stata una dura presa di posizione dei sindaci pugliesi in ordine alle dichiarazioni apparse

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Nel corso della seduta del 14 aprile del Consiglio Regionale ANCI Puglia c’è stata una dura presa di posizione dei sindaci pugliesi in ordine alle dichiarazioni apparse oggi sula stampa del presidente Vendola in merito al presunte condivisioni delle scelte varate dalla Regione Puglia in materia di Piano di riordino ospedaliero.


Tutti i sindaci hanno categoricamente smentito ogni tipo di coinvolgimento ovvero di confronto diretto con il governatore regionale. Ancora una volta i primi cittadini svestendosi dalla loro appartenenza politica hanno stigmatizzato il comportamento della Regione Puglia che ha proceduto alla chiusura degli ospedali senza varare un reale piano di proposte alternative. Oggi di fatto vengono chiusi interi nosocomi, ovvero ridimensionati altri, senza garantire la contestuale attivazione dei servizi territoriali che avrebbero assicurato il presidio e l’assistenza sanitaria a tutti quei territori che di fatto ne rimangono privi.


L’ANCI ribadisce che la Regione e le direzioni aziendali hanno pervicacemente impedito la partecipazione, obbligatoria per legge, dei Comuni e dell’ANCI, nei processi di programmazione sanitaria. Anche la conferenza  permanente regionale non è costituita perché la Regione Puglia non ha provveduto alle designazioni di sua competenza. I Comuni e l’ANCI non sono contro la riqualificazione e il riequilibrio dei conti del servizio sanitario pugliese; sono contro la evidente incongruenza e inefficacia delle azioni programmate dalla Regione. L’ANCI ribadisce che occorre apportare correzioni sostanziali al Piano di riordino, in primo luogo allineando le politiche regionali al nuovo piano sanitario nazionale recentemente approvato da tutte le Regioni; in secondo luogo, costruendo una rete degli ospedali che garantisca il più alto livello di specializzazione e una rete di servizi territoriali che garantisca l’integrazione socio-sanitaria per il soddisfacimento dei LEA,uniformemente sul territorio regionale. L’associazione dei Comuni pugliesi auspica infine, che tutti i programmi di riqualificazione dei servizi siano sostenuti da congrue risorse di investimento per l’ammodernamento delle strutture e delle tecnologie.

Dal Consiglio regionale dell’ANCI pugliese è emersa la necessità di costituire un proprio gruppo di lavoro che possa confrontarsi unitamente alle rappresentanze delle conferenze dei sindaci delle ASL,per poter meglio elaborare una proposta organica che veda nel quadro completo del riordino sanitario pugliese, salvaguardare i livelli assistenziali e i servizi essenziali alla persona  sul territorio.


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Saggio di Natale a Nardò

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Domenica 22 dicembre si è svolto al palazzetto dello sport Andrea Pasca di Nardò, il primo saggio di Natale della scuola di ballo Anastasia Dance: Jingle dance.

Non solo ballo ma anche attrazioni natalizie per tutti i bambini: Anna ed elsa, elfi, zucchero filato per tutti, babbo natale con la buca lettere per le letterine, angolo scenografico. Tante coreografie che hanno visto esibirsi 50 ballerini della scuola Anastasia Dance dei maestri Francesca Paglialunga e Salvatore Vacca.

L’evento è stato patrocinato dal Comune di Nardò, grazie alla preziosa collaborazione del presidente del Consiglio comunale con delega allo sport Antonio Tondo e del presidente della Consulta dello sport Tony De Paola.

Le iscrizioni per il nuovo anno sono aperte e i maestri vi aspettano in via due Aie, 67 a Nardò.

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Annuo Nuovo, una “buona vecchia abitudine: il bagno a mare

Sono tanti i salentini che nonostante l’estate sia solo uno sbiadito ricordo, continuano a “calare” i propri corpi nelle fredde e chiare acque di mare: una usanza, forse; una ricetta per la longevità, sostiene qualcun altro

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Anche questo 2025 si è palesato con il volto e gli usi di altri inverni, un deja vù, insomma.

Sono tanti i salentini che nonostante l’estate sia solo uno sbiadito ricordo, continuano a “calare” i propri corpi nelle fredde e chiare acque di mare: una usanza, forse; una ricetta per la longevità, sostiene qualcun altro; un modo per curare la forma e l’anima; una sorta di rito propiziatorio, ci confidano, un po’ come fare il bagno nelle acque del Gange (per gli indù c’è la convinzione che effettuando il bagno nel fiume si possa ottenere il perdono dei peccati e un aiuto per raggiungere la salvezza).

Pertanto anche quest’anno a Capodanno passeggiando per le nostre coste, da OtrantoS. Cesarea a Castro, passando per Tricase e Leuca, era facile scorgere alcuni coraggiosi e volenterosi che iniziavano l’anno con il “solito” rito propiziatorio: il bagno a mare.

 

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Marittima: in Bottega l’ultimo appuntamento con le degustazioni

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Riceviamo e pubblichiamo

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