La notizia dopo la nota inviata dal dirigente del servizio Risorse Finanziarie, Pantaleo Isceri, al presidente Antonio Gabellone. Nel testo il dott. Inceri parla di “una insussistenza di residui attivi da trasferimenti erariali pari a circa 7 milioni di euro, una voragine nella situazione finanziaria della Provincia di Lecce. Il disavanzo del 2010 sale vertiginosamente da 5 milioni e 785mila euro a 12 milioni e 785mila euro, “pari al 12 per cento di tutte le entrate correnti. Uno squilibrio impossibile da colmare nella già compromessa situazione finanziaria della Provincia”. Secondo il dott. Inceri, “non sarebbe possibile trarre risorse utili, nel breve periodo, neanche dai beni immobili alienabili, già inseriti nella lista della Provincia. Già la previsione di vendita di patrimonio presente nella bozza di Bilancio 2011-2013 non è di facile realizzabilità, così come occorrerà profondere il massimo impegno per il conseguimento di tutte le altre entrate previste. Stante la rigidità delle spese correnti, sui cui comunque gli sforzi stanno consentendo di risparmiare circa 500mila, si può concludere che nell’attuale Bilancio di previsione 2011 non esiste massa critica, né sul fronte delle entrate, né su quello spesa, utile al riallineamento dei costi. Pertanto è indispensabile apportare un riequilibrio strutturale sul progetto di Bilancio che la Giunta ha approvato e che è attualmente all’analisi della Commissione consiliare”.

Gabellone ha già convocato “a decorrere dal 15 giugno, in via permanente e fissa, una task-force tra i Servizi Finanziari, la Presidenza, l’Assessorato al Bilancio e la Segreteria Generale, che si occuperà di affrontare nell’immediato la problematica, cercando delle ulteriori soluzioni di risanamento rispetto a quelle già portate avanti in questi anni e che evitino il dissesto finanziario prospettato nell’allegata comunicazione del Dirigente”.