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News & Salento

Salento Finibus terrae o Caput Mundi?

La neo-costituita associazione culturale “Salento Caput Mundi”, nata da un’idea di Manuel Pitton e Barbara Miele, si propone di demolire la convinzione che le terre salentine sono in fondo a tutto: non si tratta infatti dei luoghi dove finisce la terra, ma dei luoghi in cui la terra, e quindi anche la cultura, comincia.

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Nel vasto panorama culturale italiano, fatto di piccole realtà volte a proteggere i particolarismi locali, sta prendendo velocemente forma una nuova realtà dinamica e carica di entusiasmo, in quel lembo di terra spesso definita come l’ultimo baluardo dei confini meridionali: il Salento. Terra in cui è approdata la civiltà greca per fondare le proprie colonie nell’ Italia meridionale e luogo in cui, secondo una leggenda popolare, è sbarcato San Pietro nel corso del suo viaggio verso l’Antica Roma pagana, il Salento è sempre stato definito – dai locali e non – “De finibus terrae”, il posto in cui finisce la terra e comincia il mare. La neo-costituita associazione culturale “Salento Caput Mundi”, nata da un’idea di Manuel Pitton e Barbara Miele, si propone di demolire la convinzione che le terre salentine sono in fondo a tutto: non si tratta infatti dei luoghi dove finisce la terra, ma dei luoghi in cui la terra, e quindi anche la cultura, comincia.

Per questo l’Associazione di promozione sociale e culturale “Salento Caput Mundi” si pone l’obiettivo di promuovere e valorizzare il territorio, la cultura, le memorie e le tradizioni salentine a livello nazionale e internazionale, attraverso attività ed iniziative che spaziano dall’arte all’editoria, alla musica, al teatro, alla cinematografia, alla fotografia e in generale con tutto ciò che abbia a che fare con la libera espressione e gli scambi culturali in tutte le loro manifestazioni. Il primo progetto è già stato messo in cantiere dal Consiglio Direttivo ed è denominato “Salento Cosa, Dove, Quando”, un libro che vuole essere una guida per un turismo di qualità, sostenibile. Che mette in evidenza le particolarità e le eccellenze del territorio, nel rispetto dei luoghi, della popolazione e delle tradizioni della cultura salentina e nello specifico di Lecce e provincia. Chiunque condividesse l’ideologia e gli obiettivi dell’Associazione “Salento Caput Mundi” può sostenerla attraverso piccole donazioni oppure associandosi alla stessa usufruendo dei servizi che offre agli artisti nei loro rispettivi ambiti. Per info, visitare il sito internet www.salentocaputmundi.org o inviare una mail a salentocaputmundi@virgilio.it

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Saggio di Natale a Nardò

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Domenica 22 dicembre si è svolto al palazzetto dello sport Andrea Pasca di Nardò, il primo saggio di Natale della scuola di ballo Anastasia Dance: Jingle dance.

Non solo ballo ma anche attrazioni natalizie per tutti i bambini: Anna ed elsa, elfi, zucchero filato per tutti, babbo natale con la buca lettere per le letterine, angolo scenografico. Tante coreografie che hanno visto esibirsi 50 ballerini della scuola Anastasia Dance dei maestri Francesca Paglialunga e Salvatore Vacca.

L’evento è stato patrocinato dal Comune di Nardò, grazie alla preziosa collaborazione del presidente del Consiglio comunale con delega allo sport Antonio Tondo e del presidente della Consulta dello sport Tony De Paola.

Le iscrizioni per il nuovo anno sono aperte e i maestri vi aspettano in via due Aie, 67 a Nardò.

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Annuo Nuovo, una “buona vecchia abitudine: il bagno a mare

Sono tanti i salentini che nonostante l’estate sia solo uno sbiadito ricordo, continuano a “calare” i propri corpi nelle fredde e chiare acque di mare: una usanza, forse; una ricetta per la longevità, sostiene qualcun altro

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Anche questo 2025 si è palesato con il volto e gli usi di altri inverni, un deja vù, insomma.

Sono tanti i salentini che nonostante l’estate sia solo uno sbiadito ricordo, continuano a “calare” i propri corpi nelle fredde e chiare acque di mare: una usanza, forse; una ricetta per la longevità, sostiene qualcun altro; un modo per curare la forma e l’anima; una sorta di rito propiziatorio, ci confidano, un po’ come fare il bagno nelle acque del Gange (per gli indù c’è la convinzione che effettuando il bagno nel fiume si possa ottenere il perdono dei peccati e un aiuto per raggiungere la salvezza).

Pertanto anche quest’anno a Capodanno passeggiando per le nostre coste, da OtrantoS. Cesarea a Castro, passando per Tricase e Leuca, era facile scorgere alcuni coraggiosi e volenterosi che iniziavano l’anno con il “solito” rito propiziatorio: il bagno a mare.

 

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Marittima: in Bottega l’ultimo appuntamento con le degustazioni

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Riceviamo e pubblichiamo

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