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San Donato: “I treni della Sud Est come quelli dei deportati”

E’ veramente insopportabile la situazione che si ritrovano a vivere gli studenti pendolari di San Donato e Galugnano che la mattina presto si recano in stazione

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E’ veramente insopportabile la situazione che si ritrovano a vivere gli studenti pendolari di San Donato e Galugnano  che la mattina presto si recano in stazione per prendere il treno per Lecce. E’ successo che nei giorni scorsi dei ragazzi non sono potuti salire sul treno perché a bordo non c’era posto nemmeno per  uno zaino. Studenti ammassati uno sull’altro in treni fatiscenti , dove si soffre il caldo e la sicurezza praticamente non esiste. A denunciare questa situazione di assoluta precarietà è il sindaco di San Donato, Ezio Conte, che punta l’indice contro la Direzione delle Ferrovie Sud Est di Bari esortando i responsabili del servizio di trasporto a garantire una mobilità adeguata alle esigenze dei tanti pendolari che ogni mattina dal Capo di Leuca si recano a Lecce per motivi di studio e di lavoro. “Informato della grave situazione dai miei concittadini, mi sono recato personalmente presso il casello ferroviario del paese per  verificare il disagio dei passeggeri”, dice il primo cittadino, “e ho assistito a delle scene veramente avvilenti. I ragazzi vogliono andare a scuola e per salire sul treno si devono spintonare per trovare lo spazio minimo per restare, naturalmente in piedi, ed arrivare a Lecce. Mi sono ritornate alla mente immagini di treni stracolmi di deportati che facevano l’ultimo viaggio. Nel 2010 non è possibile che il sistema di trasporti di questo nostro territorio sia così inadeguato e privo dei più basilari sistemi di efficienza e sicurezza. Il tempo, per i treni della Sud Est, non sembra passare mai, i tempi di percorrenza sono sempre gli stessi da quarant’anni, treni lenti, vetusti che non si adeguano agli sviluppi tecnologici. Eppure la Regione Puglia ha proprio recentemente acquistato nuovi treni che però sono stati  destinati ad altre tratte trascurando come sempre il territorio della provincia di Lecce che è tra i più popolosi della regione”. Ezio Conte si rivolge al Gruppo SUD EST ed anche all’Assessorato Regionale ai Trasporti per  un intervento immediato volto a  potenziare il servizio di trasporto e rendendo la vita dei pendolari meno faticosa e stressante.

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Saggio di Natale a Nardò

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Domenica 22 dicembre si è svolto al palazzetto dello sport Andrea Pasca di Nardò, il primo saggio di Natale della scuola di ballo Anastasia Dance: Jingle dance.

Non solo ballo ma anche attrazioni natalizie per tutti i bambini: Anna ed elsa, elfi, zucchero filato per tutti, babbo natale con la buca lettere per le letterine, angolo scenografico. Tante coreografie che hanno visto esibirsi 50 ballerini della scuola Anastasia Dance dei maestri Francesca Paglialunga e Salvatore Vacca.

L’evento è stato patrocinato dal Comune di Nardò, grazie alla preziosa collaborazione del presidente del Consiglio comunale con delega allo sport Antonio Tondo e del presidente della Consulta dello sport Tony De Paola.

Le iscrizioni per il nuovo anno sono aperte e i maestri vi aspettano in via due Aie, 67 a Nardò.

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Annuo Nuovo, una “buona vecchia abitudine: il bagno a mare

Sono tanti i salentini che nonostante l’estate sia solo uno sbiadito ricordo, continuano a “calare” i propri corpi nelle fredde e chiare acque di mare: una usanza, forse; una ricetta per la longevità, sostiene qualcun altro

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Anche questo 2025 si è palesato con il volto e gli usi di altri inverni, un deja vù, insomma.

Sono tanti i salentini che nonostante l’estate sia solo uno sbiadito ricordo, continuano a “calare” i propri corpi nelle fredde e chiare acque di mare: una usanza, forse; una ricetta per la longevità, sostiene qualcun altro; un modo per curare la forma e l’anima; una sorta di rito propiziatorio, ci confidano, un po’ come fare il bagno nelle acque del Gange (per gli indù c’è la convinzione che effettuando il bagno nel fiume si possa ottenere il perdono dei peccati e un aiuto per raggiungere la salvezza).

Pertanto anche quest’anno a Capodanno passeggiando per le nostre coste, da OtrantoS. Cesarea a Castro, passando per Tricase e Leuca, era facile scorgere alcuni coraggiosi e volenterosi che iniziavano l’anno con il “solito” rito propiziatorio: il bagno a mare.

 

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Marittima: in Bottega l’ultimo appuntamento con le degustazioni

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Riceviamo e pubblichiamo

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