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News & Salento

Sanatoria domestici: sono quasi 300mila le domande presentate

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Secondo i dati diffusi dal Ministero dell’Interno, sono state 294.744 le domande di emersione per lavoratori domestici extracomunitari giunte al 30 settembre, la maggior parte delle quali inviate negli ultimi tre giorni. In particolare, sono state presentate 180.408 domande per colf e 114.336 domande per badanti. È Milano, con 43.393 richieste, la provincia con il maggior numero di domande (il 14,7% del totale). Seguono Roma (32.034 e 10,9%), Napoli (24.331 e 8,3%), Brescia (3,81%), Bergamo (3,0%), Torino (2,8%), Caserta (2,3%), Bologna (2,2%), Modena (2,1%) e Reggio Emilia (1,93%).


Tra le nazionalità, a spiccare è l’Ucraina con 37.178 richieste (12,6%), seguita da Marocco (12,3%), Moldavia (8,7%), Cina Popolare (7,2)%, Bangladesh (6,3%), India (6,0%), Egitto (5,5%), Senegal (4,6%), Albania (3,8%) e Pakistan (3,7%). Per il Prefetto Mario Morcone, Capo del Dipartimento libertà civili e immigrazione del Viminale, il numero delle domande è in linea con i 500-700mila irregolari che si stimano presenti in Italia e anche se le aspettative di numeri più alti erano assolutamente legittime, non si può parlare di flop.


Coloro che, invece, non hanno approfittato della regolarizzazione vanno incontro alle sanzioni previste dal Testo unico per l’immigrazione. Infatti, i datori di lavoro che non hanno proceduto a sanare il rapporto di lavoro domestico irregolare e continuano ad occupare lavoratori immigrati clandestini extracomunitari rischiano, oltre alle normali sanzioni inerenti il rapporto di lavoro a nero, l’arresto da uno a tre anni e un’ammenda di 5mila euro per ogni lavoratore impiegato. Inoltre, gli ispettori che constatano il reato devono inviare un rapporto agli istituti previdenziali per il relativo recupero contributivo.

Il lavoratore clandestino, invece, rischia invece l’espulsione oltre all’incriminazione per il reato di ingresso e soggiorno illegale, introdotto di recente dal pacchetto sicurezza. Per maggiori informazioni sulla sanatoria dei lavoratori domestici, oltre che sul diritto dell’immigrazione, ci si può rivolgere allo Sportello Immigrati della Caritas Diocesana di Otranto, aperto a Maglie, in via C. Battisti, n. 7, dalle 17 alle 20 del lunedì, ed a Poggiardo, in via D. De Angelis, n. 23, dalle 17 alle 20 del martedì.


Tommaso Salvatore


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Saggio di Natale a Nardò

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Domenica 22 dicembre si è svolto al palazzetto dello sport Andrea Pasca di Nardò, il primo saggio di Natale della scuola di ballo Anastasia Dance: Jingle dance.

Non solo ballo ma anche attrazioni natalizie per tutti i bambini: Anna ed elsa, elfi, zucchero filato per tutti, babbo natale con la buca lettere per le letterine, angolo scenografico. Tante coreografie che hanno visto esibirsi 50 ballerini della scuola Anastasia Dance dei maestri Francesca Paglialunga e Salvatore Vacca.

L’evento è stato patrocinato dal Comune di Nardò, grazie alla preziosa collaborazione del presidente del Consiglio comunale con delega allo sport Antonio Tondo e del presidente della Consulta dello sport Tony De Paola.

Le iscrizioni per il nuovo anno sono aperte e i maestri vi aspettano in via due Aie, 67 a Nardò.

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Annuo Nuovo, una “buona vecchia abitudine: il bagno a mare

Sono tanti i salentini che nonostante l’estate sia solo uno sbiadito ricordo, continuano a “calare” i propri corpi nelle fredde e chiare acque di mare: una usanza, forse; una ricetta per la longevità, sostiene qualcun altro

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Anche questo 2025 si è palesato con il volto e gli usi di altri inverni, un deja vù, insomma.

Sono tanti i salentini che nonostante l’estate sia solo uno sbiadito ricordo, continuano a “calare” i propri corpi nelle fredde e chiare acque di mare: una usanza, forse; una ricetta per la longevità, sostiene qualcun altro; un modo per curare la forma e l’anima; una sorta di rito propiziatorio, ci confidano, un po’ come fare il bagno nelle acque del Gange (per gli indù c’è la convinzione che effettuando il bagno nel fiume si possa ottenere il perdono dei peccati e un aiuto per raggiungere la salvezza).

Pertanto anche quest’anno a Capodanno passeggiando per le nostre coste, da OtrantoS. Cesarea a Castro, passando per Tricase e Leuca, era facile scorgere alcuni coraggiosi e volenterosi che iniziavano l’anno con il “solito” rito propiziatorio: il bagno a mare.

 

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Marittima: in Bottega l’ultimo appuntamento con le degustazioni

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Riceviamo e pubblichiamo

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