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News & Salento

Sanità, nuovo tariffario regionale: la preoccupazione di Confindustria

Confindustria Lecce torna a porre l’attenzione sulla grave situazione in cui versano le strutture private accreditate che, in pendenza dell’applicazione del nuovo tariffario regionale, finiranno col subire danni incommensurabili

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A distanza di pochi giorni dalla levata di scudi di Confindustria Puglia e delle profonde doglianze di talune sigle sindacali di settore e di alcuni laboratori analisi, che hanno minacciato di chiudere, Confindustria Lecce torna a porre l’attenzione sulla grave situazione in cui versano le strutture private accreditate che, in pendenza dell’applicazione del nuovo tariffario regionale, finiranno col subire danni incommensurabili.


È di questi giorni la notizia che la Regione, unica in Italia, ha coperto l’80% del debito e che le Asl pugliesi hanno sostanzialmente raggiunto il pareggio di bilancio. Risultati certamente apprezzabili, ma a che prezzo ed a quali condizioni per i cittadini?


È questo l’interrogativo che Confindustria Lecce, attraverso il suo presidente Piernicola Leone de Castris, su istanza del presidente della Sezione Sanità Filippo Surace, pone alle istituzioni territoriali.


La sanità è in grave difficoltà”, afferma Leone de Castris, “tagli ai posti letto nel pubblico e nel privato, chiusura di ospedali, riduzione delle tariffe e dei budget per le strutture accreditate, sono gli aspetti deteriori di una sanità inadeguata rispetto ai bisogni legittimi dei cittadini”.

A questo quadro già di per sé preoccupante” aggiunge Filippo Surace, “si aggiunge la delibera di adozione del nuovo tariffario regionale, che dal 1° giugno, mette in ginocchio le imprese della sanità privata. Tramite i nostri rappresentanti regionali ed interessando della questione anche il Prefetto, avevamo chiesto alla Regione, di attendere le risultanze del giudizio di merito instaurato presso il Tar del Lazio sul nuovo tariffario adottato con Decreto Ministeriale del 18 ottobre 2012, che si esprimerà proprio sulla legittimità dell’applicazione dello stesso. Purtroppo, ad oggi, non si ha alcuna contezza in merito alla sospensione di questa delibera che, nei fatti, porterà ad un pesante ridimensionamento delle strutture con conseguenze allarmanti: licenziamenti di massa; impossibilità a mantenere i livelli essenziali di assistenza; chiusura della maggior parte delle strutture”.


Nonostante l’attuale stato di incertezza”, evidenzia Guerino Fares, docente di diritto sanitario nell’Università Roma Tre e, come Filippo Surace, vicepresidente della Sanifar Fondazione onlus per la ricerca e la consulenza nei settori sanitario e farmaceutico, “c’è da aspettarsi che il giudice amministrativo, chiamato a pronunciarsi sulla questione da svariate associazioni di categoria, fra cui Federlab Italia che ha proposto ricorso al Tar Lazio con l’assistenza legale dello Studio del Prof. Guido Corso, provvederà ad annullare per l’ennesima volta il tariffario ministeriale. Questo appare privo di una adeguata istruttoria ed i tagli pesanti ed indiscriminati ignorano le condizioni di sopravvivenza delle imprese del settore oltre al loro diritto alla partecipazione, in spregio alla Legge Balduzzi che, con una norma finora purtroppo inattuata, ha opportunamente affidato l’aggiornamento delle tariffe a un tavolo di confronto fra la parte pubblica e le associazioni maggiormente rappresentative delle strutture private accreditate”.


È un grido di allarme che non deve rimanere inascoltato, anche perché le imprese associate a Confindustria non si sono mai tirate indietro ed hanno formulato diverse proposte risolutive. In particolare, è stato chiesto alla Regione Puglia una interlocuzione per analizzare e, soprattutto, costruire insieme forme alternative e/o modelli innovativi/sostenibili di aggregazione che garantiscano l’esistenza della futura sanità accreditata e servizi di alto livello e qualità per i cittadini.


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Carne arrosto in sagra a Torre Suda

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Riceviamo e pubblichiamo

Anche quest’anno siamo pronti per la Tradizionale Sagra della Carne Arrosto, organizzata dalla Pro Loco di Torre Suda – Racale , con il Patrocinio della Città di Racale , nel bellissimo Giardino Costiero “Gabriele Toma” a Torre Suda nella Marina di Racale , che si svolgerà il 9-10-11 Agosto 2024 con Area Food – Divertimento – Musica , dalle ore 20.00

09 Agosto si esibirà il Gruppo DISCO 90°S PARTY

10 Agosto si esibirà il Gruppo di Pizzica “ I CALANTI” in Concerto

11 Agosto si esibirà il Gruppo di Pizzica “ LU RUSCIU NOSCIU” Il Suono del Salento

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News & Salento

Tricase, scoperte abitazioni e case vacanze affittate in nero

Il volume dei ricavi in nero, ricostruito anche mediante lo strumento delle indagini bancarie, ammonta ad oltre 100 mila euro…

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CONSTATATI RICAVI OCCULTATI AL FISCO PER OLTRE 100 MILA EURO.

In particolare, i Finanzieri di Tricase, hanno concluso nei giorni scorsi una serie di approfonditi riscontri e di mirati controlli incrociati nei confronti di soggetti risultati proprietari di unità immobiliari (tra le quali villette, appartamenti e case vacanza, particolarmente richieste dai turisti).

A conclusione dei suddetti interventi, effettuati dalle Fiamme Gialle anche a seguito di segnalazioni pervenute al numero di pubblica utilità “117”, è emerso che i proprietari dei predetti immobili hanno omesso di dichiarare al Fisco i redditi derivanti dalla locazione turistica di immobili ubicati soprattutto in zone costiere.

Il volume dei ricavi in nero, ricostruito anche mediante lo strumento delle indagini bancarie, ammonta ad oltre 100 mila euro.

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Attualità

Marittima, San Vitale: “… E noi suoneremo le nostre Campane”

Le campane tornino a suonare! L’accusa: “Il suono delle campane è intollerabile e potenzialmente dannoso per la salute e la serenità della vita familiare», e il giudice aveva ordinato la limitazione del suono delle campane alle sole funzioni mattutine della domenica e a quelle del vespro, contenendo la durata dello scampanio ad un massimo di un minuto…

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San Vitale Martire, di Marittima di Diso, ringrazia.

E’ stato accolto il ricorso del parroco che aveva deciso di impugnare l’ordine impartito un anno fa dal Giudice del Tribunale di Lecce, che aveva accolto il ricorso cautelare proposto dai proprietari di alcune abitazioni limitrofe alla chiesa parrocchiale.

L’accusa: “Il suono delle campane è intollerabile e potenzialmente dannoso per la salute e la serenità della vita familiare», e il giudice aveva ordinato la limitazione del suono delle campane alle sole funzioni mattutine della domenica e a quelle del vespro, contenendo la durata dello scampanio ad un massimo di un minuto.

Lo stesso tribunale aveva deciso anche di avviare l’attività istruttoria attraverso un accertamento tecnico, fissando l’avvio delle operazioni a partire dallo scorso novembre.

Il parroco di Marittima, don Giovanni Negro, difeso dall’avvocato Ernesto Sticchi Damiani, aveva depositato un ricorso per ottenere la riforma dell’ordinanza cautelare.

La discussione del ricorso, tenutasi il 30 luglio scorso, ha pronunciato una ordinanza di accoglimento integrale della impugnazione, ripristinando così la possibilità per la Parrocchia di far risuonare le campane nel «pieno e libero esercizio del diritto di culto, anche quale manifestazione del diritto costituzionale di libertà di culto dei cittadini credenti», condividendo in pieno le argomentazioni difensive, ha sancito che “a prescindere dalla considerazione dell’uso che i proprietari ricorrenti facciano degli immobili di loro proprietà e dall’effettiva configurabilità di una significativa lesione della loro sfera giuridica personale in mancanza di una prova effettiva del pregiudizio eventualmente arrecato dal suono delle campane, non potesse essere ordinata in via cautelare la limitazione della libertà di esercizio del culto, che si esprime attraverso l’uso delle campane per scopi liturgici, tutelato dall’articolo 2 dell’Accordo di revisione del Concordato Lateranense del 18 febbraio 1984 e regolamentato dall’autorità ecclesiastica».

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