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Cronaca

Scuole private sotto la lente degli Ispettori del Lavoro

Verifica ispettiva di 48 aziende, di cui 26 risultate irregolari. I lavoratori ascoltati sono stati 127, di questi 14 totalmente in nero e 4 con situazioni pregresse di lavoro sommerso.

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Nella seconda metà del mese di ottobre, la Direzione Territoriale del Lavoro di Lecce, diretta da Virginio Villanova, avvalendosi del personale addetto al Servizio Ispezione, ha avviato, nel settore delle scuole private di ogni ordine e grado, una capillare e mirata attività di controllo finalizzata all’emersione del lavoro nero e alla verifica della genuinità di forme contrattuali cosiddette flessibili (collaborazioni a progetto, prestazioni in regime di autonomia, associazioni in partecipazione, contratti a chiamata, prestazioni accessorie occasionali, ecc.). Tale attività è stata nell’occasione coordinata dal Responsabile dell’U.O. Vigilanza Ordinaria II, Iunio Valerio Romano, il quale ha evidenziato i significativi risultati conseguiti grazie ad un’attenta attività preliminare che, anche avvalendosi dell’incrocio delle banche dati a disposizione degli organi ispettivi, ha consentito di effettuare interventi efficaci.


L’azione degli Ispettori del Lavoro, infatti, oltre che in chiave repressiva, ha il compito di diffondere la cultura della legalità, con un’intensa attività di prevenzione e promozione. Particolare attenzione è stata riservata alle modalità dell’accesso ispettivo, attesa, in alcuni casi, la presenza di minori nel luogo delle verifiche, al fine di arrecare il minor disagio possibile.


L’azione degli ispettori del lavoro, che hanno coperto in quindici giorni l’intero territorio provinciale, da nord a sud, compreso il capoluogo, ha prodotto la verifica ispettiva di 48 aziende, di cui 26 risultate irregolari. I lavoratori ascoltati sono stati 127, di questi 14 totalmente in nero e 4 con situazioni pregresse di lavoro sommerso. In quattro casi è stato necessario sospendere l’attività imprenditoriale, in quanto i lavoratori in nero sono risultati pari o superiori al 20% dell’intero personale occupato all’atto dell’accesso ispettivo.

Altre irregolarità sono state riscontrate in materia di tempi di lavoro e di registrazioni sul libro unico del lavoro, mentre sono stati disconosciuti n. 3 tirocini formativi non genuini e n. 1 rapporto di volontariato, che mascherava una prestazione di lavoro di fatto. Sono stati, inoltre, riqualificati in rapporti di lavoro ordinario n. 5 collaborazioni a progetto e n. 3 prestazioni di lavoro accessorio. Le sanzioni pecuniarie amministrative ammontano ad Euro 78.520,00, di cui 48.000,00 per lavoro nero (cd. maxi-sanzione), mentre i contributi recuperati ammontano ad Euro 37.670,00. Con l’occasione, il Direttore della Direzione del Lavoro di Lecce, Villanova, ha comunicato che “le aziende ispezionate nei primi nove mesi dell’anno sono state 1984 e che la suddetta Direzione si pone ai primi posti in Italia in termini di efficacia dell’azione ispettiva, rimarcando il delicato lavoro svolto dagli ispettori del lavoro e dai militari del Nucleo CC Ispettorato del Lavoro presso il Servizio Ispezione, troppo spesso oggetto di aggressioni, sia fisiche che verbali, nonostante il grande equilibrio dimostrato in un contesto fortemente esacerbato dalla crisi. Ancora una volta è da rimarcare il contributo in chiave non esclusivamente repressiva del corpo ispettivo del Ministero del Lavoro, teso a premiare le aziende sane, facendo in modo che non possano trovare terreno fertile azioni di dumping e concorrenza sleale”.


Cronaca

Tricase: donna investita da auto in via Olimpica

L’incidente nel tardo pomeriggio. Fortunatamente la vittima avrebbe subito “solo” delle contusioni

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Attimi di paura in via Olimpica nel tardo pomeriggio, quando una donna è stato investita da un’auto.

Era nei pressi della Farmacia Olimpica, vicino al piano rialzato, quando, per circostanze ancora da chiarire, è stata urtata da un’automobile in corsa.

Soccorsa da un operatore del 118 fuori servizio, che era in zona, la donna non avrebbe subito serie conseguenze ma solo delle contusioni.

Comunque, nel giro di pochi minuti sul luogo, è giunto un mezzo del 118 e i soccorritori hanno provveduto ad accompagnare la vittima al vicino “Ospedale Cardinale Panico”.

Illeso il condudente dell’auto.

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Cronaca

Gruppo di bulli aggredisce autista dell’autobus e un ragazzo

Sulla Lecce-Galatina, all’altezza di San Cesario: vittime un ragazzo e il lavoratore

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Pomeriggio di violenza sulle autolinee delle Ferrovie del Sud Est. Un gruppo di bulli ha prima deriso un ragazzo, lanciando dal finestrino il suo zaino, poi ha preso a calci, pugni e schiaffi l’autista dell’autobus accorso per invitare alla calma.

Un ritorno a casa, dopo una giornata di scuola, particolarmente movimentato e che potrebbe avere uno strascico giudiziario. “Quanto accaduto è inaccettabile, sia nei confronti del ragazzo sia del lavoratore.

A loro va la nostra solidarietà. È auspicabile un intervento deciso delle istituzioni, in primis della Prefettura. All’azienda chiediamo di garantire maggiore sicurezza ai passeggeri e agli autisti, spesso lasciati da soli a trasportare decine di persone con autobus strapieni”, affermano i segretari territoriali Fabrizio Giordano (Filt Cgil), Pierdonato Ligori (Fit Cisl), Francesco Demarindis (Uiltrasporti) e Antonio D’Oria (Faisa Cisal).

Ieri, 8 gennaio, sulla tratta Lecce-Galatina, mentre l’autobus era in transito a San Cesario di Lecce, l’autista si è accorto che qualcosa, tra i sedili posteriori, non andava.

Giunto alla fermata di via Matteotti ha infatti notato che alcuni passeggeri, con fare da bulli, si erano impossessati dello zaino di un ragazzo e lo avevano gettato dal finestrino.

Non contenti stavano anche insultando e provocando un motociclista di passaggio. A quel punto l’autista ha attivato il sistema di videosorveglianza interno e ha raggiunto i sedili posteriori. Ha invitato i ragazzi ad assumere comportamenti consoni.

Ai suoi toni pacati, i ragazzi hanno replicato con un’aggressione verbale e fisica: hanno colpito con calci, pugni e schiaffi l’uomo, poi sono autonomamente scesi dal mezzo. L’autista non ha reagito: si è rimesso al volante proseguendo fino alla fermata successiva, dove ha chiamato il 118.

Dopo la medicazione ha ripreso la marcia, sia pur accumulando ritardo, ed ha completato il turno.

Alla fine della giornata di lavoro, lividi e dolori lo hanno costretto a recarsi al pronto soccorso di Galatina: dovrà stare a riposo per almeno 10 giorni.

Ferrovie del Sud Est e lo stesso lavoratore valuteranno come meglio tutelarsi, visti gli indubbi danni (morali e fisici) subiti dall’autista, l’interruzione del pubblico servizio conseguenza dell’aggressione e gli eventuali danni al mezzo.

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Cronaca

Violenza sulle donne, due arresti

A Taviano un 35enne, durante un tentativo di furto, scopre che in casa c’è una donna di 74 anni, l’aggredisce e tenta di violentarla prima di essere messo in fuga dall’arrivo del figlio delle vittima. L’altro arresto a Surbo, dove un 36enne dopo a aver aggredito la moglie fra le mura domestiche si è anche scagliato contro i carabinieri

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Gli ultimi due arresti effettuati dai Carabinieri nel giro di poche ore sono scaturiti da altrettanti episodi che vedono come vittime le donne.

A SURBO

Il protagonista del primo caso è un 36enne di Surbo che era stato accompagnato dai carabinieri del Radiomobile in ospedale a Lecce, dopo aver aggredito la moglie fra le mura domestiche.

L’uomo, che in stato di estrema agitazione era stato portato in Pronto Soccorso sorvegliato dagli stessi carabinieri che erano intervenuti a casa sua dopo la chiamata al 112 della convivente vittima di violenza, ad un certo punto è saltato giù dalla lettiga e con atteggiamento minaccioso ha cercato di allontanarsi, senza aver concluso gli accertamenti sanitari.

Il suo comportamento è degenerato quando si è rivoltato contro i militari dell’Arma che hanno cercato di fermarlo per convincerlo a tornare al suo posto senza paralizzare il servizio dei medici di turno, dato che c’erano altre persone in attesa di cure.

Nel momento in cui l’uomo è passato dalle parole ai fatti e si è scagliato contro i carabinieri, è stato immediatamente bloccato e arrestato.

Anche dopo le dimissioni dall’ospedale, ha continuato ad agitarsi in caserma, fino a quando, su disposizione del Pubblico Ministero, è stato trasferito nella Casa Circondariale di Borgo San Nicola, dove rimarrà a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

Naturalmente è al vaglio della Magistratura anche la violenza domestica ai danni della convivente, dato che il 36enne ha rimediato pure una denuncia per maltrattamenti, dopo l’intervento dei Carabinieri in casa sua.

A TAVIANO

Altro intervento significativo dei carabinieri sempre a tutela delle cosiddette “fasce deboli” è avvenuto nella tarda serata di martedì a Racale, dove un pregiudicato 35enne di Taviano è stato arrestato in flagranza per tentata violenza sessuale e lesioni personali ai danni di una 74enne del luogo.

L’uomo, probabilmente con l’intenzione di rubare qualcosa si era introdotto nell’abitazione dell’anziana dopo aver mandato in frantumi il vetro di una finestra, poi quando si è reso conto che c’era una donna in casa, l’ha afferrata alle spalle coprendole gli occhi con la mano e l’ha tenuta stretta, palpeggiandola nelle parti intime, poi l’ha spinta per terra, procurandole una contusione al ginocchio. Fortunatamente, a mettere in fuga l’assalitore è stato proprio l’arrivo del figlio, che dopo essersi sincerato delle condizioni di salute della madre, ha dato l’allarme al 112 e poi si è messo alla guida della sua auto per cercare il fuggitivo, che dopo alcuni minuti è stato rintracciato e arrestato dai carabinieri della Stazione di Racale che si erano precipitati in quella zona appena ricevuto l’allarme della Centrale Operativa.

La 74enne è stata trasportata al pronto soccorso dell’ospedale di Gallipoli , dove i medici hanno refertato una contusioni al ginocchio, con una prognosi di pochi giorni. Nel frattempo, l’aggressore è stato arrestato e messo ai domiciliari, come disposto dal PM di turno della Procura della Repubblica di Lecce.

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