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Melpignano

Sequestrata cava a Melpignano

sequestro attività estrattiva di conci di tufo

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Sequestro cava Melpignano

Sequestro cava MelpignanoI Carabinieri del Nucleo Operativo Ecologico di Lecce, coadiuvati da quelli della Stazione di Corigliano d’Otranto, in località “Pigno Messere Giorgio” a Melpignano, hanno dato esecuzione ad un decreto di sequestro preventivo emesso dal Gip del Tribunale di Lecce che, concordando totalmente con le risultanze investigative prodotte dai Carabinieri del NOE, ha disposto il sequestro di un’area di circa 65mila metri quadrati sulla quale si stava effettuando abusivamente attività estrattiva di conci di tufo, in assenza delle  autorizzazioni e delle misure di sicurezza normativamente previste. In particolare i militari hanno accertato che le attività erano svolte in assenza di autorizzazioni e di un direttore tecnico qualificato; inoltre mancava la documentazione relativa alla sicurezza sui luoghi di lavoro e soprattutto la prevista relazione tecnica sulla stabilità dei fronti di cava, indispensabile per evitare rischi all’incolumità pubblica e privata determinati dalla possibile caduta di massi, considerato anche che la cava è a ridosso di una strada comunale. Contestualmente sono state sottoposte a sequestro probatorio anche due macchine cavatufi elettriche che gli operai stavano utilizzando per tagliare i blocchi di tufo all’atto del controllo ambientale da parte dei Carabinieri. Il legale rappresentante della Società proprietaria dell’impianto è stato deferito, in stato di libertà, alla Procura della Repubblica di Lecce per i reati sopra indicati. Il valore complessivo della cava e delle attrezzature sottoposte a sequestro è di circa un milione di euro.

Appuntamenti

Torna Erbe da Bere a Melpignano

Un viaggio tra fioriture nobili, storie archeobotaniche e cocktail selvatici presso il Giardino Marchesale, che si svela tra aromi, storia e gusto

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Il profumo intenso delle erbe aromatiche, il fascino senza tempo del giardino di un palazzo nobiliare e il gusto sorprendente di drink ispirati alla natura: sabato 29 marzo, dalle 16 alle 18,30, Melpignano apre le porte del suo Palazzo Marchesale per un’esperienza sensoriale unica.

Erbe da Bere nel Giardino Marchesale è molto più di una passeggiata, è un’immersione nella storia, nella botanica e nell’arte della miscelazione, un percorso emozionale capace di risvegliare i sensi e riconnettere alla natura più autentica.

L’evento a cura dell’Associazione di Promozione Sociale Pugliese Vivarch APS è parte del progetto Melpignano promuove cultura voluto dall’Amministrazione Comunale per valorizzare in ogni stagione il piccolo paese della Grecìa Salentina attraverso itinerari alla scoperta di arte, natura e tradizioni.

Si svolge nello splendido giardino del barone Giorgio Castriota, un’oasi di cinquemila metri quadrati, dove il tempo sembra essersi fermato.

Qui, tra viali ortogonali, colonnati, pergolati e una fontana rinascimentale, si snoda un itinerario che intreccia storia, archeobotanica e sapori in un racconto suggestivo.

A guidare i partecipanti sarà l’archeologa Eda Kulja, che svelerà i segreti nascosti del “giardino prima del giardino”: un viaggio attraverso le trasformazioni di questo spazio dalle sue origini medievali, di cui restano alcune evidenze che fanno capire come fosse parte di un impianto difensivo con torrette, mura e camminamenti di ronda, fino alla sua evoluzione nel corso del XVII secolo in un raffinato giardino all’italiana.

Le indagini archeologiche effettuate tra il 2016 e il 2017 hanno fatto emergere testimonianze dall’età bizantina a quella tardo medioevale con tracciati stradali, fosse granarie, silos e vari ipogei.

Durante il percorso si scopriranno le antiche varietà di alberi da frutto come il pero di San Giovanni e i nespoli, gli agrumi profumati, il rigoglioso roseto, le erbe aromatiche e le fioriture spontanee, che hanno attraversato i secoli.

Dopo la passeggiata storica, il percorso culminerà in un’esperienza sensoriale straordinaria: il rinomato bartender Elia Calò e l’animatrice ambientale Betty Locane, ideatori de Il Giardino sotto il Naso e Mita Spirits, accompagneranno i visitatori alla scoperta delle erbe spontanee e del loro utilizzo in mixology.

Con la loro postazione mobile Bar Mita Volante, racconteranno miti e leggende legati alle piante e mostreranno come trasformarle in infusi, sciroppi e distillati unici.

Tra le proposte in degustazione, il Menta Fresh con rhum bianco e sciroppo alle tre mente, il Dry Fennel con distillato al finocchietto selvatico e il Negroni Salentino, arricchito da vermouth artigianale e amaro di Santoreggia.

Erbe da Bere nel Giardino Marchesale è un invito a rallentare, a respirare la bellezza di un luogo senza tempo e a lasciarsi avvolgere da aromi e sapori che raccontano storie antiche. Un’esperienza da vivere con tutti i sensi, in un angolo di Puglia dove la natura si fa memoria e ispirazione.

Passeggiata con racconti e visita del giardino del Palazzo Marchesale con l’archeologa ed esperienza con Il Giardino sotto il Naso e i loro drink selvatici. Costo intero 15 €; costo ridotto 10 € per minori di 14 anni, gratuito sotto i 6 anni.

Info & Prenotazione: Info Point Melpignano, via Roma 16, Melpignano, tel. 3277128024, melpignanoinfopoint@gmail.com.

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Appuntamenti

Cibo, cultura e sostenibilità a Melpignano

“Gastronomie Territoriali Sostenibili e Food Policies”: Master da 60 CFU e 1500 ore di formazione con l’obiettivo di formare esperti in grado di promuovere un’agricoltura sostenibile, valorizzare la produzione agro-ecologica territoriale e sviluppare politiche alimentari innovative

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Cibo, cultura e sostenibilità sono al centro della seconda edizione del Master di I livello in “Gastronomie Territoriali Sostenibili e Food Policies” di Melpignano che inizia il 4 aprile e sarà gratuito, proprio come la prima edizione.

Le iscrizioni sono state prorogate al 15 marzo, offrendo così la possibilità a 25 partecipanti (laureati di ogni disciplina) di intraprendere un percorso formativo d’eccellenza senza alcun costo, grazie ai finanziamenti ottenuti con il bando Borghi vinto dal comune di Melpignano insieme ai partner di progetto.

Un’opportunità unica per chi sogna di specializzarsi nel settore agroalimentare con un approccio sostenibile, acquisendo le competenze essenziali nella pianificazione e nel management dei sistemi alimentari, utilizzando strumenti di regolamentazione e gestione per creare attività di ristorazione pubblica a filiera corta e promuovendo la cultura gastronomica come leva per una ristorazione di qualità e un turismo sostenibile.

Un’occasione da cogliere al volo per chi desidera diventare protagonista del cambiamento nel mondo dell’alimentazione e della sostenibilità.

Il Master, realizzato in collaborazione con l’Università del Salento, l’Università di Scienze Gastronomiche di PollenzoSlow Food Italia e l’Associazione Està, offre 60 CFU e 1500 ore di formazione, alternando lezioni frontali, laboratori e seminari all’interno del Palazzo Marchesale di Melpignano, stage e viaggi didattici sul territorio con un project work finale.

Un’impostazione didattica di 296 ore che prevede attività in presenza il venerdì e il sabato.

Il programma si articola in tre moduli fondamentali: il primo “Storia, Cultura e Paesaggi dell’Identità Gastronomica Italiana”, con approfondimenti su storia dell’alimentazione, antropologia e geografia del cibo; il secondo su “Prodotti e Filiere di Qualità”, dedicato allo studio delle filiere agroalimentari e dei processi di creazione del valore e il terzo sulla “Progettazione Territoriale e Food Policies”, con focus sulla sociologia del turismo sostenibile, i sistemi alimentari urbani e territoriali e l’organizzazione della ristorazione pubblica a filiera corta.

Un’opportunità formativa che non solo garantisce un doppio riconoscimento accademico da parte di UniSalento e UNISG, ma che forma esperti in grado di promuovere un’agricoltura sostenibile, valorizzare la produzione agro-ecologica territoriale e sviluppare politiche alimentari innovative.

Il cibo non è solo nutrimento, ma simbolo culturale e motore di cambiamento”, sottolineano i promotori.

Ed è proprio questa la missione del Master: formare figure professionali capaci di affrontare le grandi sfide del nostro tempo, dalla crisi climatica alla transizione ecologica, promuovendo un’alimentazione sostenibile e la rigenerazione delle economie locali.

La terra custodisce le nostre radici e da qui dobbiamo ripartire”, afferma la sindaca di Melpignano Valentina Avantaggiato. “Con questa iniziativa vogliamo offrire ai giovani strumenti concreti per progettare il futuro del nostro territorio, valorizzando la biodiversità, l’economia circolare e il patrimonio enogastronomico”.

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Attualità

Indovina chi viene a cena? La mensa di Melpignano sulla Rai

La giornalista di inchiesta, Sabrina Giannini, ha parlato del cibo sano ed etico destinato agli alunni melpignanesi. E la trasmissione di Rai 3 fa il record di telespettatori

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La mensa etica a chilometro zero di Melpignano approda sulla Rai.

Se ne è parlato nella serata di sabato, all’interno del famoso programma “Indovina chi viene a cena?”, che si occupa di approfondimenti su temi scientifici, alimentari e ambientali, condotto dalla giornalista d’inchiesta Sabrina Giannini su Rai 3.

Un team di redattori che, anche in passato, si è impegnato nell’indagare il rapporto che lega l’uomo ai modelli alimentari, accendendo i riflettori sulle tematiche degli allevamenti intensivi, dell’abuso di zucchero nei cibi e della sostenibilità agroalimentare.

Proprio affrontando la questione dell’obesità che colpisce la popolazione, quella infantile compresa, in prima serata il programma televisivo ha illustrato quattro mense virtuose scelte fra quelle del Belpaese, fra le quali anche quella del comune griko.

In una puntata che peraltro si è rivelata da record di spettatori mai registrato fino ad ora: un milione di italiani, per oltre il 5 percento di share.

Lo scorso anno, l’amministrazione comunale, guidata dalla sindaca Valentina Avantaggiato, ha ricevuto un prestigioso riconoscimento per quella mensa, nell’ambito del summit organizzato da Foodinsider, l’osservatorio sulle mense scolastiche, con premiazione finale a Palazzo Valentini, a Roma.

Nello specifico, quella melpignanese si era contraddistinta nella categoria “Mensa piccola ma grande”, per il progetto destinato agli alunni e alunne della scuola primaria di primo grado e che ha previsto forniture di prodotti dell’agricoltura neo-contadina, organica e locale per i piccoli scolari.

L’idea dell’amministrazione è anche nata con il proposito di incentivare le produzioni alimentari naturali del territorio, per poter sostenere i redditi dei piccoli produttori agricoli che si distinguono per la qualità e la sostenibilità delle loro produzioni.

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