Lecce
Sit-in a Lecce dei 227 lavoratori Asl che rischiano il licenziamento
Nella mattinata del 1° giugno si è tenuto, davanti alla sede della Prefettura di Lecce, il sit-in organizzato dalla CGIL Lecce per informare e sensibilizzare la cittadinanza
Nella mattinata del 1° giugno si è tenuto, davanti alla sede della Prefettura di Lecce, il sit-in organizzato dalla CGIL Lecce per informare e sensibilizzare la cittadinanza sulle conseguenze che produrrà la sentenza della Corte Costituzionale 23 febbraio 2011, n. 68 nei confronti di centinaia di lavoratori della Asl di Lecce. “Alla manifestazione”, scrive la Cgil, “hanno partecipato decine di lavoratori della sanità, personale medico, paramedico, amministrativo che rischiano di perdere il posto di lavoro a seguito dell’ennesimo accanimento del Governo nazionale rispetto alla normativa regionale che ne aveva consentito l’incardinamento nelle dotazioni organiche della Asl di Lecce. Una delegazione, costituita dai rappresentanti sindacali e dai lavoratori, è stata ascoltata dalla sub commissaria del dott.ssa Lupo, alla quale è stata illustrata anche la situazione paradossale nella quale si trovano circa 150 lavoratori – su 227 complessivamente interessati al licenziamento – che sono in organico nell’Azienda sanitaria leccese in virtù di una procedura di mobilità, in quanto titolari di un rapporto di lavoro in altre strutture sanitarie della regione o di fuori regione. È stato chiesto di segnalare a ogni livello di responsabilità, politica e amministrativa, il dramma di queste persone che rischiano di perdere il posto di lavoro, a causa di una diatriba politica che danneggia prima di tutto i lavoratori. Peraltro lavoratori incardinati da tempo nella dotazione organica della Asl salentina, il cui licenziamento significherebbe mettere in ginocchio i servizi sanitari offerti, non consentendo il mantenimento dei livelli minimi di assistenza all’utenza. Per non parlare dell’ulteriore danno che subirà un servizio sanitario già a rischio collasso, per la conosciuta carenza di organico e blocco del turn–over. La CGIL Lecce chiede che sia ricercata tempestivamente una soluzione politica e che la direzione dell’Asl di Lecce si attivi per evitare le conseguenze che il licenziamento dei lavoratori andrà a produrre direttamente sugli interessati e sui servizi”.
Cronaca
Fermato con oltre 13 chili di cocaina
Maxi sequestro di stupefacenti della Polizia di Stato. Dopo un lungo pedinamento arrestato 31enne leccese. La droga all’interno di un doppiofondo ricavato nel bagagliaio
La Polizia di Stato ha arrestato un uomo di 31 anni di Lecce con piccoli precedenti per reati contro la persona, per traffico di sostanze stupefacenti, in particolare cocaina, destinata al rifornimento del capoluogo salentino, nonché dei paesi vicini.
Gli agenti della Sezione Narcotici della Squadra Mobile di Lecce, a seguito di una attività info investigativa, avevano scoperto che il 31enne avrebbe effettuato un trasporto di ingente quantità di sostanza stupefacente destinata a questa provincia, pertanto hanno organizzato un accurato servizio di osservazione, pedinando l’uomo in tutti i suoi movimenti nell’area pugliese verso il capoluogo leccese.
Durante il pedinamento, l’uomo ha rallentato la marcia, inserito le frecce d’emergenza e fermato la sua autovettura all’interno di una piazzola di sosta, dove immediatamente è stato bloccato dai poliziotti.
Il 31enne, alla richiesta di fornire i propri documenti, ha mostrato segni di nervosismo pur se, da un primo controllo eseguito sul posto, nulla emergeva, sia nel mezzo che addosso alla persona.
L’interessato ed il veicolo sono stati condotti all’interno della Questura di Lecce ove si potevano svolgere più meticolose attività di ricerca ed infatti, con l’ausilio dell’unità cinofila della Polizia di Frontiera di Brindisi, fondamentale per il buon esito delle operazioni di ricerca, è stata individuata la presenza di un nascondiglio accuratamente predisposto all’interno di un doppiofondo ricavato nel bagagliaio.
I poliziotti, dopo aver rimosso il pannello posto alla base del vano, hanno rinvenuto ben 11 panetti, avvolti in nastro adesivo da imballaggio, 2 mezzi panetti avvolti in cellophane trasparente, per un totale complessivo lordo di 13.659 chili di cocaina.
Dell’attività di Polizia Giudiziaria, è stato informato il P.M. di turno della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Lecce, il quale ha disposto di associare l’arrestato presso la Casa Circondariale di Borgo San Nicola di Lecce, in attesa di convalida.
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Attualità
L’economia pugliese continua a rallentare
Si registra la progressiva flessione dei principali indicatori. Presentato questa mattina il nuovo report annuale dell’Osservatorio economico Aforisma. La situazione in provincia di Lecce
L’economia pugliese continua a rallentare.
Dopo il biennio 2022-2023, nel corso del quale si è registrata una forte crescita post-pandemica, il 2024 si è contraddistinto per la progressiva flessione dei principali indicatori economici.
È quanto emerge dal nuovo report annuale dell’Osservatorio economico Aforisma, presentato questa mattina, nella sede della scuola di management che fa parte del circuito Asfor.
All’interno, un primo bilancio dell’anno appena trascorso e le linee di tendenza per il 2025.
Frutto di un lungo lavoro di analisi e di approfondimento su dati regionali e nazionali, la pubblicazione è stata illustrata da Andrea Salvati, direttore dell’Osservatorio e da Davide Stasi, responsabile degli studi.
Il report ha stimolato il successivo dibattito a cui hanno preso parte il rettore dell’Università del Salento Fabio Pollice, l’ex sottosegretario alla programmazione economica di Mario Draghi Bruno Tabacci, l’assessore regionale al Lavoro e alla Formazione Sebastiano Leo, il consigliere della Provincia e sindaco di Caprarica Paolo Greco, l’ex assessore regionale alla Sanità Rocco Palese, i segretari provinciali di Cgil e Cisl, rispettivamente Tommaso Moscara e Ada Chirizzi, i docenti dell’Università del Salento Guglielmo Forges Davanzati e Marco Sponziello, la componente del consiglio generale di Federturismo Stefania Mandurino, la presidente di Aforisma school of future Elisabetta Salvati e il giornalista del Nuovo Quotidiano di Puglia Francesco Gioffredi.
La Puglia si conferma una regione dinamica, ma la crescita è disomogenea e settoriale: alcuni comparti seguono l’andamento già ampiamente previsto nel precedente report diffuso circa un anno fa; altri, invece, arrancano. Più in generale, il Mezzogiorno non sembra ancora pronto a compiere quel salto di qualità che possa avvicinarlo al livello di competitività e produttività che dovrebbe (e potrebbe) raggiungere.
Le imprese restano ancora di piccole dimensioni, l’aumento dei risparmi e il calo dei prestiti, assieme a redditi troppo bassi confermano che la regione procede lentamente. Così il Meridione non riesce a stare al passo delle altre aree del Paese.
Anche in questa occasione è stata rimarcata l’annosa questione del ritardo delle infrastrutture e del divario tra le varie zone del Belpaese, evidenziando che, in taluni casi, questa situazione di grande disparità è stata determinata dalla scarsa capacità delle classi dirigenti di individuare le vere priorità da affrontare. Nel corso dell’incontro è stato sottolineato il contributo che può dare il Rapporto Draghi sulla competitività.
Tornando alle previsioni per l’anno appena iniziato, il 2025 dovrebbe vedere il settore edile in calo benché ancora sostenuto dagli investimenti pubblici come il Pnrr, mentre continuerà la crisi della manifattura e del piccolo commercio, sempre più schiacciato dalle grandi piattaforme digitali.
L’inflazione non dovrebbe subire grandi oscillazioni.
Riguardo alla bilancia commerciale con l’estero, le importazioni potrebbero ancora diminuire a causa del calo della domanda interna, mentre le esportazioni dovrebbe ridimensionarsi in seguito al ritorno del protezionismo statunitense, ma non solo. Il calo dei prestiti e la crescita dei risparmi e dei depositi bancari dovrebbero procedere seguendo l’attuale tendenza, ormai consolidatasi.
I trend economici risentono sempre di più dei trend demografici.
La dinamica pugliese è negativa ed è come se vedesse scomparire, ancora una volta, una piccola cittadina come Polignano a Mare, Tricase, Sava o Carovigno.
Ma quel che più preoccupa è l’inarrestabile invecchiamento della popolazione che impatta fortemente sulle prospettive dell’economia.
L’ANDAMENTO IN PROVINCIA DI LECCE
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Cronaca
In auto con la droga, arrestato
La Polizia di Stato ha fermato un 49enne di Lecce già noto alle forze dell’ordine per detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio
La Polizia di Stato ha tratto in arresto un 49enne di Lecce per spaccio di sostanza stupefacente.
In particolare, i poliziotti in servizio di volante durante un posto di controllo hanno fermato un’auto con a bordo tre persone.
Notato nel conducente un evidente stato di nervosismo, i poliziotti i quali hanno proceduto prima alla perquisizione personale, che ha dato esito negativo, poi a quella del veicolo che ha premesso di rinvenire, tra il sedile del conducente e il bracciolo al centro tra i due sedili anteriori, un posacenere di materiale plastico contenente 16 involucri in cellophane di colore bianco, sigillati da nastro di colori differenti, a seconda del peso della sostanza contenuta negli stessi.
All’interno vi era cocaina, per un peso complessivo di grammi 8,7.
L’uomo ha sostenuto che la sostanza era di sua proprietà, mentre uno dei passeggeri ha affermato di conoscere l’uomo in quanto suo fornitore di cocaina.
Alla luce di quanto emerso gli agenti hanno sequestrato la droga e la somma di 130 euro in possesso dell’uomo e probabile provento di spaccio, per poi estendere la perquisizione presso il domicilio del 49enne.
All’interno dell’abitazione sono stati rinvenuti due involucri trasparenti contenenti hashish, per un peso complessivo di grammi 5,2.
In un altro involucro di cellophane la marijuana per 1,2 grammi.
In vari mobili sono stati rinvenuti due bilancini di precisione e materiale atto al confezionamento delle dosi.
Tutto il materiale è stato posto sotto sequestro e l’uomo è stato accompagnato presso gli uffici della Questura, per il prosieguo degli accertamenti, da cui è risultato già noto alle forze di polizia per reati inerenti gli stupefacenti.
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