News & Salento
Soleto: il giorno di S. Lucia s’inaugura il Presepe
Natale si avvicina e con i suoi colori e i suoi sapori mette in tavola un po’ di serenità. Luci per le vie, piazze briose e calde, pronte ad avvolgerci con il loro mantello
Natale si avvicina e con i suoi colori e i suoi sapori mette in tavola un po’ di serenità. Luci per le vie, piazze briose e calde, pronte ad avvolgerci con il loro mantello policromatico. Tradizione e fede si fondono in un periodo in cui tutti meritiamo di essere felici. Soleto, per il terzo anno consecutivo, inaugura il suo grande Presepe, una rappresentazione che vuole rifarsi alla prima della storia, quella di San Francesco a Greccio nel 1223. Nel fantastico scenario del giardino del Convento dei Frati Minori, dove le rocce e il paesaggio ben si adattano al sobrio scenario della natività di Cristo, martedì 13 dicembre, alle 19, inizierà una nuova stagione del Presepe soletano, molto sentito dalla comunità locale e dagli abitanti dei paesi limitrofi. Grazie alla sua pregevole organizzazione si è guadagnato con gli anni gli apprezzamenti da parte dei molti visitatori. Come sempre non può mancare il grande apporto degli “Amici del Presepe”, veri autori di un’opera “che richiede impegno, stress e… tante soddisfazioni!”, come loro stessi ci rivelano. “Il nostro Presepe sorge in una struttura settecentesca veramente unica, quella del Convento di Santa Maria delle Grazie, una delle tante bellezze di Soleto. Un motivo in più per venire a visitarlo, un invito sentito per trascorrere momenti di pura armonia”. È notevole il grande contributo del cartapestaio salentino Antonio Papa, da Surano, realizzatore di molti dei pupi e delle statue che figurano sulla scena: un grande artista che ben rappresenta la categoria degli artigiani leccesi, veri maestri del mestiere. Ma la grande mente del progetto del Presepe è Padre Giancarlo, che ogni anno si batte per la realizzazione dell’opera: “Il nostro desiderio è quello di riprodurre fedelmente il presepio di San Francesco d’Assisi, che indicò, con la semplicità di una mangiatoia dentro una stalla, la venuta del tanto atteso ed annunciato Messia. La povertà in cui Cristo è nato forse dovrebbe farci riflettere…”. Sarà possibile omaggiare la produzione degli “Amici del Presepe”, oltre all’inaugurazione il giorno di Santa Lucia, dalle 16,30 alle 21 del 24 (con la nascita di Gesù), 25, 26 e 31 dicembre e l’1, 5 e 6 gennaio, con l’arrivo dei Magi che chiuderà la manifestazione… e (ahinoi) le amate festività!
Stefano Verri
News & Salento
Saggio di Natale a Nardò
Domenica 22 dicembre si è svolto al palazzetto dello sport Andrea Pasca di Nardò, il primo saggio di Natale della scuola di ballo Anastasia Dance: Jingle dance.
Non solo ballo ma anche attrazioni natalizie per tutti i bambini: Anna ed elsa, elfi, zucchero filato per tutti, babbo natale con la buca lettere per le letterine, angolo scenografico. Tante coreografie che hanno visto esibirsi 50 ballerini della scuola Anastasia Dance dei maestri Francesca Paglialunga e Salvatore Vacca.
L’evento è stato patrocinato dal Comune di Nardò, grazie alla preziosa collaborazione del presidente del Consiglio comunale con delega allo sport Antonio Tondo e del presidente della Consulta dello sport Tony De Paola.
Le iscrizioni per il nuovo anno sono aperte e i maestri vi aspettano in via due Aie, 67 a Nardò.
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Annuo Nuovo, una “buona vecchia abitudine: il bagno a mare
Sono tanti i salentini che nonostante l’estate sia solo uno sbiadito ricordo, continuano a “calare” i propri corpi nelle fredde e chiare acque di mare: una usanza, forse; una ricetta per la longevità, sostiene qualcun altro
Anche questo 2025 si è palesato con il volto e gli usi di altri inverni, un deja vù, insomma.
Sono tanti i salentini che nonostante l’estate sia solo uno sbiadito ricordo, continuano a “calare” i propri corpi nelle fredde e chiare acque di mare: una usanza, forse; una ricetta per la longevità, sostiene qualcun altro; un modo per curare la forma e l’anima; una sorta di rito propiziatorio, ci confidano, un po’ come fare il bagno nelle acque del Gange (per gli indù c’è la convinzione che effettuando il bagno nel fiume si possa ottenere il perdono dei peccati e un aiuto per raggiungere la salvezza).
Pertanto anche quest’anno a Capodanno passeggiando per le nostre coste, da Otranto– S. Cesarea a Castro, passando per Tricase e Leuca, era facile scorgere alcuni coraggiosi e volenterosi che iniziavano l’anno con il “solito” rito propiziatorio: il bagno a mare.
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