A Specchia la locale sezione dell’Udc ha fatto affiggere un manifesto d in merito all’annullamento da parte del Comune del Concorso Pubblico per esami per la copertura di un posto a tempo pieno e indeterminato di Istruttore Direttivo Amministrativo Cat. D 1.

“Vogliamo capire”, attaccano quelli dell’Udc, “che fine hanno fatto i paladini digitali della giustizia cioè quelli che difendono la correttezza e i buoni sentimenti sul web, pronti a imbarcarsi in qualsiasi crociata in nome del più nobile ideale pur di attirare consenso personale. Sono stati sempre pronti ad ogni entusiasmante avventura,  rigorosamente digitale, in nome di una piccolissima idea di giustizia. La loro, personalissima”.

“Vogliamo capire”, si legge ancora sul manifesto, “che fine hanno fatto i proclami di trasparenza, di meritocrazia…e l’idea di “Una“ comunità nuova, aperta e finalmente senza sotterfugi. Nessun cenno, nessun richiamo alla delibera n° 76 del 13 maggio 2013  – “Annullamento della del. G.C.  n.79 del 16/06/2012 e della n. 88 del 3/7/2012”. Che cosa significa?”. All’Udc si fanno la domanda e si danno la risposta: “Significa che si… annullano in sede di autotutela …le prove preselettive e selettive del concorso pubblico, per esami, per la copertura di n.1 posto a tempo pieno e indeterminato di istruttore direttivo amministrativo categoria D1 giuridica. Perché? Chi ha commesso l’errore? Chi pagherà il danno all’Ente? È da annullare anche il bando interamente e non solo le prove? E i concorsi precedenti…? Ssssilenzio…nessuno ne parla”, accusano dal partito di Casini.

“Se vi siete così tanto scandalizzati per cose minori quando sono stati gli altri ad esprimersi o agire, perché tanta indulgenza ora? Cittadini, associazioni, partiti, siete tutti chiamati ad esprimervi. Altrimenti”, concludono dall’Udc, “risparmiateci i vostri inni alla giustizia e alle buone intenzioni per non apparire più che nobili cavalieri, vittime di un relativismo poco edificante”.