News & Salento
Statale 275: nota del consigliere Zocco (Tricase)
Intervento di Carmine Zocco, consigliere comunale di Tricase e componente dell’Assemblea Regionale del Partito Democratico: “Negli ultimi giorni abbiamo registrato una ripresa degli interventi sull’allargamento della Statale 275. La Giunta Regionale ha presentato ricorso contro la delibera del Cipe sull’appalto dei lavori per la parte del progetto relativa all’ultimo tronco della strada, dall’incrocio Alessano-Corsano-Gagliano fino a Leuca. La Regione, che cofinanzia l’opera, contesta al Cipe di non aver tenuto conto della delibera regionale del giugno 2007, che mitigava l’impatto ambientale prevedendo per l’ultimo tratto la trasformazione in una “strada-parco”.
Il progetto del Cipe, infatti, continua a presentare l’orrendo viadotto con piloni alti fino a nove metri e la maxirotatoria di Gagliano con diciannove svincoli. Il fuoco di sbarramento del centrodestra ha cercato dapprima di dissimulare la reale entità dell’intervento per poi ritornare a enfatizzare il tradizionale tema della sicurezza, cavallo di battaglia del Comitato “4 corsie per la vita”, animato dal consigliere provinciale del PDL Biagio Ciardo. Fin qui niente di nuovo. Conosciamo da tempo gli argomenti del comitato, alcuni dei quali degni di rispetto, anche se mi pare un’appropriazione indebita e di cattivo gusto l’utilizzo della dicitura “per la vita”. E’ inaccettabile, infatti,anche solo alludere implicitamente che non sarebbe per la vita chi non condivide le tesi del comitato. Penso,quindi, che sia utile ribadire alcuni punti fermi per sgombrare il campo da molti equivoci costruiti ad arte. 1.La richiesta di migliorare i collegamenti e i trasporti del Sud Salento è stata una battaglia sacrosanta che la sinistra ha legato sempre allo sviluppo del territorio e alla crescita della qualità della vita. Percorrere le distanze in tempi più brevi e con maggior sicurezza era, in verità, una rivendicazione che investiva non solo la 275 ma l’intero sistema dei trasporti su strada e su rotaia, privato e pubblico. Va in questo senso l’idea di riqualificare la Ferrovia Sud-Est come rete metropolitana di superficie, contenuta nel progetto Grande Salento
2.Questo non significa adottare un’idea di mobilità basata sull’ossessione della velocità. E’ ora di abbandonare il feticcio della riduzione dei tempi di percorrenza quando questo consiste nell’approdare a destinazione con 5 o 10 min d’anticipo. A tanto e non di più dovrebbe ammontare il risparmio di tempo negli ultimi 15 km del tratto Montesano-Leuca. Inoltre, ai sostenitori del progetto “per intero” e “a ogni costo” chiedo: l’esiguità del traffico veicolare medio in questa zona( su 100 auto che partono da Lecce verso sud, solo 20 superano Montesano), giustifica un simile dispendio di risorse e il saccheggio irreversibile del territorio? Chi vuole giustificare la scelta con la necessità di favorire la crescita del turismo, non può ignorare la viabilità di raccordo in luoghi con vocazione e densità turistica ben consolidata: la costiera Ligure e quella Amalfitana, per esempio. Questa arteria faraonica sarebbe forse adatta ad un modello si sviluppo che privilegia le cattedrali nel deserto, non certo alla nuova sensibilità che coniuga economia e ambiente e considera la specificità del territorio come una risorsa da valorizzare. Il ricorso della Regione, che mi auguro venga accolto, può riaprire i giochi senza compromettere del tutto l’opera come paventa il centrodestra? Penso di si, soprattutto se la via legale sarà accompagnata anche da una mobilitazione della società civile e da una riflessione attenta delle istituzioni e delle comunità locali.
Potrebbe essere l’occasione per tornare all’ipotesi del blocco delle quattro corsie fino a Montesano e del raccordo con la viabilità esistente(la circonvallazione di Tricase “Cosimina”) da mettere in sicurezza. E’ la soluzione che aveva proposto il Consiglio Comunale di Tricase con la deliberazione n. 24 del 2004, poi bocciata a Roma, e che risparmia al nostro territorio un solco lungo 8 km tra Tricase e Lucugnano. Quando nel 2007 si profilava il passaggio delle 4 corsie anche da Tricase, si levarono molte voci critiche nei confronti dell’Amministrazione di centrosinistra ritenuta responsabile(!?) del fatto. Tra queste erano di particolare intensità quelle di alcuni politici locali ora con il centrodestra, quel De Donno ora candidato alla Regione nella lista di Fitto e l’attuale assessore in carica Pispero. Mi piacerebbe sapere se il loro assordante silenzio di oggi è frutto di distrazione, se hanno cambiato opinione o se temono che la loro posizione di allora possa giungere all’orecchio di Palese. Anche le forze imprenditoriali, in particolare l’associazione dei costruttori, stanno premendo per una diversa modalità di esecuzione dell’opera.
Chiedono la divisione del lavoro in lotti funzionali e lo stralcio fino a Montesano, senza i quali le imprese locali sarebbero tagliate fuori. E’ una soluzione ragionevole e auspicabile. Con la divisione in lotti potrebbero partire i lavori fino a Montesano e contemporaneamente iniziare un attento ascolto del territorio, facendo dialogare Istituzioni, comunità locali, Associazioni di Categoria e utenti della strada. Ciò permetterebbe di trovare una soluzione condivisa, risparmiare sui costi e far restare qui le risorse affidando alle nostre imprese i lavori necessari”.
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Saggio di Natale a Nardò
Domenica 22 dicembre si è svolto al palazzetto dello sport Andrea Pasca di Nardò, il primo saggio di Natale della scuola di ballo Anastasia Dance: Jingle dance.
Non solo ballo ma anche attrazioni natalizie per tutti i bambini: Anna ed elsa, elfi, zucchero filato per tutti, babbo natale con la buca lettere per le letterine, angolo scenografico. Tante coreografie che hanno visto esibirsi 50 ballerini della scuola Anastasia Dance dei maestri Francesca Paglialunga e Salvatore Vacca.
L’evento è stato patrocinato dal Comune di Nardò, grazie alla preziosa collaborazione del presidente del Consiglio comunale con delega allo sport Antonio Tondo e del presidente della Consulta dello sport Tony De Paola.
Le iscrizioni per il nuovo anno sono aperte e i maestri vi aspettano in via due Aie, 67 a Nardò.
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Annuo Nuovo, una “buona vecchia abitudine: il bagno a mare
Sono tanti i salentini che nonostante l’estate sia solo uno sbiadito ricordo, continuano a “calare” i propri corpi nelle fredde e chiare acque di mare: una usanza, forse; una ricetta per la longevità, sostiene qualcun altro
Anche questo 2025 si è palesato con il volto e gli usi di altri inverni, un deja vù, insomma.
Sono tanti i salentini che nonostante l’estate sia solo uno sbiadito ricordo, continuano a “calare” i propri corpi nelle fredde e chiare acque di mare: una usanza, forse; una ricetta per la longevità, sostiene qualcun altro; un modo per curare la forma e l’anima; una sorta di rito propiziatorio, ci confidano, un po’ come fare il bagno nelle acque del Gange (per gli indù c’è la convinzione che effettuando il bagno nel fiume si possa ottenere il perdono dei peccati e un aiuto per raggiungere la salvezza).
Pertanto anche quest’anno a Capodanno passeggiando per le nostre coste, da Otranto– S. Cesarea a Castro, passando per Tricase e Leuca, era facile scorgere alcuni coraggiosi e volenterosi che iniziavano l’anno con il “solito” rito propiziatorio: il bagno a mare.
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