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News & Salento

Superbonus, un piccolo spiraglio con la quarta cessione

Le novità per sbloccare le cessioni del credito e far ripartire i cantieri. In arrivo nuove forme di finanziamento per avviare o completare gli interventi di riqualificazione energetica. È possibile ricorrere al supporto degli investitori privati non istituzionali

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«Occorrono forme alternative di finanziamento per poter avviare i nuovi interventi di riqualificazione energetica dei palazzi condominiali o per completarne lo stato di avanzamento dei lavori».


È quanto rileva l’analista Davide Stasi, alla luce della stretta sulle cessioni del credito che sta rallentando e, in alcuni casi, addirittura fermando l’esecuzione delle opere a Lecce e provincia.


«Con le continue modifiche alla normativa del Superbonus 110%, il meccanismo della cessione del credito si è trasformato in un vero e proprio imbuto», – spiega Stasi, «che si è ormai tappato allorquando le banche hanno raggiunto l’importo delle imposte da portare in compensazione. Con il Decreto Aiuti, però, si potrebbe essere aperto un piccolo spiraglio, grazie alla cosiddetta quarta cessione, in quanto era necessario abbattere le restrizioni sulla circolazione dei bonus edilizi. La cessione dei crediti è ora ammessa anche per la singola rata e gli istituti finanziari possono cedere il credito acquisito a un proprio correntista cliente “professionale” anche senza attendere la quarta cessione. L’obiettivo non può che essere quello di sbloccare velocemente i crediti maturati dalle banche in relazione agli interventi edilizi che danno diritto a una delle numerose detrazioni previste dalla legge (Superbonus, compreso). Un utile supporto può arrivare ora dai portali web aperti al fine di individuare opportunità di investimento e dagli investitori privati non istituzionali: business angels, venture capitalist, investitori professionali in equity crowdfunding».


Va detto che, dopo lo sconto in fattura o al contribuente che ha maturato la detrazione, è consentita una prima cessione libera. Chi ha acquistato il credito può cedere a banche ed intermediari finanziari che hanno facoltà di cedere il credito in favore dei clienti professionali privati (di cui all’articolo 6, comma 2-quinquies, del decreto legislativo numero 58 del 1998).


L’analista Davide Stasi


«Stiamo parlando», precisa Stasi, «di tutti i soggetti indicati nell’allegato 3 del Regolamento della Consob (numero 20307 del 15 febbraio 2018) autorizzati ad operare nei mercati finanziari, vale a dire non solo le banche ma anche le imprese di investimento; gli altri istituti finanziari autorizzati o regolamentati; le imprese di assicurazione; gli organismi di investimento collettivo e società di gestione di tali organismi; i fondi pensione e società di gestione di tali fondi; i negoziatori per conto proprio di merci e strumenti derivati su merci; i soggetti che svolgono esclusivamente la negoziazione per conto proprio su mercati di strumenti finanziari e che aderiscono indirettamente al servizio di liquidazione, nonché al sistema di compensazione e garanzia (locals); gli altri investitori istituzionali; gli agenti di cambio».

«Inoltre», aggiunge l’analista, «possono entrare in gioco anche le imprese di grandi dimensioni che abbiano almeno due dei seguenti requisiti: più di 20 milioni di euro di bilancio; oltre 40 milioni di euro di fatturato netto; due milioni di euro di fondi propri. In ultimo, ci sono anche gli investitori istituzionali la cui attività principale è quella di investire in strumenti finanziari, compresi gli enti dediti alla cartolarizzazione di attivi o altre operazioni finanziarie».


«Intanto», chiosa Stasi, «alcune banche si sono già attivate per la ricerca di investitori professionali disponibili all’acquisto dei crediti fiscali. Si parla di grossi fondi e di nuove proposte di acquisto dei crediti ma che non riconosceranno più 100-102 euro ogni 110 euro di credito maturato, ma solo 95-96 euro ogni 110 euro».


Rispetto alla precedente formulazione, dunque, la cessione all’esterno del mondo bancario o assicurativo è concessa non solo alle banche ma anche alle società appartenenti a un gruppo bancario; la cessione a soggetti privati esterni al sistema bancario è consentita a prescindere dal numero di cessioni già poste in essere, in quanto non è più richiesto, come in precedenza, che il credito sia stato oggetto delle tre cessioni; la cessione esterna al mondo bancario o assicurativo può avvenire solamente in favore di un correntista “qualificato”.


Perché un cliente possa essere classificato come “investitore professionale su richiesta”, la banca deve valutare se il cliente sia in grado di adottare consapevolmente le proprie decisioni in materia di investimenti e di comprendere i rischi che assume, avendo come parametro i requisiti di professionalità previsti per dirigenti e amministratori degli intermediari del settore finanziario.


Attualità

«Stiamo costruendo il futuro di Matino»

Videointervista con le anticipazioni dell’intervista al sindaco di Matino Giorgio Salvatore Toma in uscita, in versione integrale, sul prossimo numero dell’edizione cartacea de “il Gallo”

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di Giuseppe Cerfeda

Dal Premio nazionale ELOGE per la buona governance, ai progetti per il futuro.

Il sindaco di Matino Giorgio Salvatore Toma ospite in redazione.

I finanziamenti del PNRR, i progetti già realizzati, l’attenzione per il centro storico, l’albergo diffuso, il desiderio di restituire alla comunità la Storica Cantina Matinese, il terzo mandato, la preoccupazione per la diffusione della droga nel nostro territorio, tra gli argomenti trattati.

Nel video in basso un’anticipazione dell’intervista che sarà pubblicata integralmente sul prossimo numero dell’edizione cartacea de “il Gallo”, in distribuzione nel fine settimana.

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News & Salento

Ci pensiamo più ai nostri nonni?

L’età media si è alzata, ma spesso gli anziani restano soli. La nostra modernità liquida, tanto decantata li ha resi avulsi e privati del loro ruolo tradizionale

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Anche se il 28 luglio è passato da un po’, ci piace soffermarci, in questa occasione, su la “Giornata Mondiale dei Nonni e degli Anziani”.

Una ricorrenza voluta da papa Francesco e istituita per onorare il ruolo dei nonni nella società.

Durante un’udienza in Vaticano, uno dei bambini presenti, ha domandato al Pontefice: «Papa Francesco, chi sono i tuoi Supereroi?».

Il Santo Padre dopo un attimo di esitazione ha risposto: «I miei supereroi sono i nonni!».

Il piccolo è rimasto per un attimo sorpreso, poi ha sorriso e è taciuto. Credo che la maggioranza di noi sia concorde col Pontefice, sul fatto che i nonni, gli anziani siano effettivamente un patrimonio dall’inestimabile valore. Si, dei Supereroi! Non tanto perché incarnano l’uomo nella sua essenza antropologica, quanto perché costituiscono l’autentica sostanza spirituale.

A quel bambino resterà per sempre nella memoria la risposta del Pontefice.

Anche perché, secondo gli esperti dell’infanzia, le capacità migliori a livello mnemonico di un bambino si registrano proprio nella fascia di età compresa fra i 3 e i 7 anni.

Certo è che la globalizzazione ha cambiato parecchio la considerazione sulla figura degli anziani, che nel tempo hanno modificato, mandando in frantumi il modello dei vecchio Nonno cui eravamo abituati.

I tempi cambiano ed anche le persone. Così i nostri nonni.

Gli anziani hanno dovuto omologarsi ad una società frenetica e individualista. Una società che li ha trascurati e relegati ai margini.

Il filosofo Tommaso Campanella sosteneva che la vecchiaia è come una candela che si spegne lentamente, ma le essenze primarie dell’uomo rimangono, sono quelle della sua origine: la potenza, la sapienza, l’amore.

I nonni conservano nella loro natura e nell’esperienza che si portano appresso i valori universali di cui parla il filosofo.

La scienza medica ha allungato l’età anagrafica; la medicina, ora anche con l’Intelligenza Artificiale ha guarito e guarisce molte malattie che nel passato non avrebbero consentito di sopravvivere. Abbiamo i “Chatgpt”, i robot, gli umanoidi che danno manforte e supporto ai medici a livello terapeutico per le malattie della senilità, alleviando la sofferenza e debellando anche alcuni mali che una volta erano ritenuti incurabili.

Ci sono anche i robot di compagnia, da poco tempo testati per allentare la solitudine di cui gli anziani sono spesso succubi. Allo stesso modo, gli umanoidi, robot di ultima generazione, già testati ma non ancora diffusi su grande scala, possono assurgere persino a ruoli sentimentali senza alcun vincolo e con la promessa di portare conforto, sollievo e tenerezza tra i nonni e gli anziani che restano soli.

Chi l’avrebbe mai detto che un giorno si sarebbe arrivati a questo?

Ammettiamolo: c’è da rimanere sgomenti!

La nostra modernità liquida, tanto decantata ha reso l’anziano avulso e privo del suo ruolo tradizionale.

Lo ha relegato, in taluni casi, in luoghi dalla dicitura altisonante, che rasentano il mistico ed il surreale ma che, nella sostanza, sono spesso intrisi d’una tristezza infinita… Gli anziani non cercano giuochi o balli, non vogliono mettersi in mostra, in vetrina con copioni risibili e da macchietta. Piuttosto cercano serenità, l’affetto dei propri cari in modo costante e continuativo.

Il sorriso d’un congiunto è diverso da quello collettivo, è permeato di valore affettivo e amorevole essenza.

I nostri nonni sono i custodi delle fiabe e dei racconti.

In loro dimora la saggezza della vita, che il tempo non può corrodere né vincere.

I nostri nonni, i nostri anziani sono il baluardo della nostra conoscenza perché sono “abitati” dalla storia, retaggio incontestato della nostra identità culturale.

Il loro è un disincanto d’una dimensione magica ed immortale, un toccasana per l’eternità.

Alberto Scalfari

 

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Lecce

Pantaleo Corvino, il maggior artefice del successo della rosa giallorossa

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Pur non essendo una delle protagoniste storiche della Serie A, il Lecce è senza dubbio tra le squadre che più sono cresciute negli ultimi anni. Terzo club del Mezzogiorno per numero di campionati disputati, quest’anno la squadra di Gotti è alla sua quarta partecipazione consecutiva in Serie A. Un vero e proprio successo, il cui merito va attribuito principalmente al DS Pantaleo Corvino, che ha ricoperto un ruolo centrale nella ristrutturazione della rosa giallorossa, il cui valore attuale si aggira intorno ai 100 milioni di euro.

La ristrutturazione avviata da Corvino

L’arrivo di Corvino al Lecce risale all’agosto 2020, subito dopo la retrocessione del club in Serie B. Il suo contributo nel processo di ricostruzione della squadra si è rivelato determinante fin dal primo giorno, tanto che i frutti della sua gestione non hanno tardato a manifestarsi. Quando Corvino subentrò a Mauro Meluso, di fatto, il valore della rosa giallorossa ammontava a circa 52 milioni di euro, cifra che al termine del primo anno in Serie A era già raddoppiata, arrivando a toccare i 105 milioni di euro.

Scouting internazionale 

A detta degli esperti, le ragioni del successo di Corvino, che in soli 4 anni è riuscito a rafforzare la squadra sia dal punto di vista sportivo che sul piano finanziario, sono da attribuire a un’intensa opera di scouting, unita al ricambio strategico dei giocatori. Questo approccio ha permesso al club di scovare giovani di grande prospettiva, da valorizzare e far crescere all’interno del proprio vivaio, fino a convertirli in veri e propri talenti in grado di generare importanti plusvalenze con la loro cessione. Ma ha anche contribuito a far crescere l’interesse degli appassionati di scommesse calcio, sempre più attenti all’evolversi del mercato giallorosso.

I talenti della stagione in corso

Anche nella stagione in corso, sono tanti i giocatori che portano la sua firma. Uno dei più promettenti è sicuramente Morente, un gioiellino offensivo dalla spiccata intelligenza tattica che, a detta del Betfair blog, potrebbe essere l’innesto giusto per dare dinamicità alla manovra giallorossa.

Tuttavia, il vero fiore all’occhiello del club rimane Patrick Dorgu, giovane terzino classe 2004, ad oggi il più quotato della rosa. La sua scalata ha subito una forte accelerazione durante le prime giornate di campionato, tanto che Corvino ha confermato la sua intenzione di prolungarne il contratto fino alla prossima estate, puntando a una rivalutazione di mercato, che potrebbe generare – ancora una volta – una plusvalenza importante.

Lecce, un club dal futuro promettente

La gestione societaria di Corvino rappresenta un modello di successo, che ha consentito alla squadra salentina di consolidare la propria presenza in Serie A, trasformandosi in una delle realtà più dinamiche del panorama calcistico attuale. Questo approccio lungimirante ha permesso al DS di conquistare il sostegno dei tifosi, che ora assistono alle partite della giallorossa con rinnovato entusiasmo. A testiomoniarlo, ci sono gli straordinari numeri della campagna abbonamenti per la stagione in corso (21.677 iscritti), segno di una profonda fiducia nella squadra e nel progetto sportivo avviato da Corvino.

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