Connect with us

Cronaca

Taurisano: incastrato dal Dna?

Delle macchie di sangue potrebbero incastrare un giovane di Alessano per furto aggravato e danneggiamento dell’area di servizio IP sulla Strada Prov.le 374 Taurisano-Miggiano.

Pubblicato

il

Al termine di immediate ed accurate indagini condotte dalla Squadra di Polizia Giudiziaria di Taurisano è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria un giovane 34enne di Alessano, C.G, perché ritenuto responsabile di furto aggravato e danneggiamento dell’area di servizio “IP” sulla Strada Prov.le 374 Taurisano-Miggiano.


Intorno alle 5 dello scorso 27 aprile, il personale della Sezione Volanti è intervenuto sul posto accertando che i malfattori, al fine di introdursi all’interno dei locali commerciali, avevano praticato un grosso buco sulla vetrata dell’ufficio: infatti, dopo aver tentato invano di scardinare la grata della finestra laterale che porta all’interno del bar tabacchi sono riusciti a sfondare la vetrata dell’ufficio adiacente e quindi a penetrare all’interno dello stesso asportando solo pochi euro in monete da dieci e venti centesimi.


I malviventi, durante le operazioni di scasso, si sono procurato delle ferite lasciando sul posto delle vistose macchie di sangue e un’evidente impronta di una mano sulla parte adiacente l’infisso della vetrata sfondata; altre tracce sangue sono state ritrovate sul telecomando del videoregistratore, utilizzato probabilmente dai delinquenti nel tentativo di cancellare le immagini riprese dal sistema di videosorveglianza.Sul posto è intervenuto anche il personale di della Squadra di Polizia Giudiziaria e del Gabinetto di Polizia Scientifica per i rilievi del caso.


Dalla visione delle immagini del sistema di videosorveglianza interna installata nella zona dell’ufficio del gestore, è stato notato un giovane con indosso una tuta di colore chiaro intento a introdursi nel posto con in mano una chiave a croce.

Nel corso delle indagini è stata notata la presenza di un giovane con atteggiamento sospetto precedentemente avvistato a  Taurisano, poi riconosciuto dalle persone che lo avevano notato a bordo di un’autovettura Ford Focus di colore nero, la cui descrizione corrispondeva con l’autore del furto.


Giunti presso l’abitazione del soggetto ad Alessano è stata rinvenuta la stessa autovettura con all’interno del vano portabagagli un gadget portachiavi raffigurante il logo della IP ed una chiave a croce per ruote con tracce di sangue. Il materiale rinvenuto è stato sottoposto a sequestro ed il giovane indagato per furto aggravato e danneggiamento.


Cronaca

Arrestato corriere della droga

Sulla Brindisi Lecce fermato 50enne albanese a bordo di un’Alfa Romeo Giulietta. Trasportava 17 chili di cocaina che, una volta immessi sul mercato avrebbero consentito alle organizzazioni criminali destinatarie della droga profitti illeciti per 2 milioni di euro

Pubblicato

il

I finanzieri del Comando Provinciale di Lecce durante un servizio di controllo economico del territorio, nella tarda serata di ieri, hanno individuato e fermato un’autovettura che procedeva sulla statale 613 tra Brindisi e Lecce.

L’autovettura con a bordo solo il conducente, un 50enne di nazionalità albanese, è stata sottoposta ad un normale controllo di polizia, in quanto i militari insospettiti dalla velocità sostenuta alla quale viaggiava il mezzo, un’Alfa Romeo Giulietta, nonché da evidenti segni di irrequietezza del’uomo, inducevano gli stessi ad approfondire tale situazione sospetta.

Il controllo preliminare e l’atteggiamento elusivo del conducente facevano ritenere necessaria un’ispezione più accurata del mezzo presso gli uffici di piazzetta dei Peruzzi, anche attraverso l’ausilio delle unità cinofile del Gruppo di Lecce.

L’approfondita ispezione ha dato esito positivo e consentito di individuare quindici panetti di circa 1.100 grammi ciascuno, per un peso complessivo di circa 17 chilogrammi di cocaina.

Il corriere, con precedenti penali specifici in materia di stupefacenti, è stato tratto in arresto e condotto presso la casa di reclusione di Borgo Sannicola a Lecce, mentre il veicolo utilizzato per il trasporto illecito, unitamente al quantitativo dello stupefacente, sono stati sottoposti a sequestro.

La cocaina immessa sul mercato avrebbe consentito alle organizzazioni criminali destinatarie dello stupefacente di ottenere illeciti profitti per circa 2 milioni di euro.

📍 Segui il GalloLive News su WhatsApp 👉 clicca qui

Continua a Leggere

Cronaca

Bruciava letame in campagna, denunciato titolare azienda agricola

Odori nauseabondi e inquinamento, rinvenuti dai carabinieri 140 metri cubi di letame combusto

Pubblicato

il

A far scattare le indagini sono state le numerose segnalazioni da parte dei cittadini di Veglie.

Il titolare di un’azienda agricola è stato denunciato per illecita gestione di rifiuti speciali non pericolosi, depositati al suolo e smaltiti mediante combustione.

Gli odori nauseabondi che, negli ultimi giorni, hanno investito la cittadina vegliese hanno portato all’avvio delle indagini da parte dei militari della locale Stazione unitamente a quelli del Nucleo Carabinieri Forestali di Lecce che hanno ricondotto l’origine del fenomeno all’illecito trattamento di rifiuti da parte di un’azienda del territorio.

A seguito delle segnalazioni i carabinieri hanno effettuato diversi sopralluoghi e circoscritto l’area di origine fino ad individuare un’azienda agricola ricadente nel territorio di Salice Salentino.

L’ispezione ha consentito di accertare all’interno dell’area aziendale la presenza di numerosi cumuli di letame derivante da attività di allevamento zootecnico, sparsi su un’area di circa 450 metri quadri, per un volume di circa 140 metri cubi, per la maggior parte combusto.

Il titolare dell’azienda è stato quindi denunciato all’Autorità Giudiziaria per illecita gestione di rifiuti speciali non depositati al suolo e smaltiti mediante combustione.

📍 Segui il GalloLive News su WhatsApp 👉 clicca qui

Continua a Leggere

Cronaca

Lucugnano: «Sistemate quei semafori»

«Aspettiamo che qualcuno si faccia male per ripararli?». La segnalazione: all’ingresso della frazione, per chi proviene da Tricase, tre semafori che da fine settembre non funzionano

Pubblicato

il

Se ad un incrocio vi è un semaforo vuol dire che qualcuno, a monte, lo ha ritenuto importante per la sicurezza di tutti i passanti, in auto, moto, bici o a piedi che sia.

A Lucugnano, all’ingresso per chi proviene da Tricase, da oltre due mesi, tre semafori sono lampeggianti, non funzionano!

«La funzionalità dei semafori per la viabilità che regola il traffico sulla provinciale è inefficace», ci ha segnalato Elisa C., una nostra lettrice della frazione tricasina.

Che risale anche alla causa e alle origini del guasto: «Il loro funzionamento si è interrotto durante un temporale a fine settembre, sono lampeggianti da allora e, nonostante le sollecitazioni, nessuno è mai intervenuto».

«Aspettiamo che qualcuno si faccia male per ripararli?» si chiede Elisa, che evidenzia come questo non sia «un piccolo inconveniente ma un potenziale pericolo che richiede attenzione immediata per la sicurezza di tutti».

📍 Segui il GalloLive News su WhatsApp 👉 clicca qui

Continua a Leggere
Pubblicità

Più Letti