News & Salento
Taviano paese colabrodo
Taviano è notoriamente città di passaggio e di smistamento per il collegamento con molti Comuni limitrofi, peccato però per la disastrosa situazione del suo manto
Taviano è notoriamente città di passaggio e di smistamento per il collegamento con molti Comuni limitrofi, peccato però per la disastrosa situazione del suo manto stradale, pieno di pericolosissimi avvallamenti e profonde e larghe buche. Sulle pagine dell’ultimo Bollettino istituzionale, l’assessore ai Lavori pubblici, Rino Belloni, ha elogiato il suo operato ma senza riservare una parola per la deficitaria situazione del manto stradale: “Abbiamo fatto molto per la zona industriale, dove sono state realizzate le infrastrutture per ampliarla aumentando il numero nelle imprese presenti. Abbiamo finanziato il progetto per il completamento della rete idrica e fognante e la riqualificazione delle aree a verde nelle zone artigianale e industriale per un costo di un milione e 300mila euro; abbiamo in progetto il rifacimento della facciata dell’antico Palazzo Marchesale, abbiamo sistemato gli edifici comunali per una spesa di 40mila euro, abbiamo investito 300mila euro per la ristrutturazione e riuso parziale del mercato coperto comunale da adibire a centro polivalente per minori, abbiamo approvato il progetto esecutivo per 60mila euro per la sistemazione delle seguenti strade della città e della marina”. E l’assessore Belloni fa una sfilza di nomi di strade che però sono proprio le stesse che creano ancora oggi disagio ai cittadini e per le quali è pronto un Comitato spontaneo di residenti per una raccolta di firme (da consegnare poi allo stesso Assessore) per smentire proprio quanto pubblicato sul Bollettino istituzionale. Le strade oggi sotto l’occhio del ciclone sono quelle d’ingresso in città, che dovrebbero essere il biglietto da visita per chi arriva a visitare Taviano: parliamo in particolare di via Regina Margherita e via Gallipoli; via Matino, ormai quasi impraticabile per i suoi noti e pericolosi avvallamenti; via Melissano; via Alezio, simile ad una gruviera, e le due strade che dovrebbero fare da ponte tra Taviano e la marina Mancaversa. Per non parlare poi delle buche profonde e con diametri non trascurabili presenti nel centro urbano (via Bellini, via Corsica, via Immacolata, Corso Vittorio Emanuele II, via Battisti, via Beethoven), punti strategici dove pullulano gli esercizi commerciali. Per i danni provocati ai mezzi di trasporto ed alle persone, il Comune ha già pagato in un solo anno la somma di quasi 130mila euro, di cui nessuno parla sul Bollettino istituzionale. Se poi si pensa all’assoluto abbandono delle zone periferiche, come la zona 167 e la contrada Trapizzo dove villette per far giocare i bambini sono state trasformate in discariche a cielo aperto e la viabilità è solo un’utopia, si comprende facilmente la disperazione di chi è pronto con un’azione democratica, appunto la raccolta di firme, a far valere i suoi diritti. “Noi non vogliamo strumentalizzare il disagio dei cittadini per fare la nostra battaglia politica”, interviene Leonardo Tunno, capogruppo di “Taviano Libera”, all’opposizione, “anche se più volte abbiamo sollecitato l’attuale maggioranza ad intervenire. Se il Comitato di cui si parla ci farà pervenire le sue istanze, noi faremo la nostra parte sino in fondo per tutelare i diritti dei cittadini abbondantemente violati”.
Giuseppe Aquila
News & Salento
Saggio di Natale a Nardò
Domenica 22 dicembre si è svolto al palazzetto dello sport Andrea Pasca di Nardò, il primo saggio di Natale della scuola di ballo Anastasia Dance: Jingle dance.
Non solo ballo ma anche attrazioni natalizie per tutti i bambini: Anna ed elsa, elfi, zucchero filato per tutti, babbo natale con la buca lettere per le letterine, angolo scenografico. Tante coreografie che hanno visto esibirsi 50 ballerini della scuola Anastasia Dance dei maestri Francesca Paglialunga e Salvatore Vacca.
L’evento è stato patrocinato dal Comune di Nardò, grazie alla preziosa collaborazione del presidente del Consiglio comunale con delega allo sport Antonio Tondo e del presidente della Consulta dello sport Tony De Paola.
Le iscrizioni per il nuovo anno sono aperte e i maestri vi aspettano in via due Aie, 67 a Nardò.
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Annuo Nuovo, una “buona vecchia abitudine: il bagno a mare
Sono tanti i salentini che nonostante l’estate sia solo uno sbiadito ricordo, continuano a “calare” i propri corpi nelle fredde e chiare acque di mare: una usanza, forse; una ricetta per la longevità, sostiene qualcun altro
Anche questo 2025 si è palesato con il volto e gli usi di altri inverni, un deja vù, insomma.
Sono tanti i salentini che nonostante l’estate sia solo uno sbiadito ricordo, continuano a “calare” i propri corpi nelle fredde e chiare acque di mare: una usanza, forse; una ricetta per la longevità, sostiene qualcun altro; un modo per curare la forma e l’anima; una sorta di rito propiziatorio, ci confidano, un po’ come fare il bagno nelle acque del Gange (per gli indù c’è la convinzione che effettuando il bagno nel fiume si possa ottenere il perdono dei peccati e un aiuto per raggiungere la salvezza).
Pertanto anche quest’anno a Capodanno passeggiando per le nostre coste, da Otranto– S. Cesarea a Castro, passando per Tricase e Leuca, era facile scorgere alcuni coraggiosi e volenterosi che iniziavano l’anno con il “solito” rito propiziatorio: il bagno a mare.
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