Cronaca
Tentato omicidio: tre arresti a Galatone
Spararono tre colpi di pistola all’addome di Caracciolo e lo picchiarono selvaggiamente mentre era agonizzante a terra. E al momento del colpo di grazia la pistola si è inceppata…
I Carabinieri della Compagnia di Gallipoli hanno oggi tratto in arresto: Giuseppe Marzano, Antonio Patera e Fabio Lanzillotto, di età compresa tra i 29 ed i 47 anni, tutti originari di Nardò ma residenti in Galatone. I Carabinieri li hanno rintracciati, alle prime luci dell’alba, all’interno delle loro abitazioni. Disposto anche l’obbligo di dimora a carico di A. M. I quattro devono rispondere a vario titolo del tentato omicidio di Marco Caracciolo, episodio avvenuto a Galatone, in Via Vittorio Emanuele III il 28 ottobre scorso. Dopo una rissa scoppiata in Piazza San Demetrio, davanti al bar gestito da Marzano, per futili motivi, Caracciolo era stato colpito da tre colpi di pistola all’addome e, solo grazie all’immediato trasporto in ospedale, è riuscito a salvarsi. Il tutto è avvenuto in pieno giorno, di domenica, nelle vie del centro storico. Nell’immediatezza i carabinieri di Gallipoli avevano arrestato Mattia Marzano, figlio di Giuseppe.
Le indagini condotte dai Carabinieri della Compagnia di Gallipoli hanno permesso di stabilire, grazie all’analisi di un apparato di videosorveglianza posto in una via vicina e alle dichiarazioni di alcuni testimoni presenti nelle vicinanze, la sicura ed attiva partecipazione degli arrestati al tentato omicidio. Infatti, dopo la sparatoria, non hanno esitato a picchiare selvaggiamente il corpo accasciato a terra di un agonizzante Caracciolo. Solo per una fortunata coincidenza Caracciolo si è salvato l’arma, infatti, si inceppò proprio mentre qualcuno dei presenti si apprestava a dare il fatidico colpo di grazia.
Per tutti e quattro i fermati anche l’accusa di porto abusivo di arma clandestina e ricettazione della stessa. Durante le perquisizioni di rito nelle abitazioni e nei locali nella disponibilità dei quattro uomini, cui ha partecipato anche personale del Nucleo Cinofili di Modugno, l’eccezionale fiuto del cane “Chan” ha permesso di rinvenire, in un circolo privato gestito da Lanzillotto, anche 5 involucri contenenti 15 grammi di hashish, il che ha fatto scattare, per lo stesso, anche la denuncia per spaccio di sostanze stupefacenti. Diversa la sorte che aspetta i tre arrestati: domiciliari per Patera, mentre per Marzano e Lanzillotto, la cui posizione è decisamente più grave, si sono aperte le porte del carcere di Lecce.
Cronaca
Taurisano: accoltella la moglie al culmine di una lite
Erano le 21 di ieri sera, quando l’aggressore ha impugnato l’arma ed ha sferrato delle coltellate alla donna. Che si è difesa, rimettendoci delle ferite alla mano destra, all’altezza delle dita
Non se ne può più ma tant’è!
Ennesimo episodio di violenza sulle donne.
Questa volta è accaduto a Taurisano, dove fortunatamente il tentato femminicidio non è andato a buon fine.
Come spesso accade il nemico è tra le mura di casa.
Infatti, a colpire più volte una donna del posto di 58 anni è stato il marito, un uomo di 61 anni.
E così in quella casa di via Duca degli Abruzzi la festa dell’Epifania ha rischiato di finire in tragedia.
La vittima ha subito ferite alla mano utilizzata per difendersi dai fendenti ma, lo ribadiamo, per fortuna, non ha subito ferite letali.
Secondo la ricostruzione degli inquirenti, l’uomo al culmine di una lite, erano le 21 di ieri sera, ha impugnato l’arma ed ha sferrato delle coltellate alla moglie. Che si è difesa, rimettendoci delle ferite alla mano destra, all’altezza delle dita.
Sul poso oltre ai carabinieri della locale stazione sono giunti i sanitari del 118 che hanno trasportato la donna all’ospedale di Casarano per le cure del caso.
Per lei prognosi di dieci giorni.
L’aggressore è stato denunciato in stato di libertà con l’accusa di lesioni aggravate.
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Cronaca
Fermato con oltre 13 chili di cocaina
Maxi sequestro di stupefacenti della Polizia di Stato. Dopo un lungo pedinamento arrestato 31enne leccese. La droga all’interno di un doppiofondo ricavato nel bagagliaio
La Polizia di Stato ha arrestato un uomo di 31 anni di Lecce con piccoli precedenti per reati contro la persona, per traffico di sostanze stupefacenti, in particolare cocaina, destinata al rifornimento del capoluogo salentino, nonché dei paesi vicini.
Gli agenti della Sezione Narcotici della Squadra Mobile di Lecce, a seguito di una attività info investigativa, avevano scoperto che il 31enne avrebbe effettuato un trasporto di ingente quantità di sostanza stupefacente destinata a questa provincia, pertanto hanno organizzato un accurato servizio di osservazione, pedinando l’uomo in tutti i suoi movimenti nell’area pugliese verso il capoluogo leccese.
Durante il pedinamento, l’uomo ha rallentato la marcia, inserito le frecce d’emergenza e fermato la sua autovettura all’interno di una piazzola di sosta, dove immediatamente è stato bloccato dai poliziotti.
Il 31enne, alla richiesta di fornire i propri documenti, ha mostrato segni di nervosismo pur se, da un primo controllo eseguito sul posto, nulla emergeva, sia nel mezzo che addosso alla persona.
L’interessato ed il veicolo sono stati condotti all’interno della Questura di Lecce ove si potevano svolgere più meticolose attività di ricerca ed infatti, con l’ausilio dell’unità cinofila della Polizia di Frontiera di Brindisi, fondamentale per il buon esito delle operazioni di ricerca, è stata individuata la presenza di un nascondiglio accuratamente predisposto all’interno di un doppiofondo ricavato nel bagagliaio.
I poliziotti, dopo aver rimosso il pannello posto alla base del vano, hanno rinvenuto ben 11 panetti, avvolti in nastro adesivo da imballaggio, 2 mezzi panetti avvolti in cellophane trasparente, per un totale complessivo lordo di 13.659 chili di cocaina.
Dell’attività di Polizia Giudiziaria, è stato informato il P.M. di turno della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Lecce, il quale ha disposto di associare l’arrestato presso la Casa Circondariale di Borgo San Nicola di Lecce, in attesa di convalida.
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Cronaca
Il vicino nota auto sospetta: ladri arrestati in flagrante
Fermati in tre mentre si intrufolavano in una abitazione in campagna grazie alla chiamata al 112 di un agricoltore
I Carabinieri hanno arrestato in flagranza di reato tre pregiudicati della zona per tentato furto aggravato in un’abitazione nelle campagne di Galatone.
Provvidenziale la telefonata al 112 di un agricoltore che mentre stava lavorando nel proprio terreno ha segnalato la presenza di un’auto
sospetta davanti l’abitazione dei vicini.
Nel pomeriggio di venerdì, l’intervento tempestivo da parte di due pattuglie dell’Arma. Quando i militari della Stazione Carabinieri di Galatone e della Radiomobile di Gallipoli sono arrivati sul posto seguendo le indicazioni telefoniche dell’agricoltore, hanno bloccato per primo l’individuo che si trovava nell’auto con il motore acceso, poi hanno interrotto il tentativo di fuga dei due complici, che sono
stati catturati dopo un breve inseguimento tra i campi.
I tre sono tutti noti alle Forze dell’Ordine. Si tratta di un 30enne e un 44enne di Galatone, mentre il terzo, un 30enne di Cutrofiano, che per i numerosi precedenti penali a suo carico è già stato sottoposto alla misura di prevenzione della sorveglianza speciale, un provvedimento emesso dai giudici su proposta delle Forze dell’Ordine per prevenire la commissione di reati da chi vive abitualmente con i proventi di attività delittuose.
Durante il successivo sopralluogo, i militari dell’Arma hanno recuperato una spranga di ferro che i tre avevano utilizzato per forzare le grate della finestra e aprirsi un varco per entrare in
casa. La coppia di coniugi che vive nell’abitazione è stata subito informata dell’accaduto e si è precipitata sul posto. Insieme ai Carabinieri poi hanno verificato, con grande sollievo, che i ladri
non hanno avuto il tempo di rubare nulla, sicuramente perché “disturbati” dall’arrivo delle pattuglie. Dopo aver informato il Pubblico Ministero di turno, i tre sono stati arrestati per tentato
furto aggravato in concorso e, dopo la convalida, sono stati rimessi in libertà in attesa della prossima udienza.
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